29 Ottobre 2024: Inserita la pagina di Fiorentina-Roma, 9 Giornata di Campionato 2024/2025.
Tutti contro tutti.
Un'altra indegna prestazione della Roma. L'ennesima.
E stavolta per certi versi è anche difficile trovare il perché.
Giocatori ancora messi in campo un po' a caso e con un modulo assurdo da un allenatore che è quello che è, ma che improvvisamente anche lui sembra aver perso quel minimo di verve e "cattiveria" che negli anni a dimostrato di avere.
Giovatori scesi in campo con la testa assolutamente da un'altra parte (sarebbe bello sapere dove) in completa balia dell'avversario che sembrava giocasse due categoria sopra.
Movimenti (quando ci sono stati) del tutto sbagliati e senza senso: cosa stava facendo NDicka sul terzo gol dei viola? Non era stato indicato dallo stesso allenatore come uno dei motivi principali per cui il pluridecorato Hummels ancora non aveva fatto neanche un minuto in campo?
Altri che vengono sostituiti dopo appena 30 minuti e all'intervallo e si rifiutano di tornare in campo dopo essere scesi negli spogliatoi.
Si parla addirittura di parole grosse tra le mura degli spogliatoi tra Juric e alcuni senatori, che erano gli stessi indicati tempo fa come i suoi "protetti".
Cinque gol dalla Fiorentina che potevano essere anche di più se Svilar prima e l'imprecisione di alcuni viola non avessero impedito di aumentare il bottino.
In mezzo tanta, tantissima pochezza di questa Roma che, se non lo è ancora diventata, sta diventando una vera barzelletta.
Probabilmente il viaggio di Juric è già giunto al capolinea: ma chi dovrebbe dirgli di scendere? Chi c'è in società? Un proprietario che di calcio e del calcio italiano non ne sa nulla e un Direttore Sportivo che dovrebbe occuparsi principalmente del mercato (che finora si è rivelato anch'esso fallimentare) che non spiccica ancora una parola di italiano.
Poi? Chi altro c'è?
E chi potrebbe essere chiamato per l'ennesimo cambio in panchina? Richiamare De Rossi mandato via con disonore? Ballardini che era già in tribuna l'altra sera? Suggestioni esotiche poco percorribili? Continuare con Juric?
Comunque vada, sarà una comica...
PS: Ad ogni modo, anche contro i viola lo zampino della terna arbitrale e del VAR non si è tirato indietro...

21 Ottobre 2024: Inserita la pagina di Roma-Inter, 8 Giornata di Campionato 2024/2025.
Immeritata sconfitta.
La Roma non vale l'Inter,neanche l'Inter acciaccata e incerottata arrivata all'Olimpico, ma la sconfitta subita ieri è di sicuro un colpo troppo duro inferto ai giallorossi e alla loro partita dove, perlomeno, hanno messo in campo tanta generosità e intensità.
Ormai è chiaro: l'annata della Roma e dei suoi tifosi sarà l'ennesima in cui vedranno gli altri vincere e trionfare in Italia e in Europa, alla continua rincorsa di una posizione di riguardo in campionato e tentare di arrivare il più lontano possibile in Europa League, per poi tirare le somme e decidere cosa fare in futuro.
Per cui prima si smette di pensare in grande e dei possibili momenti di gloria e prima ci si cala in questa realtà fatta di sudore e fatica, e prima si riuscirà a ristabilire la rotta di una stagione più che compromessa ma non ancora terminata.
Inutile recriminare su cosa poteva essere e non è stato, su chi è stato (troppo) velocemente allontanato e chi (ancora più) inaspettatamente è stato chiamato a traghettare la nave, nel nome di una impellente necessità di vittoria (!?!?). Bisogna cercare di trovare quel poco di buono che anche in partite come quella di ieri sera è stato fatto e ripartire da lì, rimboccandosi le maniche e stringersi ancora di più a sostegno della squadra: questa è e questa abbiamo in questo momento. E con questa dobbiamo andare avanti. Senza terzini. Senza valide alternative in attacco. Con giocatori da ritrovare e altri da scoprire.
Ieri sera non si è dominata la gara, ma non è stato neanche un tiro al bersaglio da parte dell'Inter che, lei sì, è chiamata a vincere qualcosa.
Fino alla prossima (inutile) pausa per la Nazionale, ci sono partite alla portata dei giallorossi, ma che se si vogliono vincere bisogna affrontare con lo stesso spirito di ieri sera: in fin dei conti, la sconfitta è arrivata a causa di un errore grossolano commesso a centrocampo che ha lanciato il contropiede interista. Altrimenti la partita sarebbe finita, con molte probabilità, con un pareggio più giusto.
E i commenti, oggi, sarebbero stati di tutt'altro tenore. Forse.

30 Settembre 2024: Inserita la pagina di Roma-Venezia, 6 Giornata di Campionato 2024/2025.
Orgoglio romanista.
Stavolta la cronaca degli ultimi minuti è a vantaggio dei giallorossi, e non contraria.
Stavolta è la Roma a disputare un secondo tempo di sostanza (non senza qualche apprensione) e a ribaltare il risultato nei minuti finali.
Sì, perché il primo tempo, a differenza dell'ultima uscita in Europa League, aveva visto la squadra di Juric incassare malamente tutti i colpi di un sorprendente Venezia che era venuto a Roma con lo spirito tutt'altro che arrendevole della vittima sacrificale.
Non erano bastate le prime avvisaglie sotto porta di Svilar a far svegliare i giallorossi, tanto che i lagunari sul finire del primo tempo sono addirittura passati in vantaggio e hanno rischiato di raddoppiare dopo pochissimo: solo il provvidenziale piede di Mancini sulla linea di porta ha evitato la seconda capitolazione.
Una squadra stranamente spenta quella di Juric vista contro l'ex Di Francesco, con un Soulé apparso ancora particolarmente apatico e fuori da ogni schema di gioco e con Koné non apparso nel massimo della forma.
Nella ripresa, però, la musica cambia e dopo un altro svarione difensivo miracolosamente salvato da Svilar, i giallorossi hanno iniziato a prendere campo e a stringere gli avversari nella propria metà campo, rendendosi sempre più pericolosi, prima con Dovbyk e poi due volte con Pisilli che in area di rigore non ha trovato la zuccata vincente.
Ci ha pensato Cristante con un tiro da fuori fortunosamente deviato in porta ad accendere quella miccia che serviva alla Roma e, pochi minuti più tardi, il terzo tentativo di testa del giovane Pisilli ha trovato la sua prima rete in Serie A e il gol del definitivo 2-1 per la Roma, che ha restituito un po' di tranquillità all'ambiente e 3 punti fondamentali alla Roma che ora può guarda il futuro e la classifica con occhi diversi rispetto ad un paio di settimane fa.
C'è ancora tanto da lavorare, ma vincere aiuta sicuramente a lavorare meglio...

27 Settembre 2024: Inserita la pagina di Roma-Athletic Club, 1 Giornata del Campionato di Europa League 2024/2025.
La solita disattenzione.
La nuova Europa League, rivoluzionata completamente nel formato e nella sua interpretazione almeno nella prima parte che porterà poi agli Ottavi di Finale, inizia con un pareggio dai due volti per la Roma.
Se da un lato i giallorossi nel primo tempo e per parte del secondo hanno dato l'impressione di essere una squadra forte, compatta, ordinata e a tratti anche travolgente, nella seconda parte della ripresa hanno mostrato ancora una volta dei limiti mentali e fisici che faticano ad essere rimossi.
Il dato del possesso palla al termine del primo tempo è emblematico: oltre il 70% contro una squadra di prim'ordine, tra le pretendenti a vincere il trofeo. E non è stato un possesso palla sterile come in passato poteva accadere: stavolta il possesso palla, alternato a lanci improvvisi, ha messo letteralmente alle corde l'Atletico costringendolo a chiudersi sempre più in difesa senza soluzione di continuità.
E il gol è arrivato da una splendida giocata corale, iniziata da Dybala, passata per Koné, continuata da Baldanzi, spinta da Angelino e finalizzata dal perfetto colpo di testa di Dovbyk.
Poi assoluta padronanza e tenuta del campo, senza mai subire il minimo pericolo, neanche ad inizio della ripresa quando i giallorossi hanno rinunciato a Dybala per Soulé (non benissimo il suo ingresso in campo) o quando i cambi hanno rivoluzionato in parte la squadra.
È stato l'ingresso di Nico Williams per gli avversari che ha segnato lo spartiacque della partita della Roma: non tanto per l'ingresso del giovane talento spagnolo, quanto per la sopraggiunta stanchezza fisica di alcuni interpreti giallorossi.
Di sicuro anche l'infortunio di Celik con susseguente esordio di Abdulhamid ha dato il suo contributo, anche se il saudita ha svolto il suo compito con relativo ordine. È stata più la consapevolezza avversaria che probabilmente con un minimo di convinzione in più la difesa della Roma sarebbe capitolata.
E di fatto il pareggio è arrivato quasi a tempo scaduto su una palla inattiva che poteva e doveva essere gestita meglio: difesa schierata, tutti i saltatori posizionati, pallone avversario molto lungo: sponda e gol del pareggio.
Peccato, perché nell'unica vera incertezza difensiva la Roma ha subito nuovamente gol, vanificando quanto di buono (e stavolta è stato tanto) era stato fatto durante il resto della gara.
La strada intrapresa, comunque, sembra essere quella giusta.Va detto a bassa voce, però: i colpi di scena ultimamente sono stati talmente tanti che è meglio volare bassi ed evitare qualsiasi tipo di volo pindarico.

24 Settembre 2024: Inserita la pagina di Roma-Udinese, 5 Giornata di Campionato 2024/2025.
(Ri)partenza Roma.
Terremoto in casa giallorossa che ha portato all'allontanamento di De Rossi dalla guida tecnica della squadra dopo appena 4 giornate di campionato e alle dimissioni più o meno improvvise dell'AD Souloukou.
Molto si dirà e si inventerà nei prossimi giorni sul perché si sia dimessa l'Amministratrice Delegata e sui rapporti con la squadra e soprattutto con l'ex tecnico giallorosso, ma alla fine ciò che resta è una società che fin qui ha dimostrato di non avere le idee chiarissime sul da farsi e una squadra con un nuovo progetto tecnico affidato, questa volta, a Ivan Juric che speriamo diventi l'allenatore più vincente della storia, ma che al momento ha un curriculum di bassa levatura...
Dal 1927 ad oggi si sono succeduti sulla panchina giallorossa (compresi i vari ritorni di fiamma) 73 allenatori, negli ultimi 14 anni ben 12 allenatori: c'è ancora qualcuno che ha il coraggio di utilizzare la parola "progetto" associata alla Roma?
No, perché se così fosse ci sarebbe bisogno di impiegare molto tempo per spiegare tutti questi progetti che si sono susseguiti nel tempo.
De Rossi probabilmente non era ancora adeguato a dirigere una squadra a questi livelli, senza aver fatto un minimo di gavetta e soprattutto troppo invischiato emotivamente e non solo a Trigoria. Ma allora perché tutta quella fretta di rinnovare il suo contratto addirittura per 3 anni e poi accompagnarlo alla porta con la stagione appena iniziata?
Ora ci viene detto che Juric è stato preso perché la Roma ha intenzione di vincere da subito: quindi Mourinho è stato mandato via per quale motivo?
Sono tante le domande che rimarranno senza risposta o alle quali verranno date risposte più o meno fantasiose.
L'unica certezza è che l'Olimpico anche contro l'Udinese era stracolmo nonostante l'aria di giusta contestazione e di poca voglia di tifare, e che questa prima vittoria in campionato era necessaria come l'aria.
Nella speranza che sia solo una prima boccata d'ossigeno per tornare a respirare a pieni polmoni. E che, come detto dalla società, sia la prima di una serie di vittorie che porti a qualche traguardo fin da questa stagione...

19 Agosto 2024: Inserita la pagina di Cagliari-Roma, 1 Giornata di Campionato 2024/2025.
Roma con la sordina.
Freno a mano tirato alla partenza di questo campionato di Serie A.
Partenza sempre più anticipata durante l'estate, con le squadre che sono ancora tutte un enorme cantiere in corso e con giocatori che non sanno neanche dove saranno non il prossimo mese, ma addirittura domani.
Ma questo è il calcio globale che abbiamo scelto di avere e di seguire, per il quale gli appassionati spendono sempre più soldi (grazie Dazn per l'ennesimo aumento dell'abbonamento) e per il quale ricchi sceicchi che con il calcio hanno ben poco a che fare propongono folli contratti a giocatori pur di portarli a giocare a latitudini esotiche.
È il caso di Paulo Dybala, al quale una improponibile squadra araba ha proposto un contratto faraonico difficile se non impossibile da rifiutare ma che lui, che giustamente ancora sente di poter dire la sua a 30 anni e non propriamente a fine carriera, vorrebbe rimandare al mittente.
Ma c'è un però.
La Roma, in tutto questo, sarebbe ben felice di lasciar andare Dybala per alleggerire il monte ingaggi dell'alto stipendio dell'argentino, sapendo benissimo che la qualità tecnica della squadra comunque ne risentirebbe.
E si è visto benissimo ieri sera contro il Cagliari: c'è stata una squadra senza Dybala e un'altra, di ben altra caratura, con l'argentino in campo.
Alla fine si è dovuto arrendere all'evidenza anche il "compassato" De Rossi che in conferenza stampa prima della gara ha provato a fare l'aziendalista e il distaccato ("Conta la Roma, i giocatori vanno e vengono") per poi a fine gara tornare (come spesso gli è accaduto in passato...) sui propri passi: "Sono preoccupato se dovesse partire Dybala e non essere rimpiazzato adeguatamente".
Ecco, il succo del discorso sta tutto qui: se si sceglie di sposare una teoria, per quanto lontana dai propri pensieri, si porta avanti a spada tratta, non rimescolando le carte ogni volta a proprio piacimento.
In questo modo si dà modo ai detrattori in primis, ma anche a chi ad un certo punto potrebbe voler abbandonare la barca, di lasciare solo l'allenatore giallorosso nel momento del bisogno.
Sperando che ciò che non avvenga, intanto proviamo a dare uno straccio di gioco a questa squadra, che anche ieri a Cagliari nel primo tempo non è riuscita a fare un tiro in porta che sia uno di numero e che solo nella ripresa, proprio con l'ingresso del fantasista argentino in campo, ha avuto qualche sprazzo di luce e di trame tecniche.
In mezzo poco o niente, se non la traversa di Dovbyk, il gol clamorosamente divorato da Pellegrini e una parata più o meno complicata di Scuffet su tiro da fuori di Soulé.
È questa la Roma che i tifosi della Roma sognavano fino a poche settimane fa? Ai posteri l'ardua sentenza.

07 Maggio 2024: Inserita la pagina di Atalanta-Roma, 36 Giornata di Campionato 2023/2024.
Fine corsa Champions.
Una prestazione imbarazzante che per alcuni tratti sfocia nel vergognoso.
Una Roma in completa balia dell'Atalanta per la quasi totalità della gara: il primo "tiro" in porta dei giallorossi è arrivato al 58', dopo che per tutto il primo tempo praticamente non si era mai superata la metà campo.
Primo tempo, tra l'altro, che avrebbe potuto veder un passivo per la Roma molto, ma molto più ampio: a tratti l'Atalanta smbrava addirittura giocare come il gatto col topo in trappola, manco fosse l'Olanda di Crujiff contro la Primavera di una qualsiasi squadra di Serie C.
Al netto di tutte le eventuali ipotesi di doping che possono aleggiare intorno agli allenamento della squadra di Gasperini (il peggior personaggio che in questo momento può offrire il calcio italiano) coadiuvati dal "metodo Agricola" di juventina memoria, l'Atalanta sembrava essere di un'altra categoria rispetto ai giallorossi.
Una sicuramente più ampia profondità di panchina rispetto alla Roma non può giustificare la netta differenza drammatica differenza tra le due squadre, che hanno disputato fin qui più o meno lo stesso numero di gare.
Con la qualificazione in zona Champions ormai gettata alle ortiche grazie alle sconfitte con il Bologna e l'Atalanta (e anche grazie al campionato falsato con il silenzio di quasi tutti, dato che l'assurdo recupero tra Atalanta e Fiorentina si disputerà a campionato terminato) è ormai tempo di iniziare a tirare le somme e a guardare al futuro.
Futuro sempre più incerto e nebbioso.
A questo punto l'unica certezza (?) resta la proprietà in mano ai Friedkin.
Colpevoli di aver accettato come nessun'altra squadra europea l'adesione al Financial Fair Play senza battere ciglio, FFP che ha minato alle fondamenta le possibilità di crescita tecnica della squadra.
Colpevoli di non aver mandato via Mourinho dopo la finale di Budapest quando poteva (e per certi versi doveva) interrompere il rapporto collaborativo con il tecnico portoghese.
Colpevoli di averlo cacciato in un martedì quasi come un fulmine a ciel sereno prima di una serie di partite "semplici" che avrebbero comunque rilanciato la Roma verso l'alto in classifica.
Colpevoli di non aver ancora sostituito il DS Pinto e lasciato (ancora una volta) l'attuale allenatore come unico portavoce della squadra in tutte le sedi.
Colpevoli di aver annunciato un accordo di massima raggiunto con De Rossi (ma non ancora formalizzato su carta) prima della gara contro il Milan valida per il ritorno dei quarti di Europa League: dopo quella partita la Roma, se si esclude il recupero di 20' contro l'Udinese, i giallorossi non hanno vinto più nessuna partita. Nonostante abbiano incontrato, tra gli altri, la peggior Juve degli ultimi 30 anni e il peggior Napoli degli ultimi 10. Sicuramente un caso. Curioso, ma comunque un caso.
Ma è colpevole anche lo stesso De Rossi: l'amore che lo ha portato ad accettare un'impresa più grande di lui è ammirevole, ma le sue idee confuse le ha dimostrate in più occasioni. I cambi in corsa di formazione (quasi) mai azzeccati e (quasi) mai decisivi. Le sue dichiarazioni sul "modulo a 3 che la squadra rigetta e quindi non proporrò più" riproposto in più e più occasioni.
Colpevole del suo "eccessivo" buonismo verso la componente arbitrale (lui che in campo tanto tenero non era) ed elogiato per questo nelle sue prime uscite e interviste, salvo poi essere mazzolato e rimesso a suo posto quando le cose hanno ripreso ad andare in una certa (solita) direzione.
E colpevoli più di tutti i giocoatori, soprattutto quei giocatori che (è ormai arrivato il momento di dirlo) hanno deciso ad un certo punto della stagione di remare contro il vecchio allenatore perché secondo loro era giunto il momento di farlo: appena arrivato il nuovo tecnico quegli stessi giocatori che fino alla domenica precedente passeggiavano per il campo e lamentavano dolori di ogni genere, hanno ripreso miracolosamente a correre e scoprire che in realtà due passaggi due di fila verso la porta avversaria è possibile farli e a volte portano anche a discrete soddisfazioni.
Giocatori che oggi sono tornati a passeggiare per il campo perché (giustamente) spompati e inadeguatamente allenati per sostenere ritmi di tre partite a settimana: ma se fosse così, allora, perché si doveva dare necessariamente addosso al tecnico portoghese se sosteneva di avere una rosa corta e non di elevata qualità?
Cosa sostiene oggi il nuovo tecnico dopo che all'inizio della sua avventura dichiarava di avere una rosa forte e che la stanchezza non poteva essere una giustificazione? Proprio adesso ritorna sui suoi passi parlando di una "ricostruzione" e di "squadra stanca". Non può essere anche questo un caso.
Il rinnovo di De Rossi non è stato ancora messo nero su bianco, così come non è stato ancora scelto il prossimo DS né improntata una ipotetica campagna di rafforzamento/sfoltimento: sarebbe il caso di sedersi e riflettere bene su cosa si vuole fare da grandi, la dirigenza, l'allenatore (questo o un altro) e i giocatori in campo.
Serve una programmazione seria, né in stile Dortmund, né Juventus né tantomeno Atalanta, come qualcuno è riuscito a dire ultimamente. Semplicemente serve una programmazione stile squadra ambiziosa che vuole vincere, così come ha fatto o ha provato fino all'ultimo a vincere negli ultimi due anni passati.
Ma programmazione seria, con le persone giuste al posto giusto.
Partite come quelle di domenica scorsa sono inammissibili a certi livelli, essere sbeffeggiati in quella maniera cancella di colpo le serate magiche vissute in Europa.
Quell'Europa che il prossimo anno potrebbe vedere impegnate addirittura 9 squadre italiane, proprio grazie al cammino europeo della Roma.
Roma che appena ha provato a chiedere "aiuto" alla Lega, si è vista rifilare il ben servito da quelli che il prossimo anno godranno della bravura dei giallorossi negli ultimi anni.
Qualcuno fino a qualche mese fa aveva provato, da solo, a farci rispettare.
A qualcun altro non era piaciuto il suo atteggiamento.
A me non piacciono le figure vergognose come quella offerta a Bergamo...
Nella foto sopra, De Rossi abbastanza sconsolato e con la faccia di chi non sa più che pesci prendere: che sia già finita l'idilliaca luna di miele con lo spogliatoio e l'ambiente romanista?

07 Maggio 2024: Inserita la pagina di Roma-Juventus, 35 Giornata di Campionato 2023/2024.
Strada in salita.
Un pareggio che lascia l'amaro in bocca.
Non tanto per il risultato in sé, in fondo un punto con la Juventus (anche se non proprio lo squadrone degli ultimi anni) è sempre un buon risultato e il bicchiere andrebbe visto mezzo pieno, ma più che altro perché rimane l'idea di aver gettato al vento le (residue?) speranze di riuscire ad arrivare tra le prime cinque in campionato e staccare il pass per la prossima Champions League.
Ora ci vorrebbe una sorta di mezzo miracolo per accedervi: se l'impresa di giovedì a Leverkusen appare quasi insormontabile da perseguire, anche la prossima trasferta a Bergamo domenica non sarà proprio una passeggiata.
Anzi, appare essere proprio un'ultima spiaggia e il risultato dipenderà da tanti fattori, non ultimo le varie vicissitudini fisiche e mentali che le due squadre si ritroveranno ad affrontre dopo le rispettive semifinali di Europa League.
L'unica certezza, in questo senso, appare l'assurdo falsamento del campionato che vedrà il recupero proprio della squadra bergamasca contro la Fiorentina disputarsi a campionato già concluso: al di là delle nefandezze che ancora in queste ore lo stesso allenatore atalantino continua a proferire, è completamente fuori da ogni regolamento che le (eventuali) decisioni della classifica vengano assegnate a giochi già praticamente fatti.
Si continua a dare la colpa ai troppi impegni ravvicinati: ma la direzione che stanno prendendo non appare quella di ridurre tali impegni, anzi, tra le nuove cometizioni europee, il mondiale per club, le coppe nazionali, i campionati, lo spauracchio Superlega e chi più ne ha più ne metta, di che cosa stiamo parlando?
Il destino della Roma appare già quasi del tutto segnato: sta ai giocatori che scenderanno in campo in queste due prossime, fondamentali partite sovvertire l'ordine degli eventi...

