29 Ottobre 2024:
Inserita
la pagina di Fiorentina-Roma, 9 Giornata di Campionato 2024/2025.
Tutti contro tutti.
Un'altra indegna prestazione della Roma. L'ennesima.
E stavolta per certi versi è anche difficile trovare il perché.
Giocatori ancora messi in campo un po' a caso e con un modulo assurdo
da un allenatore che è quello che è, ma che improvvisamente anche lui
sembra aver perso quel minimo di verve e "cattiveria" che negli anni a
dimostrato di avere.
Giovatori scesi in campo con la testa assolutamente da un'altra parte
(sarebbe bello sapere dove) in completa balia dell'avversario che
sembrava giocasse due categoria sopra.
Movimenti (quando ci sono stati) del tutto sbagliati e senza senso:
cosa stava facendo NDicka sul terzo gol dei viola? Non era stato
indicato dallo stesso allenatore come uno dei motivi principali per cui
il pluridecorato Hummels ancora non aveva fatto neanche un minuto in
campo?
Altri che vengono sostituiti dopo appena 30 minuti e all'intervallo e
si rifiutano di tornare in campo dopo essere scesi negli spogliatoi.
Si parla addirittura di parole grosse tra le mura degli spogliatoi tra
Juric e alcuni senatori, che erano gli stessi indicati tempo fa come i
suoi "protetti".
Cinque gol dalla Fiorentina che potevano essere anche di più se Svilar
prima e l'imprecisione di alcuni viola non avessero impedito di
aumentare il bottino.
In mezzo tanta, tantissima pochezza di questa Roma che, se non lo è
ancora diventata, sta diventando una vera barzelletta.
Probabilmente il viaggio di Juric è già giunto al capolinea: ma chi
dovrebbe dirgli di scendere? Chi c'è in società? Un proprietario che di
calcio e del calcio italiano non ne sa nulla e un Direttore Sportivo
che dovrebbe occuparsi principalmente del mercato (che finora si è
rivelato anch'esso fallimentare) che non spiccica ancora una parola di
italiano.
Poi? Chi altro c'è?
E chi potrebbe essere chiamato per l'ennesimo cambio in panchina?
Richiamare De Rossi mandato via con disonore? Ballardini che era già in
tribuna l'altra sera? Suggestioni esotiche poco percorribili?
Continuare con Juric?
Comunque vada, sarà una comica...
PS: Ad ogni modo, anche contro i viola lo zampino della terna arbitrale e del VAR non si è tirato indietro...
21 Ottobre 2024:
Inserita
la pagina di Roma-Inter, 8 Giornata di Campionato 2024/2025.
Immeritata sconfitta.
La
Roma non vale l'Inter,neanche l'Inter acciaccata e incerottata arrivata
all'Olimpico, ma la sconfitta subita ieri è di sicuro un colpo troppo
duro inferto ai giallorossi e alla loro partita dove, perlomeno, hanno
messo in campo tanta generosità e intensità.
Ormai è chiaro:
l'annata della Roma e dei suoi tifosi sarà l'ennesima in cui vedranno
gli altri vincere e trionfare in Italia e in Europa, alla continua
rincorsa di una posizione di riguardo in campionato e tentare di
arrivare il più lontano possibile in Europa League, per poi tirare le
somme e decidere cosa fare in futuro.
Per cui prima si smette di pensare in grande e dei possibili momenti di
gloria e prima ci si cala in questa realtà fatta di sudore e fatica, e
prima si riuscirà a ristabilire la rotta di una stagione più che
compromessa ma non ancora terminata.
Inutile recriminare su cosa poteva essere e non è stato, su chi è stato
(troppo) velocemente allontanato e chi (ancora più) inaspettatamente è
stato chiamato a traghettare la nave, nel nome di una impellente
necessità di vittoria (!?!?). Bisogna cercare di trovare quel poco di
buono che anche in partite come quella di ieri sera è stato fatto e
ripartire da lì, rimboccandosi le maniche e stringersi ancora di più a
sostegno della squadra: questa è e questa abbiamo in questo momento. E
con questa dobbiamo andare avanti. Senza terzini. Senza valide
alternative in attacco. Con giocatori da ritrovare e altri da scoprire.
Ieri sera non si è dominata la gara, ma non è stato neanche un tiro al
bersaglio da parte dell'Inter che, lei sì, è chiamata a vincere
qualcosa.
Fino alla prossima (inutile) pausa per la Nazionale, ci sono partite
alla portata dei giallorossi, ma che se si vogliono vincere bisogna
affrontare con lo stesso spirito di ieri sera: in fin dei conti, la
sconfitta è arrivata a causa di un errore grossolano commesso a
centrocampo che ha lanciato il contropiede interista. Altrimenti la
partita sarebbe finita, con molte probabilità, con un pareggio più
giusto.
E i commenti, oggi, sarebbero stati di tutt'altro tenore. Forse.
30 Settembre 2024:
Inserita
la pagina di Roma-Venezia, 6 Giornata di Campionato 2024/2025.
Orgoglio romanista.
Stavolta la cronaca degli ultimi minuti è a vantaggio dei giallorossi, e non contraria.
Stavolta è la Roma a disputare un secondo tempo di sostanza (non senza
qualche apprensione) e a ribaltare il risultato nei minuti finali.
Sì, perché il primo tempo, a differenza dell'ultima uscita in Europa
League, aveva visto la squadra di Juric incassare malamente tutti i
colpi di un sorprendente Venezia che era venuto a Roma con lo spirito
tutt'altro che arrendevole della vittima sacrificale.
Non erano bastate le prime avvisaglie sotto porta di Svilar a far
svegliare i giallorossi, tanto che i lagunari sul finire del primo
tempo sono addirittura passati in vantaggio e hanno rischiato di
raddoppiare dopo pochissimo: solo il provvidenziale piede di Mancini
sulla linea di porta ha evitato la seconda capitolazione.
Una squadra stranamente spenta quella di Juric vista contro l'ex Di
Francesco, con un Soulé apparso ancora particolarmente apatico e fuori
da ogni schema di gioco e con Koné non apparso nel massimo della forma.
Nella ripresa, però, la musica cambia e dopo un altro svarione
difensivo miracolosamente salvato da Svilar, i giallorossi hanno
iniziato a prendere campo e a stringere gli avversari nella propria
metà campo, rendendosi sempre più pericolosi, prima con Dovbyk e poi
due volte con Pisilli che in area di rigore non ha trovato la zuccata
vincente.
Ci ha pensato Cristante con un tiro da fuori fortunosamente deviato in
porta ad accendere quella miccia che serviva alla Roma e, pochi minuti
più tardi, il terzo tentativo di testa del giovane Pisilli ha trovato
la sua prima rete in Serie A e il gol del definitivo 2-1 per la Roma,
che ha restituito un po' di tranquillità all'ambiente e 3 punti
fondamentali alla Roma che ora può guarda il futuro e la classifica con
occhi diversi rispetto ad un paio di settimane fa.
C'è ancora tanto da lavorare, ma vincere aiuta sicuramente a lavorare meglio...
27 Settembre 2024:
Inserita
la pagina di Roma-Athletic Club, 1 Giornata del Campionato di Europa League 2024/2025.
La solita disattenzione.
La
nuova Europa League, rivoluzionata completamente nel formato e nella
sua interpretazione almeno nella prima parte che porterà poi agli
Ottavi di Finale, inizia con un pareggio dai due volti per la Roma.
Se da un lato i giallorossi nel primo tempo e per parte del secondo
hanno dato l'impressione di essere una squadra forte, compatta,
ordinata e a tratti anche travolgente, nella seconda parte della
ripresa hanno mostrato ancora una volta dei limiti mentali e fisici che
faticano ad essere rimossi.
Il dato del possesso palla al termine del primo tempo è emblematico:
oltre il 70% contro una squadra di prim'ordine, tra le pretendenti a
vincere il trofeo. E non è stato un possesso palla sterile come in
passato poteva accadere: stavolta il possesso palla, alternato a lanci
improvvisi, ha messo letteralmente alle corde l'Atletico costringendolo
a chiudersi sempre più in difesa senza soluzione di continuità.
E il gol è arrivato da una splendida giocata corale, iniziata da
Dybala, passata per Koné, continuata da Baldanzi, spinta da Angelino e
finalizzata dal perfetto colpo di testa di Dovbyk.
Poi assoluta padronanza e tenuta del campo, senza mai subire il minimo
pericolo, neanche ad inizio della ripresa quando i giallorossi hanno
rinunciato a Dybala per Soulé (non benissimo il suo ingresso in campo)
o quando i cambi hanno rivoluzionato in parte la squadra.
È stato l'ingresso di Nico Williams per gli avversari che ha segnato lo
spartiacque della partita della Roma: non tanto per l'ingresso del
giovane talento spagnolo, quanto per la sopraggiunta stanchezza fisica
di alcuni interpreti giallorossi.
Di sicuro anche l'infortunio di Celik con susseguente esordio di
Abdulhamid ha dato il suo contributo, anche se il saudita ha svolto il
suo compito con relativo ordine. È stata più la consapevolezza
avversaria che probabilmente con un minimo di convinzione in più la
difesa della Roma sarebbe capitolata.
E di fatto il pareggio è arrivato quasi a tempo scaduto su una palla
inattiva che poteva e doveva essere gestita meglio: difesa schierata,
tutti i saltatori posizionati, pallone avversario molto lungo: sponda e
gol del pareggio.
Peccato, perché nell'unica vera incertezza difensiva la Roma ha subito
nuovamente gol, vanificando quanto di buono (e stavolta è stato tanto)
era stato fatto durante il resto della gara.
La strada intrapresa, comunque, sembra essere quella giusta.Va detto a
bassa voce, però: i colpi di scena ultimamente sono stati talmente
tanti che è meglio volare bassi ed evitare qualsiasi tipo di volo
pindarico.
24 Settembre 2024:
Inserita
la pagina di Roma-Udinese, 5 Giornata di Campionato 2024/2025.
(Ri)partenza Roma.
Terremoto in casa giallorossa che ha portato all'allontanamento di De
Rossi dalla guida tecnica della squadra dopo appena 4 giornate di
campionato e alle dimissioni più o meno improvvise dell'AD Souloukou.
Molto si dirà e si inventerà nei prossimi giorni sul perché si sia
dimessa l'Amministratrice Delegata e sui rapporti con la squadra e
soprattutto con l'ex tecnico giallorosso, ma alla fine ciò che resta è
una società che fin qui ha dimostrato di non avere le idee chiarissime
sul da farsi e una squadra con un nuovo progetto tecnico affidato,
questa volta, a Ivan Juric che speriamo diventi l'allenatore più
vincente della storia, ma che al momento ha un curriculum di bassa
levatura...
Dal 1927 ad oggi si sono succeduti sulla panchina giallorossa (compresi
i vari ritorni di fiamma) 73 allenatori, negli ultimi 14 anni ben 12
allenatori: c'è ancora qualcuno che ha il coraggio di utilizzare la
parola "progetto" associata alla Roma?
No, perché se così fosse ci sarebbe bisogno di impiegare molto tempo
per spiegare tutti questi progetti che si sono susseguiti nel tempo.
De Rossi probabilmente non era ancora adeguato a dirigere una squadra a
questi livelli, senza aver fatto un minimo di gavetta e soprattutto
troppo invischiato emotivamente e non solo a Trigoria. Ma allora perché
tutta quella fretta di rinnovare il suo contratto addirittura per 3
anni e poi accompagnarlo alla porta con la stagione appena iniziata?
Ora ci viene detto che Juric è stato preso perché la Roma ha intenzione
di vincere da subito: quindi Mourinho è stato mandato via per quale
motivo?
Sono tante le domande che rimarranno senza risposta o alle quali verranno date risposte più o meno fantasiose.
L'unica certezza è che l'Olimpico anche contro l'Udinese era stracolmo
nonostante l'aria di giusta contestazione e di poca voglia di tifare, e
che questa prima vittoria in campionato era necessaria come l'aria.
Nella speranza che sia solo una prima boccata d'ossigeno per tornare a
respirare a pieni polmoni. E che, come detto dalla società, sia la
prima di una serie di vittorie che porti a qualche traguardo fin da
questa stagione...
19 Agosto 2024:
Inserita
la pagina di Cagliari-Roma, 1 Giornata di Campionato 2024/2025.
Roma con la sordina.
Freno a mano tirato alla partenza di questo campionato di Serie A.
Partenza sempre più anticipata durante l'estate, con le squadre che
sono ancora tutte un enorme cantiere in corso e con giocatori che non
sanno neanche dove saranno non il prossimo mese, ma addirittura domani.
Ma questo è il calcio globale che abbiamo scelto di avere e di seguire,
per il quale gli appassionati spendono sempre più soldi (grazie Dazn
per l'ennesimo aumento dell'abbonamento) e per il quale ricchi sceicchi
che con il calcio hanno ben poco a che fare propongono folli contratti
a giocatori pur di portarli a giocare a latitudini esotiche.
È il caso di Paulo Dybala, al quale una improponibile squadra araba ha
proposto un contratto faraonico difficile se non impossibile da
rifiutare ma che lui, che giustamente ancora sente di poter dire la sua
a 30 anni e non propriamente a fine carriera, vorrebbe rimandare al
mittente.
Ma c'è un però.
La Roma, in tutto questo, sarebbe ben felice di lasciar andare Dybala
per alleggerire il monte ingaggi dell'alto stipendio dell'argentino,
sapendo benissimo che la qualità tecnica della squadra comunque ne
risentirebbe.
E si è visto benissimo ieri sera contro il Cagliari: c'è stata una
squadra senza Dybala e un'altra, di ben altra caratura, con l'argentino
in campo.
Alla fine si è dovuto arrendere all'evidenza anche il "compassato" De
Rossi che in conferenza stampa prima della gara ha provato a fare
l'aziendalista e il distaccato ("Conta la Roma, i giocatori vanno e
vengono") per poi a fine gara tornare (come spesso gli è accaduto in
passato...) sui propri passi: "Sono preoccupato se dovesse partire
Dybala e non essere rimpiazzato adeguatamente".
Ecco, il succo del discorso sta tutto qui: se si sceglie di sposare una
teoria, per quanto lontana dai propri pensieri, si porta avanti a spada
tratta, non rimescolando le carte ogni volta a proprio piacimento.
In questo modo si dà modo ai detrattori in primis, ma anche a chi ad un
certo punto potrebbe voler abbandonare la barca, di lasciare solo
l'allenatore giallorosso nel momento del bisogno.
Sperando che ciò che non avvenga, intanto proviamo a dare uno straccio
di gioco a questa squadra, che anche ieri a Cagliari nel primo tempo
non è riuscita a fare un tiro in porta che sia uno di numero e che solo
nella ripresa, proprio con l'ingresso del fantasista argentino in
campo, ha avuto qualche sprazzo di luce e di trame tecniche.
In mezzo poco o niente, se non la traversa di Dovbyk, il gol
clamorosamente divorato da Pellegrini e una parata più o meno
complicata di Scuffet su tiro da fuori di Soulé.
È questa la Roma che i tifosi della Roma sognavano fino a poche settimane fa? Ai posteri l'ardua sentenza.
07 Maggio 2024:
Inserita
la pagina di Atalanta-Roma, 36 Giornata di Campionato 2023/2024.
Fine corsa Champions.
Una prestazione imbarazzante che per alcuni tratti sfocia nel vergognoso.
Una Roma in completa balia dell'Atalanta per la quasi totalità della
gara: il primo "tiro" in porta dei giallorossi è arrivato al 58', dopo
che per tutto il primo tempo praticamente non si era mai superata la
metà campo.
Primo tempo, tra l'altro, che avrebbe potuto veder un passivo per la
Roma molto, ma molto più ampio: a tratti l'Atalanta smbrava addirittura
giocare come il gatto col topo in trappola, manco fosse l'Olanda di
Crujiff contro la Primavera di una qualsiasi squadra di Serie C.
Al netto di tutte le eventuali ipotesi di doping che possono aleggiare
intorno agli allenamento della squadra di Gasperini (il peggior
personaggio che in questo momento può offrire il calcio italiano)
coadiuvati dal "metodo Agricola" di juventina memoria, l'Atalanta
sembrava essere di un'altra categoria rispetto ai giallorossi.
Una sicuramente più ampia profondità di panchina rispetto alla Roma non
può giustificare la netta differenza drammatica differenza tra le due
squadre, che hanno disputato fin qui più o meno lo stesso numero di
gare.
Con la qualificazione in zona Champions ormai gettata alle ortiche
grazie alle sconfitte con il Bologna e l'Atalanta (e anche grazie al
campionato falsato con il silenzio di quasi tutti, dato che l'assurdo
recupero tra Atalanta e Fiorentina si disputerà a campionato terminato)
è ormai tempo di iniziare a tirare le somme e a guardare al futuro.
Futuro sempre più incerto e nebbioso.
A questo punto l'unica certezza (?) resta la proprietà in mano ai Friedkin.
Colpevoli di aver accettato come nessun'altra squadra europea
l'adesione al Financial Fair Play senza battere ciglio, FFP che ha
minato alle fondamenta le possibilità di crescita tecnica della squadra.
Colpevoli di non aver mandato via Mourinho dopo la finale di Budapest
quando poteva (e per certi versi doveva) interrompere il rapporto
collaborativo con il tecnico portoghese.
Colpevoli di averlo cacciato in un martedì quasi come un fulmine a ciel
sereno prima di una serie di partite "semplici" che avrebbero comunque
rilanciato la Roma verso l'alto in classifica.
Colpevoli di non aver ancora sostituito il DS Pinto e lasciato (ancora
una volta) l'attuale allenatore come unico portavoce della squadra in
tutte le sedi.
Colpevoli di aver annunciato un accordo di massima raggiunto con De
Rossi (ma non ancora formalizzato su carta) prima della gara contro il
Milan valida per il ritorno dei quarti di Europa League: dopo quella
partita la Roma, se si esclude il recupero di 20' contro l'Udinese, i
giallorossi non hanno vinto più nessuna partita. Nonostante abbiano
incontrato, tra gli altri, la peggior Juve degli ultimi 30 anni e il
peggior Napoli degli ultimi 10. Sicuramente un caso. Curioso, ma
comunque un caso.
Ma è colpevole anche lo stesso De Rossi: l'amore che lo ha portato ad
accettare un'impresa più grande di lui è ammirevole, ma le sue idee
confuse le ha dimostrate in più occasioni. I cambi in corsa di
formazione (quasi) mai azzeccati e (quasi) mai decisivi. Le sue
dichiarazioni sul "modulo a 3 che la squadra rigetta e quindi non
proporrò più" riproposto in più e più occasioni.
Colpevole del suo "eccessivo" buonismo verso la componente arbitrale
(lui che in campo tanto tenero non era) ed elogiato per questo nelle
sue prime uscite e interviste, salvo poi essere mazzolato e rimesso a
suo posto quando le cose hanno ripreso ad andare in una certa (solita)
direzione.
E colpevoli più di tutti i giocoatori, soprattutto quei giocatori che
(è ormai arrivato il momento di dirlo) hanno deciso ad un certo punto
della stagione di remare contro il vecchio allenatore perché secondo
loro era giunto il momento di farlo: appena arrivato il nuovo tecnico
quegli stessi giocatori che fino alla domenica precedente passeggiavano
per il campo e lamentavano dolori di ogni genere, hanno ripreso
miracolosamente a correre e scoprire che in realtà due passaggi due di
fila verso la porta avversaria è possibile farli e a volte portano
anche a discrete soddisfazioni.
Giocatori che oggi sono tornati a passeggiare per il campo perché
(giustamente) spompati e inadeguatamente allenati per sostenere ritmi
di tre partite a settimana: ma se fosse così, allora, perché si doveva
dare necessariamente addosso al tecnico portoghese se sosteneva di
avere una rosa corta e non di elevata qualità?
Cosa sostiene oggi il nuovo tecnico dopo che all'inizio della sua
avventura dichiarava di avere una rosa forte e che la stanchezza non
poteva essere una giustificazione? Proprio adesso ritorna sui suoi
passi parlando di una "ricostruzione" e di "squadra stanca". Non può
essere anche questo un caso.
Il rinnovo di De Rossi non è stato ancora messo nero su bianco, così
come non è stato ancora scelto il prossimo DS né improntata una
ipotetica campagna di rafforzamento/sfoltimento: sarebbe il caso di
sedersi e riflettere bene su cosa si vuole fare da grandi, la
dirigenza, l'allenatore (questo o un altro) e i giocatori in campo.
Serve una programmazione seria, né in stile Dortmund, né Juventus né
tantomeno Atalanta, come qualcuno è riuscito a dire ultimamente.
Semplicemente serve una programmazione stile squadra ambiziosa che
vuole vincere, così come ha fatto o ha provato fino all'ultimo a
vincere negli ultimi due anni passati.
Ma programmazione seria, con le persone giuste al posto giusto.
Partite come quelle di domenica scorsa sono inammissibili a certi
livelli, essere sbeffeggiati in quella maniera cancella di colpo le
serate magiche vissute in Europa.
Quell'Europa che il prossimo anno potrebbe vedere impegnate addirittura
9 squadre italiane, proprio grazie al cammino europeo della Roma.
Roma che appena ha provato a chiedere "aiuto" alla Lega, si è vista
rifilare il ben servito da quelli che il prossimo anno godranno della
bravura dei giallorossi negli ultimi anni.
Qualcuno fino a qualche mese fa aveva provato, da solo, a farci rispettare.
A qualcun altro non era piaciuto il suo atteggiamento.
A me non piacciono le figure vergognose come quella offerta a Bergamo...
Nella foto sopra, De Rossi abbastanza sconsolato e con la faccia di chi
non sa più che pesci prendere: che sia già finita l'idilliaca luna di
miele con lo spogliatoio e l'ambiente romanista?
07 Maggio 2024:
Inserita
la pagina di Roma-Juventus, 35 Giornata di Campionato 2023/2024.
Strada in salita.
Un pareggio che lascia l'amaro in bocca.
Non tanto per il risultato in sé, in fondo un punto con la Juventus
(anche se non proprio lo squadrone degli ultimi anni) è sempre un buon
risultato e il bicchiere andrebbe visto mezzo pieno, ma più che altro
perché rimane l'idea di aver gettato al vento le (residue?) speranze di
riuscire ad arrivare tra le prime cinque in campionato e staccare il
pass per la prossima Champions League.
Ora ci vorrebbe una sorta di mezzo miracolo per accedervi: se l'impresa
di giovedì a Leverkusen appare quasi insormontabile da perseguire,
anche la prossima trasferta a Bergamo domenica non sarà proprio una
passeggiata.
Anzi, appare essere proprio un'ultima spiaggia e il risultato dipenderà
da tanti fattori, non ultimo le varie vicissitudini fisiche e mentali
che le due squadre si ritroveranno ad affrontre dopo le rispettive
semifinali di Europa League.
L'unica certezza, in questo senso, appare l'assurdo falsamento del
campionato che vedrà il recupero proprio della squadra bergamasca
contro la Fiorentina disputarsi a campionato già concluso: al di là
delle nefandezze che ancora in queste ore lo stesso allenatore
atalantino continua a proferire, è completamente fuori da ogni
regolamento che le (eventuali) decisioni della classifica vengano
assegnate a giochi già praticamente fatti.
Si continua a dare la colpa ai troppi impegni ravvicinati: ma la
direzione che stanno prendendo non appare quella di ridurre tali
impegni, anzi, tra le nuove cometizioni europee, il mondiale per club,
le coppe nazionali, i campionati, lo spauracchio Superlega e chi più ne
ha più ne metta, di che cosa stiamo parlando?
Il destino della Roma appare già quasi del tutto segnato: sta ai
giocatori che scenderanno in campo in queste due prossime, fondamentali
partite sovvertire l'ordine degli eventi...
04 Maggio 2024:
Inserita
la pagina di Roma-Bayer Leverkusen, Andata della Semifinale di Europa League 2023/2024.
È (quasi) finita.
L'impegno
per la Roma era tra quelli più difficili: il Bayer Leverkusen, fresco
campione di Germania e imbattuto da più di 40 partite tra campionato e
coppe, fin dal sorteggio è apparso un monte difficile da scalare.
I giallorossi, purtroppo, come spesso accade in questa fase di
stagione, sono arrivati alla gara estremamente stanchi fisicamente, di
certo non agevolati da alcune scelte perlomeno bizzarre da parte della
Lega di Serie A di non voler spostare alcune partite.
La differenza in campo, almeno all'inizio, non è stata così evidente:
di sicuro i tedeschi sono stati più bravi nel palleggio e nel possesso
palla, ma sono stati proprio i giallorossi a costruire le prime chiare
occasioni da gol: la traversa di Lukaku, se fosse entrata, avrebbe
indirizzato la partita in bel altre direzioni.
Il clamoroso regalo di Karsdorp (verosimilmente la sua ultima partita
in giallorosso) ha tagliato le gambe alla Roma che per diversi minuti è
stata in balia dell'avversario e probabilmente l'ha anche spenta
moralmente.
Certo, l'assist di Karsdorp è arrivato dopo il colpo di testa di un
giocatore tedesco (Adli) che non avrebbe dovuto neanche essere ancora
in campo, dato che una evidente reazione su Mancini poco prima non era
stata sanzionata adeguatamente dall'arbitro.
Ma se è vero come è vero che Xabi Alonso è un allenatore "scuola"
Mourinho, è altrettanto evidente che la squadra tedesca ha adottato
proprio quel comportamento tanto criticato per l'allenatore portoghese:
ad ogni minimo contatto, polemiche a non finire, senza che però nessuno
intervenisse, perché la squadra di Xabi Alonso "gioca il miglior calcio
dell'Europa League"...
Ad ogni modo il passivo al termine del primo tempo poteva essere ben
più ampio se i velocissimi incursori tedeschi non avessero peccato di
mira sottoporta.
A conti fatti, probabilmente, non sarebbe stato neanche troppo male una
sconfitta di misura, ma il secondo gol di Andrich ha definitivamente
spento le speranze giallorosse, per poi riaccendersi improvvisamente a
tempo ormai scaduto quando gli errori prima Azmoun e poi soprattutto
Abraham praticamente a porta vuota, hanno impedito alla Roma di andare
a Leverkusen con l'idea di provare quanto meno a provarci.
Con un passivo di due reti, invece, l'impresa appare improba...
30 Aprile 2024:
Inserita
la pagina di Napoli-Roma, 34 Giornata di Campionato 2023/2024.
Roma caparbia e testarda.
Un risultato positivo a Napoli non è mai scontato, neanche quando la squadra partenopea non è la migliore degli ultimi tempi.
Certo, il vantaggio trovato ad inizio ripresa grazie al rigore
realizzato da Dybala poteva e doveva essere capitalizzato meglio, ma
visto l'andamento dell'intera gara è giusto vedere il bicchiere mezzo
pieno come ha fatto mister De Rossi a fine gara.
Il Napoli, soprattutto nel primo tempo, ha messo alle corde la
formazione giallorossa che, priva di Paredes in cabina di regia, ha
faticato non poco a trovare il bandolo della matassa e se non fosse
stato per un ottimo Svilar il risultato al termine della prima frazione
di gioco sarebbe stato ben diverso.
Dopo il vantaggio tutto faceva pensare che la partita potesse essere in
discesa per i giallorossi, ma il pareggio molto casuale e praticamente
immediato ha ridato nuova linfa ai padroni di casa che hanno trovato
addirittura il vantaggio a pochi minuti dal termine per una follia di
Renato Sanches (ma è veramente ancora necessario vederlo vagare per il
terreno di gioco?).
La partita sembra ormai terminata, ma come ad Udine su un ultimo calcio
d'angolo NDicka (bentornato in campo) fornisce l'assist vincente per il
ritrovato Abraham che fissa il punteggio sul 2-2 finale, lasciando
invariato il distacco dal Bologna quarto in classifica.
Ma i pensieri, ora, corrono tutti per giovedì e la semifinale di Europa League...
23 Aprile 2024:
Inserita
la pagina di Roma-Bologna, 33 Giornata di Campionato 2023/2024.
Roma scarica, il Bologna vola.
Ci sono delle partite, a volte, in cui ci si rende conto fin da subito che le cose non andranno per il verso che si spera.
Quella contro il Bologna è stata una di quelle in cui se una cosa deve andare storta, di sicuro ci andrà.
Dopo appena 8 minuti El Shaarawy ha l'occasione per far diventare la
gara una marcia trionfale per i giallorossi: la palla è sul suo piede
preferito, nella sua zona preferita, servito su un piatto d'argento con
la porta avversaria praticamente spalancata. Incredibilmente spara alto.
Poco dopo su un pallone perso malamente da Pellegrini, un cross in area
giallorossa viene colpito in acrobazia da El Azzouzi proprio sulla
testa dello stesso Pellegrini: qualche mese fa in Europa venne
annullato un gol molto simile ad Azmoun per gioco pericoloso, mentre
qui l'arbitro Maresca non interviene.
Ma non si può parlare più degli arbitri, tanto meno di Maresca che
(molto casualmente...) ammonisce i due diffidati giallorossi che
domenica prossima non potranno giocare contro il (suo...) Napoli: no,
non si può parlare di arbitri perché il cattivo e polemico allenatore
che prima sedeva sulla panchina giallorossa non c'è più, sostituito dal
più elegante e composto e garbato allenatore attuale, che (finora) ha
sempre evitato di parlare dell'operato dell'arbitro.
La Roma comunque le sue occasioni le ha continuate ad avere, nonostante
la scarsa vena di Dybala e la stanchezza generalizzata: il dribbling di
Paredes con conseguente tiro a lato di poco è la testimonianza che i
giallorossi sono smpre stati in partita. Grave però subire il gol del
raddoppio bolognese allo scadere del primo tempo. Anche in questa
occasione se le cose devono andare in un certo verso, stai certo che ci
andranno.
Nella ripresa Azmoun prova a suonare la carica e per alcuni tratti
della gara il Bologna sembra essere alle corde, con la Roma che ritrova
la verve delle ultime settimane, ma ancora una volta la sfortuna ci
vede benissimo: Dybala scivola a centrocampo lanciando di fatto il
contropiede avversario concluso col gol del definitivo 1-3.
Ad ogni modo il tiro di El Shaarawy "parato" di faccia da Posch e il
tentativo a 5 minuti dalla fine di Pellegrini sparato di poco alto
sulla traversa, sono lì che gridano vendetta.
Vendetta contro una partita nata male e proseguita peggio sotto il profilo del risultato.
Perché in fondo, almeno questa volta, la differenza tra Roma e Bologna
è stata tutta qui: le occasioni rossoblu sono andate tutte a segno,
quelle giallorosse no.
15 Aprile 2024:
Inserita
la pagina di Udinese-Roma, 32 Giornata di Campionato 2023/2024.
Paura e sollievo.
Una partita non partita quella tra Udinese e Roma.
Nei 72 minuti disputati la squadra giallorossa è stata per lo più
padrona del campo ma con un dominio sterile e poco convinto.
De Rossi ha riproprosto nuovamente la difesa a 3 dopo che aveva detto
chiaramente che la squadra rigettava questo modulo, e i risultati
(negativi) non sono tardati a venire a galla: poca capacità di
costruzione del gioco, pochi spazi in avanti, Lukaku con poca
assistenza.
E soprattutto Huijsen particolarmente svagato che regala un clamoroso
contropiede a Pereyra che, giustamente, non si fa pregare per portare
la sua squadra in vantaggio.
Il tecnico giallorosso prova a correre ai ripari riassestando la difesa
a 4 per poi completare il cambio di modulo nella ripresa con l'ingresso
di Karsdorp e soprattutto Dybala.
La Roma guadagna sempre più campo e pressione della difesa avversaria,
si fa più volte pericolosa con Lukaku finalmente al centro delle azioni
offensive giallorosse e lo stesso attaccante belga pareggia i conti con
un perentorio colpo di testa che buca letterelamente la porta
avversaria.
Sembra tutto fatto pronto per la Roma per completare il sorpasso quando
NDicka improvvisamente si accascia a terra e viene soccorso da Svilar,
prima che gli altri capiscano la drammaticità della situazione.
Il difensore giallorosso si tocca il petto dalla parte del cuore, pare
aver accusato dei dolori, entra il personale medico e anche il
defibrillatore, che fortunatamente non verrà utilizzato.
NDicka esce tra gli applausi di tutto il pubblico presente, ma De Rossi
lo segue perché vuole sincerarsi delle sue condizioni.
Il tecnico della Roma rientra tranquillizzando come può i suoi
giocatori, sembra non sia stato infarto ma tutto dovuto ad uno scontro
di gioco (probabile una forte gomitata ricevuta in pieno petto nel
primo tempo quando incredibilmente gli è stato anche fischiato fallo
contro?), ma è chiaro che il contraccolpo emotivo è stato forte: in
pochi se la sentono di continuare, e anche l'arbitro Pairetto e mister
Cioffi capiscono il momento.
La partita viene sospesa sul punteggio di 1-1 al minuto 72. La partita
riprenderà (chissà quando) a partire da questo minuto.
Per questa volta la classifica può aspettare.
13 Aprile 2024:
Inserita
la pagina di Milan-Roma, Andata dei Quarti di Finale di Europa League 2023/2024.
Luci a San Siro.
In molti davano la Roma per spacciata.
Il Milan del grande Pioli veniva addirittura da 7 vittorie consecutive,
tra campionato e coppa, era ovvio che per la povera Roma di De Rossi
non ci fosse speranza: Leao e compagni avrebbero fatto un solo boccone
di quegli sventurati capitati per caso sul cammino rossonero.
E invece ecco la trappola perfetta preparata dal tecnico giallorosso:
marcatura a uomo su Giroud da parte di Smalling e soprattutto la
presenza sull'out di destra di Celik e El Shaarawy a supporto.
Proprio il Faraone ha fato la differenza: le sue scorribande a tutta
fascia hanno annichilito gli avversari e soprattutto lo spauracchio
Leao, autore di una prestazione più che anonima.
Ma è stata tutta la Roma a disputare una gara sontuosa: il centrocampo
giallorosso in più occasioni è stato padrone del campo, con Paredes a
distribuire palloni invitanti e Dybala libero di giostrare un po' dove
voleva.
Basti pensare che l'unica vera occasione per il Milan è arrivata all'87
con la traversa colpita da Giroud per spiegare quanto la Roma sia stata
padrona del campo.
E il gol di Mancini, che fa coppia con quello del derby di sabato scorso, è stato il giusto premio per De Rossi.
Il grande Pioli può lamentarsi quanto vuole di un rigore che secondo
lui gli manca (ma come? Dopo i vari furti ai danni della Roma proprio a
favore dei rossoneri nel corso degli ultimi anni non era lo stesso
Pioli che non voleva parlare di arbitri?), ma allora anche alla Roma
mancherebbe un rigorino per mani in area avversaria.
Come la mettiamo?
Non più di qualche settimana fa c'era chi derideva i giallorossi perché
qualcuno aveva parlato di "rigori del calcio moderno"...
Memoria corta, eh?
02 Marzo 2024:
Inserita
la pagina di Lecce-Roma, 30 Giornata di Campionato 2023/2024.
Passi indietro.
Roma
bruttina, che rispetto alle precedenti uscite da quando De Rossi siede
sulla panchina giallorossa fa decisamente dei grossi passi indietro
sotto ogni punto di vista.
E questo non fa ben sperare per il finale di stagione che vedrà la Roma
chiamata a disputare degli impegni molto più proibitivi rispetto alla
trasferta leccese.
Soprattutto (ma non solo) nel primo tempo, i padroni di casa hanno
fatto il bello e il cattivo tempo nella metà campo della Roma,
prendendo la difesa avversaria più volte d'infilata e andando
clamorosamente vicino al vantaggio, anche più di una rete.
Solo la scarsa precisione degli attaccanti salentini ha permesso alla
squadra di De Rossi di non andare negli spogliatoi con un risultato
negativo.
Di contro i giallorossi hanno avuto tre limpide occasioni per passare
in vantaggio, soprattutto con una punizione di Angelino finita di
pochissimo a lato che avrebbe meritato miglior sorte.
Nella ripresa De Rossi prova a risistemare meglio la squadra, ma con
scarsi risultati tanto che il Lecce ha continuato a penetrare nella
difesa avversaria con estrema facilità.
Il clamoroso errore di Aouar solo davanti a Falcone e soprattutto
l'abbattimento di Zalewski in area avversaria non ravvisata né
dall'arbitro né tantomeno dal Var avrebbero permesso alla Roma di
tornare a casa con il bottino pieno e di rimanere agganciata al treno
Champions, ma probabilmente avrebbe nascosto i limiti di questa squadra
che oggettivamente sono tornati prepotentemente a galla.
Alla vigilia del derby. E di un durissimo finale di stagione.
Tutto verrà deciso in meno di un mese e mezzo: questa Roma avrà la
forza di serrare i ranghi e di procedere spedita verso l'obiettivo?
11 Marzo 2024:
Inserita
la pagina di Fiorentina-Roma, 28 Giornata di Campionato 2023/2024.
La Roma non finisce mai.
Ancora un risultato positivo, ancora una gara esaltante.
Con caparbietà e concretezza, la Roma riesce a tornare dall'insidiosa
trasferta di Firenze con un punto in più in classifica che le vale
comunque un piccolo passo in più verso il quarto posto del Bologna,
sconfitto dall'Inter ormai Campione d'Italia.
Sbaglia più del solito stavolta la Roma, e sbaglia ancora una volta De
Rossi (come da lui stesso ammesso) la formazione iniziale non tanto
negli uomini quanto nello schieramento tattico: ripropone una difesa a
3 che non pochi problemi ha dato a questa squadra in passato, e non
pochi problemi ha generato contro la Fiorentina.
In più l'ammonizione dopo pochi minuti di Mancini ha messo in allarme l'intero reparto difensivo.
La Fiorentina ha corso a più non posso finché a potuto, l'ex Belotti ha
fatto di tutto per farsi rimpiangere, ma nella ripresa De Rossi ha
ridisegnato (in meglio) la squadra e la Roma ha iniziato a macinare
gioco.
Il pareggio di Aouar sembrava aver reso giusizia ad una partita che
vedeva i giallorossi essere diventati gli assoluti padroni del campo,
ma una serie di disattenzioni e ingenuità difensive hanno permesso alla
Fiorentina di ripassare in vantaggio: emblematico il momento del gol di
Mandragora con i difensori giallorossi che sembravano giocassero a
"tutti giù per terra" in area.
Belotti, poi, si guadagna un rigore molto generoso su un'altra
ingenuità di Paredes, ma Svilar non ci sta e suona la carica parando il
tiro dagli 11 metri a Biraghi.
La Fiorentina non ne ha più, la Roma invece ci crede: all'ultimo
istante di gara l'ennesima palla buttata in area avversaria viene
colpita da NDicka per un assist perfetto per Llorente che scarica in
rete tutta la voglia del primo gol in giallorosso.
La Roma c'è, De Rossi la guida magistralmente, la zona Champions è là, a portata di mano.
08 Marzo 2024:
Inserita
la pagina di Roma-Brighton & Hove Albion, Andata degli Ottavi di Finale di Europa League 2023/2024.
Roma sontuosa.
C'è
poco da dire: Daniele De Rossi ha fatto rinascere la Roma, se non dalle
sue ceneri come la fenice, quantomeno dal sul malessere in cui era
piombata nell'ultima parte di gestione mourinhana.
La partita di
ieri in Europa League contro il Brighton è stata la sintesi perfetta di
questo ritrovato spirito di gruppo: una partita quasi perfetta sotto
ogni punto di vista, con spirito di sacrificio (quello non è quasi mai
mancato) condito con giocate raffinate e finalmente shemi degni di una
squadra che sa giocare a calcio.
De Rossi non solo ha dato un'identità chiara alla sua Roma, ma ha
ridato motivazioni perse in molti di quei giocatori che sembravano aver
smarrito la via: Celik è uno di questi.
Il terzino turco resta un giocatore con molti difetti tecnici e
tattici, ma perlomeno ha ritrovato la voglia di proporsi e mettersi in
mostra, sfoderando ieri un paio di discese niente male e soprattutto
calandosi completamente in questa nuova realtà.
Ma anche giocatori affermati sembrano aver giovato non poco di questa
"cura De Rossi": Paredes è un regista a tratti impressionante per la
sua visione di gioco e facilità di esecuzione, El Shaarawy non è più
quel giocatore da ultimo quarto d'ora che può dare la spinta in più ma
piuttosto un giocatore a tutta fascia con splendide intuizioni (ieri
sera altri due assist per i gol di Mancini e soprattutto Cristante),
Lukaku partecipa molto più al gioco e Dybala sembra aver ritrovato
quella compattezza fisica che nell'ultimo periodo lo vedeva (troppo)
spesso fermarsi per acciacchi muscolari. Ieri sera è stato a tratti
commovente in una sua rincorsa all'indietro a fare addirittura il
terzino per coprire un pericoloso contropiede avversario.
Ecco, forse la cosa più importante che De Rossi è riuscito a ridare ai
giocatori è proprio questa: lo spirito di sacrificio tra compagni che
via via si era andato perso, con troppi giocatori che giocavano solo
per se stessi in attesa del finale di stagione, dove comunque le strade
di molti di loro (e del tecnico) si sarebbero separate.
Può darsi che sarà ancora così. Ma ora è più chiaro che c'è ancora una
buona parte di stagione da giocare. E di soddisfazioni da togliersi.
A partire dal passaggio del turno in Europa League, che con questo netto e sono 4-0 sembra ormai cosa fatta.