04 Maggio 2024: Inserita la pagina di Roma-Bayer Leverkusen, Andata della Semifinale di Europa League 2023/2024.
È (quasi) finita.
L'impegno per la Roma era tra quelli più difficili: il Bayer Leverkusen, fresco campione di Germania e imbattuto da più di 40 partite tra campionato e coppe, fin dal sorteggio è apparso un monte difficile da scalare.
I giallorossi, purtroppo, come spesso accade in questa fase di stagione, sono arrivati alla gara estremamente stanchi fisicamente, di certo non agevolati da alcune scelte perlomeno bizzarre da parte della Lega di Serie A di non voler spostare alcune partite.
La differenza in campo, almeno all'inizio, non è stata così evidente: di sicuro i tedeschi sono stati più bravi nel palleggio e nel possesso palla, ma sono stati proprio i giallorossi a costruire le prime chiare occasioni da gol: la traversa di Lukaku, se fosse entrata, avrebbe indirizzato la partita in bel altre direzioni.
Il clamoroso regalo di Karsdorp (verosimilmente la sua ultima partita in giallorosso) ha tagliato le gambe alla Roma che per diversi minuti è stata in balia dell'avversario e probabilmente l'ha anche spenta moralmente.
Certo, l'assist di Karsdorp è arrivato dopo il colpo di testa di un giocatore tedesco (Adli) che non avrebbe dovuto neanche essere ancora in campo, dato che una evidente reazione su Mancini poco prima non era stata sanzionata adeguatamente dall'arbitro.
Ma se è vero come è vero che Xabi Alonso è un allenatore "scuola" Mourinho, è altrettanto evidente che la squadra tedesca ha adottato proprio quel comportamento tanto criticato per l'allenatore portoghese: ad ogni minimo contatto, polemiche a non finire, senza che però nessuno intervenisse, perché la squadra di Xabi Alonso "gioca il miglior calcio dell'Europa League"...
Ad ogni modo il passivo al termine del primo tempo poteva essere ben più ampio se i velocissimi incursori tedeschi non avessero peccato di mira sottoporta.
A conti fatti, probabilmente, non sarebbe stato neanche troppo male una sconfitta di misura, ma il secondo gol di Andrich ha definitivamente spento le speranze giallorosse, per poi riaccendersi improvvisamente a tempo ormai scaduto quando gli errori prima Azmoun e poi soprattutto Abraham praticamente a porta vuota, hanno impedito alla Roma di andare a Leverkusen con l'idea di provare quanto meno a provarci.
Con un passivo di due reti, invece, l'impresa appare improba...

30 Aprile 2024: Inserita la pagina di Napoli-Roma, 34 Giornata di Campionato 2023/2024.
Roma caparbia e testarda.
Un risultato positivo a Napoli non è mai scontato, neanche quando la squadra partenopea non è la migliore degli ultimi tempi.
Certo, il vantaggio trovato ad inizio ripresa grazie al rigore realizzato da Dybala poteva e doveva essere capitalizzato meglio, ma visto l'andamento dell'intera gara è giusto vedere il bicchiere mezzo pieno come ha fatto mister De Rossi a fine gara.
Il Napoli, soprattutto nel primo tempo, ha messo alle corde la formazione giallorossa che, priva di Paredes in cabina di regia, ha faticato non poco a trovare il bandolo della matassa e se non fosse stato per un ottimo Svilar il risultato al termine della prima frazione di gioco sarebbe stato ben diverso.
Dopo il vantaggio tutto faceva pensare che la partita potesse essere in discesa per i giallorossi, ma il pareggio molto casuale e praticamente immediato ha ridato nuova linfa ai padroni di casa che hanno trovato addirittura il vantaggio a pochi minuti dal termine per una follia di Renato Sanches (ma è veramente ancora necessario vederlo vagare per il terreno di gioco?).
La partita sembra ormai terminata, ma come ad Udine su un ultimo calcio d'angolo NDicka (bentornato in campo) fornisce l'assist vincente per il ritrovato Abraham che fissa il punteggio sul 2-2 finale, lasciando invariato il distacco dal Bologna quarto in classifica.
Ma i pensieri, ora, corrono tutti per giovedì e la semifinale di Europa League...

23 Aprile 2024: Inserita la pagina di Roma-Bologna, 33 Giornata di Campionato 2023/2024.
Roma scarica, il Bologna vola.
Ci sono delle partite, a volte, in cui ci si rende conto fin da subito che le cose non andranno per il verso che si spera.
Quella contro il Bologna è stata una di quelle in cui se una cosa deve andare storta, di sicuro ci andrà.
Dopo appena 8 minuti El Shaarawy ha l'occasione per far diventare la gara una marcia trionfale per i giallorossi: la palla è sul suo piede preferito, nella sua zona preferita, servito su un piatto d'argento con la porta avversaria praticamente spalancata. Incredibilmente spara alto.
Poco dopo su un pallone perso malamente da Pellegrini, un cross in area giallorossa viene colpito in acrobazia da El Azzouzi proprio sulla testa dello stesso Pellegrini: qualche mese fa in Europa venne annullato un gol molto simile ad Azmoun per gioco pericoloso, mentre qui l'arbitro Maresca non interviene.
Ma non si può parlare più degli arbitri, tanto meno di Maresca che (molto casualmente...) ammonisce i due diffidati giallorossi che domenica prossima non potranno giocare contro il (suo...) Napoli: no, non si può parlare di arbitri perché il cattivo e polemico allenatore che prima sedeva sulla panchina giallorossa non c'è più, sostituito dal più elegante e composto e garbato allenatore attuale, che (finora) ha sempre evitato di parlare dell'operato dell'arbitro.
La Roma comunque le sue occasioni le ha continuate ad avere, nonostante la scarsa vena di Dybala e la stanchezza generalizzata: il dribbling di Paredes con conseguente tiro a lato di poco è la testimonianza che i giallorossi sono smpre stati in partita. Grave però subire il gol del raddoppio bolognese allo scadere del primo tempo. Anche in questa occasione se le cose devono andare in un certo verso, stai certo che ci andranno.
Nella ripresa Azmoun prova a suonare la carica e per alcuni tratti della gara il Bologna sembra essere alle corde, con la Roma che ritrova la verve delle ultime settimane, ma ancora una volta la sfortuna ci vede benissimo: Dybala scivola a centrocampo lanciando di fatto il contropiede avversario concluso col gol del definitivo 1-3.
Ad ogni modo il tiro di El Shaarawy "parato" di faccia da Posch e il tentativo a 5 minuti dalla fine di Pellegrini sparato di poco alto sulla traversa, sono lì che gridano vendetta.
Vendetta contro una partita nata male e proseguita peggio sotto il profilo del risultato.
Perché in fondo, almeno questa volta, la differenza tra Roma e Bologna è stata tutta qui: le occasioni rossoblu sono andate tutte a segno, quelle giallorosse no.

15 Aprile 2024: Inserita la pagina di Udinese-Roma, 32 Giornata di Campionato 2023/2024.
Paura e sollievo.
Una partita non partita quella tra Udinese e Roma.
Nei 72 minuti disputati la squadra giallorossa è stata per lo più padrona del campo ma con un dominio sterile e poco convinto.
De Rossi ha riproprosto nuovamente la difesa a 3 dopo che aveva detto chiaramente che la squadra rigettava questo modulo, e i risultati (negativi) non sono tardati a venire a galla: poca capacità di costruzione del gioco, pochi spazi in avanti, Lukaku con poca assistenza.
E soprattutto Huijsen particolarmente svagato che regala un clamoroso contropiede a Pereyra che, giustamente, non si fa pregare per portare la sua squadra in vantaggio.
Il tecnico giallorosso prova a correre ai ripari riassestando la difesa a 4 per poi completare il cambio di modulo nella ripresa con l'ingresso di Karsdorp e soprattutto Dybala.
La Roma guadagna sempre più campo e pressione della difesa avversaria, si fa più volte pericolosa con Lukaku finalmente al centro delle azioni offensive giallorosse e lo stesso attaccante belga pareggia i conti con un perentorio colpo di testa che buca letterelamente la porta avversaria.
Sembra tutto fatto pronto per la Roma per completare il sorpasso quando NDicka improvvisamente si accascia a terra e viene soccorso da Svilar, prima che gli altri capiscano la drammaticità della situazione.
Il difensore giallorosso si tocca il petto dalla parte del cuore, pare aver accusato dei dolori, entra il personale medico e anche il defibrillatore, che fortunatamente non verrà utilizzato.
NDicka esce tra gli applausi di tutto il pubblico presente, ma De Rossi lo segue perché vuole sincerarsi delle sue condizioni.
Il tecnico della Roma rientra tranquillizzando come può i suoi giocatori, sembra non sia stato infarto ma tutto dovuto ad uno scontro di gioco (probabile una forte gomitata ricevuta in pieno petto nel primo tempo quando incredibilmente gli è stato anche fischiato fallo contro?), ma è chiaro che il contraccolpo emotivo è stato forte: in pochi se la sentono di continuare, e anche l'arbitro Pairetto e mister Cioffi capiscono il momento.
La partita viene sospesa sul punteggio di 1-1 al minuto 72. La partita riprenderà (chissà quando) a partire da questo minuto.
Per questa volta la classifica può aspettare.

13 Aprile 2024: Inserita la pagina di Milan-Roma, Andata dei Quarti di Finale di Europa League 2023/2024.
Luci a San Siro.
In molti davano la Roma per spacciata.
Il Milan del grande Pioli veniva addirittura da 7 vittorie consecutive, tra campionato e coppa, era ovvio che per la povera Roma di De Rossi non ci fosse speranza: Leao e compagni avrebbero fatto un solo boccone di quegli sventurati capitati per caso sul cammino rossonero.
E invece ecco la trappola perfetta preparata dal tecnico giallorosso: marcatura a uomo su Giroud da parte di Smalling e soprattutto la presenza sull'out di destra di Celik e El Shaarawy a supporto.
Proprio il Faraone ha fato la differenza: le sue scorribande a tutta fascia hanno annichilito gli avversari e soprattutto lo spauracchio Leao, autore di una prestazione più che anonima.
Ma è stata tutta la Roma a disputare una gara sontuosa: il centrocampo giallorosso in più occasioni è stato padrone del campo, con Paredes a distribuire palloni invitanti e Dybala libero di giostrare un po' dove voleva.
Basti pensare che l'unica vera occasione per il Milan è arrivata all'87 con la traversa colpita da Giroud per spiegare quanto la Roma sia stata padrona del campo.
E il gol di Mancini, che fa coppia con quello del derby di sabato scorso, è stato il giusto premio per De Rossi.
Il grande Pioli può lamentarsi quanto vuole di un rigore che secondo lui gli manca (ma come? Dopo i vari furti ai danni della Roma proprio a favore dei rossoneri nel corso degli ultimi anni non era lo stesso Pioli che non voleva parlare di arbitri?), ma allora anche alla Roma mancherebbe un rigorino per mani in area avversaria.
Come la mettiamo?
Non più di qualche settimana fa c'era chi derideva i giallorossi perché qualcuno aveva parlato di "rigori del calcio moderno"...
Memoria corta, eh?

02 Marzo 2024: Inserita la pagina di Lecce-Roma, 30 Giornata di Campionato 2023/2024.
Passi indietro.
Roma bruttina, che rispetto alle precedenti uscite da quando De Rossi siede sulla panchina giallorossa fa decisamente dei grossi passi indietro sotto ogni punto di vista.
E questo non fa ben sperare per il finale di stagione che vedrà la Roma chiamata a disputare degli impegni molto più proibitivi rispetto alla trasferta leccese.
Soprattutto (ma non solo) nel primo tempo, i padroni di casa hanno fatto il bello e il cattivo tempo nella metà campo della Roma, prendendo la difesa avversaria più volte d'infilata e andando clamorosamente vicino al vantaggio, anche più di una rete.
Solo la scarsa precisione degli attaccanti salentini ha permesso alla squadra di De Rossi di non andare negli spogliatoi con un risultato negativo.
Di contro i giallorossi hanno avuto tre limpide occasioni per passare in vantaggio, soprattutto con una punizione di Angelino finita di pochissimo a lato che avrebbe meritato miglior sorte.
Nella ripresa De Rossi prova a risistemare meglio la squadra, ma con scarsi risultati tanto che il Lecce ha continuato a penetrare nella difesa avversaria con estrema facilità.
Il clamoroso errore di Aouar solo davanti a Falcone e soprattutto l'abbattimento di Zalewski in area avversaria non ravvisata né dall'arbitro né tantomeno dal Var avrebbero permesso alla Roma di tornare a casa con il bottino pieno e di rimanere agganciata al treno Champions, ma probabilmente avrebbe nascosto i limiti di questa squadra che oggettivamente sono tornati prepotentemente a galla.
Alla vigilia del derby. E di un durissimo finale di stagione.
Tutto verrà deciso in meno di un mese e mezzo: questa Roma avrà la forza di serrare i ranghi e di procedere spedita verso l'obiettivo?

11 Marzo 2024: Inserita la pagina di Fiorentina-Roma, 28 Giornata di Campionato 2023/2024.
La Roma non finisce mai.
Ancora un risultato positivo, ancora una gara esaltante.
Con caparbietà e concretezza, la Roma riesce a tornare dall'insidiosa trasferta di Firenze con un punto in più in classifica che le vale comunque un piccolo passo in più verso il quarto posto del Bologna, sconfitto dall'Inter ormai Campione d'Italia.
Sbaglia più del solito stavolta la Roma, e sbaglia ancora una volta De Rossi (come da lui stesso ammesso) la formazione iniziale non tanto negli uomini quanto nello schieramento tattico: ripropone una difesa a 3 che non pochi problemi ha dato a questa squadra in passato, e non pochi problemi ha generato contro la Fiorentina.
In più l'ammonizione dopo pochi minuti di Mancini ha messo in allarme l'intero reparto difensivo.
La Fiorentina ha corso a più non posso finché a potuto, l'ex Belotti ha fatto di tutto per farsi rimpiangere, ma nella ripresa De Rossi ha ridisegnato (in meglio) la squadra e la Roma ha iniziato a macinare gioco.
Il pareggio di Aouar sembrava aver reso giusizia ad una partita che vedeva i giallorossi essere diventati gli assoluti padroni del campo, ma una serie di disattenzioni e ingenuità difensive hanno permesso alla Fiorentina di ripassare in vantaggio: emblematico il momento del gol di Mandragora con i difensori giallorossi che sembravano giocassero a "tutti giù per terra" in area.
Belotti, poi, si guadagna un rigore molto generoso su un'altra ingenuità di Paredes, ma Svilar non ci sta e suona la carica parando il tiro dagli 11 metri a Biraghi.
La Fiorentina non ne ha più, la Roma invece ci crede: all'ultimo istante di gara l'ennesima palla buttata in area avversaria viene colpita da NDicka per un assist perfetto per Llorente che scarica in rete tutta la voglia del primo gol in giallorosso.
La Roma c'è, De Rossi la guida magistralmente, la zona Champions è là, a portata di mano.

08 Marzo 2024: Inserita la pagina di Roma-Brighton & Hove Albion, Andata degli Ottavi di Finale di Europa League 2023/2024.
Roma sontuosa.
C'è poco da dire: Daniele De Rossi ha fatto rinascere la Roma, se non dalle sue ceneri come la fenice, quantomeno dal sul malessere in cui era piombata nell'ultima parte di gestione mourinhana.
La partita di ieri in Europa League contro il Brighton è stata la sintesi perfetta di questo ritrovato spirito di gruppo: una partita quasi perfetta sotto ogni punto di vista, con spirito di sacrificio (quello non è quasi mai mancato) condito con giocate raffinate e finalmente shemi degni di una squadra che sa giocare a calcio.
De Rossi non solo ha dato un'identità chiara alla sua Roma, ma ha ridato motivazioni perse in molti di quei giocatori che sembravano aver smarrito la via: Celik è uno di questi.
Il terzino turco resta un giocatore con molti difetti tecnici e tattici, ma perlomeno ha ritrovato la voglia di proporsi e mettersi in mostra, sfoderando ieri un paio di discese niente male e soprattutto calandosi completamente in questa nuova realtà.
Ma anche giocatori affermati sembrano aver giovato non poco di questa "cura De Rossi": Paredes è un regista a tratti impressionante per la sua visione di gioco e facilità di esecuzione, El Shaarawy non è più quel giocatore da ultimo quarto d'ora che può dare la spinta in più ma piuttosto un giocatore a tutta fascia con splendide intuizioni (ieri sera altri due assist per i gol di Mancini e soprattutto Cristante), Lukaku partecipa molto più al gioco e Dybala sembra aver ritrovato quella compattezza fisica che nell'ultimo periodo lo vedeva (troppo) spesso fermarsi per acciacchi muscolari. Ieri sera è stato a tratti commovente in una sua rincorsa all'indietro a fare addirittura il terzino per coprire un pericoloso contropiede avversario.
Ecco, forse la cosa più importante che De Rossi è riuscito a ridare ai giocatori è proprio questa: lo spirito di sacrificio tra compagni che via via si era andato perso, con troppi giocatori che giocavano solo per se stessi in attesa del finale di stagione, dove comunque le strade di molti di loro (e del tecnico) si sarebbero separate.
Può darsi che sarà ancora così. Ma ora è più chiaro che c'è ancora una buona parte di stagione da giocare. E di soddisfazioni da togliersi.
A partire dal passaggio del turno in Europa League, che con questo netto e sono 4-0 sembra ormai cosa fatta.

20 Febbraio 2024: Inserita la pagina di Frosinone-Roma, 25 Giornata di Campionato 2023/2024.
Roma dai due volti.
Ancora una volta la Roma ha disputato due partite in una, come gli è spesso accaduto da quando De Rossi siede sulla panchina giallorossa.
Colpa, come sua stessa ammissione, dello stesso allenatore giallorosso che aveva impostato la partita con una formazione molto diversa dal solito, togliendo un centrocampista di ruolo per inserire Azmoun al fianco di Lukaku.
Ma il Frosinone dell'ex Di Francesco proprio nella zona nevralgica del campo per tutto il primo tempo ha avuto vita facile e solo due portentosi interventi di Svilar (splendido il primo, un po' fortunoso il secondo) ha permesso alla Roma di non andare sotto nel momento in cui i padroni di casa, probabilmente, meritavano il vantaggio.
E come spesso accade, poco dopo Huijsen che fino al giorno prima di approdare a Trigoria si era promesso proprio al Frosinone e che fino a quel momento aveva fatto più errori in campo che cose egregie, si inventa un gol da antologia partendo da centrocampo in serpentina, saltando un paio di uomini e piazzando il pallone là dove Turati proprio non può arrivare.
Nervosissimo comunque De Rossi sia per l'atteggiamento della squadra nel primo tempo sia per l'esultanza polemica del giovane difensore giallorosso che gli costa l'ammonizione e la sostituzione al termine della prima frazione di gioco.
Se il primo tempo era stato sbagliato per colpa (anche) di De Rossi, lo stesso allenatore giallorosso rimedia ai suoi errori ridisegnando una Roma nel secondo tempo molto più compatta e sicura, merito anche del vantaggio acquisito e della stanchezza degli avversari, che nel primo tempo avevano speso molto più di quello che avevano.
E così i giallorossi prendono possesso del centrocampo assicurandosi la netta vittoria grazie ai gol di Azmoun su ribattuta dopo un tiro da fuori di Cristante e il rigore segnato da Paredes con sicurezza.
Giallorossi ancora quinti in scia di Atalanta e Fiorentina, in attesa dei vari recuperi che devon ancora fare le inseguitrici.
Ma ora c'è il ritorno di Europa League: giovedì potrebbe essere un'altra splendida notte europea...

16 Febbraio 2024: Inserita la pagina di Feyenoord-Roma, Andata degli Spareggi di Europa League 2023/2024.
Si deciderà al ritorno.
L'urna europea aveva abbinato nuovamente la Roma al Feyenoord, facendo così scontrare per la terza volta in tre anni le due squadre.
Gli olandesi hanno ovviamente il dente avvelenato, a partire dalla finale di Tirana che aveva visto la Roma trionfare nella prima edizione della Conference League, ma nel frattempo molte cose sono cambiate in casa giallorossa, ultima delle quali l'esonero di José Mourinho.
La Roma di De Rossi parte subito forte come nelle partite fin qui disputate a guida del nuovo tecnico, e più volte impensierisce la difesa avversaria, che fa non poca fatica a contenere le avanzate degli avanti romanisti.
Il gol però tarda ad arrivare, nonostante una tremenda traversa colpita da Paredes con un tiro dalla lunga distanza e un paio di occasioni capitate sulla testa di Lukaku.
E invece, a sorpresa, arriva allo scadere del primo tempo il gol del vantaggio olandese su un colpo di testa del più piccolo in campo, Paixao, marcato anzi non marcato da un Llorente particolarmente svagato.
Ma nella ripresa la Roma, nonostante un avvio in difficoltà, ha pian piano ripreso in mano le redini del gioco fino a raggiungere il meritato pareggio proprio con Lukaku, che colpisce (male) di testa un perfetto cross di Spinazzola mandando la palla alle spalle del portiere avversario.
La partita si conclude così con un buon pareggio che lascia aperto il discorso qualificazione alla partita di ritorno tra una settimana all'Olimpico.
E questa Roma ha dimostrato che, se vuole, può giocarsela con chi fino a pochi mesi fa dispustava la Champions League.
Se vuole...

22 Gennaio 2024: Inserita la pagina di Roma-Hellas Verona, 21 Giornata di Campionato 2023/2024.
Bastava così poco...
Ennesimo campionato falsato per disputare una inutile e "rivoluzionaria" Supercoppa Italiana in terra araba, dove gli stadi sono rimasti deserti e di cui nessuno sentiva la necessità di disputarla in questo modo.
Fatto sta che ora le partite delle quattro squadre impegnate in Arabia saudita verranno recuperate non prima di un mese, con tutto ciò che questo comporta.
Venendo alla Roma, c'è ben poco da dire.
Il fulmine a ciel sereno dell'esonero di Mourinho ha destabilizzato un po' tutti, e le domande rimaste senza risposta sono molte.
Perché esonerarlo di martedì e non l'indomani la sconfitta a Milano, se veramente si voleva farlo?
Perché esonerarlo prima di un ciclo di 3 partite relativamente abbordabili che, in caso di vittoria, avrebbero comunque rimesso la Roma in una posizione di classifica in linea con l'andamento della stagione (e comunque con il quarto posto ad appena 5 punti)?
Perché dare il ben servito a Mourinho dopo che per 2 stagioni e mezzo è stato abbandonato a se stesso e ha dovuto ricoprire ben più che il semplice ruolo di allenatore?
Perché mandarlo via quando già il Direttore Sportivo aveva rassegnato le proprie dimissioni?
La scelta di De Rossi come sostituto, poi, è ancora meno comprensibile: va bene la suggestione di avere l'ex capitano giallorosso in panchina, va bene l'attaccamento alla maglia, va bene la vena sul collo... ma l'esperienza?
Davvero la Roma sta diventando la "nave scuola" per giocatori (Huijsen) e allenatori (De Rossi) navigando a vista senza un minimo di progettualità?
Davvero anche questi americani sono sull'orlo della cessione perché non vedono luce nella costruzione dello stadio di proprietà?
I giocatori in campo, poi, hanno mostrato per l'ennesima volta che non ci voleva poi molto per rendere questa squadra quantomeno "normale": bastava correre il giusto, bastava proporsi negli spazi, bastava occupare meglio il centrocampo.
E di fatti, anche contro il Verona, dopo un primo tempo in cui tutto ciò è stato fatto è sembrato che la Roma avesse ritrovato gioco e velocità, ma il secondo tempo ha invece fatto capire che in realtà la colpa non può essere (solo) di Mourinho: soffrire contro il piccolo, piccolissimo Hellas arrivato all'Olimpico è quanto di più ridicolo possa offrire questa squadra.
Spinazzola che da mesi è un ex giocatore.
Lukaku che si lamenta per un impossibile pallone che non gli ha servito Huijsen.
Lo stesso Hujsen che, per quanto indiscutibilmente capace, si vede che non c'entra molto in questo "gruppo".
Karsdorp che si sbraccia vistosamente lamentandosi della papera di Rui Patricio (piccolo inciso: secondo gol consecutivo subito dalla Roma nonostante un vistoso fallo non rilevato dall'arbitro né tantomeno da chi dovrebbe semplicemente guardare uno schermo).
Ha pagato Mourinho per tutti, nel peggiore dei modi, con una tempistica del tutto inaspettata.
Ora tutti con De Rossi, sperando riesca nel miracolo di portarci il più in alto possibile in classifica e alla terza finale europea consecutiva (sì, Mourinho in questo era veramente lo Special One).
Il passato è il passato: guardiamo al futuro. Ma comunque navigando a vista in una coltre di nebbia...