20 Febbraio 2024:
Inserita
la pagina di Frosinone-Roma, 25 Giornata di Campionato 2023/2024.
Roma dai due volti.
Ancora
una volta la Roma ha disputato due partite in una, come gli è spesso
accaduto da quando De Rossi siede sulla panchina giallorossa.
Colpa, come sua stessa ammissione, dello stesso allenatore giallorosso
che aveva impostato la partita con una formazione molto diversa dal
solito, togliendo un centrocampista di ruolo per inserire Azmoun al
fianco di Lukaku.
Ma il Frosinone dell'ex Di Francesco proprio nella zona nevralgica del
campo per tutto il primo tempo ha avuto vita facile e solo due
portentosi interventi di Svilar (splendido il primo, un po' fortunoso
il secondo) ha permesso alla Roma di non andare sotto nel momento in
cui i padroni di casa, probabilmente, meritavano il vantaggio.
E come spesso accade, poco dopo Huijsen che fino al giorno prima di
approdare a Trigoria si era promesso proprio al Frosinone e che fino a
quel momento aveva fatto più errori in campo che cose egregie, si
inventa un gol da antologia partendo da centrocampo in serpentina,
saltando un paio di uomini e piazzando il pallone là dove Turati
proprio non può arrivare.
Nervosissimo comunque De Rossi sia per l'atteggiamento della squadra
nel primo tempo sia per l'esultanza polemica del giovane difensore
giallorosso che gli costa l'ammonizione e la sostituzione al termine
della prima frazione di gioco.
Se il primo tempo era stato sbagliato per colpa (anche) di De Rossi, lo
stesso allenatore giallorosso rimedia ai suoi errori ridisegnando una
Roma nel secondo tempo molto più compatta e sicura, merito anche del
vantaggio acquisito e della stanchezza degli avversari, che nel primo
tempo avevano speso molto più di quello che avevano.
E così i giallorossi prendono possesso del centrocampo assicurandosi la
netta vittoria grazie ai gol di Azmoun su ribattuta dopo un tiro da
fuori di Cristante e il rigore segnato da Paredes con sicurezza.
Giallorossi ancora quinti in scia di Atalanta e Fiorentina, in attesa
dei vari recuperi che devon ancora fare le inseguitrici.
Ma ora c'è il ritorno di Europa League: giovedì potrebbe essere un'altra splendida notte europea...
16 Febbraio 2024:
Inserita
la pagina di Feyenoord-Roma, Andata degli Spareggi di Europa League 2023/2024.
Si deciderà al ritorno.
L'urna
europea aveva abbinato nuovamente la Roma al Feyenoord, facendo così
scontrare per la terza volta in tre anni le due squadre.
Gli olandesi hanno ovviamente il dente avvelenato, a partire dalla
finale di Tirana che aveva visto la Roma trionfare nella prima edizione
della Conference League, ma nel frattempo molte cose sono cambiate in
casa giallorossa, ultima delle quali l'esonero di José Mourinho.
La Roma di De Rossi parte subito forte come nelle partite fin qui
disputate a guida del nuovo tecnico, e più volte impensierisce la
difesa avversaria, che fa non poca fatica a contenere le avanzate degli
avanti romanisti.
Il gol però tarda ad arrivare, nonostante una tremenda traversa colpita
da Paredes con un tiro dalla lunga distanza e un paio di occasioni
capitate sulla testa di Lukaku.
E invece, a sorpresa, arriva allo scadere del primo tempo il gol del
vantaggio olandese su un colpo di testa del più piccolo in campo,
Paixao, marcato anzi non marcato da un Llorente particolarmente svagato.
Ma nella ripresa la Roma, nonostante un avvio in difficoltà, ha pian
piano ripreso in mano le redini del gioco fino a raggiungere il
meritato pareggio proprio con Lukaku, che colpisce (male) di testa un
perfetto cross di Spinazzola mandando la palla alle spalle del portiere
avversario.
La partita si conclude così con un buon pareggio che lascia aperto il
discorso qualificazione alla partita di ritorno tra una settimana
all'Olimpico.
E questa Roma ha dimostrato che, se vuole, può giocarsela con chi fino
a pochi mesi fa dispustava la Champions League.
Se vuole...
22 Gennaio 2024:
Inserita
la pagina di Roma-Hellas Verona,
21 Giornata di Campionato 2023/2024.
Bastava così poco...
Ennesimo campionato falsato per disputare una inutile e
"rivoluzionaria" Supercoppa Italiana in terra araba, dove gli stadi
sono rimasti deserti e di cui nessuno sentiva la necessità di
disputarla in questo modo.
Fatto sta che ora le partite delle quattro squadre impegnate in Arabia
saudita verranno recuperate non prima di un mese, con tutto ciò che
questo comporta.
Venendo alla Roma, c'è ben poco da dire.
Il fulmine a ciel sereno dell'esonero di Mourinho ha destabilizzato un
po' tutti, e le domande rimaste senza risposta sono molte.
Perché esonerarlo di martedì e non l'indomani la sconfitta a Milano, se veramente si voleva farlo?
Perché esonerarlo prima di un ciclo di 3 partite relativamente
abbordabili che, in caso di vittoria, avrebbero comunque rimesso la
Roma in una posizione di classifica in linea con l'andamento della
stagione (e comunque con il quarto posto ad appena 5 punti)?
Perché dare il ben servito a Mourinho dopo che per 2 stagioni e mezzo è
stato abbandonato a se stesso e ha dovuto ricoprire ben più che il
semplice ruolo di allenatore?
Perché mandarlo via quando già il Direttore Sportivo aveva rassegnato le proprie dimissioni?
La scelta di De Rossi come sostituto, poi, è ancora meno comprensibile:
va bene la suggestione di avere l'ex capitano giallorosso in panchina,
va bene l'attaccamento alla maglia, va bene la vena sul collo... ma
l'esperienza?
Davvero la Roma sta diventando la "nave scuola" per giocatori (Huijsen)
e allenatori (De Rossi) navigando a vista senza un minimo di
progettualità?
Davvero anche questi americani sono sull'orlo della cessione perché non
vedono luce nella costruzione dello stadio di proprietà?
I giocatori in campo, poi, hanno mostrato per l'ennesima volta che non
ci voleva poi molto per rendere questa squadra quantomeno "normale":
bastava correre il giusto, bastava proporsi negli spazi, bastava
occupare meglio il centrocampo.
E di fatti, anche contro il Verona, dopo un primo tempo in cui tutto
ciò è stato fatto è sembrato che la Roma avesse ritrovato gioco e
velocità, ma il secondo tempo ha invece fatto capire che in realtà la
colpa non può essere (solo) di Mourinho: soffrire contro il piccolo,
piccolissimo Hellas arrivato all'Olimpico è quanto di più ridicolo
possa offrire questa squadra.
Spinazzola che da mesi è un ex giocatore.
Lukaku che si lamenta per un impossibile pallone che non gli ha servito Huijsen.
Lo stesso Hujsen che, per quanto indiscutibilmente capace, si vede che non c'entra molto in questo "gruppo".
Karsdorp che si sbraccia vistosamente lamentandosi della papera di Rui
Patricio (piccolo inciso: secondo gol consecutivo subito dalla Roma
nonostante un vistoso fallo non rilevato dall'arbitro né tantomeno da
chi dovrebbe semplicemente guardare uno schermo).
Ha pagato Mourinho per tutti, nel peggiore dei modi, con una tempistica del tutto inaspettata.
Ora tutti con De Rossi, sperando riesca nel miracolo di portarci il più
in alto possibile in classifica e alla terza finale europea consecutiva
(sì, Mourinho in questo era veramente lo Special One).
Il passato è il passato: guardiamo al futuro. Ma comunque navigando a vista in una coltre di nebbia...
15
Gennaio 2024:
Inserita
la pagina di Milan-Roma,
20 Giornata di Campionato 2023/2024.
Roma a pezzi.
Probabilmente stiamo vivendo il periodo più buio da quando Mourinho è
arrivato a Roma.
È giusto parlare di crisi: di risultati, di classifica, di identità, di
giocatori.
La sconfitta, netta, contro il Milan ha mostrato ancora una volta gli
enormi limiti tecnici di alcuni giocatori giallorossi che hanno avuto
un'incredibile involuzione in pochi mesi.
Ne è l'emblema Zalewski senza il quale lo scorso anno sembrava non si
potesse giocare e ieri nell'azione del terzo gol del Milan si perde
Hernandez come neanche nelle serie giovanili succede più. E lui è anche
nazionale polacco.
Ma di sicuro la sconfitta di ieri non è colpa del giovane numero 59.
È tutta la squadra che è apparsa fin troppo timorosa di affrontare una
squadra, quantomeno sulla carta, molto più grande di lei.
Il gol di Adli è un orrore tecnico di diversi giocatori, Kristensen su
tutti, che però ha l'attenuante di giocare fuori ruolo.
Il raddoppio milanista è viziato da un possibile e probabile fallo su
Cristante (il blocco di Pulisic è troppo evidente per essere
considerato "regolare").
Ma è l'atteggiamento che preoccupa di più.
Perché a sprazzi e in rarissime occasioni, questa sgangherata Roma è
riuscita ad avvicinarsi e ad impensierire Maignan.
Con occasioni più casuali che frutto di vere e proprie azioni corali,
certo. Ma solo degli importanti e decisivi interventi del portiere
rossonero hanno fatto restare il risultato invariato.
E dopo il rigore realizzato da Paredes per un brevissimo momento la
Roma è apparsa quasi in grado di raddrizzare definitivamente la gara.
Che poi però è finita come è finita.
La colpa è di tutti, inutile cercare un solo capro espiatorio.
Ma allo stesso tempo la zona Champions o comunque la zona europea è lì,
ad un passo, e le prossime settimane potrebbero risultare decisive per
le sorti giallorosse: gli impegni non sono più proibitivi e c'è tempo
per lavorare un'intera settimana senza la franesia di dover giocare
dopo due giorni.
Ma ci sarà altrettanta tranquillità mentale di riuscire a lasciarsi
questo tremendo periodo alle spalle e guardare con (cauto) ottimismo al
futuro prossimo?
11
Gennaio 2024:
Inserita
la pagina di Lazio-Roma,
Quarti di Finale di Coppa Italia 2023/2024.
Quarti ancora fatali.
Sono bastati nove minuti di black out della difesa giallorossa per
permettere alla Lazio non solo di vincere il derby, ma anche di passare
il turno di Coppa Italia.
Nove minuti di buio completo ad inizio ripresa, che aveva già visto la
squadra di Mourinho perdere l'uomo migliore del primo tempo, quel
Dybala senza il quale la squadra di Mourinho fatica terribilmente a
costruire azioni pericolose.
Non che nel primo tempo la Roma avesse poi così impensierito la porta
laziale (così come i biancocelesti), ma di sicuro il pallino del gioco,
e qualche tentativo di costruire azioni pericolose, è stato sempre
nelle mani della Roma, alla quale però è mancato sempre quello spunto
finale per permettere a Lukaku di provare a sfondare la difesa
avversaria.
Un buon primo tempo, comunque, che di certo non faceva presagire un
crollo così drastico.
Che invece c'è stato, proprio in quei fatali nove minuti, tra il 49' e
il 58', nei quali la Lazio ha sfondato più volte sull'out di destra,
trovando prima un super Rui Patricio, e poi il rigore causato da
un'ingenuità del giovanissimo Huijsen, che comunque se non era Aldair
domenica scorsa contro l'Atalanta, non è di certo diventato il peggior
brocco della Serie A ieri sera.
Semplicemente è stato sfortunato a trovarsi nel posto sbagliato al
momento sbagliato.
A quel punto la partita è andata via via spegnendosi, per poi
riaccendersi solo nel finale, quando alla disperata Mourinho ha
inserito tutti in area avversaria, ma alla fine la montagna ha
partorito un topolino, con Belotti che nell'unico tiro indirizzato
nello specchio di Mandas, ha fatto fare un'ottima figura all'estremo
difensore laziale.
Ma se Lukaku avesse preso bene quel pallone in rovesciata... Chissà...
E poi tutto contro tutti negli ultimi accesissimi minuti di gara (e
oltre...)
08
Gennaio 2024:
Inserita
la pagina di Roma-Atalanta,
19 Giornata di Campionato 2023/2024.
Carnesecchi e Aureliano stoppano la Roma.
Un autentico paradosso: quando la Roma giocava male, riusciva a vincere
per il rotto della cuffia raggiungendo il gol vittoria spesso per un
autentico colpo di fortuna (abbinato comunque ad una volontà ferrea che
la faceva intensificare la pressione negli ultimi minuti di gara).
Ora che invece i giallorossi giocano molto meglio del passato ma
soprattutto degli avversari, la palla non ne vuole proprio sapere di
entrare in rete.
La dimostrazione di ciò è la partita di ieri contro l'Atalanta, partita
malissimo con il gol di Koopmeiners nel primo (e unico) affondo
bergamasco del primo tempo, ma che poi ha visto la Roma schiacciare
l'avversario nella propria metà campo e arrivare più volte ad un passo
dal gol, non arrivato solo per i grandi interventi (spesso non proprio
plastici) di Carnesecchi.
Il portiere atalantino è capitolato solo sul calcio di rigore segnato
magistralmente da Dybala per un evidentissimo fallo su Karsdorp (che
aveva tirato anche lui a botta sicura verso la porta sguarnita): fallo
talmente evidente che l'arbitro Aureliano, dopo aver lasciato
inspiegabilmente correre, è stato richiamato al Var e solo a quel punto
non ha potuto negare l'evidenza del fallo.
Una direzione di gara molto insufficiente quella dell'arbitro: spesso
ha lasciato correre quando c'era da fermare il gioco, non ha visto il
netto rigore per la Roma, non ha mai ammonito gli interventi di un
Kolasinac che avrebbe meritato di finire anzitempo la partita
(probabilmente già nel primo tempo) per i reiterati interventi killer
su chiunque gli passasse a tiro, ha espulso nel finale di gara Mourinho
che sull'ennesimo fallo su Lukaku lanciato in area non sanzionato non
ha potuto far altro che schiumare rabbia.
Un pareggio che sul piano del risultato lascia molto amaro in bocca ai
tifosi giallorossi, ma che invece dal punto di vista dell'intensità di
gioco unito a una penuria di giocatori difensivi a disposizione (nel
secondo tempo è stato necessario schierare il giovanissimo Huijsen, 18
anni e appena 13 minuti in Serie A finora) fa ben sperare nel futuro.
La strada è ancora lunga, il quarto posto è a 4 punti.
A patto di iniziare a raccogliere quanto si sta seminando finora.
31
Dicembre 2023:
Inserita
la pagina di Juventus-Roma,
18 Giornata di Campionato 2023/2024.
Un rimpallo sfavorevole.
In effetti la sconfitta della Roma si può riassumere tutta qui: un
rimpallo sfortunato tra Cristante e Kristensen che chiude l'ipotetico
triangolo con Kostic, che permette di lanciare Rabiot verso il gol
vittoria bianconero.
C'è il dubbio della posizione dello stesso francese sul tocco di
Vlahovic ma la tecnologia (...) dice che va bene così, con buona pace
di chi vede in diretta una gamba "allungata" mentre il fermo immagine
rielaborato al computer fa vedere la gamba "ritratta" di quel tanto che
basta per non farlo finire in fuorigioco...
Tant'è.
Ma la Roma vista allo Stadium è stata una squadra che meritava molto di
più, e probabilmente anche il pareggio le sarebbe stato stretto.
Fin da subito ha imposto i ritmi che voleva alla gara e ha provato a
schiacciare i bianconeri nella propria trequarti, riuscendoci per più
di un'ora, fino a quando la fatica ha iniziato a farsi sentire e il
risultato già acquisito dalla Juve difficilmente sarebbe stato cambiato.
Eppure di occasioni la Roma ne ha avute, a partire dal palo colpito da
Cristante in avvio di gara, le azioni pericolose portate avanti
soprattutto da Dybala che ha sfiorato un clamoroso gol con un esterno
che meritava ben altra fortuna e un altro paio di tentativi degli
avanti romanisti fermati proprio sul più bello.
La Roma scivola così nuovamente a cinque punti dalla zona Champions, ma
acquisisce una consapevolezza maggiore sulle proprie potenzialità e può
guardare al 2024 con ottimismo.
A patto che arrivi almeno un nuovo difensore che aiuti la squadra di
Mourinho...
11
Dicembre 2023:
Inserita
la pagina di Roma-Fiorentina,
15 Giornata di Campionato 2023/2024.
Con grinta e tenacia.
Poteva essere la vittoria della definitiva consacrazione giallorossa
che avrebbe lanciato la Roma alla rincorsa del terzo posto in
classifica.
Ma poteva essere anche una cocente sconfitta al termine di una partita
sofferta, condita da errori di ingenuità e raddoppi sfiorati di un
soffio.
Poteva addirittura essere una disfatta clamorosa che avrebbe fatto
ripiombare l'ambiente nel solito giochino "Mourinho sì, Mourinho no".
E invece è arrivato un pareggio che non solo continua a far restare la
Roma come quarta forza del campionato dietro al Milan derelitto di
Pioli, ma che cementifica un gruppo unito più forte di tutto: più forte
dell'ingenuità di Zalewski che sul più bello si fa espellere per doppia
ammonizione (un po' severa la seconda a dir la verità) che lascia la
Roma in dieci già falcidiata dal doppio infortunio muscolare subito
prima a Dybala e poi al suo sostituto Azmoun, più forte del pareggio
incassato subito dopo nell'unico errore difensivo dei tre centrali
giallorossi che male hanno coperto su Martinez Quarta, più forte
dell'espulsione di Lukaku che con troppa foga entra su Kouame al limite
della propria area, più forte dei dolori muscolari di uno stoico
Mancini che resta in campo nonostante non riesca a stare in piedi.
Non bisogna guardare ai due punti persi che avrebbero dato un colpo
pesante al campionato, ma piuttosto guardare al punto guadagnato in 9
contro una Fiorentina che nella seconda metà del secondo tempo ha
chiuso i giallorossi a difesa della propria area di rigore,
assediandola, ma lasciando in alcune occasioni il fianco (clamorosa
l'occasione sventata sulla linea di porta da Duncan).
La Roma continua ad essere lì, meno osannata delle sue avversarie, meno
appariscente di altre squadre che comunque arrancano dietro i
giallorossi.
La corsa da fare è quella sul Milan. E i rossoneri sono lì, a portata
di mano.
04
Dicembre 2023:
Inserita
la pagina di Sassuolo-Roma,
14 Giornata di Campionato 2023/2024.
Da grande squadra.
"La
Roma non è una squadra equilibrata". "Non ha una rosa attrezzata per
competere per la Champions". "Ha un gioco orribile". "Il suo allenatore
è troppo pieno di sé e non fa il bene della Roma". "Fatece vedé il bel
gioco".
23 punti in 11 gare. Aggancio al Napoli Campione d'Italia e quarto
posto consolidato.
Il "super Milan" del gioco spettacolare di Pioli nel mirino.
La Lazio del Sarrismo dietro di quattro lunghezze, il grande Gasp bene
che gli vada sotto di un punto.
Probabilmente la migliore prestazione dell'anno dei giallorossi contro
il Sassuolo, salvato in più di un'occasione dai soliti miracoli di
Consigli, che quando vede giallorosso diventa Yashin per un giorno per
poi, la domenica successiva, tornare ad essere uno dei tanti paperoni
in giro per l'Italia.
Partita preparata benissimo dal tecnico giallorosso, che come sempre
devia l'attenzione su di sé facendo lavorare la squadra in serenità in
un ambiente ovattato, lontano da possibili critiche e chiacchiere.
Nell'unica azione neroverde, condita da due tiri sballati che diventano
entrambi assist, il Sassuolo passa a sorpresa in vantaggio, non avendo
minimamente meritato il gol e anzi avendo subito per tutto il primo
tempo la pressione giallorossa.
Nella ripresa, ecco ancora una volta i cambi vincenti di Mourinho:
dalla panchina Azmoun dà la scossa giusta alla squadra, El Shaarawy
rinforza la fascia di competenza e Kristensen sostituisce un pur bravo
Karsdorp.
I giallorossi riprendono a martellare la difesa avversaria, Boloca
decide di farsi espellere aiutando la rimonta della Roma che prima si
guadadna con Kristensen un rigore realizzato alla perfezione da Dybala
e poco dopo lo stesso terzino danese completa il sorpasso andando a
siglare (complice anche una fortunata deviazione avversaria) il gol del
meritato vantaggio giallorosso.
Ora ci vuole solo continuità. Quella stessa continuità che la Roma sta
avendo da 11 gare a questa parte.
Alla faccia delle tante, troppe inutili chiacchiere intorno a questa
squadra e al suo allenatore...
28
Novembre 2023:
Inserita
la pagina di Roma-Udinese,
13 Giornata di Campionato 2023/2024.
Le chiacchiere stanno a zero.
Bella e fondamentale vittoria della Roma contro l'Udinese.
Bella perché il risultato finale di 3-1 dà il senso di una squadra
compatta, aggressiva, capace di andare presto in gol con Mancini,
reagire in modo deciso al pareggio avversario e chiudere
definitivamente la gara ancora nei minuti finali.
Fondamentale perché le concomitanti sconfitte di Fiorentina (mezzo
furto del Milan...) e dell'Atalanta permette ai giallorossi di
scavalcarle in classifica e posizionarsi al quinto posto insieme al
Bologna, a soli 3 punti dal Napoli e quindi in piena corsa per la zona
Champions.
Oltretutto è l'ennesima vittoria della squadra di Mourinho, che
continua ad essere criticata, sbeffeggiata per il "non gioco", presa ad
esempio (negativo) anche da chi commenta le pessime prestazioni della
Nazionale Italiana: eppure questa squadra tanto bistrattata nelle
ultime giornate ha una marcia da prima della classe, seconda solo
all'Inter e alla Juventus, che nel loro scontro diretto non è che poi
abbiamo mostrato un gioco così spumeggiante come invece viene
raccontato.
Mourinho è uscito allo scoperto con la società e ha dichiarato che, a
deteminate condizioni, è ben disposto a rimanere alla guida della
panchina giallorossa anche in futuro.
I tifosi della Roma hanno da tempo e ribadito anche allo stadio il loro
pensiero a riguardo: Mourinho non si tocca.
Ora la palla passa alla proprietà che, come ha dimostrato di fare da
sempre, non si perde in chiacchiere ma lavora in silenzio e sotto
traccia.
Inutile chiacchierare troppo intorno a questa squadra: le vittorie
continuano ad arrivare, la classifica si sta sistemando, il futuro è
meno opaco di qualche settimana fa.
La Roma c'è e continua a correre. Il resto è fuffa.
10
Novembre 2023:
Inserita
la pagina di Slavia
Praha-Roma, 4 Giornata del Girone G di Europa League 2023/2024.
Praga (ancora) indigesta.
Per
qualcuno questa trasferta a Praga doveva essere una pura formalità:
avrebbe permesso alla Roma di guadagnare agevolmente l'accesso alla
fase successiva di Europa League da prima in classifica, quindi senza
passare per gli Spareggi, avrebbe fatto rifiatare alcuni giocatori
sempre utilizzati da Mourinho, e avrebbe permesso di preparare al
meglio e con calma il derby di domenica prossima.
Ma la realtà è
stata ben diversa: pessimo, orribile atteggiamento della squadra scesa
in campo fin dai primissimi minuti: molli su ogni pallone, continue
scivolate e perdita di equilibrio (ma il riscaldamento pregara non
serviva proprio a valutare le condizioni del terreno di gioco e
permettere anche di scegliere gli scarpini adeguati?), poca
aggressività sui palloni vaganti e zero tentativo di costruzione del
gioco.
Slavia Praga invece con atteggiamento completamente opposto: aggressivi
su ogni pallone (anche al limite del regolamento, ma l'arbitro ha
arbitrato tutta la partita lasciando molto correre) come se fosse la
loro partita della vita.
Ed evidentemente lo era: con questa vittoria si riprendono, anche
meritatamente, il primo posto in classifica e solo un loro passo falso
a questo punto potrà toglierlo.
Anzi, i giallorossi devono anche ringraziare gli errori degli
attaccanti cechi sul finire di gara, che ha permesso di chiudere con un
passivo di sole due reti: in caso di passivo di 3 reti, la differenza
reti sarebbe stata drammatica.
Lo è ugualmente difficile: è oggettivamente impensabile che la Roma
possa superare la differenza reti che attualmente ha lo Slavia. L'unica
speranza, anch'essa estremamente remota, è che perdano punti nelle
ultime due gare del girone.
E altra speranza è quella di non vedere più, mai più, una squadra con
un atteggiamento così poco professionale scendere in campo, né in
Italia né in Europa. Né ora né in futuro.
Ma certo è che se non c'è riuscito neanche Mourinho a far sparire
questo malcostume tipicamente giallorosso di presentarsi così in alcune
partite e di snobbarle...
06
Novembre 2023:
Inserita
la pagina di Roma-Lecce,
11 Giornata di Campionato 2023/2024.
Col cuore in gola.
La Roma non finisce mai.
Non finisce mai di sorprendere, di far sperare, di far soffrire, di far
emozionare, di far gioire, di far esaltare.
Partita contro il Lecce che doveva essere una vetria per il ritorno di
Dybala dal primo minuto, di Renato Sanches a partita iniziata e che
avrebbe dovuto far guadagnare punti su Atalanta, Lazio e Milan
sconfitte dalle rispettive avversarie negli anticipi del sabato.
Partono forte i giallorossi, che dopo una manciata di minuti hanno già
l'opportunità di rendere il pomeriggio sportivo poco più di una
passeggiata guadagnando un rigore che Lukaku (mai fallito un penalty in
Serie A) si appresta a realizzare.
E invece il rigore è calciato male e Falcone (altro portiere tifoso
romanista...) si erge a muro difensivo della propria porta negando in
più occasioni il vantaggio alla Roma: Aouar, El Shaarawy, lo stesso
Lukaku e un ispiratissimo Dybala non riescono a superare l'estremo
difensore leccese.
Ma il gol è nell'aria, il Lecce raramente riesce a superare la metà
campo, e la Roma è assoluta padrona del campo.
Eppure la ripresa presenta delle sorprese inaspettate, tanto che il
Lecce passa in vantaggio quasi per caso e le nuvole cominciano a calare
sull'Olimpico.
I giallorossi non ci stanno, tantomeno i tifosi che nonostante tutto
chiamano a gran voce la riscossa e la vittora.
Il tempo corre veloce, Mourinho rischia il tutto per tutto, oltre il
90' Azmoun segna il primo gol in giallorosso di un iraniano e il
pareggio è raggiunto.
La partita è praticamente finita ma l'Olimpico è una bolgia, vuole la
vittoria ad ogni costo, nonostante il cronometro dica che manca una
manciata di secondi al fischio finale.
Dybala prende palla sulla trequarti, lancia verticalmente per Lukaku
che si libera del suo diretto avversario e riesce finalmente a superare
Falcone proprio sotto la Sud.
L'Olimpico esplode, Big Rom corre sotto la Curva Sud urlando tutto
quello che aveva accumulato in questa settimana difficile dopo i fischi
di Milano e scrollandosi di dosso l'errore di inizio gara dal dischetto.
La partita, ora, può finalmente finire. La Roma ha vinto, la classifica
ora è tornata a sorridere ai giallorossi.
La Roma c'è. E non finisce mai...
27
Ottobre 2023:
Inserita
la pagina di Roma-Slavia
Praha, 3 Giornata del Girone G di Europa League 2023/2024.
Roma formato europeo.
La
Roma vince agevolmente e soprattutto in manier netta contro lo Slavia
Praga, l'altra pretendente alla vittoria del girone di Europa League
insieme proprio ai giallorossi.
Alla vigilia della gara molte erano le incognite su questa squadra e
soprattutto i 6 gol rifilati nella passata giornata allo Sheriff erano
un pericoloso biglietto da visita.
I giallorossi, inoltre, sono ancora costretti a dover rinunciare a
diversi giocatori di qualità e quantità, nonostante la delicata partita.
Ma tutto viene resol più facile da un avvio fulminante della squadra di
Mourinho che dopo neanche un minuto è già in vantaggio: El Shaarawy
ruba palla facilmente e la serve sulla tre quarti a Bove che, complice
un intelligente blocco di Lukaku, ha tutto il tempo di prendere la mira
e infilare il pallone sotto il sette e far partire la festa.
Dopo pochi minuti, altra giocata di El Shaarawy che serve in area
Lukaku: tutto fin troppo facile per l'attaccante belga che segna per la
quattordicesima volta consecutiva in Europa League siglando il suo
ottavo gol in giallorosso su dieci partite disputate.
Lo Slavia è tramortito, la Roma può gestire e rallentare, tirare il
fiato e rifiatare in vista della difficile trasferta di campionato in
casa dell'Inter domenica prossima.
Ma Svilar non è mai operoso, gli avversari non si affacciano mai dalle
parti della sua porta, se non in un'occasione quando Schranz spara alle
stelle.
C'è ancora il tempo per una traversa dello stesso El Shaarawy e un paio
di occasioni per Cristante, Lukaku e Belotti: il risultato resta
immutato, ma va comunque bene così.
La Roma è prima nel girone e, se non succede qualcosa di clamoroso,
praticamente già qualificata direttamente agli Ottavi, evitando così
gli spareggi con chi retrocede dalla Champions League.
Nulla è ancora deciso, sia chiaro, ma la Roma vista ieri e nelle ultime
settimane, nonostante le molte defezioni, sembra aver ritrovato lo
spirito giusto per affrontare le tutte le sfide.
A partire dalla prossima, difficilissima, trasferta a Milano.
23
Ottobre 2023:
Inserita
la pagina di Roma-Monza,
9 Giornata di Campionato 2023/2024.
La Roma resiste.
La Roma risponde sul campo alle illazioni che sono emerse in questi
ultimi giorni attorno ad alcuni suoi giocatori ed ex giocatori.
Fino a prova contraria, El Shaarawy e Zalewski finiti nell'occhio del
ciclone loro malgrado, non hanno commesso non solo nessun illecito, ma
neanche si sono minimamente avvicinati al mondo delle scommesse, lecite
o illecite che siano.
E proprio i due giocatori in questione, partiti inizialmente in
panchina nella delicata sfida contro il Monza, sono risultati decisivi
per la vittoria finale.
Partita tutt'altro che semplice: Palladino ha reso questa squadra di
provincia una bella realtà della Serie A, una squadra che sa stare in
campo e sa giocare un buon calcio.
E nonostante sia rimasta in 10 sul finire del primo tempo, ha creato
non pochi grattacapi alla difesa giallorossa nella ripresa.
Giallorossi che, come sottolineato dallo stesso Mourinho, senza
Pellegrini e Dybala, con l'assenza forzata di Renato Sanches e con la
luna storta di Aouar, hanno pochi palloni sfruttabili dal potentissimo
reparto offensivo, ieri formato da Belotti e Lukaku.
Mentre il Gallo ha propiziato l'espulsione di D'Ambrosio, il belga non
è andato oltre il palo (l'ennesimo per la Roma) colpito con un tiro a
botta sicura.
Palo che è stato colpito clamorosamente anche da Azmoun, entrato sul
finire di gara quando Mourinho le ha tentate tutte per scardinare la
difesa avversaria.
L'epilogo sembrava ormai segnato, quando proprio Azmoun ha propiziato
il rimpallo in area che ha permesso a El Shaarawy di scaricare in porta
tutta la rabbia e la tensione accumulata in questa settimana di
chiacchiere intorno al suo nome e alla sua onorabilità.
Tre punti che lanciano la Roma nella rincorsa alla zona Champions e che
sono ottima benzina per l'altrettanto importante gara di giovedì
prossimo contro lo Slavia Praga in Europa League: una nuova vittoria
permetterebbe ai giallorossi di allentare leggermente la presa e
godersi le prossime gare europee con un po' più di respiro, e dedicarsi
al meglio al campionato, dove pian piano sta risalendo la china.
09
Ottobre 2023:
Inserita
la pagina di Cagliari-Roma,
8 Giornata di Campionato 2023/2024.
Maledetti infortuni.
La Roma di Mourinho vince facile a Cagliari e rimanda al mittente le
varie dicerie sul suo prossimo esonero.
Una partita che fin da subito i giallorossi avevano fatto capire di
voler chiudere il più velocemente possibile, rischiando praticamente
nulla.
Nonostante le parole poco carine nei suoi confronti (o forse proprio
grazie a queste?) da parte del tecnico portoghese, Aouar viene
riproposto titolare nel centrocampo della Roma e lui ripaga la fiducia
nel migliore dei modi, andando a sbloccare la partita su perfetta
intuizione di Spinazzola, che lo trova libero al centro dell'area di
rigore.
Neanche il tempo di centrare il pallone, che Lukaku raddoppia e chiude
di fatto la partita.
Tutto sembra andare per il meglio, il risultato acquisito, la Roma in
pieno controllo del campo, nessun rischio per Rui Patricio, ma ecco che
come un fulmine a ciel sereno arriva un duro contrasto sul ginocchio di
Dybala che fa subito pensare al peggio.
L'argentino si rialza, ci prova, ma pochi minuti dopo è costretto ad
alzare bandiera bianca e uscire in lacrime: l'infortunio sembra grave,
gravissimo, anche se riesce ad uscire sulle sue gambe.
Per fortuna pare che non sia successo nulla al ginocchio né al
crociato, ma solo un interessamente del collaterale, che comunque lo
costringerà a saltare diverse gare e a lasciare la Roma senza le sue
giocate.
Per fortuna la sosta imminente del cmapionato aiuterà i giallorossi in
questo senso.
Così come aiuterà la Roma anche la ritrovata via del gol del Gallo
Belotti che in coppia con Lukaku sembra trovarsi alla grande: è proprio
lui con una bella giocata a fissare il punteggio sul 3-0 prima che lo
stesso Lukaku chiuda il conto su splendido assist di un ispiratissimo
Paredes.
Peccato nel finale un piccolo calo di concentrazione abbinato alla
voglia di rivalsa di un Cagliari disperato, che porta al rigore segnato
da Nandez per il definitivo 1-4.
La Roma continua a perdere pezzi importanti ma continua ugualmente a
risalire la china e a mettere nuovamente nel mirino la zona Champions,
comunque ancora lontana 6 punti: se riusciremo ad avere una rosa
finalmente al completo senza più infortuni, ci sarà da divertirsi...
06
Ottobre 2023:
Inserita
la pagina di Roma-Servette,
2 Giornata del Girone G di Europa League 2023/2024.
Vola la Roma di Coppa.
Tutto fin troppo facile per questa Roma contro il modestissimo Servette.
Certo, il primo tempo non è stato dei migliori così come sottolineato
dallo stesso Mourinho a fine gara, e soprattutto la prova di Aouar ha
destato più di qualche perplessità (tanto da essere sostituito nella
ripresa), ma il gol di Lukaku, l'ennesimo in Coppa e già il quinto con
la Roma ha spianato quasi subito la strada già abbastanza pianeggiante
e ha dato il via ad una bella vittoria finale.
La svolta arriva proprio ad inizio ripresa, con la sostituzione di
Aouar a favore del ritrovato capitano Pellegrini: il suo innesto ha
fatto cambiare marcia alla Roma e ha mandato in rete per altre due
volte la squadra nell'arco di pochi minuti, prima Belotti su assist
dello stesso Pellegrini, che poco dopo si è messo in proprio e ha
concluso nel migliore dei modi una bellissima azione corale.
Ma quando ormai tutto sembrava girare per il verso giusto, ecco che
arriva la tegola sulla serata: Pellegrini subisce un contrasto, si
accascia e chiama il cambio.
La gamba ha ceduto e l'ennesimo infortunio muscolare è tornato a
falcidiare la rosa giallorossa e il capitano.
Belotti ha provato a far dimenticare la brutta notizia, andando a
siglare con un bel tuffo di testa il definitivo 4-0, ma purtroppo la
verità è che Pellegrini dovrà nuovamente fermarsi e restare fuori.
Chissà per quanto tempo ancora.
Proprio ora che la Roma sembra essere ripartita e che le sue giocate
erano più che necessarie...
03
Ottobre 2023:
Inserita
la pagina di Roma-Frosinone,
7 Giornata di Campionato 2023/2024.
La Roma è viva.
Giallorossi ancora in piena emergenza in difesa, con Mourinho costretto
a dirottare nuovamente Cristante al centro della difesa sacrificando il
suo contributo (fondamentale) a centrocampo, inserendo Bove e rivedendo
l'intero assetto tattico.
Ma dopo la pesante sconfitta a Genova e la conseguente, giusta,
contestazione dei tifosi giallorossi, la vittoria contro il Frosinone
era di fondamentale importanza per scacciare ogni dubbio e malumore che
stava cominciando a montare in tutto l'ambiente.
La vittoria è arrivata, con una prestazione non di altissimo livello,
ma comunque esprimendo un discreto gioco e lasciando pochissime
occasioni alla squadra di Di Francesco.
Dybala, nonostante la stanchezza evidente accumulata nelle ultime
uscite, si è acceso a sprazzi ma quando si è acceso ha acceso l'attacco
giallorosso, lanciando quasi subito Lukaku verso la porta avversaria:
l'attaccante belga con una giocata delle sue sblocca il risultato
facendo respirare la squadra.
Il raddoppio a tempo quasi scaduto di Pellegrini, poco prima della sua
sostituzione, è stata la ciliegina sulla torta per la Roma e
soprattutto per lui, costretto suo malgrado a dover dimostrare sempre
qualcosa di più rispetto ai suoi compagni, così come già accaduto ai
suoi predecessori capitani romani e romanisti: un pegno che, chissà
perché, è costretto a pagare nonostante il suo contributo alla causa è
sempre stato oltre le normali aspettative.
Ad ogni modo la vittoria, netta, è arrivata e potrebbe essere veramente
la partita della svolta e della partenza definitiva di questa squadra
che come potenziale individuale, al netto dei vari infortuni, può
ambire a risultati importanti.
Ma che, purtroppo, al momento continua a navigare in cattive acque.
Speriamo ancora per poco.
29
Settembre 2023:
Inserita
la pagina di Genoa-Roma,
6 Giornata di Campionato 2023/2024.
L'ora delle riflessioni.
Una Roma allo sbando, inutile girarci intorno.
Cinque punti in sei giornate, tre sconfitte, 11 gol subiti, sedicesima
posizione in classifica.
Numeri che fanno venire i brividi, che non possono e non devono
rispecchiare una squadra rinforzata (perché questo è) rispetto allo
scorso anno e che ha come obiettivo minimo quest'anno quello di
arrivare necessariamente in zona Champions.
Una zona Champions, al momento, tremendamente lontana tanto da apparire
un miraggio.
In questo momento c'è la necessità principalmente di ritrovare la Roma
come squadra nella sua completezza, come squadra, come insieme di
giocatori che remano tutti nello stesso verso.
Gli infortuni di inizio anno di sicuto non aiutano e continuano a
falcidiare una difesa che fino allo scorso anno subiva pochissimi tiri
e pochi gol: possibile che tutto si basasse sulla presenza di Ibanez,
tanto criticato anche lui? Di sicuro anche la lunga degenza di Smalling
sta facendo pagare il conto alla difesa giallorossa, che ieri si è
vista costretta a perdere anche Llorente per l'ennesimo infortunio
muscolare.
Forse (forse) è giunto il momento per Mourinho di ritornare alla difesa
a 4 che tante soddisfazioni gli ha dato nelle esperienze passate? In
questo modo si riuscirebbe a dare più sostanza al centrocampo, zona del
campo che da sempre è apparsa quella più carente dal punto di vista
numerico e soprattutto di costruzione.
Dybala sembra la brutta copia del campione che ricordiamo e Lukaku lì
davanti è abbandonato troppo al suo destino solitario.
Questa Roma è sicuramente più forte di quanto al momento dica la
classifica, ma è anche giunto il momento di darsi una scossa e
ritrovare il cammino perduto.
Anche nelle passate stagioni ci sono stati dei brutti, bruttissimi
passi falsi che hanno minato le certezze e le convinzioni dei tifosi e
non solo: il 6-1 contro il Bodo, il 4-1 in casa dell'Udinese.
Speriamo che questa nuova umiliazione possa nuovamente far scuotere i
giocatori giallorossi e che sia (finalmente) l'inizio di una lunga
striscia di risultati positivi, che possa riportare la Roma a navigare
in acque che più le competono e le spettano.
Ovviamente con Mourinho saldamente al comando del timone. Perché questa
deve essere la prima (se non unica) certezza.
25
Settembre 2023:
Inserita
la pagina di Torino-Roma,
5 Giornata di Campionato 2023/2024.
Peccato quell'unica disattenzione.
Poteva e doveva essere la partita del rilancio giallorosso e della
partenza alla rincorsa verso il quarto posto.
A sorpresa Mourinho schiera il tridente formato da Lukaku, Dybala e El
Shaarawy per mettere sotto pressione la difesa granata, ma il campo
veramente in pessime condizioni rende difficile ogni tipo di giocata.
Si preferisce così più spesso il lancio lungo a scavalcare il
centrocampo alla ricerca di Lukaku che però in molte occasioni viene
anticipato dal suo marcatore diretto, ma quando riesce a liberarsi
l'attaccante belga crea non pochi grattacapi al reparto difensivo del
Torino.
La partita scorre via tra duelli difensivi da una parte e dall'altra e
tra cambi gioco che però portano a poche concrete occasioni da rete.
Nel secondo tempo la più clamorosa capita sui piedi di Cristante, che
su un cross di Spinazzola tocca quel tanto che basta il pallone per
spingerlo in rete, ma il grido del gol si ferma sul palo, l'ennesimo
colpito dalla Roma anche in questo avvio di stagione.
Poco dopo, però, arriva comunque il gol giallorosso, e arriva proprio
grazie ad una giocata di Lukaku che in area si libera di Buongiorno e
scarica in porta quello che poteva essere il colpo da tre punti.
E invece il solito destino beffardo vuole che la Roma venga
riacciuffata proprio da quell'altro attaccante tanto inseguito durante
l'estate ma svanito per far poi posto a Lukaku, quel Duvan Zapata che
con la maglia dell'Atalanta in più occasioni ha segnato alla Roma e che
in questa stagione ha deciso di sbloccarsi proprio contro i giallorossi.
Peccato, perché con il clamoroso scivolone della Juve sarebbe stato di
non poca importanza avvicinarsi ai bianconeri e accorciare la
classifica verso l'alto.
Bisognerà attendere la prossima occasione...
19
Settembre 2023:
Inserita
la pagina di Roma-Empoli,
4 Giornata di Campionato 2023/2024.
Inizia il campionato della Roma.
Avversario
molle, che sta già per esonerare il primo allenatore della Serie A, con
dei nomi semisconosciuti in rosa e che farà estrema difficoltà a
salvarsi.
In più, avversario che già al primo minuto di gioco
regala un clamoroso rigore alla squadra di Mourinho che si ritrova,
così, la strada spianta verso la vittoria.
Strada spianata ed estremamente larga, visto il risultato finale.
Ma la Roma vista contro l'Empoli fa impressione soprattutto se si
prendono i singoli giocatori giallorossi e si vanno ada analizzare
nell'insieme della squadra: NDicka sembra essere un valido centrale da
affiancare ai già presenti titolari, Paredes insieme a Cristante
(fondamentale) non dovrebbero far fatica a far dimenticare la partenza
di Matic, con l'innesto poi di Aouar e di Renato Sanches (anche lui in
gol contro i toscani) il centrocampo giallorosso appare finalmente
completo.
Kristensen ha finalmente trovato il giusto approccio al campionato
italiano e lì davanti... la coppia Dybala-Lukaku non ha bisogno di
presentazioni e già leggere la formazione della Roma con quei due lì
davanti fa tremare le gambe a tutti.
L'unica incognita, non da poco, è la tenuta fisica di alcuni di quelli
menzionati: Dybala su tutti, ma anche Renato Sanches e Aouar. Per non
parlare dell'importante recupero fisico e mentale di Smalling, su cui
Mourinho conta ancora di costruire la difesa giallorossa.
La rosa, però, quest'anno appare più ampia e di qualità, due richieste
esplicite di Mourinho fin dal suo insediamento sulla panchina della
Roma.
L'Empoli come detto era poca cosa: ma dopo un avvio in sordina e con
qualche balbettio, la Roma ha finalmente iniziato il suo campionato.
Le altre squadre, tutte, sono state avvisate.
21 Agosto
2023:
Inserita
la pagina di Roma-Salernitana,
1 Giornata di Campionato 2023/2024.
Roma incompleta, risultato a metà.
Riparte il campionato, riparte la Roma con qualche dubbio e le solite,
enormi aspettative.
La squadra di Mourinho è ancora in costruzione, soprattutto per quanto
riguarda il reparto offensivo: in difesa qualcosa è cambiato, a
centrocampo, il reparto che più ne aveva bisogno, in molti sono
arrivati a dare qualità e sostanza, ma Paredes e Renato Sanches non
hanno ancora avuto modo neanche di allenarsi con i compagni, ma è
soprattutto in attacco che manca più di qualcosa.
L'infortunio di Abraham al termine della passata stagione ha
scombussolato non poco i piani di mercato della Roma, e le difficoltà
di reperire un attaccante dal gol facile a buon prezzo non è cosa
semplice.
Morata è stato poco più di un sogno di mezza estate, Marcos Leonardo la
solita telenovela sudamericana che è andata troppo per le lunghe,
Zapata pare essere il giusto compromesso.
Nel frattempo, si è svegliato il Gallo Belotti dimostrando che in fondo
si potrà contare forte anche su di lui quest'anno: la doppietta contro
la Salernitana ha suggellato la sua solita partita fatta di tutto cuore
e corsa e ha scacciato via le brutte giornate dell'anno scorso.
Peccato per la doppietta di Candreva che ha rovinato l'esordio della
Roma, che doveva essere ben diverso nei piani di Mourinho e nella testa
dei tifosi: qualche spunto interessante c'è stato, soprattutto quando
sono entrati in campo i nuovissimi acquisti che hanno aiutato l'ottimo
Aouar a centrocampo.
Con il rientro di Dybala e Pellegrini, oltre che il definitivo ingaggio
del bomber da 20 gol, oltre che al ritrovato Belotti, quest'anno,
probabilmente, ci sarà spazio anche per divertirsi un po'...
01 Giugno
2023:
Inserita
la pagina di Sevilla-Roma,
Finale di Europa League 2022/2023.
GRAZIE ROMA.
Questa squadra, questi giocatori, questo allenatore: non si può fare
altro che ringraziarli.
Ringraziarli per le emozioni forti che ci hanno fatto vivere in questo
lungo, lunghissimo cammino europeo.
Ringraziarli per aver provato fino all'ultimo di entrare nella Leggenda.
Ringraziarli per essere usciti dal campo con la maglia intrisa di
sudore giallorosso.
Ringraziarli per aver lottato contro tutte le avversità che via via si
succedevano, contro la sorte avversa, contro i crampi, contro una
condizione fisica precaria, contro una squadra che, inutile negarlo,
era sicuramente superiore sotto il profilo tecnico e qualitativo.
E quando poi ha dovuto fare a meno dei suoi uomini migliori, i
giocatori giallorossi hanno provato a raddoppiare le forze per
contenere gli avversari.
La partita è stata giocata proprio come l'aveva preparata il suo
allenatore: partenza forte, con Dybala subito in campo per provare a
passare in vantaggio e poi resistere al ritorno degli spagnoli.
Tutto stava andando secondo i piani: Dybala portava in vantaggio la
Roma, il primo tempo si chiudeva (dopo ben 7 minuti di recupero) con i
giallorossi in vantaggio e un solo, enorme pericolo occorso proprio
allo scadere del tempo alla porta di Rui Patricio, un tremendo palo
colpito con una conclusione da fuori.
La ripresa ha visto inevitabilmente la Roma abbassare il proprio
baricentro e lasciare l'iniziativa al Siviglia, un po' come successo a
Leverkusen: e tutto stava andando come doveva, ma nell'unica
disattenzione difensiva sulla fascia fino a quel momento, gli spagnoli
trovano il pareggio grazie ad un'autorete di Mancini.
E tutte le certezze cadono. Dybala non ce la fa più. Pellegrini pian
piano esce dal vivo del gioco, Spinazzola non ne ha più. Matic resiste
finché può.
Ci sarebbe anche un possibile (più che possibile) mani in area spagnola
che Taylor (pessima la sua tenuta della partita) lascia passare.
Una mischia in area spagnola in cui il pallone, tra un rimpallo e un
altro, non ne voleva proprio sapere di varcare la linea di porta.
Uno schema su punizione che Belotti conclude male e che avrebbe
cambiato non solo le sorti della gara, ma di tutta la sua stagione.
Un'espulsione non comminata all'ex Lamela che colpisce violentemente al
volto Ibanez costringendo i sanitari della Roma ad applicare in campo
dei punti di sutura.
Una traversa colpita da Smalling dopo 146 infiniti minuti.
E ancora una volta i rigori restano indigesti alla Roma e ai suoi
tifosi.
Maledettissimi rigori, calciati da chi non è avvezzo a certe situazioni
essendo i rigoristi tutti stati sostituiti.
Tanta amarezza e delusione, senza ombra di dubbio. Perché ad un certo
punto la Coppa era lì, a portata di mano, quasi già si sentiva il suo
peso nelle mani.
E invece no: gli altri esultano e noi piangiamo, disperati. Perché la
sconfitta brucia. Indubbiamente.
Ma la Roma, questa Roma, è stata grande. Oltre le più rosee aspettative.
E la speranza, ora, è che tutto il buono che è stato seminato finora
non venga spazzato via da scelte scellerate. Da parte di nessuno.
19 Maggio
2023:
Inserita
la pagina di Bayer
Leverkusen-Roma, Ritorno della Semifinale di Europa League
2022/2023.
Le chiacchiere stanno a zero.
Un'impresa
incredibile, un record assoluto per la Roma, un traguardo quasi
insperato ad inizio stagione: José Mourinho è riuscito a traghettare la
squadra giallorossa alla finale di Europa League il 31 maggio a
Budapest.
E ci è riuscito con una partita alla Mourinho, instillando da tempo in
ogni singolo giocatore quella consapevolezza, quella tenacia, quella
forza di non mollare mai e rimanere compatti fino al novantesimo, oltre
il novantesimo, superando ogni difficoltà e resistendo alla fatica,
alla stanchezza, alla pressione, alla paura di non farcela, agli
infortuni che hanno continuato anche ieri sera a minare la squadra.
In molti hanno fatto ironia sul pullman giallorosso schierato a difesa
della porta di Rui Patricio, ma la realtà è che questa squadra ha
disputato una partita perfetta, anzi, un secondo tempo perfetto dopo
aver chiuso in vantaggio i primi 90 minuti della settimana scorsa: era
inevitabile il ritorno di fiamma dei tedeschi e l'enorme pressione
(oltre che una maggiore qualità di palleggio a centrocampo della
squadra allenata da Xabi Alonso), e la Roma ha fatto di necessità virtù.
Quelle poche volte che ne ha avuto la possibilità ha provato ad
affacciarsi dalle parti dell'area avversaria, ma quando ha capito che
non sarebbe servito a molto, non ha avuto difficoltà a spazzare la
palla il più lontano possibile e a ricompattarsi per resistere ad un
altro assalto avversario.
E così il castello giallorosso ha resistito fino alla fine, solo
nell'occasione della traversa di Diaby ha tremato sotto i colpi
avversari, per il resto ha lasciato quasi sempre la possibilità di tiro
solo da lontano, sui quali Rui Patricio si è sempre fatto trovare
pronto.
Due finali europee in due anni: mai era successo nella storia della
Roma.
Ora manca solo l'ultimo tassello per trasformare la Storia in
Leggenda...
15 Maggio
2023:
Inserita
la pagina di Bologna-Roma,
35 Giornata di Campionato 2022/2023.
I conti si faranno alla fine.
Probabilmente è un punto che serve a poco nell'economia del campionato.
O forse no.
Perché la Roma guadagna comunque un punto sull'Atalanta e sul Milan,
entrambe sconfitte ed entrambe in lotta come i giallorossi per un posto
in Europa nella prossima stagione.
A sorpresa, o quasi, Mourinho decide di lasciare a casa o in panchina
molti dei "titolari" effettivi, affidandosi a molti giovani ed
esordienti: Svilar, Missori e Tahirovic su tutti, con Cristante
centrale difensivo e l'attacco affidato alle incursioni di Solbakken e
Belotti, che continua a non trovare la via del gol nonostante una
colossale occasione avuta nel primo tempo sulla quale Skorupski rimedia
come può.
Il Bologna è poca cosa, e i giallorossi in realtà, oltre l'occasione
capitata sui piedi del Gallo, avrebbero avuto altre due clamorose
occasioni per passare in vantaggio, se solo l'arbitro Orsato ("Il
migliore" secondo Mourinho...) e soprattutto il Var avessero assegnato
un paio di rigori alla Roma.
Sì, perché sia nel primo tempo su Solbakken che nel secondo su Ibanez,
due evidenti gomitate in area rossoblu ad altezza viso non sono state
sanzionate come avrebbero dovuto essere: in quel caso ora staremmo
parlando di tutt'altra classifica, con almeno mezzo piede nella
prossima Europa League.
Ma tutto è di nuovo rimandato alle ultime tre giornate di campionato.
E, soprattutto, guardando a giovedì nella speranza di regalarci ancora
una volta un sogno...
04 Maggio
2023:
Inserita
la pagina di Monza-Roma,
33 Giornata di Campionato 2022/2023.
L'Europa si allontana...
Continua il momento negativo della Roma.
Troppo negativo per essere vero, eppure è così.
Con gli uomini contati e in piena emergenza numerica e tecnica,
Mourinho schiera i giocatori che può puntando deciso verso la vittoria
che potrebbe far dormire sonni leggermente più tranquilli.
La squadra lo ripaga con una prestazione piena di intensità
(soprattutto nella prima parte) e determinazione che li porta a passare
in vantaggio su un clamoroso errore del portiere avversario e mettere
la partita in discesa quasi subito.
Le avversarie per la corsa Champions hanno vinto o stanno vincendo, con
la sola eccezione del Milan che clamorosamente è fermato dalla
Cremonese: sarebbe una vittoria importantissima, e il rammarico per la
non-vittoria di domenica scorsa proprio contro i rossoneri è tanto.
Arriva poi improvvisamente il pareggio quasi inaspettato del Monza, su
una disattenzione difensiva (quanto manca Smalling!) e nella ripresa i
giallorossi non hanno la forza fisica per riuscire a penetrare la
difesa di casa.
El Shaarawy si accascia per l'ennesimo infortunio muscolare occorso a
questa squadra, e nel finale Celik viene incredibilmente espulso
dall'arbitro Chiffi dopo che è accidentalmente scivolato.
Allo stato attuale delle cose, la Roma potrebbe rimanere addirittura
fuori da tutte le competizioni europee: una prospettiva troppo brutta
anche solo da immaginare.
Se non altro questi giocatori, con tutte le loro mancanze a livello
tecnico, non se lo meriterebbero: tutto si può dire a questa squadra,
ma non che non abbia messo in campo tutto quello che aveva in ogni
occasione.
Cremonese in Coppa Italia esclusa...
21 Aprile
2023:
Inserita
la pagina di Roma-Feyenoord,
Ritorno dei Quarti di Finale di Europa League 2022/2023.
Serata da Roma!
La Roma che desideriamo, la Roma che sognamo, la Roma che vogliamo.
Troppo sfortunata nella partita d'andata in Olanda contro una squadra
che a conti fatti non aveva fatto nulla per meritare la vittoria.
Sarebbe bastato disputare anche il ritorno con la stessa qualità e
intensità dell'andata per riuscire a ribaltare il risultato, ma in
certe competizioni mai nulla è dato per scontato.
E difatti, nonostante un ottimo avvio della squadra di Mourinho, è
proprio il Feyenoord ad avere nel primo tempo una clamorosa occasione
per mettere (quasi) la parola fine al viaggio in Europa League della
Roma.
Ma anche in un Olimpico stracolmo d'amore per i colori giallorossi, la
Roma ha dimostrato di volere fino in fondo la vittoria e il passaggio
del turno e il gol, prima sfiorato, poi sospirato, è finalmente
arrivato nella ripresa, anche grazie ad una clamorosa svista del
guardalinee (ma siamo sicuri che sia ancora necessario avere questi
personaggi ai bordi del campo?) che invece di assegnare un calcio
d'angolo alla Roma (la palla era uscita almeno di un metro) concede
solo una rimessa laterale.
Sulla quale rimessa laterale arriva il vantaggio di Spinazzola che
sembra spianare la strada alla Roma.
Il Feyenoord sembra alle corde, Mourinho "cala" gli assi Dybala e
Abraham sicuro di poter arrivare alla qualificazione, ma
improvvisamente perde Smalling per infortunio (dopo che già aveva perso
Wijnaldum nel primo tempo per infortunio muscolare).
La difesa fatica a riassestarsi e il Feyenoord colpisce a dieci minuti
dalla fine: si passa così dalla gioia alla disperazione, tutto sembra
andare in fumo, i sogni diventano incubi.
Ma proprio allo scadere un colpo di classe di Dybala rimette in corsa
la Roma: la Roma è viva e lotta, il Feyenoord non ne ha più.
I supplementari sono un'agonia per la squadra olandese che cade
nuovamente due volte sotto i colpi di El Shaarawy e del capitano
Lorenzo Pellegrini: è festa grande, la Roma è di nuovo tra le migliori
squadre d'Europa, per il terzo anno consecutivo in una semifinale di
una competizione europea, quarta in sei anni.
La Roma è grande e il sogno continua...
17 Aprile
2023:
Inserita
la pagina di Roma-Udinese,
30 Giornata di Campionato 2022/2023.
Ben tornato, Lorenzo!
La
Roma era chiamata a dare seguito ai risultati della giornata che erano
stati inaspettati e più che positivi: la caduta dell'Inter in casa
contro il Monza e il pareggio del Milan a Bologna lasciavano una
ghiotta occasione ai giallorossi per poter allungare sulle milanesi e
consolidare il terzo posto.
Gara importante quindi, ma altrettanto importante mantenere le forze
per l'altra fondamentale gara di giovedì contro il Feyenoord: il
risultato, alla luce di questo, non era affatto scontato.
Bravo Mourinho a mandare in campo una squadra compatta e ben
posizionata in campo, con un turnover calcolato e non esagerato, ma
altrettanto bravi i giocatori chiamati a sostituire i titolari e non
farli rimpiangere.
Bove su tutti che non solo ha sbloccato la gara dopo l'errore dal
dischetto di Cristante, ma ha contribuito a fare un ottimo filtro a
centrocampo insieme allo stesso Cristante: peccato solo per
quell'errore veniale che ha portato al rigore per i bianconeri che
stava rischiando di compromettere tutto.
Bravo anche se sconclusionato Celik riproposto titolare che sulla sua
fascia ha concesso poco al suo diretto avversario e ancora una volta
fondamentale il lavoro di Belotti che davanti ha infastidito non poco
la difesa avversaria: il Gallo meriterebbe il gol per la costanza che
sta mettendo in campo ogni volta chie viene schierato.
Ma soprattutto bravo Pellegini a non rimanere impantanato nelle
polemiche che negli ultimi tempi lo vogliono come ex giocatore non più
utile alla causa, polemiche accentuate nell'ultima settimana dopo
l'errore dal dischetto contro il Feyenoord.
Ieri il capitano è sembrato tornare sui suoi livelli, non solo per il
gol ritrovato su azione (e che gol...) ma soprattutto per le qualità
delle giocate messe a disposizione della squadra e l'apporto in fase
offensiva.
Mourinho ha un disperato bisogno di ritrovare il miglior Pellegrini per
questo finale di stagione per poter ancora sognare di andare avanti in
Europa League e consolidare la zona Champions in campionato.
Disperato bisogno come dei gol di Abraham: ieri nei pochi minuti avuti
a disposizione ha finalmente ritrovato la via della porta con un bel
gol di testa.
Saranno i suoi gol a tirare la volata di questo finale di stagione?
15 Aprile
2023:
Inserita
la pagina di Feyenoord-Roma,
Andata dei Quarti di Finale di Europa League 2022/2023.
Troppa sfortuna.
A tratti è sembrata la ripetizione della partita disputata a Salisburgo
a Febbraio scorso.
La Roma, con una improbabile e abbastanza inguardabile maglia nera con
numeri rosa, senza entusiasmare aveva iniziato bene la gara prendendo
il possesso dell'incontro (cosa che quest'anno è successa raramente)
affacciandosi minacciosa verso la porta avversaria, lasciando
pochissimo spazio agli attaccanti olandesi.
In uno stadio interamente biancorosso (trasferta vietata ai tifosi
della Roma...) sembrava che la Roma potesse affondare il colpo da un
momento all'altro, anche quando è stata costretta a rinunciare a Dybala
per infortunio.
E la limpida occasione arriva proprio allo scadere del primo tempo
quando l'arbitro concede il rigore per tocco di mano di Wieffer in area
di rigore. Wieffer, tra l'altro, già ammonito proprio per il fallaccio
ai danni di Dybala (forse poteva essere anche qualcosa di più del
cartellino giallo) che ha poi costretto il giallorosso ad uscire dal
campo: ci poteva stare la seconda ammonizione?
Ad ogni modo, Pellegrini va sul dischetto e colpisce clamorosamente il
palo: emblema di una stagione poco fortunata per il capitano
giallorosso.
Ad inizio ripresa, in una rara se non l'unica occasione per gli
olandesi, e sull'unico errore della gara di Zalewski su Idrissi, è
proprio Wieffer (come volevasi dimostrare...) a trovare il colpo
vincente che regala la vittoria al Feyenoord.
La Roma non molla e cerca in tutti i modi di raggiungere il pareggio ma
evidentemente la palla non aveva proprio voglia di entrare stavolta:
clamorosa l'occasione di Ibanez di testa che dopo una serie di rimpalli
colpisce la traversa e per pochi centimetri non riesce a varcare per
intero la linea di porta.
Si torna a Roma sconfitti, ma soprattutto con Dybala e Abraham
infortunati e in forte dubbio per il ritorno.
Mourinho dice che non abbiamo Haaland, ed è vero, ma probabilmente per
raggiungere la semifinale basterà giocare come fatto in Olanda: magari
con un po' più di cattiveria (e fortuna) sotto porta.
22 Marzo
2023:
Inserite le Amichevoli
2020/2021: inizia l'era Friedkin.
La pandemia attanaglia ancora la popolazione, ma il calcio prova a
darsi delle regole per poter ripartire.
E riparte praticamente appena terminata la stagione precedente: giusto
il tempo di un po' di riposo ed ecco che le squadre tornano velocemente
in campo.
La Roma si ripresenta praticamente uguale a quella della stagione
appena conclusa, con un grande novità: la società passa in mano a Dan
Friedkin che rileva le quote di un ormai dimenticato Pallotta, che non
è riuscito nel suo intento di costruire lo stadio a Roma.
Una stagione che sarà ancora una volta falsata dai problemi legati al
covid, ma che soprattutto mostra una Roma in fase di costruzione: si
parte malissimo con la sconfitta a tavolino in campionato contro il
Verona per aver presentato una lista errata all'arbitro.
Comunque qualche bella vittoria arriva, il passaggio del girone
abbastanza agevole in Europa League, ma un Fonseca che si sente sempre
più solo e abbandonato: clamorosa la sconfitta nel derby d'andata per
3-0 e subito dopo un altro gravissimo errore del tecnico portoghese che
non solo patisce la sconfitta sul campo in Coppa Italia contro lo
Spezia, ma commette un'ingenuità andando ad operare 6 sostituzioni
durante la gara quando quelle ammesse erano solo 5.
Lo spogliatoio a questo punto lo abbandona del tutto.
La classifica vede i giallorossi scendere sempre più giù fino ad uscire
dalla zona Champions e anche dalla zona Europa League.
Diverso invece il cammino nell'Europa League che vede i giallorossi
arrivare alla Semifinale contro il Manchester United, contro i quali
soccombono nuovamente con un punteggio tennistico.
In campionato si finisce settimi riuscendo a strappare solo per la
differenza reti mnigliore contro il Sassuolo il biglietto per la nuova
competizione europea appena nata: la Conference League.
Si conclude così la mia lunga ricerca e documentazione su tutte le
partite ufficiali e non della Roma.
Un lungo percorso che mi ha portato a raccogliere e catalogare, ad
oggi, 96 stagioni, 3.777 partite ufficiali, 44 partite delle
competizioni regionali durante la seconda guerra mondiale, 1.245
amichevoli (ce ne sono sicuramente altre sparse negli anni, come ad
esempio almeno una con la Romulea tra il 1970 e il 1972: esistono foto
di Amarildo con la maglia della Roma contro la Romulea, ma non sono
stati trovati articoli di giornale a riguardo), le biografie di 24
presidenti, 61 allenatori e 1.325 giocatori che hanno indossato almeno
una volta la maglia giallorossa in queste competizioni, scendendo in
campo o rimanendo semplicemente in panchina.
Un lavoro enorme che, ovvimanente, non finisce qui...
18 Marzo
2023:
Inserite le Amichevoli
2019/2020: ennesima rivoluzione, ma tutto sarà falsato.
Riparte la Roma, riparte una nuova stagione, riparte un cambio
tecnico-tattico dopo il licenziamento di Di Francesco e i tanti saluti
al traghettatore Ranieri.
Il nuovo progetto tecnico viene affidato a Paulo Fonseca, allenatore
portoghese che nelle ultime 3 stagioni ha vinto tutto in Ucraina con lo
Shakthar.
Il presidente Pallotta è sempre meno presente a Roma anche perché ha
capito che il suo unico obiettivo societario, lo stadio, non vedrà mai
luce e inizia a serpeggiare l'idea di un passaggio di società.
La squadra è nuovamente rivoluzionata: cambio in porta con l'arrivo di
Pau Lopez, in difesa colpo Smalling dal Manchester, Zappacosta dal
Chelsea (ma la maledizione del crociato colpisce anche lui appena
arrivato), Mancini dall'Atalanta, a centrocampo Veretout e Mkhitaryan e
in attacco, nonostante i tanti tentativi di venderlo resta Dzeko
affiancato da Kalinic, mentre il flop Schick saluta.
Parte la stagione e il precampionato fa vedere buone cose da parte
della squadra, anche se gli avversari non sono quasi mai di livello,
escludendo il Lille, l'Atletico Bilbao e il Real Madrid, contro il
quale la Roma vince il famoso "bonsai"...
Il girone di Europa League è abbastanza agevole, anche se la Roma
arriva dietro l'Istanbul Basaksehir.
In campionato, alla decima giornata, la distanza dalla Juve capolista è
già molto ampio, ma la zona Champions è garantita dal quarto posto.
Arrivano poi le due sconfitte casalinghe contro il Torino e la Juve e
l'eliminazione dalla Coppa Italia sempre per mano della squadra
bianconera.
Ma di lì a poco arriverà il Covid a rivoluzionare e soprattutto falsare
tutte le competizioni: dapprima alcune partite vengono rinviate a data
da destinarsi, altre vengono disputate senza la possibilità di
schierare la migliore formazione, fino a fermare del tutto il
campionato e le coppe, nazionali e internazionali.
Sarebbe opportuno annullare tutto e rinviare i giochi alla stagione
successiva, se la pandemia lo concederà, e invece il businness decide
di riprendere il campionato a giugno, dopo quasi 4 mesi di stop e
addirittura rimescolare le regole dell'Europa Leage facendo disputare
le partite rimaste in gara singola su campo neutro: contro il Siviglia
la Roma perderà malamente sul campo di Duisburg.
Un campionato senza spettatori né pathos né tanta voglia di giocare
termina con la prima vittoria della Roma allo Stadium della Juventus,
con i bianconeri già campioni d'Italia e la Roma che chiude al quinto
posto, fallendo l'obiettivo della Champions.
16 Marzo
2023:
Inserite le Amichevoli
2018/2019: anche Di Francesco viene tradito.
Doveva essere l'anno della svolta (l'ennesima) per la Roma.
L'anno in cui quel tanto di buono che era stato seminato la stagione
precedente, finalmente dava i suoi frutti e si poteva passare al
raccolto.
E invece è arrivata ancora una volta la delusione e la decadenza, con
l'immancabile cambio in panchina a marzo, quando Di Francesco aveva
ormai perso il controllo di uno spogliatoio ammutinato e l'eliminazione
dalla Champions League.
Le premesse non erano delle migliori: Alisson venduto a suon di
milioni, rimpiazzato da Olsen che si rivelerà inadatto a sostituirlo. A
rinforzare il centrocampo arriva Cristante e saluta Strootman, ormai
lontano parente del grande centrocampista ammirato prima degli
infortuni, e in attacco Justin Kluivert talento nascente dell'Ajax.
Ma il vero colpo, completamente a sorpresa e inaspettato, arriva con
l'acquisto di Zaniolo dall'Inter, semisconosciuto ai più ma già
indicato dal CT della Nazionale come talento puro.
Il precampionato vede più sconfitte che gioie, con la solita tournée
americana che serve più al presidente Pallotta che alla squadra.
In campionato si parte malino e dopo appena 10 giornate la distanza
dalla vetta è abissale.
Perlomeno c'è il derby e la corsa in Champions League a mitigare le
amarezze, eppure la squadra appare demotivata e non seguire più le
indicazioni di quel tecnico che nella passata stagione era riuscito a
raggiungere la semifinale di Champions.
Arriva poi la tremenda sconfitta per 7-1 in Coppa Italia a decretare il
fallimento del progetto tecnico di Di Francesco: si aspetta solo
l'occasione buona per farlo fuori, e puntualmente arriva con
l'eliminazione anche dalla Champions per merito del Porto.
Torna così Ranieri sulla panchina giallorossa: si rende subito conto
che il problema non è tanto la squadra in campo, ma ciò che accade
negli uffici di Trigoria, dove tutti fanno finta di non sapere o capire.
Si avvicina il termine della stagione e il saluto definitivo anche di
Daniele De Rossi: all'ultima giornata commovente il tributo dello
stadio sia al giocatore ma anche al tecnico che, tifoso giallorosso
fino al midollo, non ha esitato un attimo a prendere in mano la patata
bollente per cercare di aiutare la maglia dai colori che più ama.
Alla fine, nonostante tutto, la Roma riuscirà a raggiungere una misera
qualificazione in Europa League e a mitigare l'enorme amarezza di
quanto è stato, ancora una volta, gettato al vento per scelte molto
discutibili da parte della società.
14 Marzo
2023:
Inserite le Amichevoli
2017/2018: l'incredibile remuntada.
Le scorie dello Spalletti 2.0 sono ormai alle spalle e Francesco Totti
non è più in campo a guidare la Roma da capitano.
La società opera l'ennesima rivoluzione tecnica affidando la squadra ad
Eusebio Di Franesco prendendo diversi calciatori di primissimo livello:
Alisson diventa il portiere titolare, sulle fasce difensive arrivano
Kolarov e Karsdorp (quest'ultimo con un problema al ginocchio da
risolvere), rientra alla base Lorenzo Pellegrini e in avanti, oltre a
prendere Defrel (un pupillo del tecnico), arrivano Cengiz Under,
talento emergente del calcio turco e si spende una fortuna per Patrick
Schick.
Purtroppo non tutti rispetteranno le aspettative, e anzi alcuni saranno
degli autentici flop.
Dopo un veloce ritiro a Pinzolo, la Roma opera il solito volo
transoceanico per partecipare negli States all'International Champions
Cup contro il PSG, Tottenham e Juve.
Rientrati in Europa, il tempo di incassare 6 gol tra Siviglia e Celta
Vigo prima di incontrare i superstiti della sfortunata squadra
brasiliana del Chapecoense, vittima di un terribile incidente aereo che
annienta l'intera società calcistica.
Parte la stagione ufficiale e la Roma fa subito i conti con la
tecnologia del Var utilizzata nel peggiore dei modi.
La Roma comunque gioca bene e nonostante tutto al termine del girone i
giallorossi sono in piena zona Champions, anche se si esce subito dalla
Coppa Italia contro il Torino.
La seconda parte della stagione va avanti sulla falsa riga della prima,
con l'inaspettata corsa in Champions League dove la Roma, chiamata ad
un'impresa improba ai Quarti di Finale contro il Barcellona: dopo il
4-1 dell'andata, il ritorno vede una grandiosa rimonta per 3-0 e
l'accesso alle Semifinali.
Un mezzo furto all'Anfield Road permette al Liverpool di mettere più di
un piede in Finale, e nel ritorno la Roma non riesce a ribaltare il
risultato così come capitato contro il Barcellona.
La stagione, quindi, si conclude con i giallorossi terzi in Serie A e
il ricordo degli occhi spiritati di Manolas dopo aver segnato il gol
qualificazione contro i blaugrana...
13 Marzo
2023:
Inserita
la pagina di Roma-Sassuolo,
26 Giornata di Campionato 2022/2023.
Avanti Roma, nonostante tutto.
Senza girarci troppo intorno: a parità di giocatori, la partita di ieri
contro il Sassuolo la Roma non l'avrebbe mai persa.
Una partita iniziata nel peggiore dei modi, con due gol degli emiliani
in poco più di 5 minuti su due gravi disattenzioni difensive (e anche
un bel po' di sfortuna: il primo gol nasce da un controllo errato di
Bove e il secondo da un rinvio maldestro di Matic), ma che i
giallorossi avevano tentato a rimettere subito nei binari giusti con il
gol di Zalewski, il primo in Serie A.
Ma qualcosa nell'aria puzzava di bruciato: dopo 10 minuti un intervento
di mano a centrocampo di Smalling veniva sanzionato con un'ammozione,
un analogo fallo del giocatore emiliano poco dopo veniva lasciato
impunito...
E allo scadere del primo tempo, ecco il fattaccio: ennesima palla
vagante in area giallorossa, Berardi che si avventa sul pallone già in
controllo di Rui Patricio protetto da Kumbulla. L'attaccante del
Sassuolo da un calcetto tra le gambe all'albanese che reagisce
malamente, meritando indubbiamente l'espulsione.
Peccato però che all'arbitro, richiamato al Var, venga mostrato solo la
parte finale della mischia, e cioè la reazione di Kumbulla, senza
mostrare la provocazione di Berardi: sarebbe stata ugualmente
espulsione per Kumbulla, ma sicuramente non ci sarebbe stato il rigore
che compromette la gara e probabilmente quache tipo di sanzione anche
per Berardi.
Nel secondo tempo, una Roma tutto cuore, va subito alla ricerca del
risultato e con Dybala accorcia le distanze, per poi vedere l'ennesimo
rimpallo sfavorevole mandare in porta Pinamonti che salta facile Rui
Patricio.
Un uomo in meno, la fatica enorme sulle gambe, la mancanza di qualità
come più volte manifestata da Mourinho, eppure la Roma non molla, e
continua a tenere il Sassuolo sulla sua tre quarti, raggiungendo il gol
del 3-4 solo a tempo più che scaduto.
Con una vittoria i giallorossi sarebbero balzati (così come avrebbero
fatto vincendo contro la Cremonese) al secondo posto in classifica:
sarebbe stato forse troppo, diciamoci la verità, perché al momento
questa Roma non può essere la seconda forza del campionato, ma sarebbe
stato un ottimo viatico per il morale della squadra anche in vista del
ritorno di Europa League.
E soprattutto un punto fermo nell'eventualità che vengano restituiti i
1 punti di penalizzazione alla Juve: il palazzo perde il pelo, ma non
il vizio...
10 Marzo
2023:
Inserita
la pagina di Roma-Real
Sociedad, Andata degli Ottavi di Finale di Europa League 2022/2023.
La Roma fa la Roma.
In Europa League la Roma torna a brillare così come aveva fatto nel
turno precedente eliminando il Salisburgo.
Evidentemente, così come confermato anche dagli stessi giallorossi
scesi in campo, Mourinho aveva preparato questa gara nei minimi
dettagli, lasciando il palleggio alla squadra basca ma senza
concedergli il benché minimo spazio di manovra oltre la trequarti.
E difatti gli spagnoli solo in un'occasione nel primo tempo sono
riusciti a penetrare nella difesa della Roma colpendo il palo con Kubo
e nel finale di gara quando Karsdorp ha perso di vista il suo diretto
avversario concedendo la seconda occasione di tutta la gara.
Di contro, alla prima occasione concessa, la Roma passa in vantaggio:
Matic (superlativa la sua prova) lancia Dybala in contropiede il quale
serve Abraham in area, dalla parte opposta El Shaarawy dopo essersi
fatto tutto il campo di corsa viene servito dall'attaccante inglese
(ultimamente più in veste di assistman che di goleador) e il gioco è
fatto.
Ma quello che colpisce di più di questa squadra è la compattezza tra i
giocatori, lo spirito di sacrificio di ognuno, tutti disposti ad
aiutarsi per raggiungere lo stesso obiettivo: tutte caratteristiche che
in passato si erano un po' perse e che ora fanno riflettere.
Vedere Dybala correre all'indietro fino a sfiancarsi verso la propria
area di rigore per aiutare il reparto difensivo non è cosa di tutti i
giorni.
Grande merito di tutto ciò va dato, manco a dirlo, a Mourinho: il
tecnico portoghese non darà un gioco spettacolare alla sua squadra, ma
riesce a tirare fuori il meglio di tutti in ogni circostanza,
soprattutto in gare come queste, dove evidentemente lui è un autentico
maestro.
Il ritorno di certo non sarà una passeggiata, ma i due gol di vantaggio
sono sicuramente un bel biglietto da visita in vista dei Quarti di
Finale.
07 Marzo
2023:
Inserite le Amichevoli
2016/2017: ...e venne il giorno.
Doveva accadere prima o poi, ma nessuno avrebbe mai voluto vivere quel
giorno.
Il rapporto un tempo idilliaco tra Spalletti e Totti nell'ultima
stagione ha lasciato il passo a rancori e incomprensioni, e il tecnico
di Certaldo ha fatto ben capire al Capitano che per lui non c'è più
spazio in questa Roma.
Eppure Totti a suo di gol e prestazioni che hanno trascinato la Roma in
Champions, si è guadagnato proprio sul campo un altro anno di
contratto, l'ultimo.
La Roma si rinforza non poco, confermando Szczesny in porta e portando
in casa un certo Alisson, che però in questa stagione farà soprattutto
panchina, Bruno Peres, Fazio, Mario Rui (che si rompe praticamente
subito il crociato) e Vermaelen (che si dimostrerà un flop), e
soprattutto Gerson, da molti dipinto come il nuovo crack del calcio
brasiliano: in realtà diventerà un calciatore che più normale non si
può...
Parte la stagione, con l'immancabile tournée americana che serve solo a
fiaccare le forze e nulla più: alla partenza delle partenze ufficiali,
la Roma si ritrova subito eliminata quasi a sorpresa dalla Champions
League: Vermaelen che doveva essere il pilastro della nuova difesa
giallorossa ne combina una dietro l'altra e Spalletti capisce subito
che non può affidarsi a lui.
Il tecnico addrizza il tiro e in campionato la Roma diventa un
martello: 13 vittorie nel girone d'andata che però, complici anche
alcuni passaggi a vuoto inaspettati, la tengono già a distanza di 4
punti dalla Juve capolista.
In Europa League supera abbastanza agevolmente il girone, ma tutti
vivono già l'ansia del termine della stagione, quando è ormai chiaro
che Totti dovrà dire addio al calcio e alla sua amata Roma.
Spalletti poco fa per indorare la pillola e anzi, giustamente dal suo
punto di vista, regala sempre meno minuti in campo al capitano.
Il pubblico comincia a non apprezzare il comportamento del tecnico e
nonostante i buoni risultati che continuano ad arrivare (se non si
vuole prendere in considerazione l'eliminazione in Coppa Italia da
parte della Lazio), i tifosi rumoreggiano sempre più.
I giallorossi continuano la loro marcia in campionato, dopo essere
stati eliminati in Europa League agli Ottavi dal Lione, ma la Juventus
va ad un'altra velocità e l'attenzione non è più rivolta al campo, ma
al momento fatidico non più rinviabile.
Ma prima dell'addio, la Roma è chiamata a vincere l'ultima partita
contro il Genoa, rischiando altrimenti di non accedere direttamente
alla Champions, e proprio nel giorno che doveva celebrare il Capitano
si rischia seriamente di rovinare tutto, ma ci pensa Perotti al 90' a
dare la vittoria e a regalare una adeguata festa d'addio al più grande
di tutti: Francesco Totti.
06 Marzo
2023:
Inserita
la pagina di Roma-Juventus,
25 Giornata di Campionato 2022/2023.
Partita a scacchi.
Lo
scacco matto, alla fine, lo ha fatto Mourinho ad Allegri, con la sua
formazione iniziale senza una punta di peso nell'attacco giallorosso e
con Wijnaldum a dare supporto al solo Dybala nel pressing offensivo.
Ne è uscita fuori una partita brutta, molto bloccata, nella quale
nessuna delle due squadre è riuscita a prendere il sopravvento
sull'altra, e nella quale solo un errore della difesa o un episodio
fortuito poteva risolvere il match.
E proprio gli episodi favorevoli alla Roma (i tre legni colpiti dalla
Juve) e un errore in copertura della difesa bianconera, con un Mancini
particolarmente intraprendente in avanti, hanno permesso di far
iscrivere nel tabellino dei marcatori proprio il difensore giallorosso,
autore di un bel gol da lontano che ha sorpreso Szczesny.
Ha ragione Mourinho ad essere rammaricato e a non riuscire a
dimenticare facilmente la sconfitta di Cremona: se la Roma fosse scesa
in campo con lo stesso spirito di sacrificio mostrato ieri anche allo
Zini, probabilmente la Roma sarebbe tornata a casa con un'altra
vittoria e altri tre punti.
Quei tre punti in più che, guardando la classifica, non solo avrebbero
proiettato la Roma al secondo posto insieme all'Inter, ma avrebber
aumentato non di poco il margine dall'Atalanta (che comunque sembra non
averne più) e dato una bella zampata al Milan che comunque sembra non
riuscire a riprendersi pienamente dal momento di crisi di inizio anno.
Oltre al fatto che i 15 punti di penalizzazione della Juve non è detto
che rimangano tali...
01 Marzo
2023:
Inserita
la pagina di Cremonese-Roma,
24 Giornata di Campionato 2022/2023.
Quando cambierà la Roma?
La Roma è riuscita ancora una volta nell'impossibile impresa di far
"rinascere" una squadra morta e sepolta.
Da 27 anni la Cremonese non vinceva una partita in Serie A e in questo
campionato la squadra grigiorossa aveva racimolato appena 9 punti,
frutto di 9 pareggi e ben 14 sconfitte, di cui ben 8 in casa.