15 Gennaio 2024: Inserita la pagina di Milan-Roma, 20 Giornata di Campionato 2023/2024.
Roma a pezzi.
Probabilmente stiamo vivendo il periodo più buio da quando Mourinho è arrivato a Roma.
È giusto parlare di crisi: di risultati, di classifica, di identità, di giocatori.
La sconfitta, netta, contro il Milan ha mostrato ancora una volta gli enormi limiti tecnici di alcuni giocatori giallorossi che hanno avuto un'incredibile involuzione in pochi mesi.
Ne è l'emblema Zalewski senza il quale lo scorso anno sembrava non si potesse giocare e ieri nell'azione del terzo gol del Milan si perde Hernandez come neanche nelle serie giovanili succede più. E lui è anche nazionale polacco.
Ma di sicuro la sconfitta di ieri non è colpa del giovane numero 59.
È tutta la squadra che è apparsa fin troppo timorosa di affrontare una squadra, quantomeno sulla carta, molto più grande di lei.
Il gol di Adli è un orrore tecnico di diversi giocatori, Kristensen su tutti, che però ha l'attenuante di giocare fuori ruolo.
Il raddoppio milanista è viziato da un possibile e probabile fallo su Cristante (il blocco di Pulisic è troppo evidente per essere considerato "regolare").
Ma è l'atteggiamento che preoccupa di più.
Perché a sprazzi e in rarissime occasioni, questa sgangherata Roma è riuscita ad avvicinarsi e ad impensierire Maignan.
Con occasioni più casuali che frutto di vere e proprie azioni corali, certo. Ma solo degli importanti e decisivi interventi del portiere rossonero hanno fatto restare il risultato invariato.
E dopo il rigore realizzato da Paredes per un brevissimo momento la Roma è apparsa quasi in grado di raddrizzare definitivamente la gara.
Che poi però è finita come è finita.
La colpa è di tutti, inutile cercare un solo capro espiatorio.
Ma allo stesso tempo la zona Champions o comunque la zona europea è lì, ad un passo, e le prossime settimane potrebbero risultare decisive per le sorti giallorosse: gli impegni non sono più proibitivi e c'è tempo per lavorare un'intera settimana senza la franesia di dover giocare dopo due giorni.
Ma ci sarà altrettanta tranquillità mentale di riuscire a lasciarsi questo tremendo periodo alle spalle e guardare con (cauto) ottimismo al futuro prossimo?

11 Gennaio 2024: Inserita la pagina di Lazio-Roma, Quarti di Finale di Coppa Italia 2023/2024.
Quarti ancora fatali.
Sono bastati nove minuti di black out della difesa giallorossa per permettere alla Lazio non solo di vincere il derby, ma anche di passare il turno di Coppa Italia.
Nove minuti di buio completo ad inizio ripresa, che aveva già visto la squadra di Mourinho perdere l'uomo migliore del primo tempo, quel Dybala senza il quale la squadra di Mourinho fatica terribilmente a costruire azioni pericolose.
Non che nel primo tempo la Roma avesse poi così impensierito la porta laziale (così come i biancocelesti), ma di sicuro il pallino del gioco, e qualche tentativo di costruire azioni pericolose, è stato sempre nelle mani della Roma, alla quale però è mancato sempre quello spunto finale per permettere a Lukaku di provare a sfondare la difesa avversaria.
Un buon primo tempo, comunque, che di certo non faceva presagire un crollo così drastico.
Che invece c'è stato, proprio in quei fatali nove minuti, tra il 49' e il 58', nei quali la Lazio ha sfondato più volte sull'out di destra, trovando prima un super Rui Patricio, e poi il rigore causato da un'ingenuità del giovanissimo Huijsen, che comunque se non era Aldair domenica scorsa contro l'Atalanta, non è di certo diventato il peggior brocco della Serie A ieri sera.
Semplicemente è stato sfortunato a trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato.
A quel punto la partita è andata via via spegnendosi, per poi riaccendersi solo nel finale, quando alla disperata Mourinho ha inserito tutti in area avversaria, ma alla fine la montagna ha partorito un topolino, con Belotti che nell'unico tiro indirizzato nello specchio di Mandas, ha fatto fare un'ottima figura all'estremo difensore laziale.
Ma se Lukaku avesse preso bene quel pallone in rovesciata... Chissà...
E poi tutto contro tutti negli ultimi accesissimi minuti di gara (e oltre...)

08 Gennaio 2024: Inserita la pagina di Roma-Atalanta, 19 Giornata di Campionato 2023/2024.
Carnesecchi e Aureliano stoppano la Roma.
Un autentico paradosso: quando la Roma giocava male, riusciva a vincere per il rotto della cuffia raggiungendo il gol vittoria spesso per un autentico colpo di fortuna (abbinato comunque ad una volontà ferrea che la faceva intensificare la pressione negli ultimi minuti di gara).
Ora che invece i giallorossi giocano molto meglio del passato ma soprattutto degli avversari, la palla non ne vuole proprio sapere di entrare in rete.
La dimostrazione di ciò è la partita di ieri contro l'Atalanta, partita malissimo con il gol di Koopmeiners nel primo (e unico) affondo bergamasco del primo tempo, ma che poi ha visto la Roma schiacciare l'avversario nella propria metà campo e arrivare più volte ad un passo dal gol, non arrivato solo per i grandi interventi (spesso non proprio plastici) di Carnesecchi.
Il portiere atalantino è capitolato solo sul calcio di rigore segnato magistralmente da Dybala per un evidentissimo fallo su Karsdorp (che aveva tirato anche lui a botta sicura verso la porta sguarnita): fallo talmente evidente che l'arbitro Aureliano, dopo aver lasciato inspiegabilmente correre, è stato richiamato al Var e solo a quel punto non ha potuto negare l'evidenza del fallo.
Una direzione di gara molto insufficiente quella dell'arbitro: spesso ha lasciato correre quando c'era da fermare il gioco, non ha visto il netto rigore per la Roma, non ha mai ammonito gli interventi di un Kolasinac che avrebbe meritato di finire anzitempo la partita (probabilmente già nel primo tempo) per i reiterati interventi killer su chiunque gli passasse a tiro, ha espulso nel finale di gara Mourinho che sull'ennesimo fallo su Lukaku lanciato in area non sanzionato non ha potuto far altro che schiumare rabbia.
Un pareggio che sul piano del risultato lascia molto amaro in bocca ai tifosi giallorossi, ma che invece dal punto di vista dell'intensità di gioco unito a una penuria di giocatori difensivi a disposizione (nel secondo tempo è stato necessario schierare il giovanissimo Huijsen, 18 anni e appena 13 minuti in Serie A finora) fa ben sperare nel futuro.
La strada è ancora lunga, il quarto posto è a 4 punti.
A patto di iniziare a raccogliere quanto si sta seminando finora.

31 Dicembre 2023: Inserita la pagina di Juventus-Roma, 18 Giornata di Campionato 2023/2024.
Un rimpallo sfavorevole.
In effetti la sconfitta della Roma si può riassumere tutta qui: un rimpallo sfortunato tra Cristante e Kristensen che chiude l'ipotetico triangolo con Kostic, che permette di lanciare Rabiot verso il gol vittoria bianconero.
C'è il dubbio della posizione dello stesso francese sul tocco di Vlahovic ma la tecnologia (...) dice che va bene così, con buona pace di chi vede in diretta una gamba "allungata" mentre il fermo immagine rielaborato al computer fa vedere la gamba "ritratta" di quel tanto che basta per non farlo finire in fuorigioco...
Tant'è.
Ma la Roma vista allo Stadium è stata una squadra che meritava molto di più, e probabilmente anche il pareggio le sarebbe stato stretto.
Fin da subito ha imposto i ritmi che voleva alla gara e ha provato a schiacciare i bianconeri nella propria trequarti, riuscendoci per più di un'ora, fino a quando la fatica ha iniziato a farsi sentire e il risultato già acquisito dalla Juve difficilmente sarebbe stato cambiato.
Eppure di occasioni la Roma ne ha avute, a partire dal palo colpito da Cristante in avvio di gara, le azioni pericolose portate avanti soprattutto da Dybala che ha sfiorato un clamoroso gol con un esterno che meritava ben altra fortuna e un altro paio di tentativi degli avanti romanisti fermati proprio sul più bello.
La Roma scivola così nuovamente a cinque punti dalla zona Champions, ma acquisisce una consapevolezza maggiore sulle proprie potenzialità e può guardare al 2024 con ottimismo.
A patto che arrivi almeno un nuovo difensore che aiuti la squadra di Mourinho...

11 Dicembre 2023: Inserita la pagina di Roma-Fiorentina, 15 Giornata di Campionato 2023/2024.
Con grinta e tenacia.
Poteva essere la vittoria della definitiva consacrazione giallorossa che avrebbe lanciato la Roma alla rincorsa del terzo posto in classifica.
Ma poteva essere anche una cocente sconfitta al termine di una partita sofferta, condita da errori di ingenuità e raddoppi sfiorati di un soffio.
Poteva addirittura essere una disfatta clamorosa che avrebbe fatto ripiombare l'ambiente nel solito giochino "Mourinho sì, Mourinho no".
E invece è arrivato un pareggio che non solo continua a far restare la Roma come quarta forza del campionato dietro al Milan derelitto di Pioli, ma che cementifica un gruppo unito più forte di tutto: più forte dell'ingenuità di Zalewski che sul più bello si fa espellere per doppia ammonizione (un po' severa la seconda a dir la verità) che lascia la Roma in dieci già falcidiata dal doppio infortunio muscolare subito prima a Dybala e poi al suo sostituto Azmoun, più forte del pareggio incassato subito dopo nell'unico errore difensivo dei tre centrali giallorossi che male hanno coperto su Martinez Quarta, più forte dell'espulsione di Lukaku che con troppa foga entra su Kouame al limite della propria area, più forte dei dolori muscolari di uno stoico Mancini che resta in campo nonostante non riesca a stare in piedi.
Non bisogna guardare ai due punti persi che avrebbero dato un colpo pesante al campionato, ma piuttosto guardare al punto guadagnato in 9 contro una Fiorentina che nella seconda metà del secondo tempo ha chiuso i giallorossi a difesa della propria area di rigore, assediandola, ma lasciando in alcune occasioni il fianco (clamorosa l'occasione sventata sulla linea di porta da Duncan).
La Roma continua ad essere lì, meno osannata delle sue avversarie, meno appariscente di altre squadre che comunque arrancano dietro i giallorossi.
La corsa da fare è quella sul Milan. E i rossoneri sono lì, a portata di mano.

04 Dicembre 2023: Inserita la pagina di Sassuolo-Roma, 14 Giornata di Campionato 2023/2024.
Da grande squadra.
"La Roma non è una squadra equilibrata". "Non ha una rosa attrezzata per competere per la Champions". "Ha un gioco orribile". "Il suo allenatore è troppo pieno di sé e non fa il bene della Roma". "Fatece vedé il bel gioco".
23 punti in 11 gare. Aggancio al Napoli Campione d'Italia e quarto posto consolidato.
Il "super Milan" del gioco spettacolare di Pioli nel mirino.
La Lazio del Sarrismo dietro di quattro lunghezze, il grande Gasp bene che gli vada sotto di un punto.
Probabilmente la migliore prestazione dell'anno dei giallorossi contro il Sassuolo, salvato in più di un'occasione dai soliti miracoli di Consigli, che quando vede giallorosso diventa Yashin per un giorno per poi, la domenica successiva, tornare ad essere uno dei tanti paperoni in giro per l'Italia.
Partita preparata benissimo dal tecnico giallorosso, che come sempre devia l'attenzione su di sé facendo lavorare la squadra in serenità in un ambiente ovattato, lontano da possibili critiche e chiacchiere.
Nell'unica azione neroverde, condita da due tiri sballati che diventano entrambi assist, il Sassuolo passa a sorpresa in vantaggio, non avendo minimamente meritato il gol e anzi avendo subito per tutto il primo tempo la pressione giallorossa.
Nella ripresa, ecco ancora una volta i cambi vincenti di Mourinho: dalla panchina Azmoun dà la scossa giusta alla squadra, El Shaarawy rinforza la fascia di competenza e Kristensen sostituisce un pur bravo Karsdorp.
I giallorossi riprendono a martellare la difesa avversaria, Boloca decide di farsi espellere aiutando la rimonta della Roma che prima si guadadna con Kristensen un rigore realizzato alla perfezione da Dybala e poco dopo lo stesso terzino danese completa il sorpasso andando a siglare (complice anche una fortunata deviazione avversaria) il gol del meritato vantaggio giallorosso.
Ora ci vuole solo continuità. Quella stessa continuità che la Roma sta avendo da 11 gare a questa parte.
Alla faccia delle tante, troppe inutili chiacchiere intorno a questa squadra e al suo allenatore...

28 Novembre 2023: Inserita la pagina di Roma-Udinese, 13 Giornata di Campionato 2023/2024.
Le chiacchiere stanno a zero.
Bella e fondamentale vittoria della Roma contro l'Udinese.
Bella perché il risultato finale di 3-1 dà il senso di una squadra compatta, aggressiva, capace di andare presto in gol con Mancini, reagire in modo deciso al pareggio avversario e chiudere definitivamente la gara ancora nei minuti finali.
Fondamentale perché le concomitanti sconfitte di Fiorentina (mezzo furto del Milan...) e dell'Atalanta permette ai giallorossi di scavalcarle in classifica e posizionarsi al quinto posto insieme al Bologna, a soli 3 punti dal Napoli e quindi in piena corsa per la zona Champions.
Oltretutto è l'ennesima vittoria della squadra di Mourinho, che continua ad essere criticata, sbeffeggiata per il "non gioco", presa ad esempio (negativo) anche da chi commenta le pessime prestazioni della Nazionale Italiana: eppure questa squadra tanto bistrattata nelle ultime giornate ha una marcia da prima della classe, seconda solo all'Inter e alla Juventus, che nel loro scontro diretto non è che poi abbiamo mostrato un gioco così spumeggiante come invece viene raccontato.
Mourinho è uscito allo scoperto con la società e ha dichiarato che, a deteminate condizioni, è ben disposto a rimanere alla guida della panchina giallorossa anche in futuro.
I tifosi della Roma hanno da tempo e ribadito anche allo stadio il loro pensiero a riguardo: Mourinho non si tocca.
Ora la palla passa alla proprietà che, come ha dimostrato di fare da sempre, non si perde in chiacchiere ma lavora in silenzio e sotto traccia.
Inutile chiacchierare troppo intorno a questa squadra: le vittorie continuano ad arrivare, la classifica si sta sistemando, il futuro è meno opaco di qualche settimana fa.
La Roma c'è e continua a correre. Il resto è fuffa.

10 Novembre 2023: Inserita la pagina di Slavia Praha-Roma, 4 Giornata del Girone G di Europa League 2023/2024.
Praga (ancora) indigesta.
Per qualcuno questa trasferta a Praga doveva essere una pura formalità: avrebbe permesso alla Roma di guadagnare agevolmente l'accesso alla fase successiva di Europa League da prima in classifica, quindi senza passare per gli Spareggi, avrebbe fatto rifiatare alcuni giocatori sempre utilizzati da Mourinho, e avrebbe permesso di preparare al meglio e con calma il derby di domenica prossima.
Ma la realtà è stata ben diversa: pessimo, orribile atteggiamento della squadra scesa in campo fin dai primissimi minuti: molli su ogni pallone, continue scivolate e perdita di equilibrio (ma il riscaldamento pregara non serviva proprio a valutare le condizioni del terreno di gioco e permettere anche di scegliere gli scarpini adeguati?), poca aggressività sui palloni vaganti e zero tentativo di costruzione del gioco.
Slavia Praga invece con atteggiamento completamente opposto: aggressivi su ogni pallone (anche al limite del regolamento, ma l'arbitro ha arbitrato tutta la partita lasciando molto correre) come se fosse la loro partita della vita.
Ed evidentemente lo era: con questa vittoria si riprendono, anche meritatamente, il primo posto in classifica e solo un loro passo falso a questo punto potrà toglierlo.
Anzi, i giallorossi devono anche ringraziare gli errori degli attaccanti cechi sul finire di gara, che ha permesso di chiudere con un passivo di sole due reti: in caso di passivo di 3 reti, la differenza reti sarebbe stata drammatica.
Lo è ugualmente difficile: è oggettivamente impensabile che la Roma possa superare la differenza reti che attualmente ha lo Slavia. L'unica speranza, anch'essa estremamente remota, è che perdano punti nelle ultime due gare del girone.
E altra speranza è quella di non vedere più, mai più, una squadra con un atteggiamento così poco professionale scendere in campo, né in Italia né in Europa. Né ora né in futuro.
Ma certo è che se non c'è riuscito neanche Mourinho a far sparire questo malcostume tipicamente giallorosso di presentarsi così in alcune partite e di snobbarle...

06 Novembre 2023: Inserita la pagina di Roma-Lecce, 11 Giornata di Campionato 2023/2024.
Col cuore in gola.
La Roma non finisce mai.
Non finisce mai di sorprendere, di far sperare, di far soffrire, di far emozionare, di far gioire, di far esaltare.
Partita contro il Lecce che doveva essere una vetria per il ritorno di Dybala dal primo minuto, di Renato Sanches a partita iniziata e che avrebbe dovuto far guadagnare punti su Atalanta, Lazio e Milan sconfitte dalle rispettive avversarie negli anticipi del sabato.
Partono forte i giallorossi, che dopo una manciata di minuti hanno già l'opportunità di rendere il pomeriggio sportivo poco più di una passeggiata guadagnando un rigore che Lukaku (mai fallito un penalty in Serie A) si appresta a realizzare.
E invece il rigore è calciato male e Falcone (altro portiere tifoso romanista...) si erge a muro difensivo della propria porta negando in più occasioni il vantaggio alla Roma: Aouar, El Shaarawy, lo stesso Lukaku e un ispiratissimo Dybala non riescono a superare l'estremo difensore leccese.
Ma il gol è nell'aria, il Lecce raramente riesce a superare la metà campo, e la Roma è assoluta padrona del campo.
Eppure la ripresa presenta delle sorprese inaspettate, tanto che il Lecce passa in vantaggio quasi per caso e le nuvole cominciano a calare sull'Olimpico.
I giallorossi non ci stanno, tantomeno i tifosi che nonostante tutto chiamano a gran voce la riscossa e la vittora.
Il tempo corre veloce, Mourinho rischia il tutto per tutto, oltre il 90' Azmoun segna il primo gol in giallorosso di un iraniano e il pareggio è raggiunto.
La partita è praticamente finita ma l'Olimpico è una bolgia, vuole la vittoria ad ogni costo, nonostante il cronometro dica che manca una manciata di secondi al fischio finale.
Dybala prende palla sulla trequarti, lancia verticalmente per Lukaku che si libera del suo diretto avversario e riesce finalmente a superare Falcone proprio sotto la Sud.
L'Olimpico esplode, Big Rom corre sotto la Curva Sud urlando tutto quello che aveva accumulato in questa settimana difficile dopo i fischi di Milano e scrollandosi di dosso l'errore di inizio gara dal dischetto.
La partita, ora, può finalmente finire. La Roma ha vinto, la classifica ora è tornata a sorridere ai giallorossi.
La Roma c'è. E non finisce mai...

27 Ottobre 2023: Inserita la pagina di Roma-Slavia Praha, 3 Giornata del Girone G di Europa League 2023/2024.
Roma formato europeo.
La Roma vince agevolmente e soprattutto in manier netta contro lo Slavia Praga, l'altra pretendente alla vittoria del girone di Europa League insieme proprio ai giallorossi.
Alla vigilia della gara molte erano le incognite su questa squadra e soprattutto i 6 gol rifilati nella passata giornata allo Sheriff erano un pericoloso biglietto da visita.
I giallorossi, inoltre, sono ancora costretti a dover rinunciare a diversi giocatori di qualità e quantità, nonostante la delicata partita.
Ma tutto viene resol più facile da un avvio fulminante della squadra di Mourinho che dopo neanche un minuto è già in vantaggio: El Shaarawy ruba palla facilmente e la serve sulla tre quarti a Bove che, complice un intelligente blocco di Lukaku, ha tutto il tempo di prendere la mira e infilare il pallone sotto il sette e far partire la festa.
Dopo pochi minuti, altra giocata di El Shaarawy che serve in area Lukaku: tutto fin troppo facile per l'attaccante belga che segna per la quattordicesima volta consecutiva in Europa League siglando il suo ottavo gol in giallorosso su dieci partite disputate.
Lo Slavia è tramortito, la Roma può gestire e rallentare, tirare il fiato e rifiatare in vista della difficile trasferta di campionato in casa dell'Inter domenica prossima.
Ma Svilar non è mai operoso, gli avversari non si affacciano mai dalle parti della sua porta, se non in un'occasione quando Schranz spara alle stelle.
C'è ancora il tempo per una traversa dello stesso El Shaarawy e un paio di occasioni per Cristante, Lukaku e Belotti: il risultato resta immutato, ma va comunque bene così.
La Roma è prima nel girone e, se non succede qualcosa di clamoroso, praticamente già qualificata direttamente agli Ottavi, evitando così gli spareggi con chi retrocede dalla Champions League.
Nulla è ancora deciso, sia chiaro, ma la Roma vista ieri e nelle ultime settimane, nonostante le molte defezioni, sembra aver ritrovato lo spirito giusto per affrontare le tutte le sfide.
A partire dalla prossima, difficilissima, trasferta a Milano.

23 Ottobre 2023: Inserita la pagina di Roma-Monza, 9 Giornata di Campionato 2023/2024.
La Roma resiste.
La Roma risponde sul campo alle illazioni che sono emerse in questi ultimi giorni attorno ad alcuni suoi giocatori ed ex giocatori.
Fino a prova contraria, El Shaarawy e Zalewski finiti nell'occhio del ciclone loro malgrado, non hanno commesso non solo nessun illecito, ma neanche si sono minimamente avvicinati al mondo delle scommesse, lecite o illecite che siano.
E proprio i due giocatori in questione, partiti inizialmente in panchina nella delicata sfida contro il Monza, sono risultati decisivi per la vittoria finale.
Partita tutt'altro che semplice: Palladino ha reso questa squadra di provincia una bella realtà della Serie A, una squadra che sa stare in campo e sa giocare un buon calcio.
E nonostante sia rimasta in 10 sul finire del primo tempo, ha creato non pochi grattacapi alla difesa giallorossa nella ripresa.
Giallorossi che, come sottolineato dallo stesso Mourinho, senza Pellegrini e Dybala, con l'assenza forzata di Renato Sanches e con la luna storta di Aouar, hanno pochi palloni sfruttabili dal potentissimo reparto offensivo, ieri formato da Belotti e Lukaku.
Mentre il Gallo ha propiziato l'espulsione di D'Ambrosio, il belga non è andato oltre il palo (l'ennesimo per la Roma) colpito con un tiro a botta sicura.
Palo che è stato colpito clamorosamente anche da Azmoun, entrato sul finire di gara quando Mourinho le ha tentate tutte per scardinare la difesa avversaria.
L'epilogo sembrava ormai segnato, quando proprio Azmoun ha propiziato il rimpallo in area che ha permesso a El Shaarawy di scaricare in porta tutta la rabbia e la tensione accumulata in questa settimana di chiacchiere intorno al suo nome e alla sua onorabilità.
Tre punti che lanciano la Roma nella rincorsa alla zona Champions e che sono ottima benzina per l'altrettanto importante gara di giovedì prossimo contro lo Slavia Praga in Europa League: una nuova vittoria permetterebbe ai giallorossi di allentare leggermente la presa e godersi le prossime gare europee con un po' più di respiro, e dedicarsi al meglio al campionato, dove pian piano sta risalendo la china.

09 Ottobre 2023: Inserita la pagina di Cagliari-Roma, 8 Giornata di Campionato 2023/2024.
Maledetti infortuni.
La Roma di Mourinho vince facile a Cagliari e rimanda al mittente le varie dicerie sul suo prossimo esonero.
Una partita che fin da subito i giallorossi avevano fatto capire di voler chiudere il più velocemente possibile, rischiando praticamente nulla.
Nonostante le parole poco carine nei suoi confronti (o forse proprio grazie a queste?) da parte del tecnico portoghese, Aouar viene riproposto titolare nel centrocampo della Roma e lui ripaga la fiducia nel migliore dei modi, andando a sbloccare la partita su perfetta intuizione di Spinazzola, che lo trova libero al centro dell'area di rigore.
Neanche il tempo di centrare il pallone, che Lukaku raddoppia e chiude di fatto la partita.
Tutto sembra andare per il meglio, il risultato acquisito, la Roma in pieno controllo del campo, nessun rischio per Rui Patricio, ma ecco che come un fulmine a ciel sereno arriva un duro contrasto sul ginocchio di Dybala che fa subito pensare al peggio.
L'argentino si rialza, ci prova, ma pochi minuti dopo è costretto ad alzare bandiera bianca e uscire in lacrime: l'infortunio sembra grave, gravissimo, anche se riesce ad uscire sulle sue gambe.
Per fortuna pare che non sia successo nulla al ginocchio né al crociato, ma solo un interessamente del collaterale, che comunque lo costringerà a saltare diverse gare e a lasciare la Roma senza le sue giocate.
Per fortuna la sosta imminente del cmapionato aiuterà i giallorossi in questo senso.
Così come aiuterà la Roma anche la ritrovata via del gol del Gallo Belotti che in coppia con Lukaku sembra trovarsi alla grande: è proprio lui con una bella giocata a fissare il punteggio sul 3-0 prima che lo stesso Lukaku chiuda il conto su splendido assist di un ispiratissimo Paredes.
Peccato nel finale un piccolo calo di concentrazione abbinato alla voglia di rivalsa di un Cagliari disperato, che porta al rigore segnato da Nandez per il definitivo 1-4.
La Roma continua a perdere pezzi importanti ma continua ugualmente a risalire la china e a mettere nuovamente nel mirino la zona Champions, comunque ancora lontana 6 punti: se riusciremo ad avere una rosa finalmente al completo senza più infortuni, ci sarà da divertirsi...