Una squadra allo sbando, destinata a scendere in Serie B prima di
subito, ma che già in Coppa Italia aveva fatto male, tanto male, ai
giallorossi di Mourinho: l'eliminazione dalla Coppa nazionale non è
bastata ed ecco che dalla vittoria che poteva significare un secondo
posto in classifica e guardare alla prossima partita contro la Juve con
più serenità, si è passati alla sconfitta della vergogna (ancora una
volta) che significa momentaneo quinto posto e addio alla zona
Champions.
La squadra senza carattere e volontà è apparsa proprio la Roma, che per
tutto il primo tempo non è stata capace di tirare una volta che sia una
verso la porta difesa da Carnesecchi.
E anche nella ripresa non è che sia andata molto meglio: il gol del
momentaneo pareggio di Spinazzola è apparso più frutto di un errore
della difesa di casa che di una vera trama di gioco dei giallorossi.
I cambi, stavolta di "peso", effettuati da Mourinho non sono serviti
praticamente a nulla, se non a generare ancora più confusione nel gioco
(?) della Roma e ad aumentare la frustrazione tra i giocatori:
l'emblema è El Shaarawy che dopo aver saltato in qualche modo il
portiere avversario si trascina il pallone oltre la linea di fondo, ma
sperando in una svista dell'arbitro, chiede il calcio d'angolo,
giustamente non concesso, e il giallorosso spedisce il pallone in
tribuna.
Una squadra, la Roma, che neanche una settimana fa sembrava finalmente
aver ritrovato il bandolo della matassa e un gioco degno di questo nome.
Una squadra, la Roma, che oggi ha mostrato ancora una volta di più
tutti i tremendo limiti caratteriali e di gioco che attanagliano i
giallorossi da tanto, troppo tempo.
La Juve sta risalendo la china, e chissà se verranno confermati i 15
punti di penalizzazione: questa Roma sarà in grado di raggiungere la
zona Champions o il prossimo anno avverrà l'ennesima, inutile e
desolante, rivoluzione?
25
Febbraio
2023:
Inserita
la pagina di Roma-Salzburg,
Ritorno degli Spareggi di Europa League 2022/2023.
È tornata la Roma.
Ci voleva una partita come questa, una partita da Mourinho, una partita
da vecchio stampo.
Per tanto, troppo tempo abbiamo assistito ad una squadra senza idee,
senza leader a centrocampo, senza giocatori in grado di creare la
superiorità numerica, di saltare l'uomo, di non prendersi la benché
minima responsabilità, affidando tutto o quasi al caso.
Ma finalmente quella ammirata giovedì contro il Salisburgo (parliamoci
chiaro: non il Manchester, eh...) è tornata ad essere una squadra
propositiva, decisa, convinta dei propri mezzi, con la voglia di
passare il turno ad ogni costo, e anche con belle giocate in verticale
e tanti cross dalle fasce.
Non i soliti passaggi all'indietro in attesa di far aprire gli
avversari, ma cercando di aprire le maglie della difesa puntandole
direttamente.
C'è voluto il miglior Spinazzola della stagione, devastante sulla sua
fascia, ma anche un sontuoso Matic a centrocampo supportato da un
gigantesco Cristante al suo fianco, e soprattutto la ritrovata via del
gol del gallo Belotti: è lui che apre le marcature con un gol cercato,
voluto e ottenuto sotto la Sud, premio della sua partita carica di
abnegazione.
Su tutti, ancora una volta, un immenso Dybala: con lui in campo, si sa,
la Roma è più serena e sa che dai suoi piedi possono partire le giocate
che cambiano l'andamento delle gare.
La meritata qualificazione è stata ottenuta, ma ora bisogna continuare
su questa strada tracciata: il campionato è ancora lungo e in Europa
League bisognerà affrontare la Real Sociedad.
Una partita alla volta, una vittoria alla volta...
22
Febbraio
2023:
Inserite le Amichevoli
2015/2016: anche Garcia viene tradito.
Ancora
una volta la Roma vuole partire per provare a sognare fino all'ultimo
lo scudetto e la società decide di fare le cose in grande, o almeno
questa è la sua intenzione.
Con non poca fatica la campagna acquisti/cessioni regala a Rudi Garcia
una rosa di prim'ordine: in porta arriva il portiere polacco Szczesny,
in difesa il terzino francese Digne e il centrale tedesco Rudiger e
soprattutto in attacco, dopo diversi tira e molla, arrivano prima Momo
Salah dal Chelsea e il bomber Dzeko dal Manchester City.
Proprio quest'ultimo è il sogno che molti tifosi aspettavano per
sognare in grande dopo il clamoroso flop della passata stagione preso
con Doumbia.
Il precampionato vede la Roma volare in Australia per una tournée
contro Real Madrid e proprio il Manchester City e alcune partite
internazionali nel continente europeo non proprio andate benissimo,
contro lo Sporting Lisbona e il Barcellona.
Comunque inizia la stagione ufficiale e i giallorossi partono subito
forti, vincendo contro la Juve esaltandosi proprio grazie ad un gol di
Dzeko.
Altalenante l'andamento nel girone di Champions League (duro ma non
impossibile) fino a fine novembre, quando la Roma subisce un umiliante
6-1 contro il Barcellona e probabilmente in quella gara si rompe
qualcosa nella fiducia tra la squadra e l'allenatore: i giallorossi
cominciano inspiegabilmente a perdere partite, punti in classifica e
vengono eliminati in Coppa Italia dallo Spezia.
Garcia ha i minuti contati e difatti ad inizio girone di ritorno viene
sostituito dall'acclamato ritorno di Spalletti: i tifosi sognano di
nuovo il bel calcio e rimonte importanti.
La Roma con Spalletti in panchina riparte e ricomincia a risalire la
classifica, ma viene eliminata dalla Champions dal Real Madrid: dure le
parole del tecnico di Certaldo al termine del doppio confronto quando
in molti elogiano la squadra ma lui chiosa con un "2-0 e 2-0 e a casa"
a far capire che lui vuole vincere, non ricevere complimenti.
Ma la cosa peggiore che inizia a trapelare dalle mura di Trigoria è il
suo rapporto non più idilliaco con Totti: il capitano giallorosso viene
pian piano messo ai margini del progetto e anche i tifosi iniziano a
contestare le decisioni del tecnico.
La società vorrebbe chiudere la carriera da calciatore di Totti e
Spalletti prova ad eseguire queste volontà, ma il capitano giallorosso
a suon di gol importanti nella parte finale di stagione si guadagna sul
campo un altro anno di contratto da calciatore.
Ma il rapporto tra i due è ormai logoro, così come quello tra i tifosi
e l'allenatore e nulla sarà più come prima d'ora in avanti...
02
Febbraio
2023:
Inserita
la pagina di Roma-Cremonese,
Quarti di Finale di Coppa Italia 2022/2023.
Indecenti.
Doveva
essere una serata di festa, lo stadio pieno per l'ennesima partita
consecutiva, il ritorno di Wijnaldum finalmente in panchina, la
Cremonese chiamata ad essere la vittima sacrificale all'altare del
trionfo giallorosso.
E invece si è trasformata nell'ennesima serata
amara, amarissima per i tifosi della Roma, umiliati anche quest'anno a
vedere la propria squadra dall'ultima della classe per colpa della
troppa sicurezza, supponenza, approccio sbagliato, ampio turnover e
giocatori messi a caso in mezzo al campo.
C'è sicuramente anche la poca, pochissima qualità di questa rosa e
della sua panchina corta come dice ormai da mesi Mourinho, senza ombra
di dubbio.
Ma qualcosa di buono dovrà pure esserci se non più tardi di 3 giorni fa
quegli stessi giocatori (quasi gli stessi...) avevano messo paura al
Napoli al Maradona.
Di certo c'è che Tahirovic, nonostante ciò che pensi il mister, non è
ancora pronto a giocare a questi livelli, perlomeno non senza un
centrocampo all'altezza che lo aiuti.
Volpato si è già perso dopo quei pochi sprazzi di non si sa cosa che
aveva fatto intravedere.
Celik, Ibanez e Kumbulla non ne hanno combinata buona una che sia una.
Troppi giocatori stanno tirando il fiato, tre impegni a settimana sono
tanti, forse troppi. Ma è pur vero che davanti avevano la Cremonese.
Messa benissimo in campo da Ballardini, per carità, ma sempre la
Cremonese è.
E forse la differenza sta tutta qui: da come viene messa in campo una
squadra e come viene svolto il canovaccio della gara.
La Roma da tante, tantissime, troppe partite gioca sempre allo stesso
identico, inutile, modo: continui passaggi all'indietro, fino allo
sfinimento, anche verso Rui Patricio, anche se la palla inizialmente si
trova al limite dell'area avversaria.
Quasi mai una verticalizzazione, quasi mai una giocata a due in
velocità (e quelle rare volte che succede, ecco che magicamente si
riesce anche a tirare verso la porta avversaria), e la cosa che più fa
paura è l'assenza quasi costante di un giocatore con la maglia
giallorossa all'interno del cerchio del centrocampo.
Se non è Dybala che scende fino alla metà campo a prendersi il pallone
e a provare ad inventare qualcosa, questa Roma non riesce a combinare
nulla non solo di buono, ma proprio nulla di nulla.
Nelle ultime uscite ci sta provando Matic che con i suoi piedi buoni
ogni tanto tenta una giocata in verticale, ma la sua lenteza a volte è
un limite.
Pellegrini e Cristante sono le ombre di loro stessi e anche sulle fasce
difficilmente si riesce a raggiungere il fondo per tentare un cross
degno di nota.
Può tutto questo essere solo dovuto a stanchezza, rosa corta e di
scarsa qualità?
E intanto la Coppa Italia se ne va per l'ennesima volta. E, almeno
quest'anno, non sarebbe stata un'impresa improba tentare di vincerla...
30
Gennaio
2023:
Inserita
la pagina di Napoli-Roma,
20 Giornata di Campionato 2022/2023.
Peccato per il finale.
L'impresa
era ardua: il Napoli veleggia in testa alla classifica ed è lanciato
verso lo scudetto, ma la Roma ha l'obbligo di continuare a correre per
prendere posizioni valide per la Champions.
E la partenza dimostra
la voglia dei giallorossi di non essere scesi in campo come vittime
sacrificali, ma anzi di provare in ogni modo a portare a casa non solo
il minimo sindacale, ma addirittura il bottino pieno.
Le scorie dell'affaire Zaniolo non sembrano aver intaccato minimamente
il resto della squadra, ma Osimhen è in uno stato di grazia assoluta,
ed ogni pallone che tocca lo trasforma in un gol da cineteca.
La Roma però non si scompone e regge botta, e nella ripresa con
l'inserimento di El Shaarawy al posto dell'acciaccato Spinazzola in più
di un'occasione mette paura alla difesa napoletana, fino al
raggiungimento del premio del gol proprio per merito dell'attaccante
subentrato.
Pareggio più che meritato e partita che si avvia al termine con questo
risultato, nonostante entrambe le squadre non sembrino vogliano
abbassare il ritmo, e alla fine, quando Mourinho per sostituire i
titolari ormai spremuti attinge ai giovani che ha in panchina, mentre
Spalletti può inserire Simeone, che lo ripaga col gol-vittoria a 5
minuti dalla fine.
L'assalto finale dei giallorossi può solo che far aumentare la rabbia
per questa occasione "quasi" persa.
Ma la Roma è viva e presente. Anche senza Zaniolo. Ancora di più senza
di lui.
27
Gennaio
2023:
Inserite le Amichevoli
2014/2015: con i favori del pronostico.
La vana rincorsa alla Juventus dei record della passata stagione ha
lasciato l'amaro in bocca a molti, ma anche la consapevolezza che
questa Roma con dei piccoli accorgimenti potrebbe raggiungere il
vertice molto facilmente.
E così la società decide di dare a Rudi Garcia una nuova rosa più
completa. Arrivano Astori, Holebas e soprattutto Manolas in difesa,
anche se la partenza di Benatia non viene digerita bene da tutti, a
centrocampo Keita e il giovane talento argentino Paredes, ma
soprattutto in attacco arriva Juan Iturbe, la rivelazione del Verona
della scorsa stagione e a lungo inseguito dalla Juventus di Antonio
Conte.
Pallotta riesce a soffiare l'attaccante ai bianconeri tanto da portare
l'allenatore juventino, in rotta con la società, alle dimissioni a
pochi giorni dalla partenza della stagione.
Il precampionato vede la Roma volare nuovamente negli States per la
Guinness Internacional Champions Cup e la presentazione all'Olimpico
vede un pirotecnico 3-3 contro il Fenerbahce.
La stagione inizia e i giallorossi rispettano le grandi aspettative: 5
vittorie in altrettante giornate di campionato, e la sfida a Torino
contro i bianconeri da giocare a testa alta.
Succede di tutto: Totti e lo stesso Iturbe illudono il popolo
giallorosso, ma due autentiche invenzioni dell'arbitro Rocchi e dei
suoi assistenti regalano due inesistenti rigori alla Juve che esce
vincitrice, rubando, dall'attesissima sfida.
Qualche meccanismo di blocca nella Roma, e nonostante continui a
viaggiare forte, anche in Champions League, arriva la tremenda mazzata
del 7-1 in casa contro il Manchester United a far tornare tutti con i
piedi per terra.
Anzi, addirittura ad insinuare qualche dubbio nell'operato di Garcia.
Totti sempre più messo in discussione dal tecnico e dalla società, ma
la splendida doppietta nel derby sancisce una volta di più la sua
straordinaria grandezza.
La Coppa d'Africa porta via energie preziose a Gervinho e all'inutile
Doumbia, arrivato in inverno insieme agli altrettanto inutili Spolli e
Ibarbo e la Roma rallenta pericolosamente con una serie di inspiegabili
pareggi in sequenza.
La Juve si allontana e i giallorossi escono dalla Coppa Italia per mano
della Fiorentina rischiano di perdere anche il secondo posto.
La Champions League svanisce e la discea in Europa League viene fermata
nuovamente dalla Fiorentina.
Un ultimo scatto di orgoglio arriva proprio nel derby di ritorno quando
proprio Iturbe, dopo una stagione molto molto difficile per lui per una
serie di infortuni muscolari, regala la vittoria sulla Lazio su assist
di Ibarbo e la matematica certezza del secondo posto in classifica.
Ma la Juve a fine stagione sarà lontana 17 punti...
23
Gennaio
2023:
Inserita
la pagina di Spezia-Roma,
19 Giornata di Campionato 2022/2023.
Tammy è tornato.
E con lui, forse, anche la Roma.
Giallorossi alle prese con i problemi fisici di Pellegrini (non al
meglio e preservato per l'importante partita di domenica prossima) e
soprattutto con le beghe contrattuali e lo "strappo" (stavolta non in
campo) di Zaniolo con la società, ma comunque concentrati e schierati
al meglio da Mourinho.
La (momentanea?) penalizzazione di 15 punti della Juventus in
campionato apre nuovi scenari alla rincorsa verso la zona Champions per
la Roma ed è ora più che mai importante guadagnare posizioni in
classifica.
Mourinho decide di puntare nuovamente alla coppia di centrocampisti
Cristante-Matic e di sostituire Zaniolo con El Shaarawy: entrambe le
scelte alla fine risulteranno vincenti proprio perché quando Matic è in
giornata riesce sicuramente a dare maggiore profondità e
verticalizzazione alla squadra, cose che nelle ultime uscite erano
tremendamente mancate ai giallorossi, e l'attaccante giallorosso ha
ripagato la fiducia andando a sbloccare il risultato dopo una bella
combinazione in velocità con Dybala (dopo il tocco di Abraham) proprio
allo scadere del primo tempo.
Ad inizio ripresa, poi, l'attaccante inglese fa tutto da solo, con una
giocata delle sue che da tempo mancavano dal repertorio: servito sulla
trequarti da Dybala (che aveva rubato un buon pallone a centrocampo)
sfida in velocità il suo diretto avversario umiliandolo con un bel
tunnel, si presenta davanti a Dragowski e segna con un altro tunnel al
portiere.
Tre punti assicurati anche grazie ad una rocciosa difesa che nulla ha
concesso agli spezzini, che non hanno praticamente mai trovato la via
della porta difesa da Rui Patricio, che chiude un'altra partita con la
porta inviolata.
Domenica prossima a Napoli non sarà affatto facile, ma con questa Roma
ritrovata non si parte sconfitti in partenza.
16
Gennaio
2023:
Inserita
la pagina di Roma-Fiorentina,
18 Giornata di Campionato 2022/2023.
La Roma non molla.
Giocherà male, i meme sui social a riguardo non si contano più,
addirittura qualche fischio si è sentito piovere dagli spalti quando
per l'ennesima volta Pellegrini è ripartito da dietro quando già si
trovava sulla trequarti avversaria invece di provare la giocata in
profondità, eppure la Roma è lì, agganciata al treno di vertice, a 3
punti dalla zona Champions e 4 punti da secondo posto.
Escludendo il Napoli, che ormai è lanciato verso uno storico scudetto,
le altre sono tutte lì, strette in quattro punti, ognuna con le proprie
difficoltà.
E tra tutte queste difficoltà, la Roma sembra aver trovato finalmente
una solidità difensiva che da tempo mancava: Rui Patricio nelle ultime
uscite è stato chiamato in causa sempre meno, e il più delle volte ne è
uscito vincitore.
Anche contro la Fiorentina, che avrà sicuramente giocato meglio e con
più armonia, soprattutto a centrocampo, nonostante l'uomo in meno
praticamente per l'intera gara, la Roma ha subito pochissimo: un tiro
nel primo tempo, uno nel secondo.
E quando i giallorossi, guidati da un Dybala superlativo, hanno provato
la giocata in profondità invece del solito passaggio all'indietro,
hanno affondato i colpi vincenti.
Abraham si è scoperto uomo-assist per lo stesso campione argentino, e
Dybala ha servito su un piatto d'argento un pallone spedito sul palo da
Celik.
Manca qualità a questa squadra, Mourinho non fa altro che ripeterlo e,
forse, si è anche rassegnato all'idea di non poterne avere di più (che
fine ha fatto Wijnaldum?), ma le vittorie arrivano lo stesso.
La rincorsa verso la Champions non si è fermata.
14
Gennaio
2023:
Inserite le Amichevoli
2013/2014: la chiesa torna al centro del villaggio.
Altro giro, altra corsa.
Dopo l'onta subita nell'ultima stagione, culminata con la sconfitta
nella finale di Coppa Italia con la Lazio, la Roma decide di effettuare
l'ennesima rivoluzione tecnica, affidandosi nuovamente ad un allenatore
semisconosciuto, almeno in Italia e tra i tifosi giallorossi.
Rudi Garcia, questo il nome del nuoto tecnico francese, ha vinto tre
anni prima lo scudetto in Francia con il Lille e in patria si è
affermato come uno dei nuovi allenatori emergenti.
Anche in mezzo al campo la rivoluzione è totale: grazie ai soldi
incassati dalle vendite eccellenti di Marquinhos e Lamela, oltre allo
sfoltimento di Osvaldo (ormai in rotta con tutto il mondo giallorosso),
Stekelenburg e Tachtsidis, in giallorosso arrivano De Sanctis e
Skorupski in porta, la scommessa (vinta in parte) Maicon, Benatia e
soprattutto Strootman e il pupillo dell'allenatore Gervinho, anch'esso
sconosciuto ai più.
Il precampionato, svolto quasi interamente negli USA, mostra subito una
Roma molto motivata e decisa a riscattarsi dopo la pessima stagione
appena conclusa.
I giallorossi inanellano una serie di vittorie confortanti condite
soprattutto da delle buone trame di gioco e velocità di esecuzione in
profondità.
La stagione sarà priva degli impegni europei, e in campionato si parte
subito forte: 10 partite con altrettante vittorie, record per la Roma e
per la Serie A, e primo posto in solitario con ben 5 punti di vantaggio
sulla Juve.
Tra queste dieci partite c'è anche il derby vinto agevolmente dai
giallorossi per 2-0 al termine del quale Garcia pronuncerà la famosa
frase sulla chiesa e sul villaggio.
La difesa è arcigna e non concede nulla, Strootman è una "lavatrice" e
Gervinho la freccia che mancava all'arco giallorosso.
Arriva inevitabilmente un calo fisiologico e la Juve comincia a
correre: alla tredicesima giornata c'è il sorpasso bianconero e la Roma
perde la bussola, cade due volte con la squadra bianconero (campionato
e Coppa Italia), ma poi riprende a correre.
Corre talmente forte che costringe anche la Juve a non rallentare mai.
A Gennaio la Roma prova ad accellerare la rincorsa con l'innesto di
Bastos e soprattutt Nainggolan a centrocampo, ma la Juve è ormai troppo
lontana per essere raggiunta.
Alla fine i giallorossi raggiungeranno il proprio record di punti in
Serie A, ma la stessa Juventus stabilirà il nuovo record di punti per
il campionato italiano sfondando quota 100.
Quando ormai è matematico lo scudetto bianconero, la Roma nelle ultime
tre partite va praticamente in vacanza: sembra quasi una reazione
scontata visto il risultato, ma a posteriori dimostrerà ancora una
volta l'immaturità e la poca concentrazione da parte di buona parte
della squadra (e non solo...) per raggiungere determinati obiettivi...
09
Gennaio
2023:
Inserita
la pagina di Milan-Roma,
17 Giornata di Campionato 2022/2023.
All'inferno e ritorno.
Ma è veramente impossibile pensare di giocare come gli ultimi 10 minuti
anche gli altri 80?
Possibile che sia tutto dovuto solo ad un calo di tensione dei
rossoneri e ai cambi in corsa di Mourinho?
La Roma scesa contro il Milan non è mai apparsa completamente
schiacciata dai padroni di casa, ma quello che è apparso chiaro fin
dall'inizio è stata la totale mancanza di idee tra le file giallorosse,
che non riuscivano mai a superare il centrocampo avversario se non con
qualche lancio lungo a scavalcarlo nella speranza di trovare Abraham o
Zaniolo e sfruttare gli spazi, eliminando di fatto il valore aggiunto
che poteva (e doveva) essere fornito da Dybala, abile a liberarsi sulla
trequarti e verticalizzare.
Ecco, proprio le verticalizzazioni sono quelle che sono mancate in
assoluto nella partita col Milan.
E i rossoneri, alla fine, il loro gol lo hanno trovato, su un colpo di
testa di Kalulu in area sul quale Rui Patricio, sinceramente, poteva e
doveva fare di più.
Comunque i giallorossi sono stati bravi a non disunirsi e rimanere
concentrati, seppur con poche idee.
Il secondo gol di Pobega poteva dare la mazzata finale, e invece grazie
anche ai cambi effettuati e alle verticalizzazioni arrivate dai piedi
di Matic, che fino a quel momento erano del tutto mancate, la Roma ha
improvvisamente preso coraggio ed ha messo letteralmente alle corde gli
avversari.
Il gol su perfetto e preciso colpo di testa di Ibanez ha acceso le
speranze di riuscire a raggiungere il pareggio e il gol del ritrovato
Abraham (ricordate il salvataggio sulla linea di domenica scorsa?) ha
chiuso la rimonta.
C'è ancora tanto, tantissimo su cui lavorare. Per troppo tempo la Roma
è apparsa veramente senza nessuna idea su come affrontare la gara. O
almeno, questa è stata l'impressione.
Certo è che se si riuscisse a giocare un'intera partita con la stessa
intensità e volontà di questi ultimi 10 minuti...
02
Gennaio
2023:
Inserite le Amichevoli
2012/2013: affonda anche Zemanlandia 2.0.
Il disastro dell'annata di Luis Enrique ha lasciato diverse scorie
nella tifoseria e tra la dirigenza.
I tifosi si aspettano un nome nuovo sulla panchina giallorossa che
possa rilanciare l'entusiasmo e dare nuova linfa ai sogni (in grande)
americani.
Dopo diversi nomi, più o meno appetibili, che sono stati accostati alla
panchina giallorossa, ecco che spunta la suggestione del ritorno di
Zdenek Zeman, che prima dello scudetto arrivato con Capello aveva fatto
brillare gli occhi a molti per il gioco espresso e (forse) soprattutto
per le picconate date dalle parole del tecnico boemo contro i poteri
forti del calcio italiano.
E così si passa dal "proyecto" spagnolo a quello americano, deciso a
vincere puntando ad una commistione tra giovani e giocatori affermati.
Molti cambi quindi nella rosa giallorossa che vede arrivare Balzaretti,
Castan, Dodò (pupillo di Sabatini ma con un ginocchio già distrutto),
Bradley, il ritorno di Florenzi, Tachtsidis fortemente voluto dal
tecnico boemo, Destro, la scoperta della Primavere Romagnoli e
Marquinhos, giovanissimo brasiliano scoperto da Sabatini e approvato da
Zeman.
Ma fin da subito i rapporti tra il tecnico e la dirigenza mostrano le
grandi divergenze.
Zeman è rimasto legato alle sue tradizioni di allenamento e
preparazione, che mal si sposano con il merchandasing americano che
vuole la Roma in tourneé negli Stati Uniti per far crescere il brand.
L'allenatore giallorosso è uno che di certo non le manda a dire,
neanche ai propri giocatori, e ben presto nascono diversi dissapori
anche all'interno dello spogliatoio, con De Rossi relegato spesso in
panchina per far posto a Tachtsidis (Zeman non vede il giocatore di
Ostia come un centrale di centrocampo nel sul 4-3-3), con Pjanic che
durante un derby manda letteralmente a quel paese l'allenatore a favore
di telecamere, con Castan che in allenamente spesso e volentieri non
sopporta il fare "flemmatico" del mister nel richiamare l'attenzione
dei suoi giocatori.
Eppure nel precampionato alcuni sprazzi di quella Zemanlandia
apprezzata in passato tornano a farsi vedere, così come in campionato,
ma i troppi alti e bassi dei risultati fanno crescere il malumore
intorno alla squadra e soprattutto al tecnico, che già ad ottobre viene
più volte messo in discussione.
Il suo rapporto difficile con i giocatori degenera quando preferisce
inserire Goicoechea al posto di Stekelenburg (venduto al Fulham a
gennaio, ma una volta atterrato a Londra richiamato di corsa per
tornare a Roma), e con la società i rapporti si rompono del tutto
quando gli viene imposto una nuova trasferta in America a capodanno
mentre lui avrebbe preferito fare un richiamo di preparazione a
Trigoria.
Si riesce comunque ad arrivare a Febbraio, con la Roma non troppo
lontana dalla zona Champions, ma lo spogliatoio ormai è tutto contro
Zeman e Goicoechea certifica il suo esonero all'Olimpico contro il
Cagliari con la più grande papera che un portiere possa mai compiere
gettandosi il pallone con le mani nella propria porta.
In sostituzione di Zeman arriva Andreazzoli, fino a quel momento
semplice collaboratore tecnico e catapultato improvvisamente su una
panchina di Serie A.
I risultati saranno disastrosi, sicuramente peggiori di quanto avrebbe
potuto completare Zeman, conditi dalla ciliegina sulla torta della
disfatta con la sconfitta nella finale di Coppa Italia contro la Lazio
a seguito di scelte cervellotiche e incomprensibili riguardo la
formazione iniziale e le scelte durante la gara...
23
Dicembre
2022:
Inserite le Amichevoli
2011/2012: parte il "Proyecto" americano.
Doveva essere l'inizio di una nuova, esaltante e vincente "Era" quella
dell'avvento della proprietà americana.
E i presupposti, a dirla tutta, c'erano eccome: nuovi capitali
investiti nella società, il ritorno di Franco Baldini nei quadri
dirigenziali, lui che fu uno dei fautori dell'ultimo scudetto targato
Franco Sensi, l'arrivo del DS più in auge del momento, Walter Sabatini,
scopritore di talenti nascosti.
Anche la campagna acquisti non era da meno: Stekelenburg (portiere
della nazionale olandese), Gago dal Real Madrid, il talentuoso Pjanic
dal Lione, l'astro nascente Bojan Krkic, insieme a Borini, Osvaldo e il
colpo geniale (di Sabatini, appunto) di Erik Lamela.
Certo, anche un semisconosciuto José Angel e un impalpabile Kjaer,
insieme a tante partenze più o meno illustri quali Doni, Mexes, Riise,
Menez e Vucinic, tutti fuori dal "Proyecto" del nuovo allenatore
giallorosso preso tra la sorpresa generale: Luis Enrique, allenatore
della squadra B del Barcellona.
Un'autentica scommessa per una squadra completamente rivoluzionata che
voleva puntare anche e soprattutto alla valorizzazione dei giovani
(come se poi fino a quel momento la Roma non avesse espresso il meglio
dalla propria squadra Primavera).
Ma al di là di tutto, è un altro il problema che più o meno fin da
subito viene a galla: la ferrea volontà della società di "accompagnare"
la leggenda giallorossa Francesco Totti alla porta e ai titoli di coda.
È evidente fin da subito, fin dalla clamorosa eliminazione della Roma
dai Play Off di Europa League da parte dello Slovan Bratislava: Luis
Enrique sostituisce Totti a favore di Caprari, e la Roma si spegne e
viene eliminata.
L'allenatore giallorosso si giustificherà dicendo che ha a disposizione
una rosa ampia e molti giovani su cui punta (menzionando il giovnissimo
Ciciretti). Ma qualcosa già si è incrinato tra lui e lo spogliatoio. E
siamo appena a fine agosto, con i giallorossi che hanno fatto un
precampionato condito dalle pesanti sconfitte con il PSG e il Valencia
e già fuori dalla competizione europea...
Eppure i tifosi fin quando possono provano a sostenere la squadra, le
scelte dell'allenatore ("Hombre vertical"), ma ben presto la misura è
colma.
Lo spogliatoio si spacca sempre più (Borini sembra essere un corpo
estraneo, nonostante i 10 gol complessivi a fine stagione) scelte
sempre più cervellotiche del mister non vengono capite quasi da
nessuno, e resteranno sempre impresse nella memoria le richieste di
Cosmi e Colantuono, rispettivamente allenatori di Lecce e Atalanta,
verso i propri giocatori di rallentare il gioco e di non infierire
troppo contro la Roma quando i giallorossi erano in balia degli
avversari.
Un'umiliazione che difficilmente può essere dimenticata.
Il campionato terminerà con la Roma settimana in classifica e fuori da
tutto, sconfitta prima di iniziare in Europa League, eliminata dalla
juve ai quarti di Coppa Italia e due derby persi contro la Lazio di
Reja...
I tifosi alla fine chiederanno la testa di Luis Enrique, che lascerà
senza batter ciglio.
Ma il peggio, forse, dovrà ancora venire...
28
Novembre
2022:
Inserite le Amichevoli
2010/2011: molte aspettative, ennesimo ammutinamento.
Il finale al cardiopalma della precedente stagione faceva ben sperare
tutti i tifosi della Roma.
Che però non avevano fatto i conti con il cambio di presidenza che
continuava a tardare.
Molti i nomi che si sono susseguiti nel corso dei mesi, ma nessuno che
effettivamente si concretizzasse.
Nel frattempo la nuova stagione riparte, e il mercato viene fatto al
meglio che si potesse fare con una cassa vuota, molti rientri dai vari
prestiti e un lungo tira e molla con l'Inter per avere definitivamente
Burdisso.
Luca Toni non c'è più, ma si riesce a fare il colpo Borriello e
soprattutto Adriano, che nella mente dei tifosi giallorossi è rimasto
quello ammirato all'Inter: sbarcato a Roma è evidente che sia un
autentico ex giocatore, ingrassato in maniera esagerata e lontano da
quell'attaccante che da solo metteva a soqquadro le difese avversarie.
Le premesse, quindi, per una stagione di sofferenza ci sono tutte, ma
negli occhi di tutti c'è ancora la volata scudetto persa all'ultima
curva.
E invece le amichevoli precampionato mostrano da subito i limiti di
questa squadra, mai solida in difesa e umiliata dall'Olympiacos con un
sonoro 5-1.
La Supercoppa Italiana va ancora una volta all'Inter, e in campionato
si parte male, malissimo, con il Cagliari che passeggia sui
giallorossi, il Brescia che la prende a pallonate.
Un paio di sussulti proprio contro l'Inter e nel derby contro la Lazio,
ma dopo un buon periodo, si ricade sempre.
Eppure a Gennaio, dopo la vittoria a Milano contro i giallorossi c'è
ancora qualcuno che sogna.
E dopo un clamoroso 4-3 in casa del Genoa, dopo che la Roma era in
vantaggio addirittura per 3-0, Ranieri decide di lasciare la panchina,
ormai consapevole che la squadra si sia schierata completamente contro
di lui.
La Roma viene affidata a Montella (altra soluzione di ripiego) che
comunque riesce a traghettarla ad un onesto sesto posto che consente la
qualificazione all'Europa League.
In Champions League si arriva agli Ottavi di Finale, dopo una
straordinaria vittoria contro il Bayern Monaco (già qualificato...) per
poi essere eliminati nettamente dallo Shakhtar di Donetsk.
La Coppa Italia, invece, si interrompe alla Semifinale contro l'Inter,
dopo aver eliminato la Lazio e la Juventus.
Nel mentre la società riesce finalmente a passare di mano verso una
cordata di imprenditori americani guidata da Thomas DiBenedetto:
ripartono i sogni, che nel tempo saranno (nuovamente) traditi
malamente...
10
Novembre
2022:
Inserita
la pagina di Sassuolo-Roma,
14 Giornata di Campionato 2022/2023.
La Roma resta bloccata.
I
giallorossi erano chiamati ad un pronto riscatto in campionato dopo la
sconfitta nel derby di domenica scorsa, e invece con una formazione
completamente rivoluzionata da parte di Mourinho, si torna a casa con
un solo punto rimediato contro il Sassuolo.
Purtroppo la "nuova" Roma pensata dal tecnico portoghese non è
praticamente mai scesa in campo e ora è ancora più in sofferenza dato
gli infortuni che continuano a susseguirsi tra i giocatori con più
qualità.
Mourinho prova a rimediare gettando nella mischia il giovane Volpato al
posto di Pellegrini, e il ragazzo lo ripaga con una prova di sostanza,
particolarmente nel primo tempo, ma è chiaro che non può essere lui a
caricarsi la squadra sulle spalle.
Shomurodov, schierato come terminale offensivo quasi a sorpresa, è
ormai evidente che sia un corpo del tutto estraneo a questa squadra (ma
ne ha mai veramente fatto parte?) e Zaniolo senza un aiuto sostanziale
non riesce a esprimere tutto il suo potenziale.
Dietro si soffre sempre molto poco, se non fosse per le troppe
occasioni che si lasciano agli avversari con i soliti tiri da lontano,
ma almeno ieri Rui Patricio non ha mai rischiato più di tanto.
Poi nella ripresa Mourinho ha provato ad inserire forze fresche e
giocatori più "pronti", subito ripagato da quell'Abraham che in
settimana era stato pungolato proprio dal tecnico per cercare di farlo
sbloccare.
Ma così come è stato premiato da Abraham, è stato altrettanto "tradito"
dall'atteggiamento di un altro nuovo entrato, Karsdorp, che già
domenica scorsa nel derby aveva platealmente manifestato il suo
dissenso con il tecnico quando, sostituito, è andato diretto negli
spogliatoi salvo poi rientrare in panchina "sollecitato" da qualcuno.
Nell'occasione del gol di Abraham, Karsdorp invece di andare a
congratularsi con l'attaccante e festeggiare con i compagni, ha pensato
bene di andare a discutere con Cristante, probabilmente perché la sua
discesa non è stata premiata con il passaggio che si aspettava e poi,
soprattutto, è apparso poco concentrato e poco reattivo nell'occasione
del pareggio del Sassuolo, che ha chiuso di fatto la gara.
Mourinho non gliele ha mandate a dire e lo ha, di fatto, messo fuori
rosa.
In attesa della sosta per il Mondiale e nella speranza che a gennaio si
possa, finalmente, ammirare una Roma del tutto diversa.
I 5.000 di ieri a Reggio Emilia hanno dimostrato, se mai ce ne fosse
bisogno, che si è tutti dalla parte del tecnico. Almeno sugli spalti.
07
Novembre
2022:
Inserita
la pagina di Roma-Lazio,
13 Giornata di Campionato 2022/2023.
La Roma gioca e perde.
Male,
senza un vero filo conduttore o delle trame di gioco che possano dare
l'impressione che il risultato possa essere sbloccato da un momento
all'altro.
Ma di certo l'unica squadra che ieri ha provato a
giocare (male, indubbiamente) il derby è stata la Roma di Mourinho.
Con tutte le sue difficoltà e le contraddizioni del caso e del momento,
scendendo in campo con una squadra formata per dieci undicesimi dagli
stessi giocatori dello scorso anno (fatta eccezione per Camara, unica
vera novità) ma con un reparto offensivo che in questa stagione non
pare riuscire a segnare neanche con le mani.
Ed è tutta qui, forse, la differenza sostanziale con la scorsa
stagione: Abraham ci aveva messo un po' a sbloccarsi, ma una volta
preso confidenza con la porta, non si è più fermato e ha trascinato la
Roma per quasi tutta la stagione.
Quest'anno invece, da quando Dybala è stato costretto ai box e in
attesa che Zaniolo riesca finalmente ad essere più continuo, la Roma ha
perso quella fantasia necessaria in mezzo al campo e soprattutto il
giocatore che più di ogni altro riusciva a caricarsi la squadra sulle
spalle e che finora risulta essere il miglior marcatore.
Eppure ieri i giallorossi ci hanno provato in qualche modo,
schiacciando sempre più la Lazio nella propria metà campo creando
qualche flebile scompiglio in area biancazzurra e sbagliando una sola
volta in difesa.
Un solo errore, madornale e imperdonabile di Ibanez (considerando che
il brasiliano è anche recidivo in questo...), che ha permesso a Felipe
Anderson di segnare il gol nell'unica vera occasione per la Lazio.
La Roma non è riuscita a reagire come in passato, se non così come
aveva fatto fino a quel momento: possesso palla più o meno sterile e
guanti di Provedel sporcati il meno possibile (degna di menzione la
traversa colpita da Zaniolo).
Comunque, al di là del gioco che probabilmente questa squadra non avrà
mai, se per "gioco" si intende un approccio alla gara stile Spalletti o
similari, quello che più di tutti in questo momento manca alla squadra
di Mourinho sono i gol.
Quei gol che lo stesso allenatore portoghese da settimane sta chiedendo
insistentemente, con scarsi risultati, ai suoi attaccanti.
Che continuano a deluderlo...
29
Ottobre
2022:
Inserite le Amichevoli
2009/2010: si parte malissimo, si finisce quasi in trionfo.
Qualche
dissapore tra Spalletti e la squadra si era già avvertita nel finale
della passata stagione. Ma in pochi potevan oaspettare una deriva così
catastrofica in avvio della nuova.
Nuova stagione che parte prestissimo per la Roma, impegnata nei
preliminari di Europa League già a fine Luglio e quindi costrettaa
radunarsi a fine Giugno per iniziare a scendere in campo fin da subito.
La società guidata da Rosella Sensi è alla disperata ricerca di qualche
acquirente che possa salvare le casse societarie ormai allo stremo, e
la tifoseria non perdona nulla alla dirigenza.
La campagna acquisti estiva di conseguenza è un autentico flop se non
si considera l'arrivo di Burdisso dall'Inter dopo un lungo tira e molla.
In Europa i giallorossi partono bene, ma gli avversari son overamente
poca cosa.
Inizia il campionato e dopo appena due giornate Spalletti è costretto
ad alzare bandiera bianca e lasciare la barca che sta affondando.
Arriva in soccorso Claudio Ranieri, il quale prima di riuscire ad
impadronirsi dello spogliatoio ci mette un po'. Ma quando ci riesce
diventa il condottiero che la Roma aspettava.
Il suo gioco tutta sostanza e pochi fronzoli permette ai giallorossi di
superare abbastanza facilmente il girone europeo prima di schiantarsi
contro il Panathinaikos, dove però buona parte della colpa
dell'eliminazione è da attribuire ai madornali errori difensivi della
sua squadra.
In Coppa Italia ancora una volta riesce a superare turno dopo turno
tutte le avversarie fino a presentarsi, nuovamente, in Finale contro
l'Inter, persa ancora una volta contro l'avversaria di sempre, l'Inter.
Ma è in campionato che mister Ranieri compie un vero e proprio mezzo
miracolo.
Come detto prende la Roma completamente svuotata di voglia e di idee e
pian piano la tira fuori dal torbido mentale e di classifica.
Da Novembre contro il Bologna ad Aprile contro la Sampdoria inanella
una serie di 24 partite utili consecutive, in alcune delle quali non
arriva la vittoria per una serie di furti clamorosi ai danni della
squadra giallorossa, e anche contro la stessa Sampdoria viene privata
di un paio di incredibili rigori per fallo di mano in area che però
nessuno pare ricordarsi perché proprio quella sconfitta sancisce il
controsorpasso dell'Inter nei confronti della Roma che permetterà alla
squadra nerazzurra di vincere un altro scudetto.
E sì, perché la Roma data per spacciata dopo poche giornate, grazie
all'intervento di Ranieri prima e dell'ingaggio di Luca Toni a Gennaio
poi, era riuscita a risalire la china proprio come fece la Roma di
Eriksson nell'86, con una rincorsa incredibile sfumata poi sul più
bello anche, se non soprattutto, per colpa di varie decisioni arbitrali.
28
Ottobre
2022:
Inserita
la pagina di HJK-Roma,
5 Giornata del Girone C di Europa League 2022/2023.
Sul
solito campo improponibile per una partita di pallone (perché le regole
non devono essere uguali per tutti?), la Roma ottiene il massimo con il
minimo sforzo.
Forse con un po' troppa fatica, qualche apprensione, senza un risultato
roboante, ma comunque la vittoria porta soprattutto morale nel gruppo
giudato da Mourinho.
Sì, perché la sconfitta nel pomeriggio del Ludogorets contro il Betis,
rendeva il risultato della Roma completamente inutile: in ogni caso i
giallorossi per poter accedere al prossimo turno di Europa Leauge
avrebbero comunque dovuto vincere contro i bulgari, anche in caso di
(clamorosa) sconfitta in terra finlandese.
Mourinho sostanzialmente ha schierato una squadra costituita dagli
stessi giocatori che aveva a disposizione la scorsa stagione:
Wijnaldum, Matic, Celik e Dybala infortunati, Belotti relegato ancora
in panchina.
Uniche novità alcuni giovani che stanno crescendo bene, su tutti
Volpato proposto per la prima volta da titolare e l'esordio assoluto di
Faticanti nel finale di gara.
I giallorossi hanno giocato senza spingere troppo, e quando lo hanno
fatto sono andati velocemente e abbastanza facilmente in rete: prima
due pali consecutivi colpiti da Cristante e Mancini, poi il gol
annullato allo stesso Cristante, il gol (finalmente!) del ritrovato
Abraham e infine il raddoppio di El Shaarawy (con l'aiuto dei difensori
finlandesi).
Nel mezzo una piccola disattenzione difensiva permetteva ai padroni di
casa di agguantare il pareggio, senz ache però il canovaggio della gara
cambiasse più di tanto.
24
Ottobre
2022:
Inserita
la pagina di Roma-Napoli,
11 Giornata di Campionato 2022/2023.
La decide un episodio.
Al
termine del primo tempo, tutti gli addetti ai lavori hanno etichettato
la partita tra Roma e Napoli come "bloccata", che intendere in parole
povere una partita con zero tiri in porta e scarse emozioni.
Ma era inevitabile che fosse così il canovaccio della partita: entrambe
le squadre si sono sfidate a centrocampo per l'intera durata della
gara, e sono in rare occasioni susseguenti ad episodi si sono
affacciate dalle parti dei portieri.
Per questo le parole di Mourinho a fine gara appaiono quanto mai
veritiere: la Roma avrebbe meritato di più (il pareggio) e il Napoli
avrebbe meritato di meno (il pareggio): nessuno scandalo, quindi, in
queste parole.
La squadra attualmente capolista della Serie A, miglior attacco del
campionato, ha fatto non poca fatica a penetrare le maglie serrate
della difesa giallorossa, e la Roma dal canto suo ha provato a superare
la linea avversaria con recuperi lampo a centrocampo (Camara che ruba
palla a Ndombele nel primo tempo ne è l'emblema) o con lanci lunghi per
cercare la sponda di uno spento Abraham.
Probabilmente a fine gara il Napoli conta più occasioni "nitide" della
Roma (un tiro facilmente deviato da Rui Patricio e una occasione
capitata ad Osimhen dopo un liscio di Ibanez), ma anche Camara ha avuto
la sua occasione ribattuta da Zielinski.
Solo un episodio negativo, quindi, poteva indirizzare la gara: e
l'episodio è capitato proprio al miglior difensore giallorosso fino a
quel momento, Smalling, che sul più bello non trova il pallone
lasciandolo ad Osimhen, che inventa un gol da circo.
L'arrembaggio finale provato da Mourinho ha cambiato ben poco e non è
servito a nulla, se non a confermare che Vina è molto più deleterio in
campo di quanto si potesse immaginare (Cristante sta ancora sbraitando
per quel pallone che gli è stato tolto proprio nel momento del tiro dal
suo compagno di squadra).
La Roma gioca male, Mourinho è bollito, la squadra fa ridere...
L'unico problema di questa squadra, al momento, è che segna con il
contagocce. E nonostante questo ha 3 punti in più dello scorso anno,
con una classifica decisamente più corta...
18
Ottobre
2022:
Inserita
la pagina di Sampdoria-Roma,
10 Giornata di Campionato 2022/2023.
Sale la Roma.
Piano piano, zitta zitta, tra non poche difficoltà, la Roma si trova
lì, quarta in classifica in piena zona Champions a quattro punti dal
Napoli capolista.
Napoli che proprio domenica prossima verrà a far visista alla squadra
giallorossa all'Olimpico.
La squadra di Mourinho non è al meglio né dal punto di vista fisico né
tantomeno dal punto di vista numerico in campo, ma in queste ultime
uscite ha definitivamente puntellato la difesa trovando in Smalling un
autentico muro, anche se c'è ancora qualcosa da rivedere in attacco.
Abraham stenta a ritrovare la via del gol dello scorso anno (ma anche
la stagione passata entrò a pieno regime a novembre), Belotti
riproposto sempre più spesso lotta e si batte ma vede ancora poco la
porta, Zaniolo sta a poco a poco ritrovando gli spunti migliori e si è
in attesa del ritorno di Dybala.
Nel frattempo, forse, si è trovata una valida alternativa nel ruolo
nevralgico del campo, il centrocampo, dove Camara sta conquistando
posizioni sempre più favorevoli nelle considerazioni di Mourinho: ieri
contro la Sampdoria è stato proposto titolare al posto di Matic e la
sua maggiore dinamicità ha giovato a tutta la squadra.
Il risultato è striminzito, non c'è dubbio, ma la compattezza di
squadra (spronata profondamente dopo l'ingresso di Zaniolo) ha mostrato
lo spirito del suo allenatore.
14
Ottobre
2022:
Inserita
la pagina di Real
Betis Balompiè-Roma, 4 Giornata del Girone C di Europa League
2022/2023.
Era importante non perdere in Spagna per non bruciare definitivamente
la possibilità di passare il turno e se una vittoria sarebbe stato un
quasi passaporto per la qualificazione, il pareggio ottenuto in casa
del Betis rimette tutto in mano ai giallorossi.
Senza Zaniolo squalificato, Celik e Dybala infortunati di lunga degenza
(insieme a Wijnaldum troppo spesso dimenticato) e con Kumbulla lasciato
in tribuna per un infortunio di lieve entità occorso poco prima della
gara, Mourinho decide di affidarsi al modulo con le due punte (Abraham
e Belotti) e, anche senza creare particolari apprensioni alla porta
avversaria, il primo tempo scorre diligentemente senza alcun rischio,
fino al solito tiro da fuori di Canales (lasciato colpevolmente tirare
due volte nell'arco di pochi secondi) deviato sfortunatamente da Ibanez.
Il secondo tempo vede l'ingresso di Camara al posto di Matic e proprio
l'ultimo entrato cambia il corso della partita, prendendo pian piano
possesso del centrocampo e offrendo a Belotti l'assist vincente per il
gol del pareggio.
Sospiro di sollievo per la Roma e quindi tutto rimandato alle ultime
due gare del girone: già in Finlandia la Roma è chiamata a fare il
proprio dovere, ma soprattutto nell'ultima giornata contro il
Ludogorets i giallorossi dovranno vincere quello che sarà,
inevitabilmente, lo scontro diretto.
Intanto, però, lunedì bisogna riprendere il cammino in campionato in
casa della Sampdoria...
12
Ottobre
2022:
Inserite le Amichevoli
2008/2009: prove di ammutinamento.
L'esaltante
stagione conclusa da poco con la cavalcata giallorossa alla disperata
rincorsa dell'Inter che per alcuni minuti aveva visto la Roma
addirittura campione d'Italia, è già nu ricordo sbiadito nel tempo.
La società giallorossa guidata da Rosella Sensi non riesce a passare di
mano, nonostante i tanti rumours che girano intorno alla squadra, e il
mercato estivo viene fatto con quello che si può, cioè poco, cercando
di imbottire la rosa con molti giovani della Primavera o di ritorno dai
vari prestiti (Filippo Scardina che troverà addirittura il gol nel suo
esordio assoluto in maglia giallorossa in Champions League ne è
l'esempio).
Riescono comunque ad arrivare nomi di spicco quali Riise, Menez e
soprattutto Julio Baptista, che nell'immaginario comune dovrebbe dare
finalmente quei gol che tanto mancano all'attacco romanista.
Parte subito come peggio non potrebbe la stagione: nelle 5 amichevoli
precampionato la Roma racimola appena 2 vittorie (contro gli egiziani
dell'Al Ahly e il Frosinone), incassando di contro 8 reti contro lo
Steaua Bucarest e il Tottenham: un autentica disfatta la partita di
Londra.
Il preludio al campionato è la Supercoppa Italiana, disputata ancora
una volta contro l'Inter e persa malamente ai rigori con l'errore
decisivo di Totti, che purtroppo durante la stagione sarà spesso
latitante alle prese con diversi infortuni.
Qualcosa si sta lentamente rompendo nell'equilibrio tra
Spalletti-squadra-società, e i risultati tardano ad arrivare: tremenda
la partenza in campionato e anche in Champions League, con la squadra
che non riuscirà mai a riprendersi del tutto.
Il culmine dell'ammutinamento mascherato si ha a Gennaio 2009, quando
Panucci in preda a crisi isteriche rifiuta la panchina e annuncia il
suo addio alla Roma, salvo poi ripensarci durante la stagione, ma ormai
la frittata è fatta.
I giallorossi non riescono a replicare la rincorsa della stagione
passata e alternano buone gare a crolli incomprensibili.
Risultati che a fine anno riescono a malapena a garantire un posto in
Europa League.
Non va certo meglio in Champions League, dopo un girone comunque vinto
nonostante la presenza del Chelsea e la partenza con handicap contro il
Cluj, negli Ottavi di Finale ancora una volta i rigori sono fatali
contro l'Arsenal: Vucinic e Tonetto mettono fine alle speranze di
proseguire nel torneo.
10
Ottobre
2022:
Inserita
la pagina di Roma-Lecce,
9 Giornata di Campionato 2022/2023.
Vittoria dolce amara.
Doveva essere la giornata perfetta: la Roma che affronta in casa un
Lecce non certo brillantissimo, i probabili tre punti che avrebbero
rilanciato in classifica e nel morale i giallorossi, una possibile
occasione per alcuni giocatori di sbloccarsi definitivamente nella via
del gol (Zaniolo, Abraham, Belotti).
Tutto sembrava far presagire per il meglio: un avvio confortante della
squadra di Mourinho, subito il gol di Smalling di testa, l'espulsione
(forse esagerata) di Hjulmand e Lecce in 10.
E invece a questo punto i giallorossi rallentano, traccheggiano,
giochicchiano.
E il Lecce prende coraggio e, abbastanza fortunosamente, agguanta il
pareggio.
Nulla di trascendentale, la Roma ha tutti i mezzi e le capacità per
sopraffare i pur volenterosi salentini.
Ma i minuti scorrono, il primo tempo finisce in parità nonostante le
occasioni avute (soprattutto quella di Zaniolo) per poter chiudere in
vantaggio i primi 45 minuti.
Vantaggio che comunque arriva ad inizio ripresa grazie al rigore
segnato da Dybala (5 gol consecutivo) ma proprio calciando il rigore il
fantasista argentino si infortuna.
E probabilmente sarà un infortunio di lunga durata, che mette
seriamente nei guai la Roma: finora è su di lui che si sono appoggiati
i compagni per togliere le castagne dal fuoco nei momenti di
difficoltà, finora è lui il marcatore più prolifico della squadra,
finora è a lui che Mourinho ha dato le chiavi per poter far crescere
questa squadra.
E ora? Con la carenza di gol segnati dagli attaccanti giallorossi (che
per forza di cose arriveranno, prima o poi), la Roma rischia di andare
in difficoltà anche nelle partite apperentemente semplici come quella
di ieri e di rischiare di fare delle figuracce perché il fiato corto,
come continua a ripetere sempre Mourinho, la squadra ce l'ha eccome.
Le partite bisogna chiuderle al più presto quando se ne presenta
l'opportunità. Non si possono soffrire certe partite quando invece
andrebbero gestite in ben altra maniera.
Il Napoli corre, e tra due domeniche verrà a a farci visita...
07
Ottobre
2022:
Inserita
la pagina di Roma-Real
Betis Balompiè, 3 Giornata del Girone C di Europa League 2022/2023.
Dybala non basta.
Partita di difficile interpretazione, come alcune dell'ultimo periodo,
nella quale la Roma non doveva assolutamente perdere, e invece esce dal
campo sconfitta con un gol incredibile per come è arrivato a due minuti
dalla fine.
Gara che si mette subito male: in uno scontro fortuito tra Mancini e
Celik, quest'ultimo ha la peggio e deve abbandonare il campo lasciando
spazio a Spinazzola, che Mourinho voleva far riposare.
Fatica la Roma a prendere le misure al Betis, che si avvicni più volte
minaccioso dalle parti di Rui Patricio, colpendo anche un palo.
Eppure sono proprio i giallorossi a passare in vantaggio grazie ad un
perfetto rigore realizzato da Dybala a seguito di un tocco di mano in
area avversaria.
Ma il pareggio del Betis non tarda ad arrivare con un tremendo tiro da
fuori di Rodriguez al quale però era stato lasciato troppo spazio di
manovra.
La Roma a questo punto sembra scuotersi e in pochi minuti confeziona
prima una traversa di Zaniolo (comunque in fuorigioco) e subito dopo ci
vuole un intervento prodigioso di Bravo a negare la rete ancora una
volta a Dybala.
Nella ripresa, che scivola via sulla falsa riga del primo tempo,
Cristante ha la più limpida occasione per raddoppiare a due passi dalla
porta: come riesce a colpire il portiere avversario non si riesce a
credere.
La stanchezza inizia ad affiorare e neanche i cambi di Mourinho
riescono a dare la spinta necessaria alla squadra e sul finire di gara,
su un errore di valutazione di Spinazzola arriva il gol vittoria degli
spagnoli che mettono in seria difficoltà il cammino della Roma nella
competizione.
04
Ottobre
2022:
Inserita
la pagina di Inter-Roma,
8 Giornata di Campionato 2022/2023.
Che Dybala, che Roma!
Dopo la splendida vittoria, in rimonta, sul campo dell'Inter che l'anno
scorso Mourinho aveva più volte indicato come una squadra di una
categoria superiore, è lecito e giustificato pensare in grande e
guardare con ottimismo al futuro.
Troppo molle, forse, l'approccio alla gara nei primi minuti, quando due
volte i nerazzurri sono riusciti a superare la difesa e ad infilare Rui
Patricio (il primo annullato per fuorigioco del solito Dzeko, che
contro la sua ex squadra riesce sempre ad andare in rete...), ma di ben
altra caratura il resto della partita, quando i giallorossi hanno
iniziato ad alzare il baricentro e ad essere più aggressivi
(finalmente!) a centrocampo.
E proprio da una pressione di Spinazzola su Barella sulla linea di metà
campo, ecco arrivare il pareggio, splendido, al volo, segnato da
Dybala, autentico uomo in più di questa squadra.
È sempre lui a proporsi ai compagni e a farsi dare la palla, ad
attirare gli avversari, ad illuminare la scena e il campo.
Dietro, invece, la voce da padrone la fa Smalling, presente su ogni
pallone alto o basso che sia, in chiusura su tutti e tutto, con un
senso della posizione invidiabile e tempi sull'anticipo eccellenti.
Ma non solo: è proprio il difensore inglese che regala la vittoria e i
tre punti alla Roma con un preciso colpo di testa che batte Handanovic
e chiude di fatto la partita.
Ad ogni modo l'intuizione geniale prima ancora che cominciasse la gara
ce l'ha avuta Mourinho: mescolando completamente le carte e togliendo
Abraham dal centro dell'attacco, lasciando un reparto offensivo privo
del suo terminale principale e lasciando interdetta la difesa
nerazzurra.
Una vittoria del collettivo, grazie alle giocate (e alle idee) dei
singoli.
19
Settembre
2022:
Inserita
la pagina di Roma-Atalanta,
7 Giornata di Campionato 2022/2023.
Poca concretezza.
La sfiga in questo periodo ci vede benissimo, e la Roma è la sua
vittima preferita.
Prima dell'inizio dell'importantissima gara contro la capolista
Atalanta, nella rifinitura Mourinho perde per un fastidio muscolare
l'uomo in più di questo periodo, Paulo Dybala.
La partita comunque può essere alla portata dei giallorossi, ma il
primo tempo sfila via, come troppo spesso accade, senza particolari
emozioni fino al gol, praticamente a sorpresa, del giovane atalantino
Scalvini.
A quel punto i giallorossi si scuotono e cominciano a chiudere i
bergamaschi nella propria trequarti e a mettere sotto assedio la porta
difesa da Sportiello.
Così come il secondo tempo, che alla fine vedrà sulle statistische di
fine gara 2 soli tiri da parte dell'Atalanta contro i 21 della Roma,
che però non sono andati a segno per errori clamorosi sottoporta da
parte degli attaccanti della Roma e di interventi perentori di
Sportiello.
E in ultimo, ma non di poco conto, gli errori dell'arbitro Chiffi che
prima grazia in un paio di occasioni De Roon che avrebbe meritato la
doppia ammonizione e poi l'espulsione, e poi nega almeno un evidente
rigore su Zaniolo, reo solo di essere stato troppo onesto e di non
essersi buttato a terra dopo il fallo subito.
Forse Mourinho non ha tutti i torti: dovrebbe iniziare a dire ai suoi
di buttarsi in area al primo contatto...
Ora la sosta, inutile, per la Nazionale. Ma stavolta potrebbe tornare
utilissima alla Roma per recuperare i vari giocatori infortunati,
ultimi della lista Dybala e Pellegrini, anche lui uscito dal campo con
un fastidio muscolare.
16
Settembre
2022:
Inserita
la pagina di Roma-HJK,
2 Giornata del Girone C di Europa League 2022/2023.
Dybala cambia la partita.
La squadra finlandese arrivata all'Olimpico era ciò di cui aveva
bisogno la Roma di Mourinho per rialzarsi anche in Europa League.
Eppure, nonostante la differenza di caratura tecnica tra le due squadre
e l'espulsione del loro centrale difensivo dopo neanche 15 minuti, i
giallorossi hanno impiegato più del dovuto a trovare il bandolo della
matassa della gara.
Anzi, clamorosamente dopo pochi minuti dall'espulsione, erano proprio
gli ospiti a sfiorare il gol con un colpo di testa che ha sopreso Rui
Patricio e scheggiato il palo della porta romanista.
Qualche sussulto, qualche giocata di Belotti voglioso di trovare il
primo gol in giallorosso, qualche strappo di un ritrovato Zaniolo,
qualche apertura di Matic, ma il primo tempo è scorso via senza
particolari emozioni.
La ripresa, invece, è iniziata sotto una stella diversa, quella di
Dybala: dopo appena 70 secondi dal suo ingresso, ecco che proprio
l'argentino sbloccava il risultato dopo uno scambio con Pellegrini.
E dopo appena due minuti, lo stesso Pellegrini sfrutta una carambola
innescata da Zaniolo per raddoppiare.
All'appello per concludere al meglio la serata, mancava solo il gol del
"Gallo", che puntualmente arriva dopo essersi liberato bene in area dal
suo diretto marcatore.
Un buon viatico, quindi, per guardare con più serenità al futuro anche
se c'è ancora molto da migliorare per puntare al massimo risultato.
Sia in Campionato che in Europa League...
14 Luglio
2022:
Inserite le Amichevoli
2007/2008: sarebbe bastato poco...
Come
nella precedente stagione, il campionato è stradominato dalle due
squadre uscite indenni dallo scandalo calciopoli: la Roma e l'Inter.
I nerazzurri sono sicuramente meglio attrezzati dei giallorossi, che a
livello societario stanno cercando in tutti i modi di trovare un
acquirente facoltoso (durante l'anno si avvicina il magnate americano
Soros) e nel frattempo la famiglia Sensi cerca di fare di necessità
virtù.
Per cui il calciomercato non vede acquisti particolarmente di rilievo,
se non la sostituzione di Chivu (andato proprio all'Inter) con il
brasiliano Juan, che diventerà un punto saldo della difesa giallorossa.
Anche Cicinho e Giuly potrebbero essere dei nomi altisonanti, ma il
loro rendimento (soprattutto del terzino brasiliano) non sarà mai
all'altezza e si perderanno strada facendo.
Precampionato avaro di soddisfazioni, anzi, solo sconfitte se non si
esclude il pareggio con il Bayer Leverkusen e la vittoria contro il
Frosinone: per il resto il Borussia Dortmund, il West Ham e la Juventus
fanno il bello e il cattivo tempo nell'area giallorossa ancora in
rodaggio.
Eppure la stagione parte bene: vittoria in casa dell'Inter nella
Supercoppa Italiana e primo trofeo conquistato, in campionato 3
vittorie su 3 partite che significano primato i nclassifica, ma dalla
quarta giornata in poi l'Inter effettua il sorpasso e non perderà più
la vetta.
Anzi allungherà fino ad un distacco di 11 punti, colmati sul finire
della stagione che illude i tifosi della Roma che il sogno scudetto sia
ancora possibile, ma i troppi punti persi per strada (oltre alcuni
errori arbitrali e un'ultima stagione che vede la Roma sul campo del
Catania affamato del punto salvezza e l'Inter in casa del Parma
praticamente retrocesso), non permettono il miracolo.
Piccola rivincita presa proprio contro l'Inter in Coppa Italia, che
vede le due squadre finaliste dell'anno precedente contendersi ancora
il trofeo: come nell'ultima edizione, sarà ancora la Roma ad
aggiudicarsi la sua nona Coppa Italia.
Prestigioso il cammino in Champions League: dopo aver superato il non
facile girone contro il Manchester United, lo Sporting Lisbona e la
Dinamo Kiev, negli ottavi la Roma elimina il Real Madrid andando a
vincere al Bernabeu grazie ai gol di Taddei e Vucinic.
Ma ai quarti ancora il Manchester United mette la parola fine alla
corsa giallorossa.
13
Settembre
2022:
Inserita
la pagina di Empoli-Roma,
6 Giornata di Campionato 2022/2023.
Sofferenza e vittoria.
Si può cacciare un urlo liberatorio dopo una partita vinta contro
l'Empoli?
Sì, se quella vittoria arriva dopo due sconfitte consecutive e
particolarmente brutte e dopo una partita di autentica sofferenza per
gran parte della gara.
Perché se è vero che la Roma poteva agilmente superare l'ostacolo
toscano, è altrettanto vero che alcune ombre in questi ultimi giorni
avevano cominciato ad ombreggiare il sereno sopra Trigoria e l'operato
di Mourinho.
Gli infortuni in sequenza, poi, erano riusciti a rovinare quel clima
disteso e sicuro che si era venuto a formare fin dalla fine del
precampionato e le certezze che riposte nella squadra giallorossa, in
alcuni cominciavano a vacillare.
E invece un grande Dybala (al momento sicuramente l'uomo in più della
squadra) ha trascinato la Roma alla vittoria segnando prima in proprio
il gol del vantaggio e poi offrendo su unpiatto d'argento il gol
vittoria a Abraham (che comunque aveva fatto partire l'azione dalla
propria area di rigore).
In mezzo tanta, troppa, sofferenza contro un Empoli ben organizzato,
certo, ma pure sempre confinato in fondo alla classifica, il pareggio
toscano e l'incapacità di chiudere il conto in anticipo con l'errore di
Pellegrini dal dischetto e gli errori clamorosi sottoporta prima di
Bove e poi di Belotti.
La Roma non è al meglio, a volte sembra essere già col fiato corto, ma
comunque c'è, è lì ad un punto dalla vetta e con un punto in più
rispetto alla scorsa stagione.
Ora bisogna necessariamente raddrizzare il tiro anche in Europa giovedì
contro l'HJK.
I malumori lasciamoli da parte.
17 Agosto
2022:
Inserita
la pagina di Salernitana-Roma,
1 Giornata di Campionato 2022/2023.
Buona la prima.
Riparte la stagione e riparte la Roma targata Mourinho.
Il tecnico portoghese schiera praticamente la stessa squadra dello
scorso anno (con l'aggiunta del rinnovato Spinazzola) e inserisce solo
Dybala come nuovo acquisto (e che acquisto) nello scacchiere
giallorosso.
La Salernitana prova a resistere, ma ben presto la maggiore qualità
della Roma esce fuori e il risultato finale di 1-0 sta più che stretto
ai giallorossi, che vanno più e più volte vicino al gol, cogliendo un
palo con lo stesso Dybala dopo una devastante sgroppata di Zaniolo e
con altre diverse occasioni fallite per un nonnulla.
Nella ripresa il ritmo cala e sul finire Mourinho punta più al
contenimento che all'attacco, e considerando che Rui Patricio è stato
pressocché inoperoso per l'intero arco della gara, si può dire che la
scelta tattica è stata più che azzeccata.
Siamo solo alla prima e il mercato sarà ancora aperto a lungo: sperando
di non perdere nessun pezzo da novanta e di riuscire a puntellare là
dove il tecnico chiede aiuto, si può guardare con fiducia alla stagione
che sarà...
06 Luglio
2022:
Inserite le Amichevoli
2006/2007: Calciopoli rimescola tutto.
Il ciclone che ha colpito (finalmente) il calcio italiano rivoluziona
completamente le gerarchie delle squadre.
Non come avrebbe dovuto, ma perlomeno alcune squadre vengono punite in
maniera pesante: la Juve in Serie B (anche se avrebbe dovuto essere
Serie C), Fiorentina, Reggina, Lazio e Milan con molti punti di
penalizzazione (che poi verranno diminuiti durante l'anno...).
Tutto questo permette alla Roma non solo di prendere parte alla
Champions League, ma di candidarsi per la vittoria dello scudetto:
purtroppo però le casse della società languono e le possibilità di fare
quello scatto necessario per competere con l'Inter non sono moltissime.
Spalletti prova a fare di necessità virtù: nel precampionato prova
moltissimi giovani della Primavera o di ritorno dai vari prestiti,
nella speranza di trovare qualche elemento che possa fare al suo caso:
addirittura prova a far tornare importante l'egiziano Mido, vista
l'impellente necessità di affiancare un attaccante di valore a Totti.
Purtroppo l'esperimento non riuscirà e Mido verrà rispedito al
Tottenham, Nonda non viene minimamente preso in considerazione e anche
Montella non riuscirà mai a superare definitivamente i problemi fisici
e a metà anno saluterà anche lui.
Ma le difficoltà appaiono evidenti da subito: col Porto, Ambrugo e
Valencia arrivano delle sconfitte che mettono in mostra tutti i limiti
di questa squadra imbottita di giovani, a cui manca effettivamente una
guida esperta a soprattutto a centrocampo.
Sarà Pizarro l'acquisto di punta di una campagna acquisti avara e senza
clamorosi colpi (a parte Vucinic che però nella sua prima annata
faticherà a trovare spazi e la via del gol), ma ad ogni modo il tecnico
di Certaldo riuscirà a plasmare una squadra a tratti spettacolare
intorno al capitano giallorosso, che a fine anno risulterà
capocannoniere della Serie A e vincitore della Scarpa d'Oro.
L'Inter appare da subito di un altro pianeta, e vincerà facilmente lo
scudetto, nonostante la Roma tenti fino all'ultimo di insidiare il
primo posto.
I giallorossi si rifaranno proprio contro i nerazzurri vincendo la
Coppa Italia infliggendo agli avversari un sono 6-2 nella Finale
d'andata.
In Champions League invece, dopo l'esaltazione di aver eliminato il
Lione agli Ottavi di Finale (fantastico il gol di Mancini in Francia
che chiude i conti dopo il gol di Totti), ai Quarti arriva
l'umiliazione del 7-1 sul campo del Manchester United e la conclusione
più amara della corsa europea.
30 Maggio
2022:
Inserita
la pagina di Roma-Feyenoord,
Finale di Conference League 2021/2022.
Roma ha vinto!
Una
serata di emozioni intense, fortissime, vissute sulle montagne russe,
partendo dall'attesa per l'inizio della finale di Conference League,
passando per l'ansia dell'infortunio a Mkhitaryan, per la gioia
incontenibile del gol di Zaniolo mentre Mourinho cercava di ristabilire
la calma in panchina, per la sofferenza dei due pali in pochi minuti
colpiti dal Feyenoord ad inizio ripresa e arrivando con non poca fatica
all'esplosione di felicità al fischio finale dell'arbitro.
La Roma
ha vinto il suo primo trofeo europeo (se si considerano soltanto i
trofei UEFA) ed è inutile continare a sostenere che è la Cenerentola
dei trofei europei: da 12 anni nessuna squadra italiana era più
riuscita a vincerne uno, qualsiasi esso sia.
Roma ha vinto, fatevene una ragione.
È la vittoria della dirigenza, dei Friedkin, che al primo anno da
presidenti in solitaria, sono riusciti a portare a Roma sia Mourinho
contro ogni pronostico, che il primo importantissimo trofeo
internazionale.
È la vittoria di Mourinho, vero artefice di questa squadra, alla quale
è riuscito ad instillare (non senza qualche difficoltà iniziale) il suo
credo e il suo carattere: là dove la qualità non c'era, ha rafforzato
la grinta e l'attaccamento alla causa.
È la vittoria della squadra, capace di resistere fino all'ultimo allo
sfinimento fisico e mentale, di una stagione durata ben 55 gare
complessive, iniziata il 19 agosto 2021 a Trebisonda proprio in
Conference League e conclusasi a Tirana, nel più bello dei finali. È la
vittoria dei tifosi, quelli presenti a Tirana, quelli presenti
all'Olimpico, quelli chiusi in casa, quelli scesi in strada al fischio
finale: quei tifosi che non hanno mai fatto mancare il calore e il
tifo, oltre i 90 minuti delle gare, oltre ogni risultato, oltre il
pareggio alla penultima giornata di campionato contro il Venezia, oltre
il tremendo 6-1 di Bodo.
È la vittoria della Roma, della nostra Roma, della "famiglia" Roma come
più volte l'ha voluta chiamare, giustamente, Josè Mourinho: tutti
insieme abbiamo creduto in questo risultato, tutti insieme lo abbiamo
sognato, tutti insieme lo abbiamo raggiunto.
Roma ha vinto... Roma ha vinto!
18 Maggio
2022:
Inserite le Amichevoli
2005/2006: Spalletti riporta entusiasmo.
Dopo l'improbabile annata precedente, in cui si sono susseguiti 4
allenatori e la squadra è stata per la maggior parte del tempo in una
sorta di ammutinamento e autogestione, il presidente Sensi (che ormai
malato ha sostanzialmente abdicato in favore della figlia Rosella
Sensi) decide di provare ad aprire un nuovo ciclo affidando la guida
tecnica della squadra a Luciano Spalletti.
Il tecnico di Certaldo viene da delle belle stagioni all'Udinese e
anche alla Roma vuole proseguire la sua ascesa.
La Roma non ha molto da spendere e prova a puntellare la squadra in
qualche modo: in porta viene inizialmente confermato il giovane Curci,
ma la sua inesperienza e i suoi limiti vengono presto smascherati in
favore di Doni, che diventerà titolare inamovibile dal derby.
In difesa arriva dal Bayern Monaco arriva il ghanese Samuel Kuffour, a
centrocampo Rodrigo Taddei (oltre che a Alvarez e Kharja) mentre in
attacco, con un Cassano sempre più ai margini della squadra, Shabani
Nonda: di questi, solo Taddei lascerà un'impronta importante alla causa
giallorossa.
Le amichevoli precampionato mostrano una nuova squadra che prova a
mettere in pratica i nuovi dettami tecnici, ma i problemi in difesa non
sono stati risolti del tutto.
Contro il Panathinaikos arriva il Trofeo Valsir e contro il Messina il
Memorial Giuseppe Franza: nelle 8 amichevoli disputate, non arriverà
neanche una sconfitta.
Parte la stagione e la Roma inizia subito forte, incappando però in
alcune clamorose sconfitte, ma anche in vittorie esaltanti.
Fino a marzo 2006 la Roma lotta su tre fronti, per poi mollare la Coppa
Uefa agli Ottavi contro il Middlesbrough.
In Coppa Italia invece arriva fino in Finale venendo sconfitta ancora
una volta dall'Inter.
In Campionato, invece, lotta fino all'ultimo per raggiungere un
piazzamento in Champions League che sfuma per pochi punti: ma il tutto
verrà ribaltato e sconvolto dal ciclone Calciopoli che stravolge tutto
ma non pulisce abbastanza il marcio ormai incancrenito del calcio
italiano, regalando lo scudetto all'Inter e promuovendo la Roma come
secondo classificata, consentendole così di entrare direttamente alla
prossima Champions League.
15 Maggio
2022:
Inserita
la pagina di Roma-Venezia,
37 Giornata di Campionato 2021/2022.
L'Europa si complica.
Una partita che per certi versi ha dell'incredibile.
A partire dalla partenza: pronti, via e il Venezia (già in serie B)
sorprende la difesa giallorossa e passa in vantaggio tra la sorpresa
generale.
Da questo momento in poi si gioca ad una porta sola e con una sola metà
campo, quella del Venezia dove si riversano in massa tutti i giocatori
giallorossi alla ricerca frenetica ma non confusionaria del gol.
E la Roma spesso e volentieri va vicinissimo alla rete, ma solo la
sfortuna e dei decisivi interventi del portiere avversario impediscono
la realizzazione dell'obiettivo.
già nel primo tempo si contano ben 14 tiri verso la porta avversaria e
una traversa clamorosa colpita da Pellegrini su punizione.
In più il Venezia resta incredibilmente in 10 per una follia di Kiyine
che scalcia senza motivo lo stesso capitano giallorosso.
La ripresa, se possibile, ha ancora di più dell'incredibile: la Roma
continua il suo forcing, ma non c'è niente da fare, la porta avversaria
non capitola grazie ad altre 3 traverse colpite (Cristante, ancora
Pellegrini e Zalewski) e a dei prodigiosi interventi di Maenpaa.
Solo al 76' Shomurodov (dopo un altro importante intervento del
portiere su Pellegrini) riesce a spedire la palla in rete, e ancora
altre limpidissime occasioni sono miracolosamente sventate dalla difesa
veneziana, chiudendo così ogni speranza di allungare in classifica e
assicurarsi (quasi) un posto in Europa League per l'anno prossimo.
Ora, almeno per quanto riguarda il campionato, la qualificazione alla
competizione europea non dipende più solo dalla Roma.
Diverso il discorso per quanto riguarda l'altro modo di approdare
all'Europa League attraverso la finale di Conference League: i
giallorossi sono chiamati a vincere la finale di Tirana contro il
Feyenoord tra due settimane.
I tifosi chiedono a gran voce l'ingresso della Roma nella Storia:
questa Roma, senza tutta questa sfortuna, è in grado di raggiungere
l'obiettivo.
06 Maggio
2022:
Inserita
la pagina di Roma-Leicester
City, Ritorno della Semifinale di Conference League 2021/2022.
Si vola a Tirana!
Non
sarà Parigi (dove si disputerà la Finale di Champions) né Siviglia
(dove si disputerà quella di Europa League), ma la Roma approda 31 anni
dopo l'ultima volta, ad una finale di una competizione europea che l'ha
vista assoluta protagonista, con ben 14 partite disputate finora da
quel lontano 19 agosto 2021 quando tutto iniziò contro il Trabzonspor.
E proprio come quella squadra di 31 anni fa in finale di Coppa Uefa
contro l'Inter, probabilmente anche questa non è la più forte in
assoluto che i tifosi giallorossi abbiano mai ammirato, ma come
dimostrato ieri sera questa è una squadra che lotta dal primo
all'ultimo minuto, che sa soffrire insieme ai propri tifosi, che getta
il cuore oltre l'ostacolo e non demorde, che esce dal campo con la
maglia sudata avendo dato tutto, ma proprio tutto per raggiungere
l'obiettivo.
Ieri molti giocatori sono usciti dal campo stremati, così come il loro
allenatore, autentico Deus Ex Machina di questa squadra, che quando
c'era da criticare e dare giù ai propri giocatori non ci ha pensato due
volte, definendoli scarsi, con poca qualità, per poi ritirarli su e
plasmare la questa squadra a suo piacimento.
Anche nella bolgia di ieri che era l'Olimpico la Roma è apparsa proprio
una squadra di Mourinho, che ha messo subito alle corde il Leicester,
lo ha pressato, gli ha tolto il respiro, è passata in vantaggio e ha
rischiato più volte di raddoppiare.
E poi si è ritirata in difesa cercando di stanare l'avversario. Senza
mai rischiare nella propria area di rigore, senza mai (o quasi) far
sporcare i guanti a Rui Patricio.
Abraham autentico leone, che si è caricato sulle spalle non solo
l'intero reparto offensivo, ma dando spesso una mano a centrocampo,
lanciando i vari Zaniolo e Zalewski (ancora una superlativa prova del
giovane polacco), chiedendo più volte alla fine il cambio al suo
allenatore che fingeva di non vederlo, uscendo infine veramente
stremato.
Ma sono tanti i protagonisti di questo magnifico percorso: Pellegrini
vero capitano, Smalling finalmente tornato a dirigere la difesa
giallorossa, Karsdorp e Zalewski frecce sulle fasce, e uno
straordinario, commovente pubblico presente allo Stadio Olimpico,
trasformato per l'occasione in un catino traboccante di colori
giallorossi, grida, cori, incitamenti continui e continuo sventolio dei
vessilli della Roma.
L'appuntamento con la Storia ci aspetta. A Tirana.
29 Aprile
2022:
Inserita
la pagina di Leicester
City-Roma, Andata della Semifinale di Conference League 2021/2022.
Tutto da decidere.
Se
come dice Mourinho questa partita è solo il primo tempo della partita
che si concluderà giovedì prossimo, al momento si va negli spogliatoi
con un risultato confortante. Perlomeno dal punto di vista del
risultato.
L'impresa appariva difficile fin dal sorteggio: il
Leicester è comunque una squadra inglese e di certo non l'ultima
arrivata, e la tradizione oltre Manica della Roma non è per niente
favorele.
La banda di Mourinho regge bene botta sulle folate offensive dei
padroni di casa, e improvvisamente passa in vantaggio grazie ad una
splendida giocata di Zalewski (indubbiamente il migliore in campo) che
fugge sulla sua fascia di competenza servendo un pallone delizioso a
Pellegrini che deve solo spingerlo in porta.
Il Leicester accusa il colpo e i giallorossi più volte sembrano poter
mettere ko gli avversari, ma sbagliano troppo spesso l'ultimo
passaggio, dando nuovamente respiro agli inglesi.
Che piano piano tornano a recuperare terreno e a presentarsi aggressivi
dalle parti di Rui Patricio, che comunque al termine della gara avrà
compiuto solo due parate, una nel primo tempo e una, importantissima,
nella ripresa.
Anche il pareggio inglese è frutto di un colpo di fortuna: è Ibanez che
nel tentativo di anticipare l'avversario, lancia involontariamente
Barnes sul cui cross Mancini, anche lui nel tentativo di anticipare
Lookman, spinge la palla nella propria rete.
Continua poi la pressione del Leicester, ma è nuovamente la Roma ad
avere la più grossa occasione per segnare: Abraham difende benissimo un
pallone in area avversaria e dal cilindro tira fuori un magistrale
colpo di tacco che lascia Oliveira libero di tirare in porta, ma
Schmeichel è attento sul primo palo e lascia il risultato (e la
qualificazione) immutato rinviando tutto a giovedì prossimo
all'Olimpico.
Stavolta, a differenza delle ultime volte, la finale è alla portata
della Roma. "Finao alla vittoria".
15 Aprile
2022:
Inserita
la pagina di Roma-Bodo/Glimt,
Ritorno dei Quarti di Finale di Conference League 2021/2022.
Che Zaniolo!
Mourinho
al termine della partita di andata ne era sicuro e non lo aveva di
certo nascosto, dicendolo a tutti: la Roma avrebbe vinto l'ultima
partita stagionale contro il Bodo/Glimt e si sarebbe sicuramente
qualificata per le Semifinali di Confernce League.
E così è stato.
La sua squadra è scesa in campo sicura dei propri mezzi e dopo appena 5
minuti già era in vantaggio: il gol di Abraham porta l'inglese di
diritto nella storia del club giallorosso, con il suo ventiquattresimo
gol stagionale agganciando Rodolfo Volk nalle classifica dei miglior
realizzatori giallorossi alla prima stagione (ma l'attaccante di Fiume
nel 1928/1929 disputò indubbiamente meno gare rispetto ad Abraham...)
Partita in discesa fin da subito quindi per i giallorossi, che però non
allentano la presa e costringono gli avversari all'angolo, costruendo
pericoli su pericoli alla porta del povero Haikin.
Il raddoppio arriva dopo neanche 20 minuti grazie ad una perfetta e
bellissima azione tutta di prima che mette Zaniolo davanti la porta per
il raddoppio.
Ma il talento giallorosso ne ha per tutti i gusti: poco dopo, grazie ad
una preziosa intuizione del giovane Zalewski (ancora lui) con un
preciso tocco sotto scavalca ancora una volta il portiere avversario e
ad inizio ripresa, dopo una delle sue azioni caratteristiche, con una
"sassata" sotto il sette segna il definitivo gol del 4-0 e il gol della
sua straordinaria tripletta.
Lo stadio finalmente pieno può giustamente festeggiare i propri
beniamini e chiedere ancora una volta a gran voce il ripristino dello
storico stemma della Roma.