06 Ottobre 2023: Inserita la pagina di Roma-Servette, 2 Giornata del Girone G di Europa League 2023/2024.
Vola la Roma di Coppa.
Tutto fin troppo facile per questa Roma contro il modestissimo Servette.
Certo, il primo tempo non è stato dei migliori così come sottolineato dallo stesso Mourinho a fine gara, e soprattutto la prova di Aouar ha destato più di qualche perplessità (tanto da essere sostituito nella ripresa), ma il gol di Lukaku, l'ennesimo in Coppa e già il quinto con la Roma ha spianato quasi subito la strada già abbastanza pianeggiante e ha dato il via ad una bella vittoria finale.
La svolta arriva proprio ad inizio ripresa, con la sostituzione di Aouar a favore del ritrovato capitano Pellegrini: il suo innesto ha fatto cambiare marcia alla Roma e ha mandato in rete per altre due volte la squadra nell'arco di pochi minuti, prima Belotti su assist dello stesso Pellegrini, che poco dopo si è messo in proprio e ha concluso nel migliore dei modi una bellissima azione corale.
Ma quando ormai tutto sembrava girare per il verso giusto, ecco che arriva la tegola sulla serata: Pellegrini subisce un contrasto, si accascia e chiama il cambio.
La gamba ha ceduto e l'ennesimo infortunio muscolare è tornato a falcidiare la rosa giallorossa e il capitano.
Belotti ha provato a far dimenticare la brutta notizia, andando a siglare con un bel tuffo di testa il definitivo 4-0, ma purtroppo la verità è che Pellegrini dovrà nuovamente fermarsi e restare fuori. Chissà per quanto tempo ancora.
Proprio ora che la Roma sembra essere ripartita e che le sue giocate erano più che necessarie...

03 Ottobre 2023: Inserita la pagina di Roma-Frosinone, 7 Giornata di Campionato 2023/2024.
La Roma è viva.
Giallorossi ancora in piena emergenza in difesa, con Mourinho costretto a dirottare nuovamente Cristante al centro della difesa sacrificando il suo contributo (fondamentale) a centrocampo, inserendo Bove e rivedendo l'intero assetto tattico.
Ma dopo la pesante sconfitta a Genova e la conseguente, giusta, contestazione dei tifosi giallorossi, la vittoria contro il Frosinone era di fondamentale importanza per scacciare ogni dubbio e malumore che stava cominciando a montare in tutto l'ambiente.
La vittoria è arrivata, con una prestazione non di altissimo livello, ma comunque esprimendo un discreto gioco e lasciando pochissime occasioni alla squadra di Di Francesco.
Dybala, nonostante la stanchezza evidente accumulata nelle ultime uscite, si è acceso a sprazzi ma quando si è acceso ha acceso l'attacco giallorosso, lanciando quasi subito Lukaku verso la porta avversaria: l'attaccante belga con una giocata delle sue sblocca il risultato facendo respirare la squadra.
Il raddoppio a tempo quasi scaduto di Pellegrini, poco prima della sua sostituzione, è stata la ciliegina sulla torta per la Roma e soprattutto per lui, costretto suo malgrado a dover dimostrare sempre qualcosa di più rispetto ai suoi compagni, così come già accaduto ai suoi predecessori capitani romani e romanisti: un pegno che, chissà perché, è costretto a pagare nonostante il suo contributo alla causa è sempre stato oltre le normali aspettative.
Ad ogni modo la vittoria, netta, è arrivata e potrebbe essere veramente la partita della svolta e della partenza definitiva di questa squadra che come potenziale individuale, al netto dei vari infortuni, può ambire a risultati importanti.
Ma che, purtroppo, al momento continua a navigare in cattive acque.
Speriamo ancora per poco.

29 Settembre 2023: Inserita la pagina di Genoa-Roma, 6 Giornata di Campionato 2023/2024.
L'ora delle riflessioni.
Una Roma allo sbando, inutile girarci intorno.
Cinque punti in sei giornate, tre sconfitte, 11 gol subiti, sedicesima posizione in classifica.
Numeri che fanno venire i brividi, che non possono e non devono rispecchiare una squadra rinforzata (perché questo è) rispetto allo scorso anno e che ha come obiettivo minimo quest'anno quello di arrivare necessariamente in zona Champions.
Una zona Champions, al momento, tremendamente lontana tanto da apparire un miraggio.
In questo momento c'è la necessità principalmente di ritrovare la Roma come squadra nella sua completezza, come squadra, come insieme di giocatori che remano tutti nello stesso verso.
Gli infortuni di inizio anno di sicuto non aiutano e continuano a falcidiare una difesa che fino allo scorso anno subiva pochissimi tiri e pochi gol: possibile che tutto si basasse sulla presenza di Ibanez, tanto criticato anche lui? Di sicuro anche la lunga degenza di Smalling sta facendo pagare il conto alla difesa giallorossa, che ieri si è vista costretta a perdere anche Llorente per l'ennesimo infortunio muscolare.
Forse (forse) è giunto il momento per Mourinho di ritornare alla difesa a 4 che tante soddisfazioni gli ha dato nelle esperienze passate? In questo modo si riuscirebbe a dare più sostanza al centrocampo, zona del campo che da sempre è apparsa quella più carente dal punto di vista numerico e soprattutto di costruzione.
Dybala sembra la brutta copia del campione che ricordiamo e Lukaku lì davanti è abbandonato troppo al suo destino solitario.
Questa Roma è sicuramente più forte di quanto al momento dica la classifica, ma è anche giunto il momento di darsi una scossa e ritrovare il cammino perduto.
Anche nelle passate stagioni ci sono stati dei brutti, bruttissimi passi falsi che hanno minato le certezze e le convinzioni dei tifosi e non solo: il 6-1 contro il Bodo, il 4-1 in casa dell'Udinese.
Speriamo che questa nuova umiliazione possa nuovamente far scuotere i giocatori giallorossi e che sia (finalmente) l'inizio di una lunga striscia di risultati positivi, che possa riportare la Roma a navigare in acque che più le competono e le spettano.
Ovviamente con Mourinho saldamente al comando del timone. Perché questa deve essere la prima (se non unica) certezza.

25 Settembre 2023: Inserita la pagina di Torino-Roma, 5 Giornata di Campionato 2023/2024.
Peccato quell'unica disattenzione.
Poteva e doveva essere la partita del rilancio giallorosso e della partenza alla rincorsa verso il quarto posto.
A sorpresa Mourinho schiera il tridente formato da Lukaku, Dybala e El Shaarawy per mettere sotto pressione la difesa granata, ma il campo veramente in pessime condizioni rende difficile ogni tipo di giocata.
Si preferisce così più spesso il lancio lungo a scavalcare il centrocampo alla ricerca di Lukaku che però in molte occasioni viene anticipato dal suo marcatore diretto, ma quando riesce a liberarsi l'attaccante belga crea non pochi grattacapi al reparto difensivo del Torino.
La partita scorre via tra duelli difensivi da una parte e dall'altra e tra cambi gioco che però portano a poche concrete occasioni da rete.
Nel secondo tempo la più clamorosa capita sui piedi di Cristante, che su un cross di Spinazzola tocca quel tanto che basta il pallone per spingerlo in rete, ma il grido del gol si ferma sul palo, l'ennesimo colpito dalla Roma anche in questo avvio di stagione.
Poco dopo, però, arriva comunque il gol giallorosso, e arriva proprio grazie ad una giocata di Lukaku che in area si libera di Buongiorno e scarica in porta quello che poteva essere il colpo da tre punti.
E invece il solito destino beffardo vuole che la Roma venga riacciuffata proprio da quell'altro attaccante tanto inseguito durante l'estate ma svanito per far poi posto a Lukaku, quel Duvan Zapata che con la maglia dell'Atalanta in più occasioni ha segnato alla Roma e che in questa stagione ha deciso di sbloccarsi proprio contro i giallorossi.
Peccato, perché con il clamoroso scivolone della Juve sarebbe stato di non poca importanza avvicinarsi ai bianconeri e accorciare la classifica verso l'alto.
Bisognerà attendere la prossima occasione...

19 Settembre 2023: Inserita la pagina di Roma-Empoli, 4 Giornata di Campionato 2023/2024.
Inizia il campionato della Roma.
Avversario molle, che sta già per esonerare il primo allenatore della Serie A, con dei nomi semisconosciuti in rosa e che farà estrema difficoltà a salvarsi.
In più, avversario che già al primo minuto di gioco regala un clamoroso rigore alla squadra di Mourinho che si ritrova, così, la strada spianta verso la vittoria.
Strada spianata ed estremamente larga, visto il risultato finale.
Ma la Roma vista contro l'Empoli fa impressione soprattutto se si prendono i singoli giocatori giallorossi e si vanno ada analizzare nell'insieme della squadra: NDicka sembra essere un valido centrale da affiancare ai già presenti titolari, Paredes insieme a Cristante (fondamentale) non dovrebbero far fatica a far dimenticare la partenza di Matic, con l'innesto poi di Aouar e di Renato Sanches (anche lui in gol contro i toscani) il centrocampo giallorosso appare finalmente completo.
Kristensen ha finalmente trovato il giusto approccio al campionato italiano e lì davanti... la coppia Dybala-Lukaku non ha bisogno di presentazioni e già leggere la formazione della Roma con quei due lì davanti fa tremare le gambe a tutti.
L'unica incognita, non da poco, è la tenuta fisica di alcuni di quelli menzionati: Dybala su tutti, ma anche Renato Sanches e Aouar. Per non parlare dell'importante recupero fisico e mentale di Smalling, su cui Mourinho conta ancora di costruire la difesa giallorossa.
La rosa, però, quest'anno appare più ampia e di qualità, due richieste esplicite di Mourinho fin dal suo insediamento sulla panchina della Roma.
L'Empoli come detto era poca cosa: ma dopo un avvio in sordina e con qualche balbettio, la Roma ha finalmente iniziato il suo campionato.
Le altre squadre, tutte, sono state avvisate.

21 Agosto 2023: Inserita la pagina di Roma-Salernitana, 1 Giornata di Campionato 2023/2024.
Roma incompleta, risultato a metà.
Riparte il campionato, riparte la Roma con qualche dubbio e le solite, enormi aspettative.
La squadra di Mourinho è ancora in costruzione, soprattutto per quanto riguarda il reparto offensivo: in difesa qualcosa è cambiato, a centrocampo, il reparto che più ne aveva bisogno, in molti sono arrivati a dare qualità e sostanza, ma Paredes e Renato Sanches non hanno ancora avuto modo neanche di allenarsi con i compagni, ma è soprattutto in attacco che manca più di qualcosa.
L'infortunio di Abraham al termine della passata stagione ha scombussolato non poco i piani di mercato della Roma, e le difficoltà di reperire un attaccante dal gol facile a buon prezzo non è cosa semplice.
Morata è stato poco più di un sogno di mezza estate, Marcos Leonardo la solita telenovela sudamericana che è andata troppo per le lunghe, Zapata pare essere il giusto compromesso.
Nel frattempo, si è svegliato il Gallo Belotti dimostrando che in fondo si potrà contare forte anche su di lui quest'anno: la doppietta contro la Salernitana ha suggellato la sua solita partita fatta di tutto cuore e corsa e ha scacciato via le brutte giornate dell'anno scorso.
Peccato per la doppietta di Candreva che ha rovinato l'esordio della Roma, che doveva essere ben diverso nei piani di Mourinho e nella testa dei tifosi: qualche spunto interessante c'è stato, soprattutto quando sono entrati in campo i nuovissimi acquisti che hanno aiutato l'ottimo Aouar a centrocampo.
Con il rientro di Dybala e Pellegrini, oltre che il definitivo ingaggio del bomber da 20 gol, oltre che al ritrovato Belotti, quest'anno, probabilmente, ci sarà spazio anche per divertirsi un po'...

01 Giugno 2023: Inserita la pagina di Sevilla-Roma, Finale di Europa League 2022/2023.
GRAZIE ROMA.
Questa squadra, questi giocatori, questo allenatore: non si può fare altro che ringraziarli.
Ringraziarli per le emozioni forti che ci hanno fatto vivere in questo lungo, lunghissimo cammino europeo.
Ringraziarli per aver provato fino all'ultimo di entrare nella Leggenda.
Ringraziarli per essere usciti dal campo con la maglia intrisa di sudore giallorosso.
Ringraziarli per aver lottato contro tutte le avversità che via via si succedevano, contro la sorte avversa, contro i crampi, contro una condizione fisica precaria, contro una squadra che, inutile negarlo, era sicuramente superiore sotto il profilo tecnico e qualitativo.
E quando poi ha dovuto fare a meno dei suoi uomini migliori, i giocatori giallorossi hanno provato a raddoppiare le forze per contenere gli avversari.
La partita è stata giocata proprio come l'aveva preparata il suo allenatore: partenza forte, con Dybala subito in campo per provare a passare in vantaggio e poi resistere al ritorno degli spagnoli.
Tutto stava andando secondo i piani: Dybala portava in vantaggio la Roma, il primo tempo si chiudeva (dopo ben 7 minuti di recupero) con i giallorossi in vantaggio e un solo, enorme pericolo occorso proprio allo scadere del tempo alla porta di Rui Patricio, un tremendo palo colpito con una conclusione da fuori.
La ripresa ha visto inevitabilmente la Roma abbassare il proprio baricentro e lasciare l'iniziativa al Siviglia, un po' come successo a Leverkusen: e tutto stava andando come doveva, ma nell'unica disattenzione difensiva sulla fascia fino a quel momento, gli spagnoli trovano il pareggio grazie ad un'autorete di Mancini.
E tutte le certezze cadono. Dybala non ce la fa più. Pellegrini pian piano esce dal vivo del gioco, Spinazzola non ne ha più. Matic resiste finché può.
Ci sarebbe anche un possibile (più che possibile) mani in area spagnola che Taylor (pessima la sua tenuta della partita) lascia passare.
Una mischia in area spagnola in cui il pallone, tra un rimpallo e un altro, non ne voleva proprio sapere di varcare la linea di porta.
Uno schema su punizione che Belotti conclude male e che avrebbe cambiato non solo le sorti della gara, ma di tutta la sua stagione.
Un'espulsione non comminata all'ex Lamela che colpisce violentemente al volto Ibanez costringendo i sanitari della Roma ad applicare in campo dei punti di sutura.
Una traversa colpita da Smalling dopo 146 infiniti minuti.
E ancora una volta i rigori restano indigesti alla Roma e ai suoi tifosi.
Maledettissimi rigori, calciati da chi non è avvezzo a certe situazioni essendo i rigoristi tutti stati sostituiti.
Tanta amarezza e delusione, senza ombra di dubbio. Perché ad un certo punto la Coppa era lì, a portata di mano, quasi già si sentiva il suo peso nelle mani.
E invece no: gli altri esultano e noi piangiamo, disperati. Perché la sconfitta brucia. Indubbiamente.
Ma la Roma, questa Roma, è stata grande. Oltre le più rosee aspettative.
E la speranza, ora, è che tutto il buono che è stato seminato finora non venga spazzato via da scelte scellerate. Da parte di nessuno.

19 Maggio 2023: Inserita la pagina di Bayer Leverkusen-Roma, Ritorno della Semifinale di Europa League 2022/2023.
Le chiacchiere stanno a zero.
Un'impresa incredibile, un record assoluto per la Roma, un traguardo quasi insperato ad inizio stagione: José Mourinho è riuscito a traghettare la squadra giallorossa alla finale di Europa League il 31 maggio a Budapest.
E ci è riuscito con una partita alla Mourinho, instillando da tempo in ogni singolo giocatore quella consapevolezza, quella tenacia, quella forza di non mollare mai e rimanere compatti fino al novantesimo, oltre il novantesimo, superando ogni difficoltà e resistendo alla fatica, alla stanchezza, alla pressione, alla paura di non farcela, agli infortuni che hanno continuato anche ieri sera a minare la squadra.
In molti hanno fatto ironia sul pullman giallorosso schierato a difesa della porta di Rui Patricio, ma la realtà è che questa squadra ha disputato una partita perfetta, anzi, un secondo tempo perfetto dopo aver chiuso in vantaggio i primi 90 minuti della settimana scorsa: era inevitabile il ritorno di fiamma dei tedeschi e l'enorme pressione (oltre che una maggiore qualità di palleggio a centrocampo della squadra allenata da Xabi Alonso), e la Roma ha fatto di necessità virtù.
Quelle poche volte che ne ha avuto la possibilità ha provato ad affacciarsi dalle parti dell'area avversaria, ma quando ha capito che non sarebbe servito a molto, non ha avuto difficoltà a spazzare la palla il più lontano possibile e a ricompattarsi per resistere ad un altro assalto avversario.
E così il castello giallorosso ha resistito fino alla fine, solo nell'occasione della traversa di Diaby ha tremato sotto i colpi avversari, per il resto ha lasciato quasi sempre la possibilità di tiro solo da lontano, sui quali Rui Patricio si è sempre fatto trovare pronto.
Due finali europee in due anni: mai era successo nella storia della Roma.
Ora manca solo l'ultimo tassello per trasformare la Storia in Leggenda...

15 Maggio 2023: Inserita la pagina di Bologna-Roma, 35 Giornata di Campionato 2022/2023.
I conti si faranno alla fine.
Probabilmente è un punto che serve a poco nell'economia del campionato.
O forse no.
Perché la Roma guadagna comunque un punto sull'Atalanta e sul Milan, entrambe sconfitte ed entrambe in lotta come i giallorossi per un posto in Europa nella prossima stagione.
A sorpresa, o quasi, Mourinho decide di lasciare a casa o in panchina molti dei "titolari" effettivi, affidandosi a molti giovani ed esordienti: Svilar, Missori e Tahirovic su tutti, con Cristante centrale difensivo e l'attacco affidato alle incursioni di Solbakken e Belotti, che continua a non trovare la via del gol nonostante una colossale occasione avuta nel primo tempo sulla quale Skorupski rimedia come può.
Il Bologna è poca cosa, e i giallorossi in realtà, oltre l'occasione capitata sui piedi del Gallo, avrebbero avuto altre due clamorose occasioni per passare in vantaggio, se solo l'arbitro Orsato ("Il migliore" secondo Mourinho...) e soprattutto il Var avessero assegnato un paio di rigori alla Roma.
Sì, perché sia nel primo tempo su Solbakken che nel secondo su Ibanez, due evidenti gomitate in area rossoblu ad altezza viso non sono state sanzionate come avrebbero dovuto essere: in quel caso ora staremmo parlando di tutt'altra classifica, con almeno mezzo piede nella prossima Europa League.
Ma tutto è di nuovo rimandato alle ultime tre giornate di campionato.
E, soprattutto, guardando a giovedì nella speranza di regalarci ancora una volta un sogno...

04 Maggio 2023: Inserita la pagina di Monza-Roma, 33 Giornata di Campionato 2022/2023.
L'Europa si allontana...
Continua il momento negativo della Roma.
Troppo negativo per essere vero, eppure è così.
Con gli uomini contati e in piena emergenza numerica e tecnica, Mourinho schiera i giocatori che può puntando deciso verso la vittoria che potrebbe far dormire sonni leggermente più tranquilli.
La squadra lo ripaga con una prestazione piena di intensità (soprattutto nella prima parte) e determinazione che li porta a passare in vantaggio su un clamoroso errore del portiere avversario e mettere la partita in discesa quasi subito.
Le avversarie per la corsa Champions hanno vinto o stanno vincendo, con la sola eccezione del Milan che clamorosamente è fermato dalla Cremonese: sarebbe una vittoria importantissima, e il rammarico per la non-vittoria di domenica scorsa proprio contro i rossoneri è tanto.
Arriva poi improvvisamente il pareggio quasi inaspettato del Monza, su una disattenzione difensiva (quanto manca Smalling!) e nella ripresa i giallorossi non hanno la forza fisica per riuscire a penetrare la difesa di casa.
El Shaarawy si accascia per l'ennesimo infortunio muscolare occorso a questa squadra, e nel finale Celik viene incredibilmente espulso dall'arbitro Chiffi dopo che è accidentalmente scivolato.
Allo stato attuale delle cose, la Roma potrebbe rimanere addirittura fuori da tutte le competizioni europee: una prospettiva troppo brutta anche solo da immaginare.
Se non altro questi giocatori, con tutte le loro mancanze a livello tecnico, non se lo meriterebbero: tutto si può dire a questa squadra, ma non che non abbia messo in campo tutto quello che aveva in ogni occasione.
Cremonese in Coppa Italia esclusa...

21 Aprile 2023: Inserita la pagina di Roma-Feyenoord, Ritorno dei Quarti di Finale di Europa League 2022/2023.
Serata da Roma!
La Roma che desideriamo, la Roma che sognamo, la Roma che vogliamo.
Troppo sfortunata nella partita d'andata in Olanda contro una squadra che a conti fatti non aveva fatto nulla per meritare la vittoria.
Sarebbe bastato disputare anche il ritorno con la stessa qualità e intensità dell'andata per riuscire a ribaltare il risultato, ma in certe competizioni mai nulla è dato per scontato.
E difatti, nonostante un ottimo avvio della squadra di Mourinho, è proprio il Feyenoord ad avere nel primo tempo una clamorosa occasione per mettere (quasi) la parola fine al viaggio in Europa League della Roma.
Ma anche in un Olimpico stracolmo d'amore per i colori giallorossi, la Roma ha dimostrato di volere fino in fondo la vittoria e il passaggio del turno e il gol, prima sfiorato, poi sospirato, è finalmente arrivato nella ripresa, anche grazie ad una clamorosa svista del guardalinee (ma siamo sicuri che sia ancora necessario avere questi personaggi ai bordi del campo?) che invece di assegnare un calcio d'angolo alla Roma (la palla era uscita almeno di un metro) concede solo una rimessa laterale.
Sulla quale rimessa laterale arriva il vantaggio di Spinazzola che sembra spianare la strada alla Roma.
Il Feyenoord sembra alle corde, Mourinho "cala" gli assi Dybala e Abraham sicuro di poter arrivare alla qualificazione, ma improvvisamente perde Smalling per infortunio (dopo che già aveva perso Wijnaldum nel primo tempo per infortunio muscolare).
La difesa fatica a riassestarsi e il Feyenoord colpisce a dieci minuti dalla fine: si passa così dalla gioia alla disperazione, tutto sembra andare in fumo, i sogni diventano incubi.
Ma proprio allo scadere un colpo di classe di Dybala rimette in corsa la Roma: la Roma è viva e lotta, il Feyenoord non ne ha più.
I supplementari sono un'agonia per la squadra olandese che cade nuovamente due volte sotto i colpi di El Shaarawy e del capitano Lorenzo Pellegrini: è festa grande, la Roma è di nuovo tra le migliori squadre d'Europa, per il terzo anno consecutivo in una semifinale di una competizione europea, quarta in sei anni.
La Roma è grande e il sogno continua...

17 Aprile 2023: Inserita la pagina di Roma-Udinese, 30 Giornata di Campionato 2022/2023.
Ben tornato, Lorenzo!
La Roma era chiamata a dare seguito ai risultati della giornata che erano stati inaspettati e più che positivi: la caduta dell'Inter in casa contro il Monza e il pareggio del Milan a Bologna lasciavano una ghiotta occasione ai giallorossi per poter allungare sulle milanesi e consolidare il terzo posto.
Gara importante quindi, ma altrettanto importante mantenere le forze per l'altra fondamentale gara di giovedì contro il Feyenoord: il risultato, alla luce di questo, non era affatto scontato.
Bravo Mourinho a mandare in campo una squadra compatta e ben posizionata in campo, con un turnover calcolato e non esagerato, ma altrettanto bravi i giocatori chiamati a sostituire i titolari e non farli rimpiangere.
Bove su tutti che non solo ha sbloccato la gara dopo l'errore dal dischetto di Cristante, ma ha contribuito a fare un ottimo filtro a centrocampo insieme allo stesso Cristante: peccato solo per quell'errore veniale che ha portato al rigore per i bianconeri che stava rischiando di compromettere tutto.
Bravo anche se sconclusionato Celik riproposto titolare che sulla sua fascia ha concesso poco al suo diretto avversario e ancora una volta fondamentale il lavoro di Belotti che davanti ha infastidito non poco la difesa avversaria: il Gallo meriterebbe il gol per la costanza che sta mettendo in campo ogni volta chie viene schierato.
Ma soprattutto bravo Pellegini a non rimanere impantanato nelle polemiche che negli ultimi tempi lo vogliono come ex giocatore non più utile alla causa, polemiche accentuate nell'ultima settimana dopo l'errore dal dischetto contro il Feyenoord.
Ieri il capitano è sembrato tornare sui suoi livelli, non solo per il gol ritrovato su azione (e che gol...) ma soprattutto per le qualità delle giocate messe a disposizione della squadra e l'apporto in fase offensiva.
Mourinho ha un disperato bisogno di ritrovare il miglior Pellegrini per questo finale di stagione per poter ancora sognare di andare avanti in Europa League e consolidare la zona Champions in campionato.
Disperato bisogno come dei gol di Abraham: ieri nei pochi minuti avuti a disposizione ha finalmente ritrovato la via della porta con un bel gol di testa.
Saranno i suoi gol a tirare la volata di questo finale di stagione?

15 Aprile 2023: Inserita la pagina di Feyenoord-Roma, Andata dei Quarti di Finale di Europa League 2022/2023.
Troppa sfortuna.
A tratti è sembrata la ripetizione della partita disputata a Salisburgo a Febbraio scorso.
La Roma, con una improbabile e abbastanza inguardabile maglia nera con numeri rosa, senza entusiasmare aveva iniziato bene la gara prendendo il possesso dell'incontro (cosa che quest'anno è successa raramente) affacciandosi minacciosa verso la porta avversaria, lasciando pochissimo spazio agli attaccanti olandesi.
In uno stadio interamente biancorosso (trasferta vietata ai tifosi della Roma...) sembrava che la Roma potesse affondare il colpo da un momento all'altro, anche quando è stata costretta a rinunciare a Dybala per infortunio.
E la limpida occasione arriva proprio allo scadere del primo tempo quando l'arbitro concede il rigore per tocco di mano di Wieffer in area di rigore. Wieffer, tra l'altro, già ammonito proprio per il fallaccio ai danni di Dybala (forse poteva essere anche qualcosa di più del cartellino giallo) che ha poi costretto il giallorosso ad uscire dal campo: ci poteva stare la seconda ammonizione?
Ad ogni modo, Pellegrini va sul dischetto e colpisce clamorosamente il palo: emblema di una stagione poco fortunata per il capitano giallorosso.
Ad inizio ripresa, in una rara se non l'unica occasione per gli olandesi, e sull'unico errore della gara di Zalewski su Idrissi, è proprio Wieffer (come volevasi dimostrare...) a trovare il colpo vincente che regala la vittoria al Feyenoord.
La Roma non molla e cerca in tutti i modi di raggiungere il pareggio ma evidentemente la palla non aveva proprio voglia di entrare stavolta: clamorosa l'occasione di Ibanez di testa che dopo una serie di rimpalli colpisce la traversa e per pochi centimetri non riesce a varcare per intero la linea di porta.
Si torna a Roma sconfitti, ma soprattutto con Dybala e Abraham infortunati e in forte dubbio per il ritorno.
Mourinho dice che non abbiamo Haaland, ed è vero, ma probabilmente per raggiungere la semifinale basterà giocare come fatto in Olanda: magari con un po' più di cattiveria (e fortuna) sotto porta.

22 Marzo 2023: Inserite le Amichevoli 2020/2021: inizia l'era Friedkin.
La pandemia attanaglia ancora la popolazione, ma il calcio prova a darsi delle regole per poter ripartire.
E riparte praticamente appena terminata la stagione precedente: giusto il tempo di un po' di riposo ed ecco che le squadre tornano velocemente in campo.
La Roma si ripresenta praticamente uguale a quella della stagione appena conclusa, con un grande novità: la società passa in mano a Dan Friedkin che rileva le quote di un ormai dimenticato Pallotta, che non è riuscito nel suo intento di costruire lo stadio a Roma.
Una stagione che sarà ancora una volta falsata dai problemi legati al covid, ma che soprattutto mostra una Roma in fase di costruzione: si parte malissimo con la sconfitta a tavolino in campionato contro il Verona per aver presentato una lista errata all'arbitro.
Comunque qualche bella vittoria arriva, il passaggio del girone abbastanza agevole in Europa League, ma un Fonseca che si sente sempre più solo e abbandonato: clamorosa la sconfitta nel derby d'andata per 3-0 e subito dopo un altro gravissimo errore del tecnico portoghese che non solo patisce la sconfitta sul campo in Coppa Italia contro lo Spezia, ma commette un'ingenuità andando ad operare 6 sostituzioni durante la gara quando quelle ammesse erano solo 5.
Lo spogliatoio a questo punto lo abbandona del tutto.
La classifica vede i giallorossi scendere sempre più giù fino ad uscire dalla zona Champions e anche dalla zona Europa League.
Diverso invece il cammino nell'Europa League che vede i giallorossi arrivare alla Semifinale contro il Manchester United, contro i quali soccombono nuovamente con un punteggio tennistico.
In campionato si finisce settimi riuscendo a strappare solo per la differenza reti mnigliore contro il Sassuolo il biglietto per la nuova competizione europea appena nata: la Conference League.
Si conclude così la mia lunga ricerca e documentazione su tutte le partite ufficiali e non della Roma.
Un lungo percorso che mi ha portato a raccogliere e catalogare, ad oggi, 96 stagioni, 3.777 partite ufficiali, 44 partite delle competizioni regionali durante la seconda guerra mondiale, 1.245 amichevoli (ce ne sono sicuramente altre sparse negli anni, come ad esempio almeno una con la Romulea tra il 1970 e il 1972: esistono foto di Amarildo con la maglia della Roma contro la Romulea, ma non sono stati trovati articoli di giornale a riguardo), le biografie di 24 presidenti, 61 allenatori e 1.325 giocatori che hanno indossato almeno una volta la maglia giallorossa in queste competizioni, scendendo in campo o rimanendo semplicemente in panchina.
Un lavoro enorme che, ovvimanente, non finisce qui...

18 Marzo 2023: Inserite le Amichevoli 2019/2020: ennesima rivoluzione, ma tutto sarà falsato.
Riparte la Roma, riparte una nuova stagione, riparte un cambio tecnico-tattico dopo il licenziamento di Di Francesco e i tanti saluti al traghettatore Ranieri.
Il nuovo progetto tecnico viene affidato a Paulo Fonseca, allenatore portoghese che nelle ultime 3 stagioni ha vinto tutto in Ucraina con lo Shakthar.
Il presidente Pallotta è sempre meno presente a Roma anche perché ha capito che il suo unico obiettivo societario, lo stadio, non vedrà mai luce e inizia a serpeggiare l'idea di un passaggio di società.
La squadra è nuovamente rivoluzionata: cambio in porta con l'arrivo di Pau Lopez, in difesa colpo Smalling dal Manchester, Zappacosta dal Chelsea (ma la maledizione del crociato colpisce anche lui appena arrivato), Mancini dall'Atalanta, a centrocampo Veretout e Mkhitaryan e in attacco, nonostante i tanti tentativi di venderlo resta Dzeko affiancato da Kalinic, mentre il flop Schick saluta.
Parte la stagione e il precampionato fa vedere buone cose da parte della squadra, anche se gli avversari non sono quasi mai di livello, escludendo il Lille, l'Atletico Bilbao e il Real Madrid, contro il quale la Roma vince il famoso "bonsai"...
Il girone di Europa League è abbastanza agevole, anche se la Roma arriva dietro l'Istanbul Basaksehir.
In campionato, alla decima giornata, la distanza dalla Juve capolista è già molto ampio, ma la zona Champions è garantita dal quarto posto.
Arrivano poi le due sconfitte casalinghe contro il Torino e la Juve e l'eliminazione dalla Coppa Italia sempre per mano della squadra bianconera.
Ma di lì a poco arriverà il Covid a rivoluzionare e soprattutto falsare tutte le competizioni: dapprima alcune partite vengono rinviate a data da destinarsi, altre vengono disputate senza la possibilità di schierare la migliore formazione, fino a fermare del tutto il campionato e le coppe, nazionali e internazionali.
Sarebbe opportuno annullare tutto e rinviare i giochi alla stagione successiva, se la pandemia lo concederà, e invece il businness decide di riprendere il campionato a giugno, dopo quasi 4 mesi di stop e addirittura rimescolare le regole dell'Europa Leage facendo disputare le partite rimaste in gara singola su campo neutro: contro il Siviglia la Roma perderà malamente sul campo di Duisburg.
Un campionato senza spettatori né pathos né tanta voglia di giocare termina con la prima vittoria della Roma allo Stadium della Juventus, con i bianconeri già campioni d'Italia e la Roma che chiude al quinto posto, fallendo l'obiettivo della Champions.

16 Marzo 2023: Inserite le Amichevoli 2018/2019: anche Di Francesco viene tradito.
Doveva essere l'anno della svolta (l'ennesima) per la Roma.
L'anno in cui quel tanto di buono che era stato seminato la stagione precedente, finalmente dava i suoi frutti e si poteva passare al raccolto.
E invece è arrivata ancora una volta la delusione e la decadenza, con l'immancabile cambio in panchina a marzo, quando Di Francesco aveva ormai perso il controllo di uno spogliatoio ammutinato e l'eliminazione dalla Champions League.
Le premesse non erano delle migliori: Alisson venduto a suon di milioni, rimpiazzato da Olsen che si rivelerà inadatto a sostituirlo. A rinforzare il centrocampo arriva Cristante e saluta Strootman, ormai lontano parente del grande centrocampista ammirato prima degli infortuni, e in attacco Justin Kluivert talento nascente dell'Ajax.
Ma il vero colpo, completamente a sorpresa e inaspettato, arriva con l'acquisto di Zaniolo dall'Inter, semisconosciuto ai più ma già indicato dal CT della Nazionale come talento puro.
Il precampionato vede più sconfitte che gioie, con la solita tournée americana che serve più al presidente Pallotta che alla squadra.
In campionato si parte malino e dopo appena 10 giornate la distanza dalla vetta è abissale.
Perlomeno c'è il derby e la corsa in Champions League a mitigare le amarezze, eppure la squadra appare demotivata e non seguire più le indicazioni di quel tecnico che nella passata stagione era riuscito a raggiungere la semifinale di Champions.
Arriva poi la tremenda sconfitta per 7-1 in Coppa Italia a decretare il fallimento del progetto tecnico di Di Francesco: si aspetta solo l'occasione buona per farlo fuori, e puntualmente arriva con l'eliminazione anche dalla Champions per merito del Porto.
Torna così Ranieri sulla panchina giallorossa: si rende subito conto che il problema non è tanto la squadra in campo, ma ciò che accade negli uffici di Trigoria, dove tutti fanno finta di non sapere o capire.
Si avvicina il termine della stagione e il saluto definitivo anche di Daniele De Rossi: all'ultima giornata commovente il tributo dello stadio sia al giocatore ma anche al tecnico che, tifoso giallorosso fino al midollo, non ha esitato un attimo a prendere in mano la patata bollente per cercare di aiutare la maglia dai colori che più ama.
Alla fine, nonostante tutto, la Roma riuscirà a raggiungere una misera qualificazione in Europa League e a mitigare l'enorme amarezza di quanto è stato, ancora una volta, gettato al vento per scelte molto discutibili da parte della società.

14 Marzo 2023: Inserite le Amichevoli 2017/2018: l'incredibile remuntada.
Le scorie dello Spalletti 2.0 sono ormai alle spalle e Francesco Totti non è più in campo a guidare la Roma da capitano.
La società opera l'ennesima rivoluzione tecnica affidando la squadra ad Eusebio Di Franesco prendendo diversi calciatori di primissimo livello: Alisson diventa il portiere titolare, sulle fasce difensive arrivano Kolarov e Karsdorp (quest'ultimo con un problema al ginocchio da risolvere), rientra alla base Lorenzo Pellegrini e in avanti, oltre a prendere Defrel (un pupillo del tecnico), arrivano Cengiz Under, talento emergente del calcio turco e si spende una fortuna per Patrick Schick.
Purtroppo non tutti rispetteranno le aspettative, e anzi alcuni saranno degli autentici flop.
Dopo un veloce ritiro a Pinzolo, la Roma opera il solito volo transoceanico per partecipare negli States all'International Champions Cup contro il PSG, Tottenham e Juve.
Rientrati in Europa, il tempo di incassare 6 gol tra Siviglia e Celta Vigo prima di incontrare i superstiti della sfortunata squadra brasiliana del Chapecoense, vittima di un terribile incidente aereo che annienta l'intera società calcistica.
Parte la stagione ufficiale e la Roma fa subito i conti con la tecnologia del Var utilizzata nel peggiore dei modi.
La Roma comunque gioca bene e nonostante tutto al termine del girone i giallorossi sono in piena zona Champions, anche se si esce subito dalla Coppa Italia contro il Torino.
La seconda parte della stagione va avanti sulla falsa riga della prima, con l'inaspettata corsa in Champions League dove la Roma, chiamata ad un'impresa improba ai Quarti di Finale contro il Barcellona: dopo il 4-1 dell'andata, il ritorno vede una grandiosa rimonta per 3-0 e l'accesso alle Semifinali.
Un mezzo furto all'Anfield Road permette al Liverpool di mettere più di un piede in Finale, e nel ritorno la Roma non riesce a ribaltare il risultato così come capitato contro il Barcellona.
La stagione, quindi, si conclude con i giallorossi terzi in Serie A e il ricordo degli occhi spiritati di Manolas dopo aver segnato il gol qualificazione contro i blaugrana...

13 Marzo 2023: Inserita la pagina di Roma-Sassuolo, 26 Giornata di Campionato 2022/2023.
Avanti Roma, nonostante tutto.
Senza girarci troppo intorno: a parità di giocatori, la partita di ieri contro il Sassuolo la Roma non l'avrebbe mai persa.
Una partita iniziata nel peggiore dei modi, con due gol degli emiliani in poco più di 5 minuti su due gravi disattenzioni difensive (e anche un bel po' di sfortuna: il primo gol nasce da un controllo errato di Bove e il secondo da un rinvio maldestro di Matic), ma che i giallorossi avevano tentato a rimettere subito nei binari giusti con il gol di Zalewski, il primo in Serie A.
Ma qualcosa nell'aria puzzava di bruciato: dopo 10 minuti un intervento di mano a centrocampo di Smalling veniva sanzionato con un'ammozione, un analogo fallo del giocatore emiliano poco dopo veniva lasciato impunito...
E allo scadere del primo tempo, ecco il fattaccio: ennesima palla vagante in area giallorossa, Berardi che si avventa sul pallone già in controllo di Rui Patricio protetto da Kumbulla. L'attaccante del Sassuolo da un calcetto tra le gambe all'albanese che reagisce malamente, meritando indubbiamente l'espulsione.
Peccato però che all'arbitro, richiamato al Var, venga mostrato solo la parte finale della mischia, e cioè la reazione di Kumbulla, senza mostrare la provocazione di Berardi: sarebbe stata ugualmente espulsione per Kumbulla, ma sicuramente non ci sarebbe stato il rigore che compromette la gara e probabilmente quache tipo di sanzione anche per Berardi.
Nel secondo tempo, una Roma tutto cuore, va subito alla ricerca del risultato e con Dybala accorcia le distanze, per poi vedere l'ennesimo rimpallo sfavorevole mandare in porta Pinamonti che salta facile Rui Patricio.
Un uomo in meno, la fatica enorme sulle gambe, la mancanza di qualità come più volte manifestata da Mourinho, eppure la Roma non molla, e continua a tenere il Sassuolo sulla sua tre quarti, raggiungendo il gol del 3-4 solo a tempo più che scaduto.
Con una vittoria i giallorossi sarebbero balzati (così come avrebbero fatto vincendo contro la Cremonese) al secondo posto in classifica: sarebbe stato forse troppo, diciamoci la verità, perché al momento questa Roma non può essere la seconda forza del campionato, ma sarebbe stato un ottimo viatico per il morale della squadra anche in vista del ritorno di Europa League.
E soprattutto un punto fermo nell'eventualità che vengano restituiti i 1 punti di penalizzazione alla Juve: il palazzo perde il pelo, ma non il vizio...

10 Marzo 2023: Inserita la pagina di Roma-Real Sociedad, Andata degli Ottavi di Finale di Europa League 2022/2023.
La Roma fa la Roma.
In Europa League la Roma torna a brillare così come aveva fatto nel turno precedente eliminando il Salisburgo.
Evidentemente, così come confermato anche dagli stessi giallorossi scesi in campo, Mourinho aveva preparato questa gara nei minimi dettagli, lasciando il palleggio alla squadra basca ma senza concedergli il benché minimo spazio di manovra oltre la trequarti.
E difatti gli spagnoli solo in un'occasione nel primo tempo sono riusciti a penetrare nella difesa della Roma colpendo il palo con Kubo e nel finale di gara quando Karsdorp ha perso di vista il suo diretto avversario concedendo la seconda occasione di tutta la gara.
Di contro, alla prima occasione concessa, la Roma passa in vantaggio: Matic (superlativa la sua prova) lancia Dybala in contropiede il quale serve Abraham in area, dalla parte opposta El Shaarawy dopo essersi fatto tutto il campo di corsa viene servito dall'attaccante inglese (ultimamente più in veste di assistman che di goleador) e il gioco è fatto.
Ma quello che colpisce di più di questa squadra è la compattezza tra i giocatori, lo spirito di sacrificio di ognuno, tutti disposti ad aiutarsi per raggiungere lo stesso obiettivo: tutte caratteristiche che in passato si erano un po' perse e che ora fanno riflettere.
Vedere Dybala correre all'indietro fino a sfiancarsi verso la propria area di rigore per aiutare il reparto difensivo non è cosa di tutti i giorni.
Grande merito di tutto ciò va dato, manco a dirlo, a Mourinho: il tecnico portoghese non darà un gioco spettacolare alla sua squadra, ma riesce a tirare fuori il meglio di tutti in ogni circostanza, soprattutto in gare come queste, dove evidentemente lui è un autentico maestro.
Il ritorno di certo non sarà una passeggiata, ma i due gol di vantaggio sono sicuramente un bel biglietto da visita in vista dei Quarti di Finale.

07 Marzo 2023: Inserite le Amichevoli 2016/2017: ...e venne il giorno.
Doveva accadere prima o poi, ma nessuno avrebbe mai voluto vivere quel giorno.
Il rapporto un tempo idilliaco tra Spalletti e Totti nell'ultima stagione ha lasciato il passo a rancori e incomprensioni, e il tecnico di Certaldo ha fatto ben capire al Capitano che per lui non c'è più spazio in questa Roma.
Eppure Totti a suo di gol e prestazioni che hanno trascinato la Roma in Champions, si è guadagnato proprio sul campo un altro anno di contratto, l'ultimo.
La Roma si rinforza non poco, confermando Szczesny in porta e portando in casa un certo Alisson, che però in questa stagione farà soprattutto panchina, Bruno Peres, Fazio, Mario Rui (che si rompe praticamente subito il crociato) e Vermaelen (che si dimostrerà un flop), e soprattutto Gerson, da molti dipinto come il nuovo crack del calcio brasiliano: in realtà diventerà un calciatore che più normale non si può...
Parte la stagione, con l'immancabile tournée americana che serve solo a fiaccare le forze e nulla più: alla partenza delle partenze ufficiali, la Roma si ritrova subito eliminata quasi a sorpresa dalla Champions League: Vermaelen che doveva essere il pilastro della nuova difesa giallorossa ne combina una dietro l'altra e Spalletti capisce subito che non può affidarsi a lui.
Il tecnico addrizza il tiro e in campionato la Roma diventa un martello: 13 vittorie nel girone d'andata che però, complici anche alcuni passaggi a vuoto inaspettati, la tengono già a distanza di 4 punti dalla Juve capolista.
In Europa League supera abbastanza agevolmente il girone, ma tutti vivono già l'ansia del termine della stagione, quando è ormai chiaro che Totti dovrà dire addio al calcio e alla sua amata Roma.
Spalletti poco fa per indorare la pillola e anzi, giustamente dal suo punto di vista, regala sempre meno minuti in campo al capitano.
Il pubblico comincia a non apprezzare il comportamento del tecnico e nonostante i buoni risultati che continuano ad arrivare (se non si vuole prendere in considerazione l'eliminazione in Coppa Italia da parte della Lazio), i tifosi rumoreggiano sempre più.
I giallorossi continuano la loro marcia in campionato, dopo essere stati eliminati in Europa League agli Ottavi dal Lione, ma la Juventus va ad un'altra velocità e l'attenzione non è più rivolta al campo, ma al momento fatidico non più rinviabile.
Ma prima dell'addio, la Roma è chiamata a vincere l'ultima partita contro il Genoa, rischiando altrimenti di non accedere direttamente alla Champions, e proprio nel giorno che doveva celebrare il Capitano si rischia seriamente di rovinare tutto, ma ci pensa Perotti al 90' a dare la vittoria e a regalare una adeguata festa d'addio al più grande di tutti: Francesco Totti.

06 Marzo 2023: Inserita la pagina di Roma-Juventus, 25 Giornata di Campionato 2022/2023.
Partita a scacchi.
Lo scacco matto, alla fine, lo ha fatto Mourinho ad Allegri, con la sua formazione iniziale senza una punta di peso nell'attacco giallorosso e con Wijnaldum a dare supporto al solo Dybala nel pressing offensivo.
Ne è uscita fuori una partita brutta, molto bloccata, nella quale nessuna delle due squadre è riuscita a prendere il sopravvento sull'altra, e nella quale solo un errore della difesa o un episodio fortuito poteva risolvere il match.
E proprio gli episodi favorevoli alla Roma (i tre legni colpiti dalla Juve) e un errore in copertura della difesa bianconera, con un Mancini particolarmente intraprendente in avanti, hanno permesso di far iscrivere nel tabellino dei marcatori proprio il difensore giallorosso, autore di un bel gol da lontano che ha sorpreso Szczesny.
Ha ragione Mourinho ad essere rammaricato e a non riuscire a dimenticare facilmente la sconfitta di Cremona: se la Roma fosse scesa in campo con lo stesso spirito di sacrificio mostrato ieri anche allo Zini, probabilmente la Roma sarebbe tornata a casa con un'altra vittoria e altri tre punti.
Quei tre punti in più che, guardando la classifica, non solo avrebbero proiettato la Roma al secondo posto insieme all'Inter, ma avrebber aumentato non di poco il margine dall'Atalanta (che comunque sembra non averne più) e dato una bella zampata al Milan che comunque sembra non riuscire a riprendersi pienamente dal momento di crisi di inizio anno.
Oltre al fatto che i 15 punti di penalizzazione della Juve non è detto che rimangano tali...