Per ora i tifosi giallorossi possono godersi la seconda semifinale
europea consecutiva dopo quella in Europa League dello scorso anno
(finita non proprio benissimo...), con la Roma ancora una volta in
solitaria a rappresentare l'Italia in Europa.
Alla faccia di tutti quei pallonari e chiacchieroni che si riempiono la
bocca di paroloni per le squadre della nostra Serie A più "accreditate"
ma che da tempo non raggiungono traguardi importanti fuori dai confini
nazionali...
10 Aprile
2022:
Inserita
la pagina di Roma-Salernitana,
32 Giornata di Campionato 2021/2022.
Stanchi, ma pronti per giovedì.
Non
è che si parla di affrontare un Real Madrid o un Manchester United, o
come qualcuno ha voluto ricordare, forzando il paragone, il Dundee in
Coppa dei Campioni nel 1984.
È stato detto più volte: la Roma al
momento è questa, e anche un semplice scontro contro i semisconosciuti
norvegesi del Bodo/Glimt diventa una sfida "della vita", del "o tutto o
niente", del "dentro o fuori".
E dopo tre scontri in cui questa Roma non è riuscita mai a vincere, la
prossima sarà quella decisiva. E arrivarci con una vittoria era
fondamentale.
E anche in questo caso, questa Roma è riuscita a mettersi paura più o
meno da sola rischiando di andare a fondo contro la più o men ogià
retrocessa Salernitana, squadra dignitosissima che sta continuando ad
onorare il campionato (anche se non sarebbe dovuta essere iscritta al
campionato).
Un arbitraggio imbarazzante ha poi reso le cose più complicate del
normale, scontentando entrambe le squadre con decisioni sempre dubbie.
Fatto sta, comunque, che la Salernitana passa in vantaggio e mette in
seria difficoltà i giallorossi, costretti a rincorrere per buona parte
della gara, riuscendo a raggiungere prima il pareggio con una perla di
Carles Perez grazie ai cambi (stavolta azzeccati) di Mourinho e dopo
pochi minuti il gol-vittoria di Smalling, gol arrivato ancora una volta
in questa stagione da azione da calcio da fermo.
La squadra è stanca, alcuni giocatori stanno tirando il fiato (Abraham
su tutti), altri non sono al pieno della forma, fisica o mentale che
sia (Zaniolo), altri si riaffacciano dopo quasi un anno in panchina
(Spinazzola).
Quinto posto consolidato in campionato, Atalanta lasciata a 6 punti,
senza pensare alla Juventus poco avanti, ma comunque troppo lontana per
questa squadra.
Ora testa a giovedì e al "Real" Bodo/Glimt: ripartendo da quei tre
minuti di ieri che hanno cambiato il corso della partita contro la
Salernitana e che potrebbero cambiare il senso di questa stagione.
05 Aprile
2022:
Inserite le Amichevoli
2004/2005: Un disastro dopo l'altro.
Una stagione partita male, continuata peggio e conclusa malissimo.
Capello e il suo entourage passa dal "Mai alla Juve" alla fuga notturna
proprio in direzione dei bianconeri quando capisce che Franco Sensi e
la sua famiglia non ha più la disponibilità economica per offrirgli una
squadra da vertice.
Insieme a lui abbandonano la nave Zebina ("Torino è una città piena di
sole") e Emerson, che tra un tira e molla presenta alla società un
certificato medico in cui si certifica la sua "depressione", motivo per
il quale non si presenta al raduno e ai successivi allenamenti.
La nuova Roma, quindi, si affica a Cesare Prandelli e rimpiazza Zebina
con Mexes e Emerson con Perrotta.
Ma il vero problema che deve affrontare il neo tecnico sono le
intemperanze di Cassano, che decide di buttare il suo enorme talento
nel secchio, litigando con tutti per ogni minima problematica.
L'allenatore di Orzinuovi resiste il breve periodo di precampionato,
prima di abbandonare tutto per seguire in prima persona la moglie
malata: dopo il ritiro a Irdning, la Roma vola prima negli Stati Uniti
per la Champions World Soccer Series, e poi in estremo oriente dove
pareggia con il Tokyo nel "Dream Match".
I giallorossi non ingranano e nella partita inaugurale contro l'Iran
vengono a galla tutti i pregi e i difetti di questa squadra, che
proseguiranno per tutta la stagione.
La panchina viene affidata a Rudi Voeller, accolto con tutti gli onori
del caso dal pubblico giallorosso, ma la sua avventura sulla panchina
dura appena 3 settimane: una vittoria e un pareggio casalingo contro
Fiorentina e Lecce, una clamorosa sconfitta a Messina e la disfatta del
Bologna di Mazzone, oltre che alla sconfitta a tavolino in Champions
League a seguito del lancio di una monetina sulla fronte dell'arbitro
Frisk.
Decisamente troppo per il tecnico tedesco.
La dirigenza giallorossa decide così di affidarsi a Luigi Delneri per
la guida tecnica, che negli anni passati aveva portato il piccolo
Chievo ad impressionare l'Italia intera.
La squadra sembra ritrovare la rotta giusta, nonostante Cassano
continui a fare tutto ciò che vuole, ma la Champions League vede i
giallorossi uscire malamente al primo turno.
Il campionato prosegue mostrando tutte le contraddizioni di questa
squadra nata male e guidata peggio, fino a scivolare sempre più giù
verso la zona pericolosa della classifica.
Arriva così l'ennesimo cambio sulla panchina giallorossa, che viene
affidata a Bruno Conti: con lui arrivano appena 7 punti in 10 partite
di campionato (una sola vittoria), ma tanto basta a raggiungere una
"tranquilla" salvezza, ma soprattutto una corsa verso la Finale di
Coppa Italia, eliminando la Fiorentina (ai rigori) e l'Udinese, prima
di cadere sotto i colpi di Adriano, Mihajlovic e l'Inter.
Tantissimi i giovani della Primavera provati e lanciati in Prima
Squadra, o semplicemente chiamati a sostituire alcuni titolari
impegnati con le varie Nazionali durante le tantissime amichevoli (19)
svolte durante l'anno.
04 Aprile
2022:
Inserita
la pagina di Sampdoria-Roma,
31 Giornata di Campionato 2021/2022.
Come cresce questo Zalewski.
Decimo risultato utile consecutivo, quarta vittoria su cinque partite
disputate.
Se appena 3 mesi fa la Roma di Mourinho stava raccogliendo i pezzi di
una clamorosa disfatta contro la Juventus per 4-3 in casa dopo essere
stata in pieno dominio della partita fino al 70', ora per i ragazzi del
tecnico portoghese arrivano solo elogi e complimenti.
Merito senza dubbio del tecnico, che dopo averli martellati per
settimane, per mesi, ha finalmente trovato la quadra non solo tattica,
ma anche la giusta determinazione dei giocatori in campo.
Non sempre tutto è andato come si voleva o tutto è filato liscio, per
carità, ma finalmente la Roma appare una squadra convinta dei propri
mezzi e che non molla fino alla fine, entrando con la giusta mentalità
in campo.
Complice anche il ritrovato equilibrio difensivo con Smalling che è
tornato ad essere quel direttore d'orchestra ammirato due anni fa, ma
anche la crescita esponenziale di un giovane come Zalewski, che sulla
sinistra sta rimpiazzando degnamente Spinazzola (quando tornerà abile e
arruolabile?) e si sta guadagnando sempre di più la fiducia non solo
dello Special One, ma anche e soprattutto dei suoi stessi compagni di
classe, che lo cercano con insistenza durante la gara e apprezzano le
sue scelte nelle giocate.
E proprio da un suo potente e preciso cross in area blucerchiata, dopo
una splendida azione tutta di prima a cui partecipa tutta la squadra,
dalla propria area di rigore fino alla porta avversaria, arriva la
carambola che permette a Mkhitaryan di sospingere la palla in porta per
il gol che regalerà i 3 punti alla Roma e farà posizionare i
giallorossi in quinta posizione solitaria in classifica.
Ora testa al Bodo e alla Conference League: il 6-1 di ottobre scorso
grida inesorabilmente vendetta. E la competizione europea, ora, non
appare più così impossibile da traguardare...
21 Marzo
2022:
Inserita
la pagina di Roma-Lazio,
30 Giornata di Campionato 2021/2022.
Roma sontuosa.
Un
derby che meglio non poteva andare per i colori giallorossi, un derby
che in molti sognavano e che in molti speravano, preparato alla
perfezione da Mourinho e che i giocatori in campo hanno interpretato a
mena dito.
Certo, il gol iniziale (il più veloce segnato in un
derby capitolino) ha facilitato il compito alla Roma, ma la Lazio per
tutto il primo tempo non è mai riuscita ad uscire dal proprio guscio,
aggredita in ogni zona del campo dalle maglie giallorosse, con un
grandissimo Zalewski sugli scudi, che dopo un errore grave in avvio, ha
preso sempre più coraggio e non ha sbagliato un anticipo su Felipe
Anderson e non ha mai fatto mancare la sua proposizione in fase
offensiva (con un pizzico di fortuna in più avrebbe trovato anche il
meritato gol).
Gol che invece ha ritrovato dopo poco lo stesso Abraham, su perfetto
cross di Karsdorp dopo un'azione avvolgente di tutta la squadra che ha
portato l'attaccante inglese a dover semplicemente sospingere il
pallone in rete alle spalle di un esterrefatto Strakosha.
Portiere laziale ancora più allibito sulla magistrale punizione di
Pellegrini che chiude il conto al 40' da posizione quasi impossibile e
lascia tutti a bocca aperta.
Il secondo tempo è semplice accademia giallorossa e neanche nei secondi
quarantacinque minuti i guanti di Rui Patricio sono stati impegnati
dagli attaccanti laziali, che raramente si sono affacciati dalle parti
dell'area di rigore giallorossa.
Trionfo romanista, quarto posto forse troppo distante, ma sesto posto
consolidato proprio contro una diretta avversaria in attesa di sapere
come finirà il recupero dell'Atalanta (ma quando decideranno di farli
giocare questi recuperi?) e quindi un passo avanti decisivo verso una
partecipazione anche il prossimo anno ad una competizione europea.
Sperando che questi nove risultati utili consecutivi spingano
definitivamente la Roma verso più importanti ambizioni.
Questi tifosi se lo meritano.
11 Marzo
2022:
Inserita
la pagina di Vitesse-Roma,
Andata degli Ottavi di Finale di Conference League 2021/2022.
Campo impossibile, Roma a metà.
Nella
prima assoluta tra la Roma e il Vitesse, i giallorossi riescono ad
imporsi sulla squadra olandese con il minimo scarto e al termine di un
primo tempo tremendo, in cui la squadra di Mourinho ancora una volta
entra in campo con l'atteggiamento sbagliato e con poca concentrazione,
lasciando fin troppo spazio agli avversari.
Spazio che in più di
un'occasione gli olandesi hanno sfruttato al meglio e solo un grande
Rui Patricio ha sventato il gol della squadra di casa con un paio di
interventi decisivi, prima di un folle passaggio che di fatto regala la
palla agli avversari e solo l'imprecisione di Onpeda evita la
capitolazione giallorossa.
Poi, proprio allo scadere del primo tempo, una bella ed improvvisa
girata in area di Sergio Oliveira permette ai giallorossi di passare in
vantaggio ed affrontare la ripresa con più tranquillità.
Ripresa che sposta il pallino del gioco proprio nella mani della Roma
che prova a raddoppiare e chiudere definitivamente il discorso
qualificazione, ma prima Mancini e poi Abraham non riescono a spingere
il pallone alle spalle del portiere avversario.
Ingenuo Oliveira (ma non doveva portare più esperienza in questa Roma?)
che si fa espellere per due ammonizioni banali (imperdonabile la prima
a seguito di un diverbio con l'avversario) e lascia la Roma in 10
uomini per gli ultimi 10 minuti.
Primo round concluso, quindi, con i giallorossi in vantaggio, e viste
le qualità in campo in una squadra e nell'altra, anche il ritorno non
dovrebbe essere troppo difficile, soprattutto considerando che si
giocherà su un terreno di gioco che, anche se non il massimo, di certo
non è il campo di patate visto ieri sera.
28
Febbraio
2022:
Inserita
la pagina di Spezia-Roma,
27 Giornata di Campionato 2021/2022.
Abraham fino alla fine.
Fino al novantesimo, e ben oltre: la Roma stavolta non molla.
Mourinho (squalificato) mischia ancora una volta le carte, lanciando a
sorpresa fin dal primo minuto il giovane Zalewski il quale, dopo un
inizio in cui cerca di prendere le misure a Verde, mostra di essere una
valida alternativa ai titolari e di potersi ritagliare uno spazio in
questa squadra.
Ma è tutta la squadra che questa volta ha cercato di scardinare fin da
subito la difesa avversaria concedendo veramente molto poco, tanto che
a fine gara Rui Patricio avrà effettuato una sola parata durante tutti
i novanta minuti.
Solo un eccellente Provedel e molta imprecisione sotto porta degli
attaccanti giallorossi, oltre che ad una clamorosa dose di sfortuna
(palo di Pellegrini, palo di Cristante, doppia traversa di Zaniolo
sull'azione del calcio di rigore) hanno fatto sì che il risultato
rimanesse bloccato sullo 0-0 per tutta la gara.
Gara condizionata, inevitabilmente, dall'espulsione di Amian allo
scadere del primo tempo che ha lasciato la squadra ligure in dieci
uomini per tutto il secondo tempo.
Come detto però i giallorossi non si sono fatti prendere dalla
frenesia, nonostante non riuscissero a sbloccare il risultato e hanno
martellato gli avversari schiacciandoli nella propria area di rigore.
E come spesso accade, dai e dai, il gol alla fine è arrivato: angolo di
Pellegrini, spizzata di Cristante, tuffo di Zaniolo che nel colpire il
pallone riceve un calcio in faccia, palla sulla traversa e sulla
respinta ancora Zaniolo colpisce di nuovo la traversa, mischia
furibonda sulla linea di porta con Abraham e Bove che non riescono a
spingere il pallone in rete.
Ma stavolta interviene la Var a richiamare l'attenzione dell'arbitro a
fargli notare l'evidente rigore che regala tre importantissimi punti
alla squadra giallorossa.
24
Febbraio
2022:
Inserite le Amichevoli
2003/2004: Lo scudetto è un lontano ricordo. Eppure...
Nonostante
siano passati appena un paio d'anni, la Roma scudettata che aveva fatto
impazzire una città intera non esiste praticamente più: la pessima
annata precedente aveva spento ogni possibile rigurgito di ambizione.
Eppure a quella Roma bastavano un paio di innesti mirati per poterla
farla tornare ai vertici.
Franco Sensi ci crede e fa un nuovo sforzo economico per portare nella
capitale Chivu e Mancini, due autentici gioielli che danno nuovo lustro
ai giallorossi, che però restano alla ricerca di un valido sostituto al
bomber che fu Batistuta.
Il centravanti di sfondamento viene identificato nella figura di John
Carew, attaccante della nazionale norvegese prelevato dal Valencia:
un'autentica boa d'area, capace di aggraziarsi fin da subito i nuovi
tifosi e realizzare qualche gol di discreta fattura, ma poco più.
In compenso "esplode" definitivamente Daniele De Rossi, mentre Cassano
comincia a manifestare troppo spesso segni di insofferenza verso tutto
e tutti.
In questo scenario la Roma parte per il ritiro a Irdning in Austria
dove svolge le prime amichevoli precampionato per poi trasferirsi in
Mexico a disputare alcune amichevoli a 40 gradi e la Copa Telefonica
Movistar.
Tornati dalla tourneé, la presentazione avviene all'Olimpico il 25
agosto 2003 contro il Betis Siviglia dell'ex Assuncao, che ovviamente
su punizione porta in vantaggio gli ospiti...
La Coppa Uefa parte e prosegue abbastanza bene, anche perché gli
avversari non sono di rango. E difatti, appena arriva la prima squadra
attrezzata, la Roma soffre e agli Ottavi esce contro il Villareal.
In Coppa Italia invece, la corsa dura molto poco: dopo aver eliminato
il Palermo, di nuovo il Milan (incontrato in Finale l'anno prima)
elimina i giallorossi, con la buona complicità dell'arbitro che nella
partita d'andata agevola vistosamente i rossoneri.
Va decisamente meglio in campionato, con non poche sorprese da parte
degli addetti ai lavori: i giallorossi partono forte ed inanellano una
serie di risultati positivi senza perdere gli scontri diretti,
ritrovandosi così (complice anche la sosta forzata del Milan) in vetta
alla classifica alla tredicesima giornata.
Addirittura la Roma si laurea campione d'inverno con 3 punti di
vantaggio sulla Juve e sullo stesso Milan: ma la stanchezza comincia a
farsi sentire e di nuovo due squadre di bassa classifica (l'Ancona
addirittura già spacciata dopo 3 mesi e la Reggina) rallenatno
bruscamente la Roma, che si disunisce e si perde.
Il derby sospeso per un falso allarme che corre tra le Curve è la
mazzata finale: l'Olimpico viene squalificato, la Roma non riesce più a
riprendersi e alla fine alza bandiera bianca.
Arriverà comunque seconda e si qualificherà per la Champions League, ma
sarà il canto del cigno della Roma di Capello, che pochi mesi dopo
scapperà portandosi dietro molti rancori...
Tanti i giovani della Primavera che si affacciano in Prima Squadra, con
andamenti alterni, anche se più o meno tutti avranno il loro piccolo
momento di gloria: Cerci, Corvia, Curci, De Martino, Briotti, Virga...
14
Febbraio
2022:
Inserita
la pagina di Sassuolo-Roma,
25 Giornata di Campionato 2021/2022.
Vogliamo un tiro in porta.
È arrivato il momento delle critiche. Quelle dure, quelle spiacevoli,
ma indubbiamente quelle obiettive.
Questa Roma è una squadra senza capo né coda, dove tutti sono
colpevoli: i giocatori prima di tutto, seguiti dal proprio allenatore
che in tutti questi mesi a disposizione non è riuscito ad imprimere non
solo un minimo di imprinting tattico alla squadra, ma soprattutto il
suo proverbiale carattere di non mollare mai su nessun pallone.
Questa squadra troppe volte è entrata in campo sfiduciata e ne è uscita
anche peggio.
Spesso anche i cambi di Mourinho appaiono senza senso, dovuti più alla
disperazione di recuperare il risultato che ad un ben preciso progetto
tattico.
Il giovane Afena-Gyan viene troppo spesso preferito a Shomurodov,
probabilmente per la sua spiccata velocità e questo è un altra
indicazione su come questa Roma per avere qualche possibilità di
vittoria debba incontrare squadre che si aprano in difesa e lascino
ampi spazi in sui infilare i veloci contropiedi.
Senza il gol di Cristante a tempo ormai scaduto, la Roma sarebbe
incappata nella decima sconfitta in campionato su 25 partite: un
autentico fallimento anche societario che se in estate aveva fatto
sognare annunciando a sorpresa proprio l'ingaggio del pluripremiato
tecnico portoghese, non è riuscita poi a dargli una squadra non
necessariamente alla sua altezza, ma neanche lontanamente adeguata alla
sua idea di gioco.
L'emblema di ciò è anche una squadra schierata sempre e costantemente
con una difesa a 3 anche con tutto l'organico a disposizione mentre
Mourinho predilige la difesa a 4: se da una parte può sembrare una
concessione ai suoi giocatori, dall'altra appare come una bocciatura su
tutta la linea di ciò che si aspettava sbarcando a Roma.
Ma resta comunque il fatto che, difesa a 3 o a 4, la sostanza cambia
poco: in partite come quella di ieri contro il Sassuolo si fa fatica a
capire come mai non si sia riuscito a fare neanche un tiro in porta in
90 minuti di gioco, esclusi il rigore e il colpo di testa finale.
Sempre passaggi all'indietro e lancioni per gli attaccanti, con il
centrocampo (quale centrocampo?) sistematicamente saltato.
In questo modo non si va lontano. Anzi, non si va proprio da nessuna
parte. Figuriamoci in Europa...
09
Febbraio
2022:
Inserita
la pagina di Inter-Roma,
Quarti di Finale di Coppa Italia 2021/2022.
Troppa Inter per la Roma.
Ancora una volta l'Inter dimostra di essere molto più che un passo
avanti a questa Roma.
Eppure, nonostante un avvio di gara da brividi, con Dzeko subito in gol
e i giallorossi in balia degli avversari che potevano non solo
raddoppiare, ma andare in goleada nei primi 20 minuti, con una difesa
allo sbando e un centrocampo praticamente inesistente, in qualche modo
la Roma ha provato a scuotersi e quando ha visto che provandoci poteva
arrivare a bussare alla porta di Handanovic (prima con un quasi autogol
di D'Ambrosio su cross di Mkhitaryan e poi con una clamorosa occasione
capitata sui piedi di Zaniolo), ha iniziato a far girare di più la
palla e cercare di costruire di più.
Il secondo tempo conferma questo andamento di gara e più volte la roma
è andata vicina al pareggio, senza particolari apprensioni per la
difesa interista, sia chiaro, ma perlomeno non si è data per vinta fino
al raddoppio, splendido, di Sanchez che tira fuori dal cilindro un gol
pazzesco che di fatto chiude la gara.
Inutili proteste per un presunto fallo di Vidal a centrocampo su
Oliveira, quando invece ci sarebbe da recriminare di più su un doppio
giallo mai comminato a Brozovic (fallo su Zaniolo nel primo tempo che
meritava il giallo, e fallo praticamente identico nella ripresa su
Abraham, sul quale inizialmente l'arbitro avvicina la mano al
cartellino, ma poi desiste...)
Sarebbe cambiato poco e nulla, molto probabilmente, ma resta il fatto
che anche in una partita dove l'arbitro non doveva sostanzialmente
vedersi è riuscito comunque ad essere protagonista con la solita
ammonizione a Zaniolo e una da ridere a Mourinho.
Non era questa la partita dove la Roma (titolare) veniva chiamata a
battere un'Inter (con molte riserve), ma è giunto il momento di
cambiare passo: in pochi sono rimasti disposti ad aspettare...
07
Febbraio
2022:
Inserita
la pagina di Roma-Genoa,
24 Giornata di Campionato 2021/2022.
Come parlare di calcio giocato?
Ancora
una volta, l'ennesima in questa stagione, la partita disputata sul
campo da parte della Roma passa necessariamente in secondo piano
rispetto a tutto il resto che è accaduto.
I giallorossi non hanno
disputato una buona prestazione, d'altronde è ormai evidente che contro
squadre che si chiudono a riccio e non lasciano spazio per le micidiali
ripartenze degli attaccanti, la Roma soffre tantissimo in fase di
costruzione di gioco.
Qui finisce l'analisi tattica della partita.
E inizia invece l'ennesima contestazione per ciò che quest'anno gli
arbitri stanno sistematicamente facendo ai danni della squadra
giallorossa.
Perché la Roma come detto anche ieri non aveva giocato bene, non aveva
costruito grandi azioni da rete, non aveva dato l'impressione di avere
la vittoria in pugno.
Ma alla fine l'azione che valeva i tre punti l'aveva costruita. Alla
fine il gol vittoria era arrivato. Alla fine Zaniolo aveva tirato fuori
dal cilindro la giocata magica che lo aveva fatto correre sotto la Sud
a festeggiare insieme al suo pubblico.
Ma no, niente da fare.
Il Var richiama l'attenzione dell'arbitro Abisso: ad inizio azione c'è
stato un pestone di Abraham su un avversario che secondo il Var deve
essere portato all'attenzione dell'arbitro, e così avviene. E come
sempre avvenuto quando l'arbitro viene richiamato al Var, decide di
cambiare idea.
Anzi no, non come sempre avvenuto. Quando l'arbitro fu chiamato al Var
in Roma-Milan, l'arbitro decise di rimanere sulle sue posizioni...
Già detto tante volte in passato: il Var doveva portare soprattutto
unità di giudizio, ma tutto sta facendo tranne questo.
Poche ore dopo, nel derby di Milano e in Venezia-Napoli due situazioni
identiche a quelle verificatasi in Roma-Genoa sono state lasciate
correre dall'arbitro e non sono state minimamente prese in
considerazione dal Var.
Stessa cosa che accadde per lo stop di mano di Cuadrado in Juve-Roma,
quando poi sul prosieguo dell'azione Kean regalò la vittoria ai
bianconeri...
29
Gennaio
2022:
Inserite le Amichevoli
2002/2003: Il lento declino.
La
delusione per il mancato bis-scudetto dell'anno precedente, dovuto ai
tanti torti arbitrali indubbiamente ma anche ad una partenza di
campionato da "squadra appagata" che ha fatto lasciare molti preziosi
punti per strada, è ancora molto forte.
Ma purtroppo anche le casse
societarie, svuotatesi negli anni precedenti proprio per rincorrere il
sogno scudetto (prima con Batistuta e poi con Cassano), non permettono
a Franco Sensi di rinnovare la squadra come andrebbe fatto né di
accontentare le richieste di Capello, che si accorge subito di avere un
difensore e un centrocampista in meno.
Quindi la sessione di mercato è alquanto magra: in difesa arrivano
Dellas (già fermato a gennaio 2001) e Sartor, mentre in attacco arriva
solo Bombardini.
In realtà alla Roma passa anche un certo Pep Guardiola, ormai arrivato
a fine carriera, ma praticamente nessuno se ne accorge, dato che dopo
appena 4 presenze, a Gennaio verrà rispedito a Brescia.
Per racimolare qualche spicciolo, la Roma parte per innumerevoli
trasferte precampionato, in giro per l'Europa e per il mondo (da New
York al Cairo), rimediando non sempre belle figure.
Da segnalare il ritorno di Tonino Cerezo all'Olimpico, come allenatore
della squadra giapponese Kashima Antlers durante la presentazione
ufficiale della Roma davanti ai propri tifosi.
Batistuta, attanagliato da problemi al ginocchio e alla caviglia, è
ormai un lontano ricordo del Re Leone che fece vincere lo scudetto ai
giallorossi.
È Cassano il giocatore che più di ogni altro si mette in evidenza
durante il precampionato, ma spesso le sue giocate sopraffine vengono
offuscate dai suoi atteggiamenti in campo e fuori, tanto che Capello
arriva a coniare il termine "cassanate" per descrivere delle follie che
a volte il giocatore barese commette.
Capello continua a chiedere rinforzi, ma il massimo che ottiene è il
ritorno di Pluto Aldair per un'altra stagione dopo che aveva già
salutato tutti (più Olivier Dacourt che arriverà a Gennaio).
I giallorossi partono male, malissimo in campionato (partito con una
settimana di ritardo per mancato accordo sui diritti televisivi da
parte della Lega) rimediando subito due sconfitte pesanti.
I giallorossi stentano a ritrovarsi e spesso offrono delle prestazioni
noiose e poco convinte: insomma il solito campionato di alti e bassi
che fanno a tratti esaltare i tifosi per poi farli ripiombare nella
contestazione.
Ci si mettono anche gli arbitri, come al solito, a rallentare
l'eventuale corsa dei giallorossi: in particolare se la prendono
proprio con Cassano, evidentemente troppo forte per giocare con la Roma
e sicuramente troppo "verace" per restare in silenzio davanti ai
soprusi degli arbitri.
Emblematica la scena alla decima giornata quando il talento barese
umilia alcuni giocaori dell'Inter irridendoli con dei dribbling fino a
quando non viene atterrato: Racalbuto si avvicina e ammonisce il
giallorosso...
Contro le grandi la Roma si esalta, ma contro le piccole è un vero
disastro: Bologna, Modena, Chievo, Atalanta, Como, Perugia conquistano
punti insperati contro i giallorossi.
In tutto questo marasma, sta emergendo sempre di più un certo Daniele
De Rossi che Capello porta sempre in prima squadra e fa le sue prime
apparizioni anche un altro romano romanista, Alberto Aquilani, che però
non avrà le stesse fortune di quello che diventerà poi "Capitan Futuro".
Alla fine sarà un tristissimo ottavo posto in campionato mitigato solo
dalla qualificazione in Coppa Uefa grazie alla vittoria del Milan della
Champions League, Milan che aveva battuto in finale di Coppa Italia
proprio la Roma lasciandole così il posto in Europa (finale di Coppa
Italia anch'essa condizionata dalla direzione arbitrale di Rosetti e
dall'indimenticabile serie di insulti di Cassano verso l'arbitro a San
Siro).
In Champions League, dopo aver passato il primo girone grazie ad una
immensa Roma che vince al Bernabeu, il secondo girone vede i
giallorossi arrendersi ad Arsenal, Ajax e Valencia (nonostante una
bella vittoria in Spagna) e chiudere all'ultimo posto.
24
Gennaio
2022:
Inserita
la pagina di Empoli-Roma,
23 Giornata di Campionato 2021/2022.
Primo tempo perfetto. Poi...
Quando
Mourinho parla di mancanza di qualità probabilmente non si riferisce
solo a carenze tecniche di alcuni giocatori e in alcuni ruoli, ma anche
se non soprattutto a carenze di tipo caratteriali, quando le partite si
mettono in un certo modo e serve un po' di malizia, esperienza e
mentalità.
La Roma del primo tempo contro l'Empoli è stata a tratti
una squadra perfetta: corta, concentrata, che ha chiuso tutti gli spazi
e ha aggredito l'avversario in ogni parte del campo, affondando il
coltello nel momento giusto.
Il risultato sono stati 4 gol nell'arco di poco più di dieci minuti,
tra il 25' e il 37'.
Certo, i toscani hanno agevolato di molto il compito dei giallorossi,
offrendo ampi spazi alla velocità degli attaccanti di Mourinho, ma ad
un certo punto sembrava quasi che la partita dovesse essere sospesa per
manifesta inferiorità dell'avversario.
Ma nella ripresa, purtroppo, sono venuti a galla tutti quei problemi e
quelle mancanze che troppo spesso hanno colpito questa squadra
quest'anno (e non solo quest'anno...)
Sul 4-0 bisognava tenere palla, far stancare l'avversario, fare melina
e attendere l'arrivo del novantesimo senza forzare e recuperando
preziose energie fisiche.
E invece no: il centrocampo troppo spesso non filtrava e quando aveva
la palla tra i piedi continuava a cercare la verticalità anche quando
era evidente che non ci fosse lo spazio (né la necessità di farlo).
Così facendo, senza la giusta concentrazione come ammesso anche dagli
stessi giallorossi a fine gara, sono stati persi tanti, troppi palloni
che l'Empoli ha recuperato e sfruttato nel migliore dei modi in due
occasioni favorevoli: il vantaggio è stato dimezzato fin troppo
facilmente.
Solo a questo punto, i giallorossi hanno capito (anche per via delle
tante energie spese dagli avversari) che era giunto il momento di far
addormentare la partita, senza rischiare nulla, tantomeno la
possibilità di mandare tutto in malora.
La mentalità vincente non si acquisisce in poco tempo né con l'innesto
di uno o due giocatori di carattere, ma è processo lento che passa
anche attraverso queste piccole accortezze, che giocatori d'esperienza
dovrebbero conoscere molto bene.
Ma la Roma è una squadra relativamente giovane...
21
Gennaio
2022:
Inserita
la pagina di Roma-Lecce,
Ottavi di Finale di Coppa Italia 2021/2022.
I fischi scuotono la Roma.
La pratica doveva essere faile e senza troppi patemi d'animo.
Ma la squadra di Mourinho è riuscita a complicare anche questo
apparentemente semplice Ottavo di Finale di Coppa Italia contro il
Lecce, quando al quarto d'ora del primo tempo si è ritrovata a dover
già rincorrere il vantaggio dei pugliesi, siglato manco a dirlo,
dall'ex giallorosso Calabresi.
I fantasmi delle brutte prestazioni offerte quando la squadra andava
sotto si sono subito riaffacciati sull'Olimpico e la "maledizione"
della Coppa Italia già faceva presagire infauste conclusioni.
E così dagli spalti, quei pochi spalti riempiti dalle restrizioni ovute
al Covid, sono iniziati ad arrivare i primi mugugni e i primi fischi.
Sì, quei fischi che fino ad ora, nonostante l'andamento non proprio
brillante della squadra in campionato, non erano ancora arrivati alle
orecchie dei calciatori e dell'allenatore.
Stavolta invece la misura è colma e i tifosi hanno voluto esprimere il
proprio disappunto in maniera decisa.
Chissà se proprio questi fischi hanno scosso la squadra sbattendogli in
faccia la realtà della situazione e facendo salire il baricentro fino
ad arrivare al gol del pareggio di Kumbulla su punizione.
Mourinho nel frattempo ha avuto modo di constatare una volta di più che
la qualità della squadra è quella che è, ed è stato costretto ad
inserire nella ripresa alcuni giocatori freschi e, forse, più motivati.
Uno su tutti è stato Zaniolo, che aveva in corpo una voglia di spaccare
il mondo che lo ha portato a cambiare il verso della partita.
E ha provato anche a spaccare la porta avversaria, con un tremendo
sinistro che si è stampato sul palo alla sinistra del portiere leccese,
prima di liberare con una finezza Abraham al tiro che ha così ribaltato
il risultato.
Alla fine ha arrotondato il bottino anche Shomurodov, che speriamo si
possa finalmente dimostrare il giocatore per il quale la società ha
investito molto e sul quale, al momento, il tecnico giallorosso non ha
ancora puntato fortemente.
Stavolta è entrato in campo con l'atteggiamento giusto, e anche il gol
è stato di pregevole fattura.
Ma di fronte c'era comunque il Lecce, e non l'Inter che invece i
giallorossi affronteranno nel prossimo turno.
17
Gennaio
2022:
Inserita
la pagina di Roma-Cagliari,
22 Giornata di Campionato 2021/2022.
Oliveira aggiusta la Roma.
Ancora
tanta, troppa sofferenza per raggiungere la vittoria, oltretutto contro
una squadra che ha veramente poco da chiedere al campionato e che con
ogni probabilità finirà in Serie B senza riuscire a risollevarsi
minimamente dalla palude del fondo classifica.
Ma comunque i tre
punti sono arrivati, le occasioni da gol non sono mancate, anche se
ancora una volta sotto porta troppo si è sbagliato, lasciando
inevitabilmente scoperto il fianco all'avversario quando, nel finale,
la squadra risultava essere più stanca.
Ed è un vero peccato, perché in fin dei conti il Cagliari ha avuto una
sola, limpidissima occasione con Joao Pedro sul quale Rui Patricio
quasi involontariamente compie un autentico miracolo salvando il
risultato e la partita.
Partita che, come detto, vede l'esordio del regista tanto sospirato per
l'intera stagione da Mourinho e finalmente arrivato, quel Sergio
Oliveira che forse non sarà un campione assoluto, ma che nella testa
del tecnico portoghese dovrebbe portare sia qualità che esperienza nel
centrocampo giallorosso.
Centrocampo nuovamente privo di Pellegrini, ieri fermatosi durante il
riscaldamento pregara.
Abraham, Mkhitaryan, Zaniolo e soprattutto Afena-Gyan sotto porto sono
apparsi troppo leggeri e poco "cattivi" per chiudere anticipatamente la
gara, ma dietro Kumbulla pare essersi ritrovato e l'arrivo di
Maitland-Niles può far rifiatare Karsdorp, che praticamente non ha mai
riposato.
Tre punti e poco più, quindi, ma tre punti importanti per non perdere
contatto con la zona "Europa" (di qualsiasi Europa si voglia parlare) e
guardare con un po' più di serenità al futuro.
Futuro prossimo che, al momento, si chiama Coppa Italia e Lecce.
Cosa farà ora mister Mourinho? Chi schiererà? Sarà lui a snobbare la
competizione o chi scenderà in campo?
14
Gennaio
2022:
Inserite le Amichevoli
2001/2002: Il bis non arriva.
La
Roma tricolore spera di aver aperto un ciclo vincente e ad una squadra
già fortissima di suo, il presidente Sensi decide di sistemare alcuni
tasselli per far diventare la squadra protagonista anche in Europa.
L'inizio del mercato non è del tutto esaltante, con Stankovic a lungo
rincorso dai giallorossi che si accasa alla Lazio, tanto che la romaè
costretta a correre subito ai ripari virando sul semisconosciuto Tomic
(con tanto di videocassetta regalata dal Corriere dello Sport) che a
conti fatti si rivelerà un autentico flop.
Ma saranno diverse le operazioni di mercato che non convinceranno a
pieno: Pelizzoli, rivelazione dell'Atalanta, non reggerà l'approdo in
una piazza importante, Lassissi non avrà neanche modo di scendere mai
in campo per un gravissimo infortunio durante la gara di presentazione,
Fuser in pochi lo ricorderanno, così come Siviglia.
Il vero colpo del mercato giallorosso è il giovane talento barese
Antonio Cassano, strappato alla concorrenza a suon di miliardi.
Il precampionato della Roma mostra subito un Batistuta lontano parente
del Re Leone dell'anno precedente, ormai martoriato dai problemi fisici
al ginocchio, e una Roma tutta che a tratti appare appagata dello
scudetto cucito sul petto e poco vogliosa di ripetersi.
Ma comunque arriva subito il primo trofeo stagionale, la Supercoppa
Italiana contro la Fiorentina che fa ben sperare.
La tanto agognata Champions League parte malissimo: l'11 settembre
2001, quando tutto il mondo guarda alla tragedia in atto negli Stati
Uniti con l'abbattimento delle torri gemelle, l'Uefa decide di fare
come se niente fosse e il calcio non si ferma.
All'esordio contro il Real Madrid la Roma perde 2-1.
Ad ogni modo il primo turno viene superao abbastanza agevolmente.
La formula prevede un secondo turno a gironi e qui la Roma, dopo aver
conquistato la vetta del girone con un netto 3-0 sul Barcellona, si
perde clamorosamente con un pareggio casalingo contro il Galatasaray
(con rissa finale) e la solita sconfitta ad Anfield contro il
Liverpool, scivolando al terzo posto ed uscendo dalla competizione.
Anche la Coppa Italia finisce troppo presto, con l'eliminazione ai
quarti da parte del Brescia di Mazzone (il tecnico romano venderà
sempre cara la pelle contro la sua squadra del cuore...)
Ma è il campionato che dà, se possibile, maggiori delusioni.
Negli occhi di tutti è impresso il pareggio per 2-2 (clamoroso per come
avvenuto) contro il Venezia già retrocesso alla 30 giornata.
Ma i giallorossi devono rammaricarsi per i tanti, troppi punti lasciati
per strada fin dall'inizio della stagione: nelle prime tre giornate, ad
esempio, a Verona, Piacenza e in casa con l'Udinese racimola appena 2
punti, facendo capire a Capello che i giocatori si sentono più che
appagati e chiedendo alla società di correre ai ripari.
Sensi fa quel che può, portando a Roma Panucci, Cufrè e Bartelt:
inutile dire che solo il primo lascerà traccia di sé nella storia della
Roma.
Il campionato continua tra alti e bassi, ma ormai la frittata è fatta:
i giallorossi lottano fino alla fine per il primato, raggiungendo anche
la vetta della classifica, ma l'Inter appare più determinata e alcune
decisioni arbitrali (soprattutto in entrambi i confronti con i
nerazzurri) sembrano spianare la strada allo scudetto nerazzurro.
La Juve osserva tutto dalla finestra e all'ultima giornata sarà la
Lazio che in un colpo solo battendo proprio l'Inter toglierà lo
scudetto alla squadra milanese, regalandolo alla Juventus e permettendo
alla Roma di arrivare seconda qualificandosi direttamente alla
Champions League senza passare per i preliminari.
07
Gennaio
2022:
Inserita
la pagina di Roma-Juventus,
21 Giornata di Campionato 2021/2022.
Come distruggere una stagione.
Le partite, purtroppo, non durano 70 minuti.
Se così fosse, oggi staremmo parlando di una Roma stellare, che ha
annientato la Juve (comunque tra le più scarse degli ultimi anni) e che
si rilancia verso l'assalto alla zona Champions.
Perché così è stata la Roma per più di un'ora: corta, attenta,
concentrata, che dopo essere passata in vantaggio (e non aver potuto
usufruire di un sacrosanto rigore per fallo di mano di De Ligt) era
stata raggiunta da un super gol di Dybala (sul quale Ibanez tardava
l'uscita) senza accusare il colpo, ma anzi rientrando dagli spogliatoi
con lo stesso piglio iniziale, e tornando nuovamente in vantaggio con
Mkhitaryan e allungando le distanze con un altrettanto splendido gol di
Pellegrini su punizione.
3-1, partita ormai in discesa, nessun particolare problema per la Roma
e con la Juve che non riusciva a trovare spazio grazie ad un prezioso
lavoro difensivo di Afena-Gyan su Cuadrado.
Ma al 70' avviene l'imprevedibile: la Roma si disunisce
improvvisamente, Ibanez mostra debolezza emotiva quando senza motivo
manda direttamente in fallo laterale una rimessa dal fondo con i suoi
compagni tutti schierati.
La Juve inserisce Morata e proprio Ibanez chiude male sull'attaccante
bianconero che dà il là al gol di Locatelli.
Mani nei capelli per alcuni giallorossi, come a sapere già quello che
sarebbe successo di lì a poco.
Afena-Gyan esce e Cuadrado è libero di potersi finalmente muovere
liberamente e dopo 5 minuti proprio da un suo colpo di testa, arriva
l'insperato pareggio di Kulusevski.
Ma non basta, la Roma è ormai sparita dal campo, la Juve lo ha capito,
e dopo altri 4 minuti De Sciglio, servito alla perfezione da Smalling è
libero di portare i bianconeri in trionfo.