01 Marzo 2023: Inserita la pagina di Cremonese-Roma, 24 Giornata di Campionato 2022/2023.
Quando cambierà la Roma?
La Roma è riuscita ancora una volta nell'impossibile impresa di far "rinascere" una squadra morta e sepolta.
Da 27 anni la Cremonese non vinceva una partita in Serie A e in questo campionato la squadra grigiorossa aveva racimolato appena 9 punti, frutto di 9 pareggi e ben 14 sconfitte, di cui ben 8 in casa.
Una squadra allo sbando, destinata a scendere in Serie B prima di subito, ma che già in Coppa Italia aveva fatto male, tanto male, ai giallorossi di Mourinho: l'eliminazione dalla Coppa nazionale non è bastata ed ecco che dalla vittoria che poteva significare un secondo posto in classifica e guardare alla prossima partita contro la Juve con più serenità, si è passati alla sconfitta della vergogna (ancora una volta) che significa momentaneo quinto posto e addio alla zona Champions.
La squadra senza carattere e volontà è apparsa proprio la Roma, che per tutto il primo tempo non è stata capace di tirare una volta che sia una verso la porta difesa da Carnesecchi.
E anche nella ripresa non è che sia andata molto meglio: il gol del momentaneo pareggio di Spinazzola è apparso più frutto di un errore della difesa di casa che di una vera trama di gioco dei giallorossi.
I cambi, stavolta di "peso", effettuati da Mourinho non sono serviti praticamente a nulla, se non a generare ancora più confusione nel gioco (?) della Roma e ad aumentare la frustrazione tra i giocatori: l'emblema è El Shaarawy che dopo aver saltato in qualche modo il portiere avversario si trascina il pallone oltre la linea di fondo, ma sperando in una svista dell'arbitro, chiede il calcio d'angolo, giustamente non concesso, e il giallorosso spedisce il pallone in tribuna.
Una squadra, la Roma, che neanche una settimana fa sembrava finalmente aver ritrovato il bandolo della matassa e un gioco degno di questo nome.
Una squadra, la Roma, che oggi ha mostrato ancora una volta di più tutti i tremendo limiti caratteriali e di gioco che attanagliano i giallorossi da tanto, troppo tempo.
La Juve sta risalendo la china, e chissà se verranno confermati i 15 punti di penalizzazione: questa Roma sarà in grado di raggiungere la zona Champions o il prossimo anno avverrà l'ennesima, inutile e desolante, rivoluzione?

25 Febbraio 2023: Inserita la pagina di Roma-Salzburg, Ritorno degli Spareggi di Europa League 2022/2023.
È tornata la Roma.
Ci voleva una partita come questa, una partita da Mourinho, una partita da vecchio stampo.
Per tanto, troppo tempo abbiamo assistito ad una squadra senza idee, senza leader a centrocampo, senza giocatori in grado di creare la superiorità numerica, di saltare l'uomo, di non prendersi la benché minima responsabilità, affidando tutto o quasi al caso.
Ma finalmente quella ammirata giovedì contro il Salisburgo (parliamoci chiaro: non il Manchester, eh...) è tornata ad essere una squadra propositiva, decisa, convinta dei propri mezzi, con la voglia di passare il turno ad ogni costo, e anche con belle giocate in verticale e tanti cross dalle fasce.
Non i soliti passaggi all'indietro in attesa di far aprire gli avversari, ma cercando di aprire le maglie della difesa puntandole direttamente.
C'è voluto il miglior Spinazzola della stagione, devastante sulla sua fascia, ma anche un sontuoso Matic a centrocampo supportato da un gigantesco Cristante al suo fianco, e soprattutto la ritrovata via del gol del gallo Belotti: è lui che apre le marcature con un gol cercato, voluto e ottenuto sotto la Sud, premio della sua partita carica di abnegazione.
Su tutti, ancora una volta, un immenso Dybala: con lui in campo, si sa, la Roma è più serena e sa che dai suoi piedi possono partire le giocate che cambiano l'andamento delle gare.
La meritata qualificazione è stata ottenuta, ma ora bisogna continuare su questa strada tracciata: il campionato è ancora lungo e in Europa League bisognerà affrontare la Real Sociedad.
Una partita alla volta, una vittoria alla volta...

22 Febbraio 2023: Inserite le Amichevoli 2015/2016: anche Garcia viene tradito.
Ancora una volta la Roma vuole partire per provare a sognare fino all'ultimo lo scudetto e la società decide di fare le cose in grande, o almeno questa è la sua intenzione.
Con non poca fatica la campagna acquisti/cessioni regala a Rudi Garcia una rosa di prim'ordine: in porta arriva il portiere polacco Szczesny, in difesa il terzino francese Digne e il centrale tedesco Rudiger e soprattutto in attacco, dopo diversi tira e molla, arrivano prima Momo Salah dal Chelsea e il bomber Dzeko dal Manchester City.
Proprio quest'ultimo è il sogno che molti tifosi aspettavano per sognare in grande dopo il clamoroso flop della passata stagione preso con Doumbia.
Il precampionato vede la Roma volare in Australia per una tournée contro Real Madrid e proprio il Manchester City e alcune partite internazionali nel continente europeo non proprio andate benissimo, contro lo Sporting Lisbona e il Barcellona.
Comunque inizia la stagione ufficiale e i giallorossi partono subito forti, vincendo contro la Juve esaltandosi proprio grazie ad un gol di Dzeko.
Altalenante l'andamento nel girone di Champions League (duro ma non impossibile) fino a fine novembre, quando la Roma subisce un umiliante 6-1 contro il Barcellona e probabilmente in quella gara si rompe qualcosa nella fiducia tra la squadra e l'allenatore: i giallorossi cominciano inspiegabilmente a perdere partite, punti in classifica e vengono eliminati in Coppa Italia dallo Spezia.
Garcia ha i minuti contati e difatti ad inizio girone di ritorno viene sostituito dall'acclamato ritorno di Spalletti: i tifosi sognano di nuovo il bel calcio e rimonte importanti.
La Roma con Spalletti in panchina riparte e ricomincia a risalire la classifica, ma viene eliminata dalla Champions dal Real Madrid: dure le parole del tecnico di Certaldo al termine del doppio confronto quando in molti elogiano la squadra ma lui chiosa con un "2-0 e 2-0 e a casa" a far capire che lui vuole vincere, non ricevere complimenti.
Ma la cosa peggiore che inizia a trapelare dalle mura di Trigoria è il suo rapporto non più idilliaco con Totti: il capitano giallorosso viene pian piano messo ai margini del progetto e anche i tifosi iniziano a contestare le decisioni del tecnico.
La società vorrebbe chiudere la carriera da calciatore di Totti e Spalletti prova ad eseguire queste volontà, ma il capitano giallorosso a suon di gol importanti nella parte finale di stagione si guadagna sul campo un altro anno di contratto da calciatore.
Ma il rapporto tra i due è ormai logoro, così come quello tra i tifosi e l'allenatore e nulla sarà più come prima d'ora in avanti...

02 Febbraio 2023: Inserita la pagina di Roma-Cremonese, Quarti di Finale di Coppa Italia 2022/2023.
Indecenti.
Doveva essere una serata di festa, lo stadio pieno per l'ennesima partita consecutiva, il ritorno di Wijnaldum finalmente in panchina, la Cremonese chiamata ad essere la vittima sacrificale all'altare del trionfo giallorosso.
E invece si è trasformata nell'ennesima serata amara, amarissima per i tifosi della Roma, umiliati anche quest'anno a vedere la propria squadra dall'ultima della classe per colpa della troppa sicurezza, supponenza, approccio sbagliato, ampio turnover e giocatori messi a caso in mezzo al campo.
C'è sicuramente anche la poca, pochissima qualità di questa rosa e della sua panchina corta come dice ormai da mesi Mourinho, senza ombra di dubbio.
Ma qualcosa di buono dovrà pure esserci se non più tardi di 3 giorni fa quegli stessi giocatori (quasi gli stessi...) avevano messo paura al Napoli al Maradona.
Di certo c'è che Tahirovic, nonostante ciò che pensi il mister, non è ancora pronto a giocare a questi livelli, perlomeno non senza un centrocampo all'altezza che lo aiuti.
Volpato si è già perso dopo quei pochi sprazzi di non si sa cosa che aveva fatto intravedere.
Celik, Ibanez e Kumbulla non ne hanno combinata buona una che sia una.
Troppi giocatori stanno tirando il fiato, tre impegni a settimana sono tanti, forse troppi. Ma è pur vero che davanti avevano la Cremonese. Messa benissimo in campo da Ballardini, per carità, ma sempre la Cremonese è.
E forse la differenza sta tutta qui: da come viene messa in campo una squadra e come viene svolto il canovaccio della gara.
La Roma da tante, tantissime, troppe partite gioca sempre allo stesso identico, inutile, modo: continui passaggi all'indietro, fino allo sfinimento, anche verso Rui Patricio, anche se la palla inizialmente si trova al limite dell'area avversaria.
Quasi mai una verticalizzazione, quasi mai una giocata a due in velocità (e quelle rare volte che succede, ecco che magicamente si riesce anche a tirare verso la porta avversaria), e la cosa che più fa paura è l'assenza quasi costante di un giocatore con la maglia giallorossa all'interno del cerchio del centrocampo.
Se non è Dybala che scende fino alla metà campo a prendersi il pallone e a provare ad inventare qualcosa, questa Roma non riesce a combinare nulla non solo di buono, ma proprio nulla di nulla.
Nelle ultime uscite ci sta provando Matic che con i suoi piedi buoni ogni tanto tenta una giocata in verticale, ma la sua lenteza a volte è un limite.
Pellegrini e Cristante sono le ombre di loro stessi e anche sulle fasce difficilmente si riesce a raggiungere il fondo per tentare un cross degno di nota.
Può tutto questo essere solo dovuto a stanchezza, rosa corta e di scarsa qualità?
E intanto la Coppa Italia se ne va per l'ennesima volta. E, almeno quest'anno, non sarebbe stata un'impresa improba tentare di vincerla...

30 Gennaio 2023: Inserita la pagina di Napoli-Roma, 20 Giornata di Campionato 2022/2023.
Peccato per il finale.
L'impresa era ardua: il Napoli veleggia in testa alla classifica ed è lanciato verso lo scudetto, ma la Roma ha l'obbligo di continuare a correre per prendere posizioni valide per la Champions.
E la partenza dimostra la voglia dei giallorossi di non essere scesi in campo come vittime sacrificali, ma anzi di provare in ogni modo a portare a casa non solo il minimo sindacale, ma addirittura il bottino pieno.
Le scorie dell'affaire Zaniolo non sembrano aver intaccato minimamente il resto della squadra, ma Osimhen è in uno stato di grazia assoluta, ed ogni pallone che tocca lo trasforma in un gol da cineteca.
La Roma però non si scompone e regge botta, e nella ripresa con l'inserimento di El Shaarawy al posto dell'acciaccato Spinazzola in più di un'occasione mette paura alla difesa napoletana, fino al raggiungimento del premio del gol proprio per merito dell'attaccante subentrato.
Pareggio più che meritato e partita che si avvia al termine con questo risultato, nonostante entrambe le squadre non sembrino vogliano abbassare il ritmo, e alla fine, quando Mourinho per sostituire i titolari ormai spremuti attinge ai giovani che ha in panchina, mentre Spalletti può inserire Simeone, che lo ripaga col gol-vittoria a 5 minuti dalla fine.
L'assalto finale dei giallorossi può solo che far aumentare la rabbia per questa occasione "quasi" persa.
Ma la Roma è viva e presente. Anche senza Zaniolo. Ancora di più senza di lui.

27 Gennaio 2023: Inserite le Amichevoli 2014/2015: con i favori del pronostico.
La vana rincorsa alla Juventus dei record della passata stagione ha lasciato l'amaro in bocca a molti, ma anche la consapevolezza che questa Roma con dei piccoli accorgimenti potrebbe raggiungere il vertice molto facilmente.
E così la società decide di dare a Rudi Garcia una nuova rosa più completa. Arrivano Astori, Holebas e soprattutto Manolas in difesa, anche se la partenza di Benatia non viene digerita bene da tutti, a centrocampo Keita e il giovane talento argentino Paredes, ma soprattutto in attacco arriva Juan Iturbe, la rivelazione del Verona della scorsa stagione e a lungo inseguito dalla Juventus di Antonio Conte.
Pallotta riesce a soffiare l'attaccante ai bianconeri tanto da portare l'allenatore juventino, in rotta con la società, alle dimissioni a pochi giorni dalla partenza della stagione.
Il precampionato vede la Roma volare nuovamente negli States per la Guinness Internacional Champions Cup e la presentazione all'Olimpico vede un pirotecnico 3-3 contro il Fenerbahce.
La stagione inizia e i giallorossi rispettano le grandi aspettative: 5 vittorie in altrettante giornate di campionato, e la sfida a Torino contro i bianconeri da giocare a testa alta.
Succede di tutto: Totti e lo stesso Iturbe illudono il popolo giallorosso, ma due autentiche invenzioni dell'arbitro Rocchi e dei suoi assistenti regalano due inesistenti rigori alla Juve che esce vincitrice, rubando, dall'attesissima sfida.
Qualche meccanismo di blocca nella Roma, e nonostante continui a viaggiare forte, anche in Champions League, arriva la tremenda mazzata del 7-1 in casa contro il Manchester United a far tornare tutti con i piedi per terra.
Anzi, addirittura ad insinuare qualche dubbio nell'operato di Garcia.
Totti sempre più messo in discussione dal tecnico e dalla società, ma la splendida doppietta nel derby sancisce una volta di più la sua straordinaria grandezza.
La Coppa d'Africa porta via energie preziose a Gervinho e all'inutile Doumbia, arrivato in inverno insieme agli altrettanto inutili Spolli e Ibarbo e la Roma rallenta pericolosamente con una serie di inspiegabili pareggi in sequenza.
La Juve si allontana e i giallorossi escono dalla Coppa Italia per mano della Fiorentina rischiano di perdere anche il secondo posto.
La Champions League svanisce e la discea in Europa League viene fermata nuovamente dalla Fiorentina.
Un ultimo scatto di orgoglio arriva proprio nel derby di ritorno quando proprio Iturbe, dopo una stagione molto molto difficile per lui per una serie di infortuni muscolari, regala la vittoria sulla Lazio su assist di Ibarbo e la matematica certezza del secondo posto in classifica.
Ma la Juve a fine stagione sarà lontana 17 punti...

23 Gennaio 2023: Inserita la pagina di Spezia-Roma, 19 Giornata di Campionato 2022/2023.
Tammy è tornato.
E con lui, forse, anche la Roma.
Giallorossi alle prese con i problemi fisici di Pellegrini (non al meglio e preservato per l'importante partita di domenica prossima) e soprattutto con le beghe contrattuali e lo "strappo" (stavolta non in campo) di Zaniolo con la società, ma comunque concentrati e schierati al meglio da Mourinho.
La (momentanea?) penalizzazione di 15 punti della Juventus in campionato apre nuovi scenari alla rincorsa verso la zona Champions per la Roma ed è ora più che mai importante guadagnare posizioni in classifica.
Mourinho decide di puntare nuovamente alla coppia di centrocampisti Cristante-Matic e di sostituire Zaniolo con El Shaarawy: entrambe le scelte alla fine risulteranno vincenti proprio perché quando Matic è in giornata riesce sicuramente a dare maggiore profondità e verticalizzazione alla squadra, cose che nelle ultime uscite erano tremendamente mancate ai giallorossi, e l'attaccante giallorosso ha ripagato la fiducia andando a sbloccare il risultato dopo una bella combinazione in velocità con Dybala (dopo il tocco di Abraham) proprio allo scadere del primo tempo.
Ad inizio ripresa, poi, l'attaccante inglese fa tutto da solo, con una giocata delle sue che da tempo mancavano dal repertorio: servito sulla trequarti da Dybala (che aveva rubato un buon pallone a centrocampo) sfida in velocità il suo diretto avversario umiliandolo con un bel tunnel, si presenta davanti a Dragowski e segna con un altro tunnel al portiere.
Tre punti assicurati anche grazie ad una rocciosa difesa che nulla ha concesso agli spezzini, che non hanno praticamente mai trovato la via della porta difesa da Rui Patricio, che chiude un'altra partita con la porta inviolata.
Domenica prossima a Napoli non sarà affatto facile, ma con questa Roma ritrovata non si parte sconfitti in partenza.

16 Gennaio 2023: Inserita la pagina di Roma-Fiorentina, 18 Giornata di Campionato 2022/2023.
La Roma non molla.
Giocherà male, i meme sui social a riguardo non si contano più, addirittura qualche fischio si è sentito piovere dagli spalti quando per l'ennesima volta Pellegrini è ripartito da dietro quando già si trovava sulla trequarti avversaria invece di provare la giocata in profondità, eppure la Roma è lì, agganciata al treno di vertice, a 3 punti dalla zona Champions e 4 punti da secondo posto.
Escludendo il Napoli, che ormai è lanciato verso uno storico scudetto, le altre sono tutte lì, strette in quattro punti, ognuna con le proprie difficoltà.
E tra tutte queste difficoltà, la Roma sembra aver trovato finalmente una solidità difensiva che da tempo mancava: Rui Patricio nelle ultime uscite è stato chiamato in causa sempre meno, e il più delle volte ne è uscito vincitore.
Anche contro la Fiorentina, che avrà sicuramente giocato meglio e con più armonia, soprattutto a centrocampo, nonostante l'uomo in meno praticamente per l'intera gara, la Roma ha subito pochissimo: un tiro nel primo tempo, uno nel secondo.
E quando i giallorossi, guidati da un Dybala superlativo, hanno provato la giocata in profondità invece del solito passaggio all'indietro, hanno affondato i colpi vincenti.
Abraham si è scoperto uomo-assist per lo stesso campione argentino, e Dybala ha servito su un piatto d'argento un pallone spedito sul palo da Celik.
Manca qualità a questa squadra, Mourinho non fa altro che ripeterlo e, forse, si è anche rassegnato all'idea di non poterne avere di più (che fine ha fatto Wijnaldum?), ma le vittorie arrivano lo stesso.
La rincorsa verso la Champions non si è fermata.

14 Gennaio 2023: Inserite le Amichevoli 2013/2014: la chiesa torna al centro del villaggio.
Altro giro, altra corsa.
Dopo l'onta subita nell'ultima stagione, culminata con la sconfitta nella finale di Coppa Italia con la Lazio, la Roma decide di effettuare l'ennesima rivoluzione tecnica, affidandosi nuovamente ad un allenatore semisconosciuto, almeno in Italia e tra i tifosi giallorossi.
Rudi Garcia, questo il nome del nuoto tecnico francese, ha vinto tre anni prima lo scudetto in Francia con il Lille e in patria si è affermato come uno dei nuovi allenatori emergenti.
Anche in mezzo al campo la rivoluzione è totale: grazie ai soldi incassati dalle vendite eccellenti di Marquinhos e Lamela, oltre allo sfoltimento di Osvaldo (ormai in rotta con tutto il mondo giallorosso), Stekelenburg e Tachtsidis, in giallorosso arrivano De Sanctis e Skorupski in porta, la scommessa (vinta in parte) Maicon, Benatia e soprattutto Strootman e il pupillo dell'allenatore Gervinho, anch'esso sconosciuto ai più.
Il precampionato, svolto quasi interamente negli USA, mostra subito una Roma molto motivata e decisa a riscattarsi dopo la pessima stagione appena conclusa.
I giallorossi inanellano una serie di vittorie confortanti condite soprattutto da delle buone trame di gioco e velocità di esecuzione in profondità.
La stagione sarà priva degli impegni europei, e in campionato si parte subito forte: 10 partite con altrettante vittorie, record per la Roma e per la Serie A, e primo posto in solitario con ben 5 punti di vantaggio sulla Juve.
Tra queste dieci partite c'è anche il derby vinto agevolmente dai giallorossi per 2-0 al termine del quale Garcia pronuncerà la famosa frase sulla chiesa e sul villaggio.
La difesa è arcigna e non concede nulla, Strootman è una "lavatrice" e Gervinho la freccia che mancava all'arco giallorosso.
Arriva inevitabilmente un calo fisiologico e la Juve comincia a correre: alla tredicesima giornata c'è il sorpasso bianconero e la Roma perde la bussola, cade due volte con la squadra bianconero (campionato e Coppa Italia), ma poi riprende a correre.
Corre talmente forte che costringe anche la Juve a non rallentare mai.
A Gennaio la Roma prova ad accellerare la rincorsa con l'innesto di Bastos e soprattutt Nainggolan a centrocampo, ma la Juve è ormai troppo lontana per essere raggiunta.
Alla fine i giallorossi raggiungeranno il proprio record di punti in Serie A, ma la stessa Juventus stabilirà il nuovo record di punti per il campionato italiano sfondando quota 100.
Quando ormai è matematico lo scudetto bianconero, la Roma nelle ultime tre partite va praticamente in vacanza: sembra quasi una reazione scontata visto il risultato, ma a posteriori dimostrerà ancora una volta l'immaturità e la poca concentrazione da parte di buona parte della squadra (e non solo...) per raggiungere determinati obiettivi...

09 Gennaio 2023: Inserita la pagina di Milan-Roma, 17 Giornata di Campionato 2022/2023.
All'inferno e ritorno.
Ma è veramente impossibile pensare di giocare come gli ultimi 10 minuti anche gli altri 80?
Possibile che sia tutto dovuto solo ad un calo di tensione dei rossoneri e ai cambi in corsa di Mourinho?
La Roma scesa contro il Milan non è mai apparsa completamente schiacciata dai padroni di casa, ma quello che è apparso chiaro fin dall'inizio è stata la totale mancanza di idee tra le file giallorosse, che non riuscivano mai a superare il centrocampo avversario se non con qualche lancio lungo a scavalcarlo nella speranza di trovare Abraham o Zaniolo e sfruttare gli spazi, eliminando di fatto il valore aggiunto che poteva (e doveva) essere fornito da Dybala, abile a liberarsi sulla trequarti e verticalizzare.
Ecco, proprio le verticalizzazioni sono quelle che sono mancate in assoluto nella partita col Milan.
E i rossoneri, alla fine, il loro gol lo hanno trovato, su un colpo di testa di Kalulu in area sul quale Rui Patricio, sinceramente, poteva e doveva fare di più.
Comunque i giallorossi sono stati bravi a non disunirsi e rimanere concentrati, seppur con poche idee.
Il secondo gol di Pobega poteva dare la mazzata finale, e invece grazie anche ai cambi effettuati e alle verticalizzazioni arrivate dai piedi di Matic, che fino a quel momento erano del tutto mancate, la Roma ha improvvisamente preso coraggio ed ha messo letteralmente alle corde gli avversari.
Il gol su perfetto e preciso colpo di testa di Ibanez ha acceso le speranze di riuscire a raggiungere il pareggio e il gol del ritrovato Abraham (ricordate il salvataggio sulla linea di domenica scorsa?) ha chiuso la rimonta.
C'è ancora tanto, tantissimo su cui lavorare. Per troppo tempo la Roma è apparsa veramente senza nessuna idea su come affrontare la gara. O almeno, questa è stata l'impressione.
Certo è che se si riuscisse a giocare un'intera partita con la stessa intensità e volontà di questi ultimi 10 minuti...

02 Gennaio 2023: Inserite le Amichevoli 2012/2013: affonda anche Zemanlandia 2.0.
Il disastro dell'annata di Luis Enrique ha lasciato diverse scorie nella tifoseria e tra la dirigenza.
I tifosi si aspettano un nome nuovo sulla panchina giallorossa che possa rilanciare l'entusiasmo e dare nuova linfa ai sogni (in grande) americani.
Dopo diversi nomi, più o meno appetibili, che sono stati accostati alla panchina giallorossa, ecco che spunta la suggestione del ritorno di Zdenek Zeman, che prima dello scudetto arrivato con Capello aveva fatto brillare gli occhi a molti per il gioco espresso e (forse) soprattutto per le picconate date dalle parole del tecnico boemo contro i poteri forti del calcio italiano.
E così si passa dal "proyecto" spagnolo a quello americano, deciso a vincere puntando ad una commistione tra giovani e giocatori affermati.
Molti cambi quindi nella rosa giallorossa che vede arrivare Balzaretti, Castan, Dodò (pupillo di Sabatini ma con un ginocchio già distrutto), Bradley, il ritorno di Florenzi, Tachtsidis fortemente voluto dal tecnico boemo, Destro, la scoperta della Primavere Romagnoli e Marquinhos, giovanissimo brasiliano scoperto da Sabatini e approvato da Zeman.
Ma fin da subito i rapporti tra il tecnico e la dirigenza mostrano le grandi divergenze.
Zeman è rimasto legato alle sue tradizioni di allenamento e preparazione, che mal si sposano con il merchandasing americano che vuole la Roma in tourneé negli Stati Uniti per far crescere il brand.
L'allenatore giallorosso è uno che di certo non le manda a dire, neanche ai propri giocatori, e ben presto nascono diversi dissapori anche all'interno dello spogliatoio, con De Rossi relegato spesso in panchina per far posto a Tachtsidis (Zeman non vede il giocatore di Ostia come un centrale di centrocampo nel sul 4-3-3), con Pjanic che durante un derby manda letteralmente a quel paese l'allenatore a favore di telecamere, con Castan che in allenamente spesso e volentieri non sopporta il fare "flemmatico" del mister nel richiamare l'attenzione dei suoi giocatori.
Eppure nel precampionato alcuni sprazzi di quella Zemanlandia apprezzata in passato tornano a farsi vedere, così come in campionato, ma i troppi alti e bassi dei risultati fanno crescere il malumore intorno alla squadra e soprattutto al tecnico, che già ad ottobre viene più volte messo in discussione.
Il suo rapporto difficile con i giocatori degenera quando preferisce inserire Goicoechea al posto di Stekelenburg (venduto al Fulham a gennaio, ma una volta atterrato a Londra richiamato di corsa per tornare a Roma), e con la società i rapporti si rompono del tutto quando gli viene imposto una nuova trasferta in America a capodanno mentre lui avrebbe preferito fare un richiamo di preparazione a Trigoria.
Si riesce comunque ad arrivare a Febbraio, con la Roma non troppo lontana dalla zona Champions, ma lo spogliatoio ormai è tutto contro Zeman e Goicoechea certifica il suo esonero all'Olimpico contro il Cagliari con la più grande papera che un portiere possa mai compiere gettandosi il pallone con le mani nella propria porta.
In sostituzione di Zeman arriva Andreazzoli, fino a quel momento semplice collaboratore tecnico e catapultato improvvisamente su una panchina di Serie A.
I risultati saranno disastrosi, sicuramente peggiori di quanto avrebbe potuto completare Zeman, conditi dalla ciliegina sulla torta della disfatta con la sconfitta nella finale di Coppa Italia contro la Lazio a seguito di scelte cervellotiche e incomprensibili riguardo la formazione iniziale e le scelte durante la gara...