Un ultimo sussulto porta Abraham a guadagnarsi un rigore che Pellegrini
prima tira addosso ad uno Szczesny già sdraiato e sulla ribattuta del
portiere sui suoi stessi piedi perde inspiegabilmente equilibrio e il
secondo tentativo finisce a lato di tanto.
C'è poco da dire. Se è vero come è vero che questa è la Juventus
peggiore degli ultimi anni, allora è altrettanto evidente che anche
questa Roma non è da meno.
Ed è forse ora che chi di dovere se ne renda conto molto più di quanto
non ha fatto finora.
Perché noi tifosi possiamo ogni anno sperare di avere la migliore
squadra del mondo, pensando anche che Maitland-Niles può essere il
nuovo Roberto Carlos o che l'ipotetico Oliveira possa risolvere
d'incanto i problemi atavici di un centrocampo inesistente, ma Mourinho
non è un tifoso giallorosso.
E da settimane, se non mesi, va ripetendo che questa Roma è da
quinto-settimo posto. E ora ha ammesso che neanche lui è riuscito,
finora, a trasmettere una mentalità a questi giocatori.
Che sono più scarsi, molto più scarsi, di quanto non si è mai voluto
ammettere...
07
Gennaio
2022:
Inserita
la pagina di Milan-Roma,
20 Giornata di Campionato 2021/2022.
Questo è un altro sport.
Siamo
tutti d'accordo: la Roma gioca male contro il Milan B, ha poca qualità,
servono dei rinforzi per provare ad arrivare quarta in classifica ed
accedere alla prossima Champions League.
Mourinho queste cose le dice da tempo.
E ora possiamo parlare della partita di ieri.
Ritrovarsi sotto di un gol dopo appena 8 minuti per un presunto fallo
di mano che nessuno in campo ha visto e tantomeno nessuno ha neanche
protestato, dato che si stavano tutti dirigendo a battere il calcio
d'angolo, e che neanche la VAR ha dimostrato nettamente ci fosse (ed
anche ci fosse stato è talmente impercettibile che la palla non devia
minimamente la traiettoria) ha veramente dell'assurdo.
Se a questo poi ci si aggiunge lo scellerato retropassaggio di Ibanez
(probabilmente anche mal "consigliato" da Smalling che non gli ha
suggerito il passaggio) che lancia Giroud che colpisce il palo e lo
stesso Ibanez che invece seguire l'azione e ostacolare Messias si
accorge troppo tardi del rossonero libero di calciare a rete, è chiaro
che la partita si sia messa subito in salita.
Ma le domande da porsi riguardo a ieri (e non solo ieri) sono altre.
Ad esempio: come mai ogni volta che viene atterrato Zaniolo il 90%
delle volte gli viene fischiato fallo contro o si lascia proseguire?
Possibile che sia un enorme talento (riconosciuto da tutti quando non
indossa la maglia giallorossa) che però non faccia altro che simulare?
Mourinho probabilmente non ha tutti i torti quando lo invita ad andare
all'estero per il suo bene...
E come mai i guardalinee lasciano sempre correre le azioni nonostante
ci siano evidenti fuorigioco fino ad attendere la conclusione
dell'azione per poi rettificare (eventualmente col VAR) mentre Zaniolo
è stato fermato prima ancora che si trovasse solo davanti Maignan?
E perché il VAR non richiama Chiffi come ha fatto sull'impercettibile
tocco di mano di Abraham anche sull'intervento di Tonali sullo stesso
Zaniolo in area rossonera?
O anche dov'era il quarto uomo o la stessa VAR quando al termine del
primo tempo Theo Hernandez, già ammonito e coinvolto in un accenno di
rissa, colpisce al volto Karsdorp?
La VAR era già stata spenta quando Ibrahimovic atterra in area Ibanez,
guarda caso con le stesse modalità, ma a parti invertite, rispetto alla
gara di andata?
Certo, poi entra Leao e la partita finisce di colpo, ma questo rientra
nella scarsa qualità della rosa della Roma.
Karsdorp si merita l'espusione, certo.
Ma Mancini fa veramente fallo tanto da essere ammonito di nuovo ed
essere espulso?
Se la risposta è "sì", allora si ripresentano le due domande
precedenti: e allora i falli in area di rigore su Zaniolo e Ibanez?
Ci sarebbe da parlare anche dell'ennesima stagione falsata da decisioni
completamente folli da parte della Lega Calcio riguardo la Salernitana
e l'ultima ondata Covid, ma poi passeremmo ancora una volta per
"piagnoni"...
29
Dicembre
2021:
Inserite le Amichevoli
2000/2001: Il Re Leone.
Lo scudetto vinto dalla Lazio ha lasciato il segno, inutile negarlo.
Feroci contestazioni si susseguono per tutta l'estate e Sensi non può
far altro che correre ai ripari, allestendo una squadra galattica che
possa far presto dimenticare l'onta subita l'anno precedente.
Arrivano a vestire la maglia della Roma Gurenko (fortemente voluto da
Capello, ma che si rivelerà un abbaglio del tecnico), Guigou, Zebina,
Samuel, Emerson e soprattutto Gabriel Omar Batistuta, il bomber pagato
la bellezza di 70 miliardi con il quale il presidente vuol farsi
perdonare dai propri tifosi.
E la piazza giallorossa impazzisce all'istante: stavolta si sente
veramente nell'aria un profumo diverso...
Il ritiro a Kapfenberg lascia comunque molti dubbi, con una squadra che
stenta a decollare e a trovare i giusti equilibri, ma soprattutto
lascia l'amaro in bocca quando Emerson si infortuna e si rompe i
legamenti del ginocchio: fuori 6 mesi.
Giusto il tempo di vincere a San Siro contro il Milanil trofeo per il
ventennale di Canale 5 e disputare due amichevoli contro due squadre
israeliane e giordane, per la Shalom Cup, e si parte con la stagione.
Contro ogni aspettativa, la partenza è più che in salita: in Coppa
Italia la Roma viene subito eliminata dall'Atalanta e i tifosi
insorgono.
Durissime le contestazioni a Trigoria da parte di chi ancora una volta
sognava in grande e invece si ritrova nuovamente ad essere sbeffeggiato
dagli avversari.
E forse proprio da questa contestazione i giocatori giallorossi
capiscono che è giunta l'ora di compattarsi e puntare dritti
all'obiettivo.
La Roma in campionato è una furia, una macchina da gol, trascinata da
un Batistuta che sente che stavolta è l'anno buono anche per lui per
vincere qualcosa di importante: le prime 8 gare di campionato sono 7
vittorie (alcune di grande peso, come quelle di Brescia e Verona) ma la
sconfitta contro l'Inter a San Siro fa tremare.
La Roma invece riparte forte e decisa, perde di nuovo a San Siro,
stavolta contro il Milan ma non si disunisce: a fine anno quelle di
Milano e quella di Firenze (partita disputata incredibilmente di
lunedì, per tentare di evitare l'esodo dei tifosi giallorossi,
tentativo comunque dimostratosi vano) saranno le uniche tre sconfitte
in Campionato.
Campionato che vedrà i giallorossi trionfare nell'ultima gara casalinga
contro il Parma (ma che in realtà si era già quasi deciso a Torino
contro la Juve, con la Roma sotto di due reti ma che alla fine riuscirà
a pareggiare), con un'invasione di campo da parte dei tifosi
letterealmente impazziti per questo scudetto che diverrà "Lo scudetto
scucito" dalle maglie della Lazio.
Per concludere, il cammino in Coppa Uefa si interromperà agli Ottavi di
Finale contro il Liverpool (ancora loro...) dopo aver eliminato in
seuquenza Nova Gorica, Boavista e l'Amburgo.
Sarà questa la prima stagione che vedrà un giovanissimo Daniele De
Rossi sedersi in panchina per la prima volta con i "grandi" proprio
nella sfortunata trasferta di Firenze.
14
Dicembre
2021:
Inserita
la pagina di Roma-Spezia,
17 Giornata di Campionato 2021/2022.
Vittoria. Ma serve altro.
Dopo due brutti stop consecutivi, la Roma torna a vincere e a risalire
la china della classifica.
Riacciuffa la juventus, fermata dal Venezia, nel giorno in cui l'Inter
torna in vetta alla classifica e l'Atalanta fa sempre più sul serio.
E proprio l'Atalanta sarà la prossima avversaria dei giallorossi, che
vincono contro lo Spezia ma non convincono sul piano del gioco: i
giallorossi dopo essere passati in vantaggio, hanno lasciato fin troppo
il pallino del gioco agli avversari (senza rischiare quasi nulla, sia
chiaro) e limitandosi a ripartire in contropiede.
Ma troppi sono stati gli errori di impostazione e troppi i passaggi
sbagliati che rilanciavano gli avversari.
La stanchezza sulle gambe di molti comincia a farsi sentire in maniera
prepotente: Karsdorp spinge meno sulla fascia, Veretout a volte non
carbura, Ibanez stoicamente resiste ma in alcuni frangenti arriva più
con lo spirito di sacrificio che con il fisico.
Il gioco è lento, macchinoso, di difficile interpretazione: Mourinho è
giustamente contento solo dei due gol arrivati da calcio d'angolo, cosa
che dice hanno provato molto (finalmente!) in allenamento.
Ma finché non tutti i "titolari" saranno a disposizione e in condizioni
ottimali, il futuro della Roma non può che apparire nebuloso.
L'Atalanta è squadra che va a velocità doppia se non tripla rispetto ai
giallorossi, e ha meccanisci di gioco oliati da anni, in cui qualsiasi
giocatore subentra sa perfettamente cosa fare e come farlo.
Si vocifera che Smalling e Ibanez potrebbero non essere della gara
domenica prossima: dobbiamo sperare che siano solo voci di corridoio,
altrimenti la montagna da scalare sarà veramente troppo alta...
10
Dicembre
2021:
Inserita
la pagina di CSKA-Roma,
6 Giornata del Girone C di Conference League 2021/2022.
Direttamente agli Ottavi.
Per
fortuna la Roma raggiunge il massimo risultato nel Girone C di
Conference League vincendo in Bulgaria per 3-2 contro il CSKA e
classificandosi prima grazie al contemporaneo pareggio del Bodo/Glimt
contro lo Zorya, che "retrocede" i norvegesi alla seconda piazza e li
condanna a disputare i play off per poter accedere agli Ottavi.
Mourinho sapeva bene che la possibilità di passaggio diretto agli
Ottavi non dipendeva solo dalla sua squadra, ma comunque la Roma doveva
necessariamente andare a vincere tra la neve e il ghiaccio di Sofia.
Formazione in parte riveduta, con l'esordio stagionale (e assoluto
nelle competizioni europee) per Fuzato, una maglia da titolare per Bove
e Borja Mayoral al fianco di Abraham in attacco.
Molto bene iil giovane centrocampista giallorosso, che di fatto entra
in tutte le azioni importanti della Roma, compresi i gol: facile il
primo di Abraham, raffinato quello di tacco di Borja Mayoral e di
prepotenza il secondo dell'attaccante inglese.
Nel frattempo dall'Ucraina giungevano notizie confortanti riguardo
l'altra partita e tutto filava per il verso giusto.
Ma il finale ha lasciato un po' di amaro in bocca, soprattutto a
Mourinho: prima l'ingresso in campo di Zaniolo (già non al meglio della
condizione) che dopo poco è costretto a fermarsi per un risentimento
muscolare (che rischia di tenerlo lontano dai campi fino al 2022) e poi
il brutto e vistoso calo di concentrazione nell'ultimo quarto d'ora di
gara che ha permesso alla squadra di casa di rialzare la testa e
segnare due reti (seppure il secondo a tempo ormai ampiamente scaduto)
rovinando in parte la festa giallorossa.
Mourinho a fine gara non era per nulla soddisfatto della cosa, perché
sa che non è questo il modo giusto di affrontare il campo, seppur con
il risultato ormai sicuro e in tasca. La Roma di questi tempi ha molti
problemi, soprattutto (ma non solo) mentali e di atteggiamento e queste
continue ricadute non aiutano di certo a crescere sotto il profilo
caratteriale.
Perlomeno il risultato favorevole del Bodo permette ai ragazzi di
Mourinho di risparmiarsi due gare nel prossimo febbraio: Mourinho (e
non solo) sa che questa rosa è troppo corta per disputare troppe
partite. Almeno per il momento...
01
Dicembre
2021:
Inserita
la pagina di Bologna-Roma,
15 Giornata di Campionato 2021/2022.
Sofferenza e vittoria.
La
Roma cade di nuovo ed è un vero peccato perché con le ultime due
vittorie in campionato era riuscita a sistemare una situazione di
classifica che stava diventando "pesante" e a consolidarsi fortemente
al quinto posto.
Invece con la sconfitta di Bologna e la vittoria
dell'Atalanta in primis che allontana il quarto posto e le vittorie
delle inseguitrici (ora anche lo stesso Bologna) la classifica è
tornata ad essere preoccupante.
Purtroppo come è spesso accaduto in questa prima fase di stagione, i
giallorossi fanno enorme fatica ad affrontare le squadre che si
chiudono fortemente a riccio a difesa della propria area e soprattutto
ora, non avendo a disposizione Pellegrini, l'uomo in più che finora ha
dimostrato di avere le capacità di caricarsi sulle spalle i compangi di
squadra, spesso le sortite offensive si basano più sulle giocate
individuali che su una vera e propria coralità di gioco.
Anche stavolta, alla fine, i giallorossi escono sconfitti grazie
all'unica vera palla gol che gli avversari sono riusciti a costruire,
mentre l'ex Skorupski ha più volte salvato la propria porta con
interventi decisivi, sia su Abraham che su Mkhitaryan.
Ma la Roma tutta, soprattutto nel primo tempo, è apparsa molle e
scarica mentalmente, lontana parente di quella che aveva affrontato
domenica scorsa il Torino.
In questo, soprattutto in questo, la "cura Mourinho" è ben lontana
dalle aspettative di inizio stagione.
Se poi a tutto questo ci si aggiunge la solita, fastidiosa e
impertinente direzione di gara dell'arbitro Pairetto che non ha
sbagliato decisioni clamorose, ma i tanti piccoli o grandi falli non
fischiati (soprattutto a Zaniolo) o le ammonizioni quasi scientifiche
(clamorosa quella di Abraham colpevole di essersi girato dopo aver
passato il pallone, che lo costringerà suo malgrado a saltare
l'importante sfida di domenica contro l'Inter di Dzeko), ecco che si ha
il quadro completo di questa sconfitta che fa molto male a livello
mentale, rispedendo i giallorossi nel limbo di una squadra incompiuta,
che vorrebbe ma non può...
29
Novembre
2021:
Inserita
la pagina di Roma-Torino,
14 Giornata di Campionato 2021/2022.
Sofferenza e vittoria.
Partita in apnea quella della Roma contro il Torino.
Giallorossi in difficoltà di formazione soprattutto a centrocampo:
Cristante e Villar ancora alle prese con il Covid, Veretout
squalificato, Pellegrini a mezzo servizio.
Mourinho è costretto a richiamare alle armi il quasi epurato Diawara
(che alla fine disputerà anche una discreta partita) e poco dopo
l'avvio è costretto addirittura a rivedere l'intero assetto tattico
della squadra perché anche Pellegrini è costretto ad alzare bandiera
bianca.
Entra Carles Perez, e la formazione a questo punto è estremamente
sbilanciata in avanti, ma gli ordini del tecnico giallorosso sono
chiari: non lasciarsi ingolosire troppo ed attendere l'avversario nella
propria trequarti, farlo aprire per poi colpirlo in contropiede.
Il risultato è stata una partita "bruttina" sotto il profilo del gioco,
ma avvincente sotto quello emotivo: il Torino, a parte un paio di
sortite iniziali, non si è praticamente mai visto dalle parti di Rui
Patricio (che chiude per la terza gara consecutiva tra campionato e
Conference League con la porta inviolata) mentre la Roma ogni volta che
trovava lo spazio per affondare risultava estremamente pericolosa.
Il gol vittoria di Abraham ne è la dimostrazione: Ibanez palla al piede
supera il centrocampo, offre un invitante pallone a Mkhitaryan sulla
tre quarti, passaggi ofiltrante sul quale Zanilo fa un velo perfetto e
zampata vincente dell'inglese.
Sul finire di primo tempo la Roma potrebbe raddoppiare per un evidente
fallo da rigore su El Shaarawy: tutto pronto, ancora Abraham sul
pallone, ma l'arbitro attende ben 5 minuti prima di essere richiamato
al Var per un millimetrico fuorigioco, probabilmente con i tacchetti
dello scarpino destro dello stesso attaccante inglese, e annullare la
propria decisione.
Secondo tempo sulla stessa falsa riga della prima frazione di gioco,
con Smalling (finalmente tornato abile e arruolabile) che chiudeva ogni
possibile iniziativa granata sul nascere. Un po' di ansia nel finale,
quando il Torino ha usufruito di un paio di punizioni pericolose ma che
alla fine si sono risulte con un nulla di fatto.
Bene quindi i tre punti, buona anche la prestazione di squadra, con gli
attaccanti che più volte venivano a dare una mano dietro per aiutare un
centrocampo ridotto all'osso.
Dice Mourinho: "Vittorie come questa valgono molto di più di un sonoro
5-0". Come dargli torto?
27
Novembre
2021:
Inserite le Amichevoli
1999/2000: Capello non basta.
Franco
Sensi, ormai ai ferri corti con tutta la tifoseria giallorossa e
stanco, suo malgrado, delle lotte tra il suo allenatore Zeman e i
vertici del calcio italiano sulla questione doping (Juventus su tutti)
che mettono comunque in cattiva luce tutta la squadra giallorossa,
decide di cambiare ancora.
E stavolta decide di iniziare a fare le
cose in grande, puntando tutto su Fabio Capello, ex calciatore
giallorosso ma soprattutto allenatore tra i più vincenti negli ultimi
anni alla guida del Milan e del Real Madrid.
La tifoseria romanista impazzisce all'istante, sicura di aver
finalmente puntato sul cavallo giusto e speranzosa di avere anche una
campagna acquisti che possa far vincere subito la Roma, perché Capello
non è uno che si accontenta facilmente.
Le aspettative invece non vengono ripagate appieno: in estate arrivano
il portiere Antonioli, l'"aeroplanino" Vincenzo Montella, e un
semisconosciuto Sergej Gurenko, nazionale bielorusso voluto proprio dal
tecnico friulano dopo che lo ha visto all'opera quando commentava le
partite della Nazionale Italiana per conto della Rai.
Ben presto, però, lo stesso allenatore capisce di aver preso un
clamoroso abbaglio e aver fatto perdere soldi e tempo alla società di
Sensi: Gurenko a fine anno conterà appena cinque presenze in campionato.
Montella invece è il fiore all'occhiello della squadra, e con Totti si
capisce a meraviglia: fin dal precampionato i due fanno vedere di cosa
sono capaci insieme, ma Capello non appare pienamente soddisfatto.
In effetti Montella era un giocatore fortemente voluto dall'ex tecnico
giallorosso, Zeman, mentre Capello predilige di più gli autentici
centravanti, alti, forti di testa, che sanno piazzarsi in area di
rigore e fare a sportellate con gli avversari.
Caratteristiche agli antipodi di Montella.
Molti i passaggi a vuoto nel precampionato giallorosso, con Capello che
più volte ripropone gli stessi schemi tattici del suo predecessore.
Inizia la stagione ufficiale e se in Coppa Uefa la Roma va, anche per
la pochezza degli avversari incontrati fino agli Ottavi, dove viene
eliminata dal Leeds (nei turni precedenti Vitoria Setubal, Goteborg e
Newcastle), in Coppa Italia la poca concentrazione e capacità di
scendere in campo sempre con la giusta mentalità affiorano subito
contro il Piacenza (superato a fatica dopo i calci di rigori) e poi
contro il Cagliari, che elimina agevolmente i giallorossi.
In Campionato, dopo un avvio promettente e un pronto riscatto nel derby
con la Lazio (storico il 4-1 con doppiette di Montella e Delvecchio
dopo appena 30 minuti), la Roma arriva all'ultima giornata del girone
d'andata in casa dell'Inter per rimanere agganciata alla Juve capolista
ma perde per via di un gol di Roberto Baggio in fuorigioco non visto da
nessuno.
La Roma prova a non mollare, ma chi sta davanti corre molto più veloce,
soprattutto Juventus e Lazio.
Nel finale di stagione i giallorossi rallentano notevolmente e la beffa
più grande arriva all'ultima giornata quando i giallorossi pareggiano a
Verona mentre a Perugia si sta verificando l'incredibile: l'arbitro
Collina sospende Perugia-Juventus per pioggia, mentre la Lazio ha
abbondantemente vinto in casa contro la Reggina.
Dopo oltre un'ora dalla sospensione, si decide di far terminare la
partita di Perugia per non "falsare" la fine del campionato, e
clamorosamente il Perugia agguanta la vittoria regalando lo scudetto
alla Lazio.
Sensi è nero di rabbia. I tifosi giallorossi di più. E sono sul piede
di guerra.
Mentre Giannini dice addio al calcio con gli stessi tifosi giallorossi
che rovinano quella che doveva essere una festa e la squadra
giallorossa "fugge" a New York per disputare l'ultima amichevole
stagionale contro il Benfica al Giant Stadium.
26
Novembre
2021:
Inserita
la pagina di Roma-Zorya
Luhansk, 5 Giornata del Girone C di Conference League 2021/2022.
La Roma c'è.
Facile
vittoria per Mourinho ma neanche troppo scontata, viste le recenti
debacle contro il Bodo, squadra leggermente superiore a questo Zorya,
ma comunque non all'altezza del blasone che (almeno sulla carta) hanno
i giallorossi.
Ma al di là della vittoria, netta e senza diritto di
replica, quello che più è piaciuto della partita di Conference League è
stato proprio l'approccio alla gara fin dai primissimi istanti: già
dopo 2 minuti prima Mkhitaryan (in fuorigioco) e Abraham hanno avuto
due limpidissime occasioni da gol soli davanti il portiere avversario.
Comunque il gol è arrivato poco dopo grazie a Carles Perez (buona la
sua prestazione) e 20 minuti più tardi uno straordinario Zaniolo
raddoppiava.
Poca cosa gli avversari, che hanno mollato subito la presa, ma molto
concentrata la Roma: se solo gli attaccanti fossero stati un po' più
concreti sottoporta, il primo tempo si sarebbe concluso già in goleada.
Goleada che si è realizzata lo stesso nella ripresa: subito Abraham ha
concretizzato un assist dello stesso Zaniolo (di gran lunga il migliore
in campo) e dopo l'ingresso di Shomurodov e Zalewski, ancora Abraham in
rovesciata chiudeva il conto.
Ancora l'attaccante uzbeko a pochi minuti dal termine poteva
arrotondare di più il bottino, ma è arrivato in leggero ritardo
all'appuntamento col gol.
Qualificazione matematica, quindi, raggiunta anche se resta il
rammarico di non riuscire, a meno di clamorose sorprese, ad arrivare
primi nel girone, che significherebbe evitare un turno addizionale. Un
vero peccato.
Da segnalare il ritorno in campo (finalmente!) del redivivo Smalling
che potrebbe finalmente sistemare le lacune del reparto difensivo,
troppe volte allo sbando nelle ultime uscite, e l'esordio del
giovanissimo Missori, classe 2004, a cui Mourinho regala l'emozione di
esordire in Prima Squadra per alcuni minuti, oltre che a regalargli il
pallone della partita a fine gara.
Roma concreta, concentrata, finalmente "sul pezzo". E speriamo che lo
sia da qui in avanti. A partire già da domenica nella complicata
partita contro il Torino.
I giallorossi hanno ripreso a correre: non fermiamoci proprio ora.
23
Novembre
2021:
Inserita
la pagina di Genoa-Roma,
13 Giornata di Campionato 2021/2022.
Felix fa lo Shevchenko.
Roma
in piena emergenza di organico (ma il Genoa di più) per l'improvvisa
positività al Covid di Cristante e Villar, che costringono Mourinho ha
rivedere totalmente la formazione da mandare in campo nella delicata
trasferta a Marassi.
Delicata perché i giallorossi hanno estremo
bisogno di punti e di fiducia, ma anche il Genoa, relegato in fondo
alla classifica e con Shevchenko appena approdato sulla panchina
rossoblu, deve dare una svolta al proprio campionato.
La differenza di qualità, comunque, in campo è netta, ma la Roma di
questi tempi ha estrema difficoltà ad aprire le difese chiuse a riccio
come quella impostata dal neo tecnico ucraino e nonostante un possesso
palla prolungato e avvolgente, i giallorossi non riuscivano a stanare
l'avversario e presentarsi facilmente davanti la porta difesa da Sirigu.
Nelle rare occasioni che le sono capitate, però, la mancanza di
"cattiveria" sottoporta ha fatto la differenza: clamoroso l'errore di
Shomurodov (ex genoano) che con la porta spalancata in scivolata riesce
a mandare la palla alle stelle.
Ma è soprattutto un ritrovato Mkhitaryan che tiene per mano la squadra
e più volte nel secondo tempo (dopo che nel primo si è visto annullare
un gol per deviazione di mano di Abraham) si affaccia dalle parti del
portiere genoano mettendogli paura con diversi tiri da fuori, alcuni
molto sfortunati.
La partita però non si sblocca, alla roma manca qualcosa, quella spinta
che potrebbe accendere la miccia della vittoria, e in molti pensano che
quella miccia potrebbe accenderla Zaniolo, seduto in panchina accanto a
Mourinho.
Invece il tecnico portoghese decide di puntare nuovamente sul giovane
Afena-Gyan, e Felix lo ripaga subito nel migliore dei modi: mette
subito a disposizione la sua corsa per la squadra pressando tutto il
reparto arretrato genoano e quando Mkhitaryan gli offre su un piatto
d'argento il pallone da spingere in porta, lui non si fa pregare e di
prima intenzione infila Sirigu.
Immensa gioia per il diciottenne (primo 2003 a segnare in Serie A) e
corsa verso Mourinho per abbracciarlo e ringraziarlo, non prima di aver
baciato la maglia giallorossa (per l'occasione gialla...).
La partita volge al termine, ma il giovane Felix ha in serbo un'altra
sopresa: El Shaarawy tenta di superare gli avversari sulla trequarti,
ma la palla viene ribattuta e resta vagante, Afena-Gyan non si ferma e
la recupera, un paio di passi in avanti e senza pensarci due volte
lascia partire un tiro a giro che si va ad infilare sotto il sette
proprio dove Sirigu non può arrivarci.
È l'apoteosi per il giovane ghanese che quasi non riesce a credere ai
propri occhi e sembra dire "Sono stato proprio io!".
La Roma ritrova i tre punti, il quinto posto in classifica (che con le
contemporanee sconfitte delle capoliste si accorcia notevolmente) e,
forse, una valida alternativa nel reparto offensivo. Senza correre
troppo però.
Perché di campioni in erba da queste parti ne sono passati parecchi.
Per poi sparire nell'oblio dei ricordi...
16
Novembre
2021:
Inserite le Amichevoli
1998/1999: contestazione infinita.
Franco
Sensi prova a raddrizzare il tiro dopo che la Roma in qualche modo è
riuscita a tornare in Europa e consegna a Zeman una campagna acquisti
che, almeno secondo lui, dovrebbe far fare il definitivo salto di
qualità alla squadra giallorossa.
Il tecnico boemo è fin da subito
scettico sulle considerazioni del presidente, ma non fa una piega, lui
che è abituato ad insegnare calcio anche ai peggiori scarpari.
Ed in effetti leggendo i nomi degli acquisti estivi ci sarebbe ben poco
da festeggiare: Wome, Alenichev, Tomic (che inizialmente doveva essere
Stankovic, ma Cragnotti lo acquista per la Lazio inasprendo ancora di
più le contestazioni dei tifosi giallorossi nei confronti di Sensi),
Bartel (che avrebbe dovuto sostituire degnamente Balbo, venduto perché
in rotta con Zeman) e uno sconosciuto Frau, prelevato dalla Torres in
Serie C direttamente dal presidente diventato improvvisamente talent
scout e sul quale vede delle enormi potenzialità.
Il ritiro precampionato in terra d'Austria parte senza i brasiliani,
che dopo il mondiale pretendono di avere qualche giorno di vacanza in
più, ma comunque fin dalle prime uscite è chiaro che sarà un'altra
stagione di sofferenza: a parte le primissime partite contro i
boscaioli, nelle partite un po' più impegnative contro Treviso,
Atletico Bilbao e Santos all'Olimpico nella serata di presentazione, la
Roma racimola solo brutte figure, fischi e contestazioni soprattutto
nei confronti di Sensi.
Il quale Sensi, purtroppo, ha la sfortuna di avere come dirimpettaio
sull'altra sponda del Tevere un Cragnotti che sta spendendo (e
dilapidando i risparmi di tante persone, ma si scoprirà solo qualche
anno più in là...) tanti di quei soldi che porterà la Lazio a sfiorare
lo scudetto.
Parte ufficialmente la stagione e la Coppa Italia è subito una
delusione: non si va oltre gli Ottavi di Finale, venendo eliminati già
a Novembre dall'Atalanta.
Leggermente meglio in Coppa Uefa, ma il cammino si interrompe
bruscamente ai Quarti di Finale contro l'Atletico Madrid che liquida i
giallorossi con un doppio 2-1, anche se l'arbitro Van der Ende fa di
tutto per facilitare il compito agli spagnoli.
E proprio gli arbitri saranno il tema conduttore del campionato della
Roma.
Zeman spara forte sul doping nel calcio e punta dritto il dito contro
la Juventus: il "sistema" reagisce in maniera spasmodica e
spropositata, facendo chiaramente capire che il boemo ha centrato
l'obiettivo, ma tutto si ritorce contro la squadra giallorossa.
Sensi fa scudo al suo allenatore e lo sostiene in tutto, almeno per
quanto riguarda questa battaglia, ma la Roma, oltre a non giocare
benissimo, viene bersagliata dagli arbitri ad ogni occasione utile.
I tifosi fanno anche loro quadrato intorno a Zeman, ma contestano
sempre di più la presidenza, che a Gennaio prova a correre ai ripari
regalando un attaccante che viene paragonato addirittura a Ronaldo:
Fabio Junior, l'Uragano Blu.
È evidente che è l'ennesimo bidone capitato per le strade di Roma, e
mentre la Lazio lotta per il vertice i tifosi insorgono pesantemente e
mentre la squadra arranca anche Sensi è costretto piano piano ad
abbandonare Zeman al suo destino, perché capisce che se vuole provare a
vincere, non può cavalcare la lotta contro il Palazzo iniziata (e in
futuro vinta...) dal tecnico boemo.
A fine anno i giallorossi riescono ad arrivare ad un passo dalla
Champions League, ma ormai la strada è segnata e Sensi dà il benservito
a Zeman, accompagnandolo alla porta, perché ormai non può più
permettersi di lottare contro i mulini a vento e la piazza, sempre più
inasprita nei suoi confronti, chiede vittorie...
09
Novembre
2021:
Inserite le Amichevoli
1997/1998: Zemanlandia.
In
un momento come questo in cui viene messo in discussione addirittura
l'operato di un tecnico vincente come Mourinho, viene da sé parlare di
un altro tecnico giallorosso che ha fortemente diviso la tifoseria
giallorossa (e non solo).
L'annata di Carlos Bianchi (altro tecnico
plurivincente ma che a Roma ha fatto dei veri e propri disastri) è
ormai alle spalle, e i tifosi giallorossi chiedono a gran voce una
sterzata decisa alla dirigenza, anche perché sull'altra sponda del
Tevere la Lazio di Cragnotti comincia a fare paura.
Il presidente Franco Sensi, con una mossa a sorpresa, decide di puntare
proprio sull'ex tecnico laziale, che con il suo gioco sta incantando
l'Italia intera: Zdenek Zeman approda così sulla panchina della Roma.
Anche la campagna acquisti che ne segue è sontuosa, arrivano in
giallorosso Konsel, Helguera, Paulo Sergio, Vagner, Di Francesco,
Gautieri e Cafu, mentre lasciano la capitale "storici" giocatori come
Cervone, Carboni, Statuto, Fonseca, Lanna e Thern: una vera e propria
rivoluzione tecnica e tattica messa a disposizione del tecnico boemo.
Da subito si nota l'impronta di Zeman sulle caratteristiche della
squadra: la Roma si allena e corre, anche se le amichevoli
precampionato, sempre mal viste dal boemo, non sono così entusiasmanti
sotto il profilo delle prestazioni.
Ma quel che conta sono le partite ufficiali e le competizioni, e alla
partenza si inizia col botto: in campionato 3-1 ad Empoli (allenato da
Spalletti) e nell'esordio in Coppa Italia contro il Verona, subito una
partita-spettacolo con 8 gol ed emozioni a non finire.
Purtroppo il cammino nella Coppa Italia verrà stroncato dal doppio
confronto con la Lazio nei quarti di finale, che sancirà l'eliminazione
dei giallorossi e darà il via ai quattro derby persi dalla Roma nella
stessa stagione, un'onta che purtroppo resterà sempre attaccata alla
carriera giallorossa di Zeman.
In campionato i giallorossi invece vanno forti, segnano tanti gol e
soprattutto divertono tantissimo i tifosi sugli spalti, almeno fino
alla dodicesima giornata quando cade rovinosamente in casa dell'Inter,
e lì qualcosa sembra incepparsi nei meccanismi di gioco e nelle
convinzioni dei giocatori.
Inizia così "l'inverno zemaniano", un susseguirsi di prestazioni
anonime e sconfitte quasi clamorose, che terminerà a metà febbraio
quando la Roma riprende a correre, vincere e divertire.
La vetta è ormai lontanissima, così come il secondo posto che
garantirebbe l'accesso alla Champions League, ma la Roma riesce
comunque a centrare l'obiettivo di accedere alla Coppa Uefa e a
superare i rivali capitolini, consolandosi così per i quattro derby
persi durante la stagione.
Stagione che si conclude con tre amichevoli a Maggio, contro la
Nazionalde iraniana (pesante il passivo di 7-1 che l'esonero del
selezionatore Ivic), a L'Aquila e a Rieti.
08
Novembre
2021:
Inserita
la pagina di Venezia-Roma,
12 Giornata di Campionato 2021/2022.
È crisi.
La
Roma perde ancora, e perde ancora contro una squadra che non dovrebbe
essere neanche lontanamente all'altezza dei giallorossi.
E invece
stavolta perde addirittura in rimonta, in maniera quasi tragicomica, al
limite dell'isterismo e di una crisi di nervi, dopo essere partita
praticamente in svantaggio e aver recuperato il risultato, per poi
cedere di schianto a metà ripresa.
Mourinho cambia ancora l'assetto tattico iniziale, schierando
Shomurodov al fianco di Abraham e facendo rifiatare Zaniolo e
Mkhitaryan, riproponendo una difesa a tre con Kumbulla centrale.
Certo, il gol in apertura stronca subito le velleità dei giallorossi,
ma come spesso accaduto finora, Rui Patricio per tre quarti della gara
è risultato praticamente inoperoso, mentre l'attacco della Roma più
volte ha messo alle strette la difesa avversaria.
Anche la fortuna continua a volgere le spalle agli attaccanti romanisti
e ad Abraham in particolare: ennesimo palo (il settimo) colpito
dall'attaccante inglese, che comunque poco dopo si rifà prima
innescando il gol del pareggio di Shomurodov, e poi segnando in proprio
il gol del sorpasso sul Venezia proprio allo scadere del primo tempo.
La partita sembra in discesa, la Roma è in controllo e spesso si
avvicina anche al terzo gol, sbagliandolo, a volta anche
clamorosamente, fino ad arrivare all'altrettanto ennesimo errore
arbitrale che fa ripiombare nella depressione l'intera squadra: una
palla vagante in area giallorossa si impenna improvvisamente, Ibanez
non riesce ad intervenire anche perché spinto alle spalle da un
avversario, la palla che continua a vagare per l'area e Cristante,
invece di controllare l'avversario o intervenire in maniera pià
adeguata, si inventa una sforbiciata inutile che colpisce palla e
avversario, esattamente come una settimana fa Ballo-Traorè era
intervenuto su Pellegrini, ma ancora una volta l'interpretazione
dell'arbitro cambia rispetto al passato, il VAR non interviene, e il
rigore viene assegnato al Venezia. Che ovviamente pareggia.
E la Roma si disunisce, Mourinho va in tilt e decide di indebolire
ulteriormente il centrocampo togliendo Kumbulla dal centro della difesa
e arretrando Cristante, lasciando il già arrancante Veretout solo nel
cerchio del centrocampo.
Eppure la Roma avrebbe ancora la possibilità di riacciuffare la
vittoria, ma esponendosi malamente al contropiede avversario viene
trafitta proprio per un fuorigioco sbagliato su cui Okereke (!!!) ha
gioco facile.
Addirittura i lagunari potrebbero dilagare se Rui Patricio non compisse
due autentici miracoli, sporcandosi così finalmente i guanti.
La Roma non ha un gioco vero e proprio, Mourinho sta sbagliando molto,
è innegabile.
Così come è altrettanto innegabile che gli arbitri che incontrano i
giallorossi indirizzano le gare in qualche modo.
La rosa è corta e fragile, il tecnico portoghese lo dice da quando è
sbarcato a Roma, ma questa è e questa rimarrà almeno fino a gennaio (e
probabilmente anche in seguito).
Ma non è ammissibile che dopo appena due mesi e mezzo già si senta
parlare di possibile esonero o sostituzione del tecnico.
C'è chi addirittura rimpiange Fonseca o Garcia.
Abbiamo in panchina un allenatore che da solo negli ultimi venti anni
ha vinto molto più di quanto non abbia fatto la Roma nell'intera sua
storia, e ci permettiamo di metterlo in discussione già adesso...
Sta sbagliando molto, in tutti i campi: sportivi, comunicativi, di
gestione dello spogliatoio, nella ricerca di alibi. Indubbiamente.
Ma è lui l'unica certezza e forza dalla quale deve ripartire la Roma.
Non si può gettare a mare questa enorme possibilità che ci è stata
data. Abbiamo stretto i denti e sofferto per anni e anni, e ora che
abbiamo la possibilità di guardare avanti e diventare veramente grandi,
con calma e un po' di pazienza, vogliamo tornare indietro?
05
Novembre
2021:
Inserita
la pagina di Roma-Bodo/Glimt,
4 Giornata del Girone C di Conference League 2021/2022.
Questa Roma non vale il Bodo.
La
sconfitta per 6-1 in terra norvegese ancora brucia tanto e Mourinho
manda in campo la squadra migliore che può schierare, praticamente i
titolari senza Pellegrini e Vina.
Proprio per questo, decide di spostare in difesa Cristante e far fuori
nuovamente Kumbulla ("per proteggerlo" dirà a fine gara) e mandando in
campo Darboe: ma se il primo alla fine risulterà essere quello che più
di ogni altro ha tentao di scuotere i compagni fino alla fine, il
gambiano per tutto il primo tempo è risultato in balia del centrocampo
avversario e praticamente non ha strusciato un pallone che sia uno.
Il risultato è stato che se all'inizio la Roma ha provato a mettere
alle corde il Bodo, con il passare dei minuti i norvegesi hanno
imbrigliato la Roma con il proprio possesso palla lasciando ai padroni
di casa l'unico schema che si è ripetuto per l'intera gara: cambio di
campo lungo in direzione di Karsdorp altissimo sulla destra, nella
speranza che quest'ultimo potesse mettere in area un pallone giocabile.
Ma se la roma ha fallito diverse chiare occasioni da gol, costruite più
per casualità che per altro, allo scadere il Bodo passava addirittura
in vantaggio con uno splendido gol di Solbakken (ancora lui).
La ripresa vedeva tornare in campo il povero Villar al posto di uno
spaesato Darboe, ma la sostanza è cambiata ben poco.
Un impresentabile Mkhitaryan aveva lasciato il posto ad un più
volenteroso Carles Perez e i giallorossi in avvio di ripresa
reclamavano subito un nettissimo rigore che però l'arbitro
incredibilmente non vedeva.
La Roma spinta dalla foga raggiungeva il pareggio con un bellissimo gol.
Ma i giallorossi improvvisamente si fermavano di nuovo e il Bodo
ritornava a giocare a centrocampo, fino a raggiungere di nuovo il gol
del sorpasso, grazie ad un abbaglio complessivo della difesa della Roma.
Altra mischia in area norvegese ed altro evidentissimo fallo di mano
che sarebbe valso un altro rigore se solo l'arbitro l'avesse concesso,
e invece no.
Molta confusione in campo, Mourinho "costretto" a riabilitare anche
Borja Mayoral al posto di Abraham che nelle ultime uscite sembra sempre
più un pesce fuor d'acqua (anche se viene servito poco e male dai
compagni).
Dopo un incredibile palo colpito da Mancini a porta praticamente vuota,
è proprio Borja Mayoral a servire l'assist finale per il gol di Ibanez
(da molti considerato in fuorigioco, ma probabilmente sono in malafede)
che serviva solo ad indorare la pillola amara di una prestazione molto
al di sotto delle aspettative e che potrebbe aprire una crisi
profondissima se Mourinho non riesce a trovare al più presto una
soluzione a questo "non-gioco" offerto ultimamente dalla sua Roma.
01
Novembre
2021:
Inserita
la pagina di Roma-Milan,
11 Giornata di Campionato 2021/2022.
Altra sconfitta, altro furto.