23 Dicembre 2022: Inserite le Amichevoli 2011/2012: parte il "Proyecto" americano.
Doveva essere l'inizio di una nuova, esaltante e vincente "Era" quella dell'avvento della proprietà americana.
E i presupposti, a dirla tutta, c'erano eccome: nuovi capitali investiti nella società, il ritorno di Franco Baldini nei quadri dirigenziali, lui che fu uno dei fautori dell'ultimo scudetto targato Franco Sensi, l'arrivo del DS più in auge del momento, Walter Sabatini, scopritore di talenti nascosti.
Anche la campagna acquisti non era da meno: Stekelenburg (portiere della nazionale olandese), Gago dal Real Madrid, il talentuoso Pjanic dal Lione, l'astro nascente Bojan Krkic, insieme a Borini, Osvaldo e il colpo geniale (di Sabatini, appunto) di Erik Lamela.
Certo, anche un semisconosciuto José Angel e un impalpabile Kjaer, insieme a tante partenze più o meno illustri quali Doni, Mexes, Riise, Menez e Vucinic, tutti fuori dal "Proyecto" del nuovo allenatore giallorosso preso tra la sorpresa generale: Luis Enrique, allenatore della squadra B del Barcellona.
Un'autentica scommessa per una squadra completamente rivoluzionata che voleva puntare anche e soprattutto alla valorizzazione dei giovani (come se poi fino a quel momento la Roma non avesse espresso il meglio dalla propria squadra Primavera).
Ma al di là di tutto, è un altro il problema che più o meno fin da subito viene a galla: la ferrea volontà della società di "accompagnare" la leggenda giallorossa Francesco Totti alla porta e ai titoli di coda.
È evidente fin da subito, fin dalla clamorosa eliminazione della Roma dai Play Off di Europa League da parte dello Slovan Bratislava: Luis Enrique sostituisce Totti a favore di Caprari, e la Roma si spegne e viene eliminata.
L'allenatore giallorosso si giustificherà dicendo che ha a disposizione una rosa ampia e molti giovani su cui punta (menzionando il giovnissimo Ciciretti). Ma qualcosa già si è incrinato tra lui e lo spogliatoio. E siamo appena a fine agosto, con i giallorossi che hanno fatto un precampionato condito dalle pesanti sconfitte con il PSG e il Valencia e già fuori dalla competizione europea...
Eppure i tifosi fin quando possono provano a sostenere la squadra, le scelte dell'allenatore ("Hombre vertical"), ma ben presto la misura è colma.
Lo spogliatoio si spacca sempre più (Borini sembra essere un corpo estraneo, nonostante i 10 gol complessivi a fine stagione) scelte sempre più cervellotiche del mister non vengono capite quasi da nessuno, e resteranno sempre impresse nella memoria le richieste di Cosmi e Colantuono, rispettivamente allenatori di Lecce e Atalanta, verso i propri giocatori di rallentare il gioco e di non infierire troppo contro la Roma quando i giallorossi erano in balia degli avversari.
Un'umiliazione che difficilmente può essere dimenticata.
Il campionato terminerà con la Roma settimana in classifica e fuori da tutto, sconfitta prima di iniziare in Europa League, eliminata dalla juve ai quarti di Coppa Italia e due derby persi contro la Lazio di Reja...
I tifosi alla fine chiederanno la testa di Luis Enrique, che lascerà senza batter ciglio.
Ma il peggio, forse, dovrà ancora venire...

28 Novembre 2022: Inserite le Amichevoli 2010/2011: molte aspettative, ennesimo ammutinamento.
Il finale al cardiopalma della precedente stagione faceva ben sperare tutti i tifosi della Roma.
Che però non avevano fatto i conti con il cambio di presidenza che continuava a tardare.
Molti i nomi che si sono susseguiti nel corso dei mesi, ma nessuno che effettivamente si concretizzasse.
Nel frattempo la nuova stagione riparte, e il mercato viene fatto al meglio che si potesse fare con una cassa vuota, molti rientri dai vari prestiti e un lungo tira e molla con l'Inter per avere definitivamente Burdisso.
Luca Toni non c'è più, ma si riesce a fare il colpo Borriello e soprattutto Adriano, che nella mente dei tifosi giallorossi è rimasto quello ammirato all'Inter: sbarcato a Roma è evidente che sia un autentico ex giocatore, ingrassato in maniera esagerata e lontano da quell'attaccante che da solo metteva a soqquadro le difese avversarie.
Le premesse, quindi, per una stagione di sofferenza ci sono tutte, ma negli occhi di tutti c'è ancora la volata scudetto persa all'ultima curva.
E invece le amichevoli precampionato mostrano da subito i limiti di questa squadra, mai solida in difesa e umiliata dall'Olympiacos con un sonoro 5-1.
La Supercoppa Italiana va ancora una volta all'Inter, e in campionato si parte male, malissimo, con il Cagliari che passeggia sui giallorossi, il Brescia che la prende a pallonate.
Un paio di sussulti proprio contro l'Inter e nel derby contro la Lazio, ma dopo un buon periodo, si ricade sempre.
Eppure a Gennaio, dopo la vittoria a Milano contro i giallorossi c'è ancora qualcuno che sogna.
E dopo un clamoroso 4-3 in casa del Genoa, dopo che la Roma era in vantaggio addirittura per 3-0, Ranieri decide di lasciare la panchina, ormai consapevole che la squadra si sia schierata completamente contro di lui.
La Roma viene affidata a Montella (altra soluzione di ripiego) che comunque riesce a traghettarla ad un onesto sesto posto che consente la qualificazione all'Europa League.
In Champions League si arriva agli Ottavi di Finale, dopo una straordinaria vittoria contro il Bayern Monaco (già qualificato...) per poi essere eliminati nettamente dallo Shakhtar di Donetsk.
La Coppa Italia, invece, si interrompe alla Semifinale contro l'Inter, dopo aver eliminato la Lazio e la Juventus.
Nel mentre la società riesce finalmente a passare di mano verso una cordata di imprenditori americani guidata da Thomas DiBenedetto: ripartono i sogni, che nel tempo saranno (nuovamente) traditi malamente...

10 Novembre 2022: Inserita la pagina di Sassuolo-Roma, 14 Giornata di Campionato 2022/2023.
La Roma resta bloccata.
I giallorossi erano chiamati ad un pronto riscatto in campionato dopo la sconfitta nel derby di domenica scorsa, e invece con una formazione completamente rivoluzionata da parte di Mourinho, si torna a casa con un solo punto rimediato contro il Sassuolo.
Purtroppo la "nuova" Roma pensata dal tecnico portoghese non è praticamente mai scesa in campo e ora è ancora più in sofferenza dato gli infortuni che continuano a susseguirsi tra i giocatori con più qualità.
Mourinho prova a rimediare gettando nella mischia il giovane Volpato al posto di Pellegrini, e il ragazzo lo ripaga con una prova di sostanza, particolarmente nel primo tempo, ma è chiaro che non può essere lui a caricarsi la squadra sulle spalle.
Shomurodov, schierato come terminale offensivo quasi a sorpresa, è ormai evidente che sia un corpo del tutto estraneo a questa squadra (ma ne ha mai veramente fatto parte?) e Zaniolo senza un aiuto sostanziale non riesce a esprimere tutto il suo potenziale.
Dietro si soffre sempre molto poco, se non fosse per le troppe occasioni che si lasciano agli avversari con i soliti tiri da lontano, ma almeno ieri Rui Patricio non ha mai rischiato più di tanto.
Poi nella ripresa Mourinho ha provato ad inserire forze fresche e giocatori più "pronti", subito ripagato da quell'Abraham che in settimana era stato pungolato proprio dal tecnico per cercare di farlo sbloccare.
Ma così come è stato premiato da Abraham, è stato altrettanto "tradito" dall'atteggiamento di un altro nuovo entrato, Karsdorp, che già domenica scorsa nel derby aveva platealmente manifestato il suo dissenso con il tecnico quando, sostituito, è andato diretto negli spogliatoi salvo poi rientrare in panchina "sollecitato" da qualcuno.
Nell'occasione del gol di Abraham, Karsdorp invece di andare a congratularsi con l'attaccante e festeggiare con i compagni, ha pensato bene di andare a discutere con Cristante, probabilmente perché la sua discesa non è stata premiata con il passaggio che si aspettava e poi, soprattutto, è apparso poco concentrato e poco reattivo nell'occasione del pareggio del Sassuolo, che ha chiuso di fatto la gara.
Mourinho non gliele ha mandate a dire e lo ha, di fatto, messo fuori rosa.
In attesa della sosta per il Mondiale e nella speranza che a gennaio si possa, finalmente, ammirare una Roma del tutto diversa.
I 5.000 di ieri a Reggio Emilia hanno dimostrato, se mai ce ne fosse bisogno, che si è tutti dalla parte del tecnico. Almeno sugli spalti.

07 Novembre 2022: Inserita la pagina di Roma-Lazio, 13 Giornata di Campionato 2022/2023.
La Roma gioca e perde.
Male, senza un vero filo conduttore o delle trame di gioco che possano dare l'impressione che il risultato possa essere sbloccato da un momento all'altro.
Ma di certo l'unica squadra che ieri ha provato a giocare (male, indubbiamente) il derby è stata la Roma di Mourinho.
Con tutte le sue difficoltà e le contraddizioni del caso e del momento, scendendo in campo con una squadra formata per dieci undicesimi dagli stessi giocatori dello scorso anno (fatta eccezione per Camara, unica vera novità) ma con un reparto offensivo che in questa stagione non pare riuscire a segnare neanche con le mani.
Ed è tutta qui, forse, la differenza sostanziale con la scorsa stagione: Abraham ci aveva messo un po' a sbloccarsi, ma una volta preso confidenza con la porta, non si è più fermato e ha trascinato la Roma per quasi tutta la stagione.
Quest'anno invece, da quando Dybala è stato costretto ai box e in attesa che Zaniolo riesca finalmente ad essere più continuo, la Roma ha perso quella fantasia necessaria in mezzo al campo e soprattutto il giocatore che più di ogni altro riusciva a caricarsi la squadra sulle spalle e che finora risulta essere il miglior marcatore.
Eppure ieri i giallorossi ci hanno provato in qualche modo, schiacciando sempre più la Lazio nella propria metà campo creando qualche flebile scompiglio in area biancazzurra e sbagliando una sola volta in difesa.
Un solo errore, madornale e imperdonabile di Ibanez (considerando che il brasiliano è anche recidivo in questo...), che ha permesso a Felipe Anderson di segnare il gol nell'unica vera occasione per la Lazio.
La Roma non è riuscita a reagire come in passato, se non così come aveva fatto fino a quel momento: possesso palla più o meno sterile e guanti di Provedel sporcati il meno possibile (degna di menzione la traversa colpita da Zaniolo).
Comunque, al di là del gioco che probabilmente questa squadra non avrà mai, se per "gioco" si intende un approccio alla gara stile Spalletti o similari, quello che più di tutti in questo momento manca alla squadra di Mourinho sono i gol.
Quei gol che lo stesso allenatore portoghese da settimane sta chiedendo insistentemente, con scarsi risultati, ai suoi attaccanti.
Che continuano a deluderlo...

29 Ottobre 2022: Inserite le Amichevoli 2009/2010: si parte malissimo, si finisce quasi in trionfo.
Qualche dissapore tra Spalletti e la squadra si era già avvertita nel finale della passata stagione. Ma in pochi potevan oaspettare una deriva così catastrofica in avvio della nuova.
Nuova stagione che parte prestissimo per la Roma, impegnata nei preliminari di Europa League già a fine Luglio e quindi costrettaa radunarsi a fine Giugno per iniziare a scendere in campo fin da subito.
La società guidata da Rosella Sensi è alla disperata ricerca di qualche acquirente che possa salvare le casse societarie ormai allo stremo, e la tifoseria non perdona nulla alla dirigenza.
La campagna acquisti estiva di conseguenza è un autentico flop se non si considera l'arrivo di Burdisso dall'Inter dopo un lungo tira e molla.
In Europa i giallorossi partono bene, ma gli avversari son overamente poca cosa.
Inizia il campionato e dopo appena due giornate Spalletti è costretto ad alzare bandiera bianca e lasciare la barca che sta affondando.
Arriva in soccorso Claudio Ranieri, il quale prima di riuscire ad impadronirsi dello spogliatoio ci mette un po'. Ma quando ci riesce diventa il condottiero che la Roma aspettava.
Il suo gioco tutta sostanza e pochi fronzoli permette ai giallorossi di superare abbastanza facilmente il girone europeo prima di schiantarsi contro il Panathinaikos, dove però buona parte della colpa dell'eliminazione è da attribuire ai madornali errori difensivi della sua squadra.
In Coppa Italia ancora una volta riesce a superare turno dopo turno tutte le avversarie fino a presentarsi, nuovamente, in Finale contro l'Inter, persa ancora una volta contro l'avversaria di sempre, l'Inter.
Ma è in campionato che mister Ranieri compie un vero e proprio mezzo miracolo.
Come detto prende la Roma completamente svuotata di voglia e di idee e pian piano la tira fuori dal torbido mentale e di classifica.
Da Novembre contro il Bologna ad Aprile contro la Sampdoria inanella una serie di 24 partite utili consecutive, in alcune delle quali non arriva la vittoria per una serie di furti clamorosi ai danni della squadra giallorossa, e anche contro la stessa Sampdoria viene privata di un paio di incredibili rigori per fallo di mano in area che però nessuno pare ricordarsi perché proprio quella sconfitta sancisce il controsorpasso dell'Inter nei confronti della Roma che permetterà alla squadra nerazzurra di vincere un altro scudetto.
E sì, perché la Roma data per spacciata dopo poche giornate, grazie all'intervento di Ranieri prima e dell'ingaggio di Luca Toni a Gennaio poi, era riuscita a risalire la china proprio come fece la Roma di Eriksson nell'86, con una rincorsa incredibile sfumata poi sul più bello anche, se non soprattutto, per colpa di varie decisioni arbitrali.

28 Ottobre 2022: Inserita la pagina di HJK-Roma, 5 Giornata del Girone C di Europa League 2022/2023.
Sul solito campo improponibile per una partita di pallone (perché le regole non devono essere uguali per tutti?), la Roma ottiene il massimo con il minimo sforzo.
Forse con un po' troppa fatica, qualche apprensione, senza un risultato roboante, ma comunque la vittoria porta soprattutto morale nel gruppo giudato da Mourinho.
Sì, perché la sconfitta nel pomeriggio del Ludogorets contro il Betis, rendeva il risultato della Roma completamente inutile: in ogni caso i giallorossi per poter accedere al prossimo turno di Europa Leauge avrebbero comunque dovuto vincere contro i bulgari, anche in caso di (clamorosa) sconfitta in terra finlandese.
Mourinho sostanzialmente ha schierato una squadra costituita dagli stessi giocatori che aveva a disposizione la scorsa stagione: Wijnaldum, Matic, Celik e Dybala infortunati, Belotti relegato ancora in panchina.
Uniche novità alcuni giovani che stanno crescendo bene, su tutti Volpato proposto per la prima volta da titolare e l'esordio assoluto di Faticanti nel finale di gara.
I giallorossi hanno giocato senza spingere troppo, e quando lo hanno fatto sono andati velocemente e abbastanza facilmente in rete: prima due pali consecutivi colpiti da Cristante e Mancini, poi il gol annullato allo stesso Cristante, il gol (finalmente!) del ritrovato Abraham e infine il raddoppio di El Shaarawy (con l'aiuto dei difensori finlandesi).
Nel mezzo una piccola disattenzione difensiva permetteva ai padroni di casa di agguantare il pareggio, senz ache però il canovaggio della gara cambiasse più di tanto.

24 Ottobre 2022: Inserita la pagina di Roma-Napoli, 11 Giornata di Campionato 2022/2023.
La decide un episodio.
Al termine del primo tempo, tutti gli addetti ai lavori hanno etichettato la partita tra Roma e Napoli come "bloccata", che intendere in parole povere una partita con zero tiri in porta e scarse emozioni.
Ma era inevitabile che fosse così il canovaccio della partita: entrambe le squadre si sono sfidate a centrocampo per l'intera durata della gara, e sono in rare occasioni susseguenti ad episodi si sono affacciate dalle parti dei portieri.
Per questo le parole di Mourinho a fine gara appaiono quanto mai veritiere: la Roma avrebbe meritato di più (il pareggio) e il Napoli avrebbe meritato di meno (il pareggio): nessuno scandalo, quindi, in queste parole.
La squadra attualmente capolista della Serie A, miglior attacco del campionato, ha fatto non poca fatica a penetrare le maglie serrate della difesa giallorossa, e la Roma dal canto suo ha provato a superare la linea avversaria con recuperi lampo a centrocampo (Camara che ruba palla a Ndombele nel primo tempo ne è l'emblema) o con lanci lunghi per cercare la sponda di uno spento Abraham.
Probabilmente a fine gara il Napoli conta più occasioni "nitide" della Roma (un tiro facilmente deviato da Rui Patricio e una occasione capitata ad Osimhen dopo un liscio di Ibanez), ma anche Camara ha avuto la sua occasione ribattuta da Zielinski.
Solo un episodio negativo, quindi, poteva indirizzare la gara: e l'episodio è capitato proprio al miglior difensore giallorosso fino a quel momento, Smalling, che sul più bello non trova il pallone lasciandolo ad Osimhen, che inventa un gol da circo.
L'arrembaggio finale provato da Mourinho ha cambiato ben poco e non è servito a nulla, se non a confermare che Vina è molto più deleterio in campo di quanto si potesse immaginare (Cristante sta ancora sbraitando per quel pallone che gli è stato tolto proprio nel momento del tiro dal suo compagno di squadra).
La Roma gioca male, Mourinho è bollito, la squadra fa ridere...
L'unico problema di questa squadra, al momento, è che segna con il contagocce. E nonostante questo ha 3 punti in più dello scorso anno, con una classifica decisamente più corta...

18 Ottobre 2022: Inserita la pagina di Sampdoria-Roma, 10 Giornata di Campionato 2022/2023.
Sale la Roma.
Piano piano, zitta zitta, tra non poche difficoltà, la Roma si trova lì, quarta in classifica in piena zona Champions a quattro punti dal Napoli capolista.
Napoli che proprio domenica prossima verrà a far visista alla squadra giallorossa all'Olimpico.
La squadra di Mourinho non è al meglio né dal punto di vista fisico né tantomeno dal punto di vista numerico in campo, ma in queste ultime uscite ha definitivamente puntellato la difesa trovando in Smalling un autentico muro, anche se c'è ancora qualcosa da rivedere in attacco.
Abraham stenta a ritrovare la via del gol dello scorso anno (ma anche la stagione passata entrò a pieno regime a novembre), Belotti riproposto sempre più spesso lotta e si batte ma vede ancora poco la porta, Zaniolo sta a poco a poco ritrovando gli spunti migliori e si è in attesa del ritorno di Dybala.
Nel frattempo, forse, si è trovata una valida alternativa nel ruolo nevralgico del campo, il centrocampo, dove Camara sta conquistando posizioni sempre più favorevoli nelle considerazioni di Mourinho: ieri contro la Sampdoria è stato proposto titolare al posto di Matic e la sua maggiore dinamicità ha giovato a tutta la squadra.
Il risultato è striminzito, non c'è dubbio, ma la compattezza di squadra (spronata profondamente dopo l'ingresso di Zaniolo) ha mostrato lo spirito del suo allenatore.

14 Ottobre 2022: Inserita la pagina di Real Betis Balompiè-Roma, 4 Giornata del Girone C di Europa League 2022/2023.
Era importante non perdere in Spagna per non bruciare definitivamente la possibilità di passare il turno e se una vittoria sarebbe stato un quasi passaporto per la qualificazione, il pareggio ottenuto in casa del Betis rimette tutto in mano ai giallorossi.
Senza Zaniolo squalificato, Celik e Dybala infortunati di lunga degenza (insieme a Wijnaldum troppo spesso dimenticato) e con Kumbulla lasciato in tribuna per un infortunio di lieve entità occorso poco prima della gara, Mourinho decide di affidarsi al modulo con le due punte (Abraham e Belotti) e, anche senza creare particolari apprensioni alla porta avversaria, il primo tempo scorre diligentemente senza alcun rischio, fino al solito tiro da fuori di Canales (lasciato colpevolmente tirare due volte nell'arco di pochi secondi) deviato sfortunatamente da Ibanez.
Il secondo tempo vede l'ingresso di Camara al posto di Matic e proprio l'ultimo entrato cambia il corso della partita, prendendo pian piano possesso del centrocampo e offrendo a Belotti l'assist vincente per il gol del pareggio.
Sospiro di sollievo per la Roma e quindi tutto rimandato alle ultime due gare del girone: già in Finlandia la Roma è chiamata a fare il proprio dovere, ma soprattutto nell'ultima giornata contro il Ludogorets i giallorossi dovranno vincere quello che sarà, inevitabilmente, lo scontro diretto.
Intanto, però, lunedì bisogna riprendere il cammino in campionato in casa della Sampdoria...

12 Ottobre 2022: Inserite le Amichevoli 2008/2009: prove di ammutinamento.
L'esaltante stagione conclusa da poco con la cavalcata giallorossa alla disperata rincorsa dell'Inter che per alcuni minuti aveva visto la Roma addirittura campione d'Italia, è già nu ricordo sbiadito nel tempo.
La società giallorossa guidata da Rosella Sensi non riesce a passare di mano, nonostante i tanti rumours che girano intorno alla squadra, e il mercato estivo viene fatto con quello che si può, cioè poco, cercando di imbottire la rosa con molti giovani della Primavera o di ritorno dai vari prestiti (Filippo Scardina che troverà addirittura il gol nel suo esordio assoluto in maglia giallorossa in Champions League ne è l'esempio).
Riescono comunque ad arrivare nomi di spicco quali Riise, Menez e soprattutto Julio Baptista, che nell'immaginario comune dovrebbe dare finalmente quei gol che tanto mancano all'attacco romanista.
Parte subito come peggio non potrebbe la stagione: nelle 5 amichevoli precampionato la Roma racimola appena 2 vittorie (contro gli egiziani dell'Al Ahly e il Frosinone), incassando di contro 8 reti contro lo Steaua Bucarest e il Tottenham: un autentica disfatta la partita di Londra.
Il preludio al campionato è la Supercoppa Italiana, disputata ancora una volta contro l'Inter e persa malamente ai rigori con l'errore decisivo di Totti, che purtroppo durante la stagione sarà spesso latitante alle prese con diversi infortuni.
Qualcosa si sta lentamente rompendo nell'equilibrio tra Spalletti-squadra-società, e i risultati tardano ad arrivare: tremenda la partenza in campionato e anche in Champions League, con la squadra che non riuscirà mai a riprendersi del tutto.
Il culmine dell'ammutinamento mascherato si ha a Gennaio 2009, quando Panucci in preda a crisi isteriche rifiuta la panchina e annuncia il suo addio alla Roma, salvo poi ripensarci durante la stagione, ma ormai la frittata è fatta.
I giallorossi non riescono a replicare la rincorsa della stagione passata e alternano buone gare a crolli incomprensibili.
Risultati che a fine anno riescono a malapena a garantire un posto in Europa League.
Non va certo meglio in Champions League, dopo un girone comunque vinto nonostante la presenza del Chelsea e la partenza con handicap contro il Cluj, negli Ottavi di Finale ancora una volta i rigori sono fatali contro l'Arsenal: Vucinic e Tonetto mettono fine alle speranze di proseguire nel torneo.