"La
Var non eliminerà del tutto gli errori arbitrali, ma sicuramente
porterà ad un equilibrio di giudizio evitando errori grossolani".
Questa doveva essere la grande novità dell'introduzione della
tecnologia al fianco degli arbitri.
Ma, a conti fatti, le cose sono rimaste esattamente come prima se non,
addirittura, peggiorate.
Uno stesso fallo da rigore ricontrollato al Var e fischiato domenica
scorsa, la domenica successiva non solo non viene fischiato, ma non
viene neanche minimamente preso in considerazione dall'addetto al Var.
Dicono sia un discorso di "regolamento" interno tra gli arbitri: la Var
interviene solo in caso di errore evidente.
E non è un errore evidente il fallo non fischiato a Kjaer su Pellegrini?
O è meno evidente del fallo (?) di Ibanez, che comunque prende la
palla, su Ibrahimovic e che Maresca conferma come rigore?
Che poi sarebbe da chiedersi come faccia uno come Ibanez alto la metà
di Ibrahimovic a buttarlo giù con un leggero colpo d'anca...
Ma è tutta la direzione della partita da parte di Maresca che lascia
molti dubbi, oltre agli episodi chiave. È questo che ha fatto infuriare
Mourinho durante la partita e a fine gara.
Probabilmente la Roma non è ancora attrezzata per competere con il
Milan, osannato per aver addirittura sfiorato l'80% del possesso palla:
ricordo ancora quando era la Roma di Luis Enrique a raggiungere certi
numeri... Sappiamo bene come andò quell'annata...
Il grande Milan di Pioli e Ibrahimovic a conti fatti è passato a Roma
grazie ad un errore madornale di Rui Patricio sulla punizione dello
stesso svedese e ad un rigore talmente dubbio da essere inesistente.
La Roma deve lavorare, crescere, cercare di rimanere fredda e
raggiungere i risultati con il gioco e non con le spinte di pancia: a
fine gara in campo contemporaneamente si trovavano 6 giocatori
d'attacco e la confusione era lampante.
Certi cambi e certi atteggiamenti ci riportano alla memoria Carlos
Bianchi o l'ultimo Capello quando inseriva Dellas a fare il
centravanti, non di certo dovrebbero farci pensare a Mourinho...
28
Ottobre
2021:
Inserita
la pagina di Cagliari-Roma,
10 Giornata di Campionato 2021/2022.
Roma di forza.
Può
una sostituzione del tutto inaspettata e contro ogni previsione, per di
più quando si è sotto di un gol, facendo esordire in Serie A un
giovanissimo che non aveva visto neanche mai la panchina della prima
squadra, cambiare in modo radicale l'andamento di una partita che per
certi versi sembrava già indirizzata verso un risultato più che
negativo?
La risposta, almeno in questa occasione, è sì.
La Roma scende in campo a Cagliari, contro l'ultima in classifica, alla
ricerca di punti e di quella tranquillità di gioco non solo
apparentemente persa nelle ultime uscite di campionato (e non solo...)
Il primo tempo è scialbo, poco convincente, contro una squadra
completamente schierata nella propria metà campo a difesa della propria
area di rigore, in attesa di un qualche evento favorevole improvviso.
Evento che si concretizza ad inizio secondo tempo, quando su un buco
clamoroso di Vina, Bellanova offre involontariamente un assist perfetto
a Pavoletti che non ha difficoltà a castigare Rui Patricio.
E qui Mourinho (in tribuna perché squalificato) tira fuori dal cilindro
il "coniglio" inaspettato: il giovanissimo Felix Afena-Gyan viene
mandato a sorpresa in campo al posto di uno spaesato Vina rinforzando
l'attacco giallorosso proteso a scardinare la difesa cagliaritana
chiusa ancora di più a riccio davanti Cragno.
E proprio il giovane ghanese si getta nella mischia senza timori
reverenziali e correndo alla rincorsa di chiunque gli capitasse a tiro.
La Roma, forse anche grazie a questo dinamismo improvviso, acquisise
fiducia e comincia a martellare l'area avversaria: anche il giovane
Afena ha una chiara occasione per pareggiare il gol di Pavoletti, ma il
suo tiro viene ribattuto quasi sulla linea.
Ma la Roma ormai ha preso in mano definitivamente le redini del gioco e
costringe il Cagliari a difendersi sempre più: Abraham di poco a lato,
colpo di testa fuori di un soffio di Zaniolo, traversa di Pellegrini,
raggiungendo il pareggio su colpo di testa di Ibanez da calcio d'angolo
dopo un super intervento di Rui Patricio sempre su Pavoletti.
E dopo neanche 10 minuti il capolavoro di Pellegrini che regala i tre
punti, più che meritati per quello visto nel secondo tempo, alla
squadra giallorossa: una punizione magistrale che si va ad infilare
proprio all'incrocio del pali dove Cragno non può proprio arrivare.
Tre punti che garantiscono alla Roma la permanenza al quarto posto,
respingendo l'assalto dell'Atalanta e rimanendo in scia dell'Inter.
Domenica prossima il Milan capolista. Ma questa è (sarà) un'altra
storia...
25
Ottobre
2021:
Inserita
la pagina di Roma-Napoli,
9 Giornata di Campionato 2021/2022.
Pace fatta (?).
Dopo
la disfatta norvegese di giovedì scorso in Conference League, la Roma
era chiamata a dare un segnale importante di ripresa soprattutto nei
confronti dei tifosi ancora una volta colpiti da una pugnalata a freddo
alle spalle.
Mourinho aveva nuovamente colpito duro alcuni giocatori ritenuti tra i
responsabili della pessima figura fatta, mandandoli direttamente in
tribuna (Diawara, Villar, Kumbulla, Borja Mayoral e Reynolds) e
chiamando in panchina un paio di giovani della Primavera (Felix e
Missiroli, rispettivamente un 2003 e un 2004), salvo poi a fine gara
dichiarare che comunque lui punta a recupararli (e ci mancherebbe
altro, visto che la rosa è questa).
Stadio finalmente delle grandi occasioni (grazie all'allargamento della
capienza fino al 75% a seguito dell'andamento Covid) e compatto a
guidare la squadra contro il Napoli capolista che fin qui ha vinto 8
gare su 8 e, soprattutto, guidato in panchina da quello Spalletti che
purtroppo verrà ricordato a Roma quasi esclusivamente per essere stato
l'allenatore che ha di fatto messo Totti alla porta (anche se a dirla
tutta, con Spalletti in panchina, soprattutto il primo Spalletti, la
Roma ha vissuto diversi momenti di gloria...)
Partita molto combattuta e per certi versi molto avvincente, con rare
occasioni da gol da entrambe le parti, ma vissuta sempre sul filo di
lana: nel primo tempo all'occasione di Osimhen ribattuta da Mancini,
risponde Abraham che si divora un gol fatto solo davanti a Ospina
(nessuno ha visto il fallo di Rrahmani?).
Sale il ritmo nella ripresa e la Roma sembra quasi uscire fuori e
potersi portare a casa il risultato pieno: se è vero che il Napoli
colpisce un clamoroso palo con Osimhen e l'accoppiata Ibanez-Mancini, è
altrettanto vero che sono proprio i giallorossi a prendere in mano il
pallino del gioco e a sfiorare il gol vittoria prima con Pellegrini su
splendida imbeccata di Karsdorp e soprattutto con un colpo di testa di
Mancini che sembrava cosa fatta, ma che esce di un niente al lato della
porta.
E così, dopo l'espulsione di Mourinho per proteste e di Spalletti per
lo stesso motivo, ma a tempo già scaduto, la partita termina 0-0,
facendo risalire il morale dei giallorossi e fermando la corsa
solitaria del Napoli che viene raggiunto in testa alla classifica dal
Milan.
Il caso vuole che in questo stesso giorno, il 24 ottobre, del 1954 e
1965 si siano già disputate due Roma-Napoli all'Olimpico (nel 1954
chiamato "Stadio dei Centomila") e che entrambe le partite si siano
concluse con lo stesso risultato di ieri: 0-0.
22
Ottobre
2021:
Inserita
la pagina di Bodo/Glimt-Roma,
3 Giornata del Girone C di Conference League 2021/2022.
Vergogna giallorossa.
La peggior Roma di sempre. Senza se e senza ma.
Una sconfitta vergognosa che cancella in un solo colpo le altre
disfatte europee subite contro il Manchester United, il Bayern Monaco e
il Barcellona.
Addirittura peggiore del ribaltone subito dal Carl Zeiss Jena in Coppa
delle Coppe nel 1980.
Il Bodo/Glimt ha scritto probabilmente la sua più bella pagina della
storia, condannando allo stesso tempo ad aumentare le pagine del libro
degli incubi tra i tifosi giallorossi.
Parte male la Roma, malissimo: Mourinho decide di fare ampio turnover,
anche troppo: schierare insieme dieci giocatori che durante la stagione
fin qui disputata non hanno quasi mai visto il campo è un suicidio
annunciato, e sinceramente non si capisce il perché di una scelta tanto
scellerata.
D'accordo con la storia di far riposare chi finora ha sempre giocato,
va bene l'attenuante del campo in erba sintetica ad una temperatura
proibitiva e con un vento micidiale, ma in questo modo si andava
incontro pericolosamente ad una brutta figura.
Poi, però, il resto lo ha fatto chi è sceso in campo, perché comunque
il peggior Calafiori o il peggior Kumbulla, non possono essere
inferiori in questo modo ad un Solbakken, o il peggior Villar o il
peggior Diawara non possono essere così inferiori a Pellegrino.
Mourinho a fine gara spara a zero su chi ha deciso di mandare in campo,
e non è la prima volta che rifila delle proprie e vere bordate a chi
ritiene non solo da Roma, ma proprio da Serie A.
Forse ha anche ragione, ma in questo modo ha spaccato lo spogliatoio a
metà e difficilmente potrà chiedere di più a chi ieri lo ha deluso così
tanto. A patto che proverà a richiederlo di nuovo...
E comunque da un allenatore del suo calibro e del suo carisma,
sinceramente, ci si aspetterebbe di più: a cosa serve un allenatore
vincente come lui, che fin dal suo insediamento sulla panchina della
Roma ha ammesso che non potrà portare subito vittorie, se non a far
crescere il materiale umano e tecnico che ha tra le mani?
E ad ogni modo, nel secondo tempo della più brutta pagina di storia
giallorossa, in campo c'erano comunque Pellegrini, Abraham, Cristante e
Mkhitaryan.
Non proprio la Roma B...
20
Ottobre
2021:
Inserite le Amichevoli
1996/1997: Carlos Bianchi e l'ombra di Litmanen su Totti.
Chiusa
la parentesi Mazzone, Franco Sensi decide di affidare la squadra al
pluripremiato allenatore argentino Carlos Bianchi, fresco vincitore del
campionato di clausura con il Velez Sarsfield e due anni prima, sempre
con il Velez, vincitore della Coppa Intercontinentale: i tifosi
giallorossi, anche se dispiaciuti della partenza del "Sor Magara", già
sognano in grande, come ogni estate.
Nel mercato estivo, gli unici
due ingressi di livello, sono Damiano Tommasi che nel Verona ha fatto
molto bene, e un pupillo dello stesso allenatore argentino, Roberto
Trotta anche lui vincitore della Libertadores e dell'Intercontinentale
con il Velez.
In realtà ci sarebbe anche da menzionare l'arrivo di Martin Dahlin in
attacco, ma dell'olandese in giallorosso non resterà affatto traccia...
In uscita da registrare la partenza di capitan Giannini, in rotta con
la società giallorossa.
Purtroppo già dal ritiro a Kapfenberg la Roma mostra tutti i suoi
limiti, di rosa e di apprendimento (se così vogliamo dire...) degli
schemi del tecnico argentino: i giallorossi balbettano, offrono
prestazioni a volte irriverenti e a dir poco ridicole, che suscitano
non poche critiche dallo stesso Bianchi.
L'esordio all'Olimpico prima dell'inizio ufficiale della stagione vede
una brutta Roma uscire sconfitta contro il Real Saragozza e
accompagnata negli spogliatoi dai fischi da parte dei propri tifosi.
L'inizio di stagione è anche peggio, con l'immediata eliminazione in
Coppa Italia da parte del Cesena.
In Coppa Uefa il cammino si ferma quasi subito: dopo aver eliminato la
Dinamo Mosca, ai Sedicesimi di Finale il Karlsruher dell'ex Haessler ci
elimina quasi senza accorgersene.
Il campionato, infine, è un vero pianto, con i giallorossi che illudono
e si illudono di poter stare attaccata alle squadre di testa, quando
invece ben presto devono guardarsi le spalle per evitare di essere
risucchiati non tanto verso la Serie B, quanto nella parte di
classifica che determina l'anonimato.
Franco Sensi viene contestato sempre più ferocemente dalla Curva Sud
che esibisce striscioni di disappunto anche in trasferta.
Ma Carlos Bianchi non molla, nonostante già a novembre ha salutatao il
suo pupillo Trotta, veramente troppo inadeguato al calcio italiano
(così come Dahlin...), e a gennaio spera che gli innesti di Candela,
Tetradze e Pivotto possano invertire la rotta.
Però è soprattutto la sua reticenza nei confronti di Totti, che ormai è
sempre più universalmente riconosciuto come un vero e proprio talento,
a rompere il rapporto con la società: a febbraio viene organizzato un
triangolare "Città di Roma" nel quale Bianchi vuole dimostrare un po' a
tutti che è Litmanen, fantasista dell'Ajax, il giocatore su cui deve
puntare la Roma per il futuro, lasciando andare al più presto Totti.
E invece proprio il talento giallorosso nelle due mini partite contro
il Monchengladbach e soprattutto contro l'Ajax strappa applausi a tutti
rispingendo al mittente la possibilità di farlo fuori.
Il rapporto con Sensi ormai è logoro, i risultati sempre più scarsi e
così dopo l'ennesima sconfitta (proprio contro il Cagliari di Mazzone)
alla ventiseiesima giornata, Sensi decide che la misura è colma e
affida la squadra al Barone Liedholm, che ormai può fare ben poco,
vincendo solo a Bergamo e pareggiando il derby e a Milano con l'Inter.
Infine, da menzionare l'esordio in Serie A oltre che di Romondini,
anche dei fratelli Conti, Andrea e Daniele, figli del grande Bruno.
Per la rubrica "chi era costui", invece, fa la sua apparizione in Prima
Squadra un giovanissimo ghanese in prova alla Primavera, un certo
Skelley Adu Tutu, che sostuisce Abel Balbo nell'amichevole di
allenamento a Trigoria contro il Bayer Leverkusen nel gennaio 1997.
18
Ottobre
2021:
Inserita
la pagina di Juventus-Roma,
8 Giornata di Campionato 2021/2022.
Orsato colpisce ancora.
Siamo alle solite.
Di nuovo Orsato di Schio ad arbitrare una partita importante della
Roma, e ancora una volta risulta essere lui il più decisivo della gara,
più che i giocatori in campo.
Parte forte la Juve che pressa a tutto campo la Roma, senza però
risultare essere pericolosa, fino al gol di Kean viziato in avvio di
azione da un controllo di mano (neanche troppo velato) di Cuadrado che
innesca De Sciglio che pesca Bentancur in area che colpisce di testa,
il pallone sbatte sulla fronte di Kean (in fuorigioco?) e batte
l'incolpevole Rui Patricio.
A questo punto però la Roma di Mourinho non si abbatte e, anzi,
comincia a premere e a costringere i bianconeri a difendersi con tutti
gli 11 effettivi, arrivando al termine del primo tempo anche a
raggiungere il pareggio: una bella giocata in area di Abraham (su cui
Danilo già compie un intervento da rigore...) permette a Mkhitaryan di
superare Szczesny con uno "scavetto" senza che però la palla riesca a
superare la linea del gol ma, prima che il pallone ritorni ad Abraham
che la spinge in rete, Orsato pensa bene di fischiare il rigore in
favore dei giallorossi.
Proteste da una parte e dall'altra, ma l'arbitro ormai ha fischiato
prima che la palla sia entrata in rete e il rigore è confermato.
Szczesny ipronitzza Veretout (che fino a questo momento non aveva mai
fallito dal dischetto) e riesce a parare il calcio di rigore.
Nell'intervallo Orsato per cercare di mettere una pezza al suo errore,
cade nel ridicolo dimostrando del tutto la sua inadeguatezza: cercando
di spiegare a Cristante il perché abbia fischiato il rigore senza
concedere il vantaggio, riesce a negare l'innegabile "Vantaggio su
rigore non si dà mai", quando tutti sanno che è l'esatto contrario...
La ripresa vede ancora la Roma protagonista di una prestazione sontuosa
e gagliarda, che porta ad alcune occasioni da rete che meriterebbero
migliore fortuna (su tutte un tiro a giro dello stesso Veretout e una
splendida giocata di un sorprendente Vina che vede il suo tiro a botta
sicura deviato da una gamba avversaria sul più bello).
Orsato, sempre lui, pensa bene di tornare protagonista anche nel finale
di gara quando, dopo diverse interruzioni di gara, molte ammonizioni e
una lunga pausa per soccorrere Pellegrini, decide di assegnare appena 3
minuti di recupero scatenando le ire dello stesso Mourinho.
05
Ottobre
2021:
Inserita
la pagina di Roma-Empoli,
7 Giornata di Campionato 2021/2022.
Questa Roma corre.
Dopo il brutto scivolone in campionato nel derby di domenica scorsa, la
Roma riparte con una netta vittoria e una prestazione importante (dopo
il semi-allenamento di giovedì in Ucraina contro lo Zorya Luhansk).
L'Empoli non era squadra temibile da far tremare i polsi, ma comunque
tra la stanchezza fisica per le tante partite disputate fin qui sempre
dagli stessi giocatori e la delusione di aver perso un derby quasi
dominato, il risultato della partita non era così scontato come poteva
apparire.
E difatti nei primi 20-25 minuti, è proprio la squadra toscana quella
che ha il maggiore controllo della partita e le occasioni migliori per
poter passare in vantaggio (anche se Rui Patricio resta praticamente
inoperoso per tutta la gara): Pinamonti più volte si affacia in area
giallorossa creando qualche grattacapo al rientrante Smalling.
E proprio l'uscita del giovane attaccante empolese cambia il corso
della partita: Darboe (come cresce il giovane gambiano!) in coppia con
Veretout prende possesso del centrocampo e la Roma comincia a correre,
costringendo l'Empoli a chiudersi a riccio a difesa della propria porta.
Porta che viene violata al termine del primo tempo da un gol di
Pellegirni su perfetto assist di Mkhitaryan: controllo in corsa e tocco
morbido con il pallone che scivola alle spalle di Vicario: il capitano
corre così a festeggiare sotto la "sua" Curva non solo il gol del
vantaggio, ma anche il rinnovo del contratto appena firmato.
A questo punto la partita non ha più storia e la Roma gestisce
agevolmente il vantaggio, "strappando" con Zaniolo e cercando in più
riprese il raddoppio, trovandolo con Mkhitaryan che si trova al posto
giusto nel momento giusto raccogliendo un facile pallone quando Abraham
(ancora sfortunatissimo, arrivato al sesto legno stagionale!) con un
destro tremendo rischia di abbattere la porta di Vicario.
Quarto posto riconquistato e prima parte di campionato archiviato.
Ora la sosta (ennesima...) e poi un ciclo di partite e scontri diretti
(fino alla prossima, inutile sosta) che diranno di più sulla forza di
questa squadra: Juventus, Napoli e Milan intervallate dalla Conference
League, Cagliari e Venezia.
Questa Roma è pronta a mettersi in gioco e verificare il proprio reale
valore.
27
Settembre
2021:
Inserita
la pagina di Lazio-Roma,
6 Giornata di Campionato 2021/2022.
Gioca la Roma, vince la Lazio.
Arriva la seconda sconfitta dell'era Mourinho, con lo stesso risultato
della prima (3-2 come a Verona) e questa volta fa decisamente più male:
la Roma esce sconfitta nel derby per colpa dei primi venti minuti in
cui è stata in balia delle scorribande della Lazio e degli errori
arbitrali che, volente o nolente, hanno indirizzato la gara.
Dopo appena 10 minuti i biancocelesti sono già in vantaggio per una
gravissima disattenzione difensiva che lascia Milinkovic libero di
anticipare facilmente Rui Patricio e dopo altri 10 minuti da un
nettissimo rigore negato su Zaniolo che poteva portare al possibile
1-1, nasce il contropiede micidiale di Immobile che offre un altro
facile pallone a Pedro, l'ex di turno, di segnare nella porta che fino
a pochi mesi fa doveva difendere.
Pedro è così il terzo giocatore a segnare nel derby romano con entrambe
le maglie, dopo Selmosson e Kolarov.
A questo punto la Roma si scuote e prende in mano le redini del gioco
portando in alto il proprio baricentro e lasciando per tutto il primo
tempo poco spazio ai contropiede laziali.
Zaniolo colpisce l'ennesimo palo della stagione e non riesce a ribadire
in porta, ma poco dopo è Ibanez (al suo primo gol in Serie A) ad
accorciare le distanze e Immobile sbaglia davanti a Rui Patricio.
Si va negli spogliatoi con la convinzione che la Roma possa riprendere
facilmente in mano la gara, ma ancora è l'arbitro a lasciar correre un
intervento di Leiva sanzionato con la sola punizione, quando pochi
giorni fa per lo stesso tipo di intervento Pellegrini fu ammonito una
seconda volta (cartellino che sarebbe stato anche per il laziale la
seconda ammonizione) essendo così espulso e impossibilitato a prendere
parte alla gara.
Poco dopo, ancora una volta su un contropiede orchestrato da Immobile,
la Lazio va a segno con Felipe Anderson.
La Roma però non molla e continua a martellare, fino a raggiungere il
secondo gol su rigore per atterramento di Zaniolo, che stavolta
l'abitro decide di assegnare.
E sempre Zaniolo, prima di uscire stremato dal campo, ha l'occasione
buona per agguantare il pareggio che sarebbe stato più che meritato con
un tiro angolato sul quale Reina compie un'autentica prodezza
ricacciando in gol l'urlo del gol.
La Roma esce sconfitta, la Lazio festeggia sotto la Nord con l'aquila
che vola, ma a conti fatti chi ne esce rafforzata è la Roma.
Con i suoi problemi e i suoi difetti. Ma questa, stavolta, è una
squadra vera.
25
Settembre
2021:
Inserita
la pagina di Roma-Udinese,
5 Giornata di Campionato 2021/2022.
Fatica e sofferenza.
La Roma torna a vincere dopo il brusco stop di Verona.
E lo fa con una partita dai due volti, uno splendido e un altro un po'
troppo preoccupato.
Il primo tempo, o almeno i primi 30-35 minuti, sono perfetti per i
giallorossi: un assedio al fortino dell'Udinese, due pali colpiti
nell'arco di pochi minuti, con i bianconeri friulani che a fatica
superavano la propria metà campo, la Roma assoluta padrona del terreno
di gioco e un gol spettacolare per come lo ha costruito il giovane
Calafiori, che ruba palla nella propria metà campo, chiede uno scambio
a Mkhitaryan che gli offre un pallone sulla fascia, e lo stesso
Calafiori che irride un paio di volte il diretto avversario prima di
offrire un pallone al centro dell'area ad Abraham che non ha fatica a
segnare il gol del vantaggio.
Ma qui la Roma si ferma.
Certo, l'Udinese nel secondo tempo scende in campo messa meglio e ha
l'occasione di trovare il pareggio in più di un'occasione, ma la Roma
appare a tratti stanca e con la testa altrove (forse già al derby di
domenica prossima?), e trova enrome difficoltà nel creare occasioni
pericolose per la porta di Silvestri.
Nel finale, poi, la nota più brutta della partita: Pellegrini viene
espulso per un secondo giallo assolutamente gratuito per un contrasto
aereo tra i più normali ma che l'arbitro giudica pericoloso e
meritevole di un'altra ammonizione, che farà saltare al capitano
giallorosso la partita più importante (finora) di questo inizio di
stagione.
Un vero peccato.
Ma la Roma, comunque, ha le capacità di poter disputare un'ottima
prestazione contro la Lazio. A prescindere da Pellegrini.
A patto di recuperare il più velocemente possibili le energie, fisiche
e mentali.
22
Settembre
2021:
Inserite le Amichevoli
1995/1996: Giannini ai saluti finali.
Dopo
la mezza cavalcata dell'anno precedente che aveva visto all'inizio
della stagione la Roma correre, per poi fermarsi e dover rincorrere
raggiungendo comunque l'obiettivo (in extremis) del ritorno a
partecipare alle competizioni europee, la Roma di Sensi e Mazzone vuole
finalmente fare il salto di qualità e competere per il titolo in Serie
A.
Campagna acquisti che mira a migliorare la formazione nei punti chiave:
con l'italianizzazione di Balbo, Mazzone può schierare
contemporaneamente Aldair, Thern, Fonseca e lo stesso Balbo, ma a
rinforzare il reparto offensivo arriva comunque Marco Branca, mentre a
centrocampo dal Foggia arriva Luigi Di Biagio.
In più uno sconosciuto Franco Florio dal Cosenza, acquistato
direttamente dal presidente Sensi che si improvvisa direttore tecnico:
acquisto talmente inspiegabile che il giovane Florio non vedrà mai il
campo in partite ufficiali.
Il reparto arretrato, invece, resta sostanzialmente quello dell'anno
precedente.
Il precampionato, con il ritiro svolto nuovamente a Lavarone, vede
proprio nel neo attaccante giallorosso la perla del mercato: Marco
Branca segna valanghe di gol (coadiuvato dal sempre più promettente
Totti e facilitato anche dall'assenza forzata di Balbo e Fonseca,
impegnati nella Coppa America dalla quale torneranno tardi e
particolarmente stanchi), ma vede anche un Giannini sempre più ai
margini della squadra, ormai in rotta con la dirigenza e soprattutto
col presidente Sensi.
I giallorossi vincono tutte le partite amichevoli di preparazione alla
stagione e, come sempre, i tifosi sognano in grande.
Ma la realtà è ben diversa: l'inizio di stagione è drammatico:
immediata l'uscita dalla Coppa Italia per mano del Bologna, in
Campionato appena 7 punti in 7 giornate fanno mugugnare (eufemismo) i
tifosi giallorossi che cominciano a chiedere qualche testa, e la
società corre ai ripari nel mercato d'inverno.
Mercato che vede la partenza di quel Branca protagonista estivo: dallo
scambio con l'Inter arriva un giovanissimo Marco Delvecchio, che si
ritaglia pian piano uno spazio in attacco a suon di dedizione alla
causa, giocate e gol.
Il Campionato prosegue, come sempre, tra mille alti e bassi e crisi di
nervi alternati a momenti di esaltazione senza che la Roma trovi la sua
vera dimensione.
In Coppa Uefa, invece, tutto sembra filare liscio nei primi due turni
per poi approdare agli Ottavi di Finale contro il Broendby in una
doppia sfida al cardiopalma come qualche anno prima: 2-1 all'andata in
casa dei danesi, 3-1 al ritorno con gol qualificazione segnato allo
scadere da Carboni su assist di tacco di Totti.
Nei quarti un autentica debacle: contro la semisconosciuta Slavia
Praga, la Roma getta alle ortiche la gara di andata perdendo malamente
2-0. Al ritorno ci vuole tutta la spinta dell'Olimpico e i nervi saldi
della squadra per agguantare i supplementari con l'ultimo gol in
giallorosso di Giannini, prima di sognare la qualificazione nei tempi
supplementari grazie al gol di Moriero.
Ma a 6 minuti dalla fine, Vavra passerà alla storia (negativa) per aver
spento quell'effimero sogno di gloria.
La stagione termina malinconicamente con un colpo di coda che permette
comunque alla Roma di qualificarsi nuovamente alla Coppa Uefa (nel
mentre u npaio di improbabili amichevoli internazionali in Egitto per
una fantomatica "Agip Cup" e in Tunisia) e salutare lo storico capitano
Giuseppe Giannini, che dopo 17 anni in maglia giallorossa se ne va in
Austria, allo Sturm Graz.
20
Settembre
2021:
Inserita
la pagina di Hellas
Verona-Roma,4 Giornata di Campionato 2021/2022.
Prima sconfitta per Mourinho.
Mourinho era stato bravo profeta: "Bisognerà mantenere il giusto
equilibrio nei giudizi quando arriveranno le sconfitte, perché
arriveranno." E puntuale è arrivata: il Bentegodi di Verona è stato
ancora una volta fatale alla Roma, come l'anno scorso quando
all'esordio in campionato, i giallorossi sul campo pareggiarono per 0-0
ma poi il giudice sportive tramuto quel risultato in uno 0-3 a tavolino
per aver inserito Diawara nella lista degli under 22 consegnata alla
Lega Calcio.
Partita bruttina quella di ieri, con poche idee in avanti e troppe
incertezze dietro.
Alla mezz'ora, sotto una pioggia battente, un'autentica perla di
Pellegrini sblocca il risultato: lo stesso capitano chiede un triangolo
lungo a Karsdorp in mezzo all'area e conclude con un magistrale colpo
di tacco al volo sul quale Montipò può far ben poco.
La ripresa, invece, è tutta di marca gialloblu che mette alle corde la
difesa romanista e in 15 minuti ribalta il risultato con un uno-due
micidiale firmato Barak e Caprari.
La Roma sembra reagire e agguanta il pareggio con un'altra bella
combinazione Abraham-Pellegrini-Abraham, intercettata da Ilic che
infila la propria porta.
Ma neanche il tempo di festeggiare e provare a portare a casa il
bottino pieno che Faraoni inventa un altro gol della domenica per
infilare Rui Patricio (strepitoso poco dopo su Caprari negando il
quarto gol al Verona) con un tiro che si va ad infilare proprio dove il
portiere gialloross non può arrivare.
La prima sconfitta doveva pur arrivare ed è puntualmente arrivata.
Ma come sottolineato dallo stesso tecnico portoghese, s finora la Roma
aveva vinto 6 partite e non sessanta, ora ne ha perse 1 e non dieci.
Si torna a lavorare a testa bassa.
18
Settembre
2021:
Inserita
la pagina di Roma-CSKA,
1 Giornata del Girone C di Conference League 2021/2022.
Comanda la Roma.
E, soprattutto, comanda Lorenzo Pellegrini.
Il capitano giallorosso ancora una volta determinante per le sorti
della squadra giallorossa, che dopo gli spareggi esordisce
"ufficialmente" nella Conference League, battendo in modo fragoroso il
CSKA di Sofia.
Nulla di trascendentale sia chiaro, l'avversario era ben poca cosa
nonostante Mourinho avesse deciso di schierare una sorta di "Roma 2",
facendo scendere in campo molti di quei giocatori che finora si erano
visti poco, due nomi su tutti Villar e Diawara a centrocampo, ma la
squadra giallorossa è apparsa da subito determinata a portare a casa il
risultato nonostante l'iniziale svantaggio (il primo in gare ufficiali)
arrivato dopo pochi minuti.
Uno splendido gol del capitano giallorosso ha dato il via alla rimonta
della Roma e alla goleada conclusa da El Shaarawy, Mancini e dal primo
gol all'Olimpico di Tammy Abraham, e condita anche da un palo colpito
da Shomurodov.
Calafiori ha dimostrato di essere un giocatore sul quale Mourinho può
contare, mentre per i due centrocampisti schierati inizialmente da
titolari non si può dire altrettanto.
Il tecnico portoghese ad inizio secondo tempo, quando proprio il
reparto di centrocampo faticava a filtrare le giocate dei bulgari, ha
deciso di sostituire contemporanemante la coppia centrale affidandosi
alla maggior esperienza di Cristante e Veretout e, soprattutto, ha
ribadito che in panchina la Roma manca di giocatori di qualità.
Una frecciata neanche troppo velata a quei due giocatori che potrebbe
rivelarsi fatale per il loro prosieguo nell'avventura giallorossa.
Ma intanto la Roma, questa Roma, continua a veleggiare sia in
Campionato che in Conference League. Godiamoci il momento.
14
Settembre
2021:
Inserita
la pagina di Roma-Sassuolo,
3 Giornata di Campionato 2021/2022.
La palla matta.
Una partita che sa di incredibile.
Per come è iniziata, per come si è sviluppata, per come si è conclusa.
La Roma affrontava il Sassuolo, non di certo il Real Madrid, ma la
squadra messa in campo da Dionisi ha retto benissimo il confronto con
Mourinho, tant'è che lo stesso allenatore giallorosso a fine gara non
ha potuto che complimentarsi con il collega.
Dopo u nprimo tempo più che altro scialbo, con la Roma in vantaggio
grazie al gol di Cristante su splendido schema da calcio piazzato, il
secondo vede un autentico ping pong di azioni e conclusioni da una
parte e dall'altra, senza soluzione di continuità.
Lo stesso Mourinho al termine della gara ammette che il risultato
finale poteva essere tranquillamente un 6-6 o un 7-7, o un 2-1 per i
romagnoli: dopo il pareggio fortunoso (ma a seguito di due autentiche
giocate di Scamacca e Berardi) di Djuricic, la Roma riparte a testa
bassa alla ricerca del gol soprattutto con Pellegrini, che si vede
prima negare il gol da Consigli (sulla ribattuta ennesimo palo di
Abraham), poi fallire due occasioni clamorose dopo essersi liberato
degli avversari da campione, ma il Sassuolo risponde colpo su colpo e
solo un gigantesco Rui Patricio nega il gol agli avversari sbattendo la
porta in faccia prima a Berardi e poi a Boga, e in ultimo aiutato dal
palo su tremendo tiro di Traore.
La partita volge al termine, l'ultimo lancio per Abraham viene deviato,
Shomurodov lo addomestica come può per il vicino El Shaarawy che segna
a tempo ormai scaduto e parte la corsa e la festa sotto la Sud, alla
quale non può non prendere parte anche Mourinho, che corre in stile
Mazzone per festeggiare, come dirà più tardi, la sua millesima panchina.
C'è ancora tempo per il pareggio di Scamacca poi annullato per
fuorigioco millimetrico dello stesso attaccante del Sassuolo (ma perché
poco prima Vina non si era fermato col pallone nei pressi della
bandierina ad attendere lo scadere del tempo?), e finalmente il popolo
giallorosso può festeggiare questa sofferta, ma bellissima, vittoria
che la rilancia in testa alla classifica della Serie A.
È solo un fuoco di paglia? Può darsi, ma per il momento stare lassù
produce una bellissima sensazione...
03
Settembre
2021:
Inserite le Amichevoli
1994/1995: "Mazzone guida una Ferrari".
Con queste parole il presidene Sensi "consegna" la nuova Roma a Mazzone
nell'anno della rivoluzione della Serie A che assegna (come in quasi
tutto il resto d'Europa) 3 punti a vittoria.
Il mercato in entrata, in effetti, è scoppiettante: rientrano dai vari
prestiti Petruzzi, Statuto e Maini, in difesa arrivano Annoni e
Colonnese, a centrocampo Moriero (altro pupillo di Mazzone) e lo
svedese Thern, ma soprattutto in attacco arriva Daniel Fonseca, che in
coppia con Balbo promette 30 gol in stagione, mentre in uscita si
registrano i saluti di Mihajlovic, Haessler e Rizzitelli.
Il precampionato è intenso in quanto numero di partite, ma poco
accattivante nonostante la partecipazione al Memorial Gianni Brera, al
triangolare di Civitanova Marche e al Torneo delle Capitali.
In campionato, invece, la Roma parte veramente come una Ferrari: dopo
l'esordio casalingo con il Foggia dove non riesce ad andare oltre il
pareggio per 1-1 (grazie al primo gol in Serie A di Francesco Totti),
la Roma si ritrova dopo 6 giornate sola in testa alla classifica.
I tifosi sognano, i giocatori sembrano affamati, e Mazzone cerca di
gettare acqua sul fuoco.
Nel mentre, un'amichevole all'Olimpico contro il Barcellona registra
uno spettacolare gol dello stesso Totti dimenticato da molti nel 3-3
finale.
Lo scontro diretto con il Parma segna la prima battuta d'arresto per i
giallorossi che però poco dopo si riscattano in un memorabile derby
contro la Lazio miliardaria di Cragnotti che terminerà 3-0 per la
squadra di Mazzone, che a fine gara entusiasta e carico di rabbia
accumulata durante la settimana in cui tutti i giornali già davano la
Roma per vittima sacrificale, corre sotto la Sud esultando come il
primo dei tifosi mentre Giannini in diretta televisiva (la partita fu
trasmessa su Rai Tre per i soli residenti nella Regione Lazio) salutava
tutti con il "3" alzato.
Ma la Roma pian piano rallenta la propria corsa, il campionato si ferma
per la morte di Vincenzo Spagnolo, e anche la Coppa Italia va via dopo
la rimonta mancata nei confronti della Juventus (3-0 per i bianconeri
all'andata e 3-1 per la Roma nel ritorno all'Olimpico).
Proprio contro la Juventus viene registrata un'altra pagina nerissima
della storia di questa sfida: a Torino il 15 gennaio 1995 fa freddo, il
campo è al limite della praticabilità.
Una rimessa laterale battuta da Aldair verso Cervone viene ostacolata
dal guardalinee che inspiegabilmente passa dietro al brasiliano e lo
spinge facendogli perdere il contatto con il pallone: tutti attendono
il fischio dell'arbitro per la ripetizione della rimessa meno che
Ravanelli, che si invola verso la porta e segna l'1-0.
La frittata è fatta, Torricelli prova a spezzare le braccia a Cervone
come aveva fatto una settimana prima con Bucci, portiere del Parma, e
la partita termina 3-0 in 10 contro 9.
Alla fine, la Roma riesce a raggiungere l'obiettivo minimo prefissato,
cioè quello del ritorno in Europa arrivando quinta in classifica e
potendo così partecipare alla Coppa Uefa l'anno successivo.
23 Agosto
2021:
Inserita
la pagina di Roma-Fiorentina,
1 Giornata di Campionato 2021/2022.
Abraham di forza.
Riparte la Serie A, anche quest'anno tra mille difficoltà e poche
certezze riguardanti il Covid, ma perlomeno con la speranza che con i
vaccini gli stadi possano pian piano tornare a riempirsi, così come,
almeno in parte, l'Olimpico è tornato a fare: quasi 30.000 spettatori
sugli spalti a spingere la Roma alla prima vittoria in campionato e ad
ammirare l'esordio con la maglia giallorossa del nuovo centravanti
arrivato a sostituire Dzeko al centro dell'attacco romanista, Tammy
Abraham.
Mourinho lo ha schierato senza che avesse fatto neanche un allenamento
con i compagni e lui lo ha ripagato alla grande: alla fine sul
tabellino della sua gara si leggerà due assit vincenti per i gol di
Mkhitaryan e Veretout e una traversa su colpo di testa dopo una giocata
raffinata di Pellegrini.
I tifosi già sognano, ma al di là delle facili e scontate speranze,
l'attaccante inglese ha messo in mostra motle qualità nel suo modo di
giocare che ben si sposano con i ritmi e gli schemi di Mourinho, che
non a caso già alcuni anni fa lo aveva apprezzato nelle giovanili del
Chelsea.
La Roma quindi parte bene, nonostante la nota stonata dell'espulsione
di Zaniolo, reo di aver messo troppa foga su un intervento che
probabilmente Pairetto ha voluto far compensare con l'esagerata
espulsione di Dragowski ad inizio gara.
Questa Roma, per certi versi testaccina, piace e piace molto anche a
Mourinho.
20 Agosto
2021:
Inserita
la pagina di Trabzonspor-Roma,
Andata degli Spareggi di Conference League 2021/2022.
Roma alla Mourinho.
Inizia una nuova stagione, inizia una nuova competizione.
La Roma, suo malgrado, si trova a dover sperimentare per la prima volta
il nuovo torneo organizzato dalla Uefa per le squadre "minori" dei vari
campionati del vecchio continente.
L'appeal non è certo da Champions League, ma comunque visto anche il
vuoto della bacheca dei trofei presente a Trigoria, sarebbe il caso di
evitare di snobbare qualsiasi competizione venga disputata.
E di sicuro, la presenza di Mourinho sulla panchina giallorossa in
questo senso dà un senso di sicurezza.
Proprio lo spirito di Mourinho è quel qualcosa in più che si è visto in
tutto il precampionato e anche in questa prima uscita ufficiale contro
il Trabzonspor degli ex Bruno Peres e Gervinho.
Certo, si è ancora lontani dalla forma migliore e come ha detto lo
stesso tecnico giallorosso probabilmente manca ancora qualcosa alla
rosa, che nelle ultime ore si è privata di Dzeko (rimpiazzato da
Abraham) e di Pedro (neanche preso in considerazione dal tecnico
giallorosso e passato proprio ieri sull'altra sponda del Tevere, alla
Lazio), ma è comunque una rosa competitiva che potrà e dovrà dire la
sua sia in campionato che in ambito europeo.
La partenza è di quelle col piede giusto: grinta da vendere, sofferenza
di gruppo senza perdere la testa nei momenti difficili, gioco che
quando le gambe rispondono ai comandi della testa appare fluido e
sicuro, vittoria grazie ai gol di Pellegrini e Shomurodov, ma qualche
disattenzione di troppo in difesa, priva ancora una volta di Smalling
di nuovo alle prese con problemi muscolari.
Ad ogni modo è stata buona la prima, il che dà sempre una spinta in più
per il morale e convinzione nei propri mezzi.
Domenica riparte il campionato: quest'anno ci sarà da divertirsi.
Garantisce Mourinho.