10 Ottobre 2022: Inserita la pagina di Roma-Lecce, 9 Giornata di Campionato 2022/2023.
Vittoria dolce amara.
Doveva essere la giornata perfetta: la Roma che affronta in casa un Lecce non certo brillantissimo, i probabili tre punti che avrebbero rilanciato in classifica e nel morale i giallorossi, una possibile occasione per alcuni giocatori di sbloccarsi definitivamente nella via del gol (Zaniolo, Abraham, Belotti).
Tutto sembrava far presagire per il meglio: un avvio confortante della squadra di Mourinho, subito il gol di Smalling di testa, l'espulsione (forse esagerata) di Hjulmand e Lecce in 10.
E invece a questo punto i giallorossi rallentano, traccheggiano, giochicchiano.
E il Lecce prende coraggio e, abbastanza fortunosamente, agguanta il pareggio.
Nulla di trascendentale, la Roma ha tutti i mezzi e le capacità per sopraffare i pur volenterosi salentini.
Ma i minuti scorrono, il primo tempo finisce in parità nonostante le occasioni avute (soprattutto quella di Zaniolo) per poter chiudere in vantaggio i primi 45 minuti.
Vantaggio che comunque arriva ad inizio ripresa grazie al rigore segnato da Dybala (5 gol consecutivo) ma proprio calciando il rigore il fantasista argentino si infortuna.
E probabilmente sarà un infortunio di lunga durata, che mette seriamente nei guai la Roma: finora è su di lui che si sono appoggiati i compagni per togliere le castagne dal fuoco nei momenti di difficoltà, finora è lui il marcatore più prolifico della squadra, finora è a lui che Mourinho ha dato le chiavi per poter far crescere questa squadra.
E ora? Con la carenza di gol segnati dagli attaccanti giallorossi (che per forza di cose arriveranno, prima o poi), la Roma rischia di andare in difficoltà anche nelle partite apperentemente semplici come quella di ieri e di rischiare di fare delle figuracce perché il fiato corto, come continua a ripetere sempre Mourinho, la squadra ce l'ha eccome.
Le partite bisogna chiuderle al più presto quando se ne presenta l'opportunità. Non si possono soffrire certe partite quando invece andrebbero gestite in ben altra maniera.
Il Napoli corre, e tra due domeniche verrà a a farci visita...

07 Ottobre 2022: Inserita la pagina di Roma-Real Betis Balompiè, 3 Giornata del Girone C di Europa League 2022/2023.
Dybala non basta.
Partita di difficile interpretazione, come alcune dell'ultimo periodo, nella quale la Roma non doveva assolutamente perdere, e invece esce dal campo sconfitta con un gol incredibile per come è arrivato a due minuti dalla fine.
Gara che si mette subito male: in uno scontro fortuito tra Mancini e Celik, quest'ultimo ha la peggio e deve abbandonare il campo lasciando spazio a Spinazzola, che Mourinho voleva far riposare.
Fatica la Roma a prendere le misure al Betis, che si avvicni più volte minaccioso dalle parti di Rui Patricio, colpendo anche un palo.
Eppure sono proprio i giallorossi a passare in vantaggio grazie ad un perfetto rigore realizzato da Dybala a seguito di un tocco di mano in area avversaria.
Ma il pareggio del Betis non tarda ad arrivare con un tremendo tiro da fuori di Rodriguez al quale però era stato lasciato troppo spazio di manovra.
La Roma a questo punto sembra scuotersi e in pochi minuti confeziona prima una traversa di Zaniolo (comunque in fuorigioco) e subito dopo ci vuole un intervento prodigioso di Bravo a negare la rete ancora una volta a Dybala.
Nella ripresa, che scivola via sulla falsa riga del primo tempo, Cristante ha la più limpida occasione per raddoppiare a due passi dalla porta: come riesce a colpire il portiere avversario non si riesce a credere.
La stanchezza inizia ad affiorare e neanche i cambi di Mourinho riescono a dare la spinta necessaria alla squadra e sul finire di gara, su un errore di valutazione di Spinazzola arriva il gol vittoria degli spagnoli che mettono in seria difficoltà il cammino della Roma nella competizione.

04 Ottobre 2022: Inserita la pagina di Inter-Roma, 8 Giornata di Campionato 2022/2023.
Che Dybala, che Roma!
Dopo la splendida vittoria, in rimonta, sul campo dell'Inter che l'anno scorso Mourinho aveva più volte indicato come una squadra di una categoria superiore, è lecito e giustificato pensare in grande e guardare con ottimismo al futuro.
Troppo molle, forse, l'approccio alla gara nei primi minuti, quando due volte i nerazzurri sono riusciti a superare la difesa e ad infilare Rui Patricio (il primo annullato per fuorigioco del solito Dzeko, che contro la sua ex squadra riesce sempre ad andare in rete...), ma di ben altra caratura il resto della partita, quando i giallorossi hanno iniziato ad alzare il baricentro e ad essere più aggressivi (finalmente!) a centrocampo.
E proprio da una pressione di Spinazzola su Barella sulla linea di metà campo, ecco arrivare il pareggio, splendido, al volo, segnato da Dybala, autentico uomo in più di questa squadra.
È sempre lui a proporsi ai compagni e a farsi dare la palla, ad attirare gli avversari, ad illuminare la scena e il campo.
Dietro, invece, la voce da padrone la fa Smalling, presente su ogni pallone alto o basso che sia, in chiusura su tutti e tutto, con un senso della posizione invidiabile e tempi sull'anticipo eccellenti.
Ma non solo: è proprio il difensore inglese che regala la vittoria e i tre punti alla Roma con un preciso colpo di testa che batte Handanovic e chiude di fatto la partita.
Ad ogni modo l'intuizione geniale prima ancora che cominciasse la gara ce l'ha avuta Mourinho: mescolando completamente le carte e togliendo Abraham dal centro dell'attacco, lasciando un reparto offensivo privo del suo terminale principale e lasciando interdetta la difesa nerazzurra.
Una vittoria del collettivo, grazie alle giocate (e alle idee) dei singoli.

19 Settembre 2022: Inserita la pagina di Roma-Atalanta, 7 Giornata di Campionato 2022/2023.
Poca concretezza.
La sfiga in questo periodo ci vede benissimo, e la Roma è la sua vittima preferita.
Prima dell'inizio dell'importantissima gara contro la capolista Atalanta, nella rifinitura Mourinho perde per un fastidio muscolare l'uomo in più di questo periodo, Paulo Dybala.
La partita comunque può essere alla portata dei giallorossi, ma il primo tempo sfila via, come troppo spesso accade, senza particolari emozioni fino al gol, praticamente a sorpresa, del giovane atalantino Scalvini.
A quel punto i giallorossi si scuotono e cominciano a chiudere i bergamaschi nella propria trequarti e a mettere sotto assedio la porta difesa da Sportiello.
Così come il secondo tempo, che alla fine vedrà sulle statistische di fine gara 2 soli tiri da parte dell'Atalanta contro i 21 della Roma, che però non sono andati a segno per errori clamorosi sottoporta da parte degli attaccanti della Roma e di interventi perentori di Sportiello.
E in ultimo, ma non di poco conto, gli errori dell'arbitro Chiffi che prima grazia in un paio di occasioni De Roon che avrebbe meritato la doppia ammonizione e poi l'espulsione, e poi nega almeno un evidente rigore su Zaniolo, reo solo di essere stato troppo onesto e di non essersi buttato a terra dopo il fallo subito.
Forse Mourinho non ha tutti i torti: dovrebbe iniziare a dire ai suoi di buttarsi in area al primo contatto...
Ora la sosta, inutile, per la Nazionale. Ma stavolta potrebbe tornare utilissima alla Roma per recuperare i vari giocatori infortunati, ultimi della lista Dybala e Pellegrini, anche lui uscito dal campo con un fastidio muscolare.

16 Settembre 2022: Inserita la pagina di Roma-HJK, 2 Giornata del Girone C di Europa League 2022/2023.
Dybala cambia la partita.
La squadra finlandese arrivata all'Olimpico era ciò di cui aveva bisogno la Roma di Mourinho per rialzarsi anche in Europa League.
Eppure, nonostante la differenza di caratura tecnica tra le due squadre e l'espulsione del loro centrale difensivo dopo neanche 15 minuti, i giallorossi hanno impiegato più del dovuto a trovare il bandolo della matassa della gara.
Anzi, clamorosamente dopo pochi minuti dall'espulsione, erano proprio gli ospiti a sfiorare il gol con un colpo di testa che ha sopreso Rui Patricio e scheggiato il palo della porta romanista.
Qualche sussulto, qualche giocata di Belotti voglioso di trovare il primo gol in giallorosso, qualche strappo di un ritrovato Zaniolo, qualche apertura di Matic, ma il primo tempo è scorso via senza particolari emozioni.
La ripresa, invece, è iniziata sotto una stella diversa, quella di Dybala: dopo appena 70 secondi dal suo ingresso, ecco che proprio l'argentino sbloccava il risultato dopo uno scambio con Pellegrini.
E dopo appena due minuti, lo stesso Pellegrini sfrutta una carambola innescata da Zaniolo per raddoppiare.
All'appello per concludere al meglio la serata, mancava solo il gol del "Gallo", che puntualmente arriva dopo essersi liberato bene in area dal suo diretto marcatore.
Un buon viatico, quindi, per guardare con più serenità al futuro anche se c'è ancora molto da migliorare per puntare al massimo risultato.
Sia in Campionato che in Europa League...

14 Luglio 2022: Inserite le Amichevoli 2007/2008: sarebbe bastato poco...
Come nella precedente stagione, il campionato è stradominato dalle due squadre uscite indenni dallo scandalo calciopoli: la Roma e l'Inter.
I nerazzurri sono sicuramente meglio attrezzati dei giallorossi, che a livello societario stanno cercando in tutti i modi di trovare un acquirente facoltoso (durante l'anno si avvicina il magnate americano Soros) e nel frattempo la famiglia Sensi cerca di fare di necessità virtù.
Per cui il calciomercato non vede acquisti particolarmente di rilievo, se non la sostituzione di Chivu (andato proprio all'Inter) con il brasiliano Juan, che diventerà un punto saldo della difesa giallorossa. Anche Cicinho e Giuly potrebbero essere dei nomi altisonanti, ma il loro rendimento (soprattutto del terzino brasiliano) non sarà mai all'altezza e si perderanno strada facendo.
Precampionato avaro di soddisfazioni, anzi, solo sconfitte se non si esclude il pareggio con il Bayer Leverkusen e la vittoria contro il Frosinone: per il resto il Borussia Dortmund, il West Ham e la Juventus fanno il bello e il cattivo tempo nell'area giallorossa ancora in rodaggio.
Eppure la stagione parte bene: vittoria in casa dell'Inter nella Supercoppa Italiana e primo trofeo conquistato, in campionato 3 vittorie su 3 partite che significano primato i nclassifica, ma dalla quarta giornata in poi l'Inter effettua il sorpasso e non perderà più la vetta.
Anzi allungherà fino ad un distacco di 11 punti, colmati sul finire della stagione che illude i tifosi della Roma che il sogno scudetto sia ancora possibile, ma i troppi punti persi per strada (oltre alcuni errori arbitrali e un'ultima stagione che vede la Roma sul campo del Catania affamato del punto salvezza e l'Inter in casa del Parma praticamente retrocesso), non permettono il miracolo.
Piccola rivincita presa proprio contro l'Inter in Coppa Italia, che vede le due squadre finaliste dell'anno precedente contendersi ancora il trofeo: come nell'ultima edizione, sarà ancora la Roma ad aggiudicarsi la sua nona Coppa Italia.
Prestigioso il cammino in Champions League: dopo aver superato il non facile girone contro il Manchester United, lo Sporting Lisbona e la Dinamo Kiev, negli ottavi la Roma elimina il Real Madrid andando a vincere al Bernabeu grazie ai gol di Taddei e Vucinic.
Ma ai quarti ancora il Manchester United mette la parola fine alla corsa giallorossa.

13 Settembre 2022: Inserita la pagina di Empoli-Roma, 6 Giornata di Campionato 2022/2023.
Sofferenza e vittoria.
Si può cacciare un urlo liberatorio dopo una partita vinta contro l'Empoli?
Sì, se quella vittoria arriva dopo due sconfitte consecutive e particolarmente brutte e dopo una partita di autentica sofferenza per gran parte della gara.
Perché se è vero che la Roma poteva agilmente superare l'ostacolo toscano, è altrettanto vero che alcune ombre in questi ultimi giorni avevano cominciato ad ombreggiare il sereno sopra Trigoria e l'operato di Mourinho.
Gli infortuni in sequenza, poi, erano riusciti a rovinare quel clima disteso e sicuro che si era venuto a formare fin dalla fine del precampionato e le certezze che riposte nella squadra giallorossa, in alcuni cominciavano a vacillare.
E invece un grande Dybala (al momento sicuramente l'uomo in più della squadra) ha trascinato la Roma alla vittoria segnando prima in proprio il gol del vantaggio e poi offrendo su unpiatto d'argento il gol vittoria a Abraham (che comunque aveva fatto partire l'azione dalla propria area di rigore).
In mezzo tanta, troppa, sofferenza contro un Empoli ben organizzato, certo, ma pure sempre confinato in fondo alla classifica, il pareggio toscano e l'incapacità di chiudere il conto in anticipo con l'errore di Pellegrini dal dischetto e gli errori clamorosi sottoporta prima di Bove e poi di Belotti.
La Roma non è al meglio, a volte sembra essere già col fiato corto, ma comunque c'è, è lì ad un punto dalla vetta e con un punto in più rispetto alla scorsa stagione.
Ora bisogna necessariamente raddrizzare il tiro anche in Europa giovedì contro l'HJK.
I malumori lasciamoli da parte.

17 Agosto 2022: Inserita la pagina di Salernitana-Roma, 1 Giornata di Campionato 2022/2023.
Buona la prima.
Riparte la stagione e riparte la Roma targata Mourinho.
Il tecnico portoghese schiera praticamente la stessa squadra dello scorso anno (con l'aggiunta del rinnovato Spinazzola) e inserisce solo Dybala come nuovo acquisto (e che acquisto) nello scacchiere giallorosso.
La Salernitana prova a resistere, ma ben presto la maggiore qualità della Roma esce fuori e il risultato finale di 1-0 sta più che stretto ai giallorossi, che vanno più e più volte vicino al gol, cogliendo un palo con lo stesso Dybala dopo una devastante sgroppata di Zaniolo e con altre diverse occasioni fallite per un nonnulla.
Nella ripresa il ritmo cala e sul finire Mourinho punta più al contenimento che all'attacco, e considerando che Rui Patricio è stato pressocché inoperoso per l'intero arco della gara, si può dire che la scelta tattica è stata più che azzeccata.
Siamo solo alla prima e il mercato sarà ancora aperto a lungo: sperando di non perdere nessun pezzo da novanta e di riuscire a puntellare là dove il tecnico chiede aiuto, si può guardare con fiducia alla stagione che sarà...

06 Luglio 2022: Inserite le Amichevoli 2006/2007: Calciopoli rimescola tutto.
Il ciclone che ha colpito (finalmente) il calcio italiano rivoluziona completamente le gerarchie delle squadre.
Non come avrebbe dovuto, ma perlomeno alcune squadre vengono punite in maniera pesante: la Juve in Serie B (anche se avrebbe dovuto essere Serie C), Fiorentina, Reggina, Lazio e Milan con molti punti di penalizzazione (che poi verranno diminuiti durante l'anno...).
Tutto questo permette alla Roma non solo di prendere parte alla Champions League, ma di candidarsi per la vittoria dello scudetto: purtroppo però le casse della società languono e le possibilità di fare quello scatto necessario per competere con l'Inter non sono moltissime.
Spalletti prova a fare di necessità virtù: nel precampionato prova moltissimi giovani della Primavera o di ritorno dai vari prestiti, nella speranza di trovare qualche elemento che possa fare al suo caso: addirittura prova a far tornare importante l'egiziano Mido, vista l'impellente necessità di affiancare un attaccante di valore a Totti.
Purtroppo l'esperimento non riuscirà e Mido verrà rispedito al Tottenham, Nonda non viene minimamente preso in considerazione e anche Montella non riuscirà mai a superare definitivamente i problemi fisici e a metà anno saluterà anche lui.
Ma le difficoltà appaiono evidenti da subito: col Porto, Ambrugo e Valencia arrivano delle sconfitte che mettono in mostra tutti i limiti di questa squadra imbottita di giovani, a cui manca effettivamente una guida esperta a soprattutto a centrocampo.
Sarà Pizarro l'acquisto di punta di una campagna acquisti avara e senza clamorosi colpi (a parte Vucinic che però nella sua prima annata faticherà a trovare spazi e la via del gol), ma ad ogni modo il tecnico di Certaldo riuscirà a plasmare una squadra a tratti spettacolare intorno al capitano giallorosso, che a fine anno risulterà capocannoniere della Serie A e vincitore della Scarpa d'Oro.
L'Inter appare da subito di un altro pianeta, e vincerà facilmente lo scudetto, nonostante la Roma tenti fino all'ultimo di insidiare il primo posto.
I giallorossi si rifaranno proprio contro i nerazzurri vincendo la Coppa Italia infliggendo agli avversari un sono 6-2 nella Finale d'andata.
In Champions League invece, dopo l'esaltazione di aver eliminato il Lione agli Ottavi di Finale (fantastico il gol di Mancini in Francia che chiude i conti dopo il gol di Totti), ai Quarti arriva l'umiliazione del 7-1 sul campo del Manchester United e la conclusione più amara della corsa europea.

30 Maggio 2022: Inserita la pagina di Roma-Feyenoord, Finale di Conference League 2021/2022.
Roma ha vinto!
Una serata di emozioni intense, fortissime, vissute sulle montagne russe, partendo dall'attesa per l'inizio della finale di Conference League, passando per l'ansia dell'infortunio a Mkhitaryan, per la gioia incontenibile del gol di Zaniolo mentre Mourinho cercava di ristabilire la calma in panchina, per la sofferenza dei due pali in pochi minuti colpiti dal Feyenoord ad inizio ripresa e arrivando con non poca fatica all'esplosione di felicità al fischio finale dell'arbitro.
La Roma ha vinto il suo primo trofeo europeo (se si considerano soltanto i trofei UEFA) ed è inutile continare a sostenere che è la Cenerentola dei trofei europei: da 12 anni nessuna squadra italiana era più riuscita a vincerne uno, qualsiasi esso sia.
Roma ha vinto, fatevene una ragione.
È la vittoria della dirigenza, dei Friedkin, che al primo anno da presidenti in solitaria, sono riusciti a portare a Roma sia Mourinho contro ogni pronostico, che il primo importantissimo trofeo internazionale.
È la vittoria di Mourinho, vero artefice di questa squadra, alla quale è riuscito ad instillare (non senza qualche difficoltà iniziale) il suo credo e il suo carattere: là dove la qualità non c'era, ha rafforzato la grinta e l'attaccamento alla causa.
È la vittoria della squadra, capace di resistere fino all'ultimo allo sfinimento fisico e mentale, di una stagione durata ben 55 gare complessive, iniziata il 19 agosto 2021 a Trebisonda proprio in Conference League e conclusasi a Tirana, nel più bello dei finali. È la vittoria dei tifosi, quelli presenti a Tirana, quelli presenti all'Olimpico, quelli chiusi in casa, quelli scesi in strada al fischio finale: quei tifosi che non hanno mai fatto mancare il calore e il tifo, oltre i 90 minuti delle gare, oltre ogni risultato, oltre il pareggio alla penultima giornata di campionato contro il Venezia, oltre il tremendo 6-1 di Bodo.
È la vittoria della Roma, della nostra Roma, della "famiglia" Roma come più volte l'ha voluta chiamare, giustamente, Josè Mourinho: tutti insieme abbiamo creduto in questo risultato, tutti insieme lo abbiamo sognato, tutti insieme lo abbiamo raggiunto.
Roma ha vinto... Roma ha vinto!

18 Maggio 2022: Inserite le Amichevoli 2005/2006: Spalletti riporta entusiasmo.
Dopo l'improbabile annata precedente, in cui si sono susseguiti 4 allenatori e la squadra è stata per la maggior parte del tempo in una sorta di ammutinamento e autogestione, il presidente Sensi (che ormai malato ha sostanzialmente abdicato in favore della figlia Rosella Sensi) decide di provare ad aprire un nuovo ciclo affidando la guida tecnica della squadra a Luciano Spalletti.
Il tecnico di Certaldo viene da delle belle stagioni all'Udinese e anche alla Roma vuole proseguire la sua ascesa.
La Roma non ha molto da spendere e prova a puntellare la squadra in qualche modo: in porta viene inizialmente confermato il giovane Curci, ma la sua inesperienza e i suoi limiti vengono presto smascherati in favore di Doni, che diventerà titolare inamovibile dal derby.
In difesa arriva dal Bayern Monaco arriva il ghanese Samuel Kuffour, a centrocampo Rodrigo Taddei (oltre che a Alvarez e Kharja) mentre in attacco, con un Cassano sempre più ai margini della squadra, Shabani Nonda: di questi, solo Taddei lascerà un'impronta importante alla causa giallorossa.
Le amichevoli precampionato mostrano una nuova squadra che prova a mettere in pratica i nuovi dettami tecnici, ma i problemi in difesa non sono stati risolti del tutto.
Contro il Panathinaikos arriva il Trofeo Valsir e contro il Messina il Memorial Giuseppe Franza: nelle 8 amichevoli disputate, non arriverà neanche una sconfitta.
Parte la stagione e la Roma inizia subito forte, incappando però in alcune clamorose sconfitte, ma anche in vittorie esaltanti.
Fino a marzo 2006 la Roma lotta su tre fronti, per poi mollare la Coppa Uefa agli Ottavi contro il Middlesbrough.
In Coppa Italia invece arriva fino in Finale venendo sconfitta ancora una volta dall'Inter.
In Campionato, invece, lotta fino all'ultimo per raggiungere un piazzamento in Champions League che sfuma per pochi punti: ma il tutto verrà ribaltato e sconvolto dal ciclone Calciopoli che stravolge tutto ma non pulisce abbastanza il marcio ormai incancrenito del calcio italiano, regalando lo scudetto all'Inter e promuovendo la Roma come secondo classificata, consentendole così di entrare direttamente alla prossima Champions League.

15 Maggio 2022: Inserita la pagina di Roma-Venezia, 37 Giornata di Campionato 2021/2022.
L'Europa si complica.
Una partita che per certi versi ha dell'incredibile.
A partire dalla partenza: pronti, via e il Venezia (già in serie B) sorprende la difesa giallorossa e passa in vantaggio tra la sorpresa generale.
Da questo momento in poi si gioca ad una porta sola e con una sola metà campo, quella del Venezia dove si riversano in massa tutti i giocatori giallorossi alla ricerca frenetica ma non confusionaria del gol.
E la Roma spesso e volentieri va vicinissimo alla rete, ma solo la sfortuna e dei decisivi interventi del portiere avversario impediscono la realizzazione dell'obiettivo.
già nel primo tempo si contano ben 14 tiri verso la porta avversaria e una traversa clamorosa colpita da Pellegrini su punizione.
In più il Venezia resta incredibilmente in 10 per una follia di Kiyine che scalcia senza motivo lo stesso capitano giallorosso.
La ripresa, se possibile, ha ancora di più dell'incredibile: la Roma continua il suo forcing, ma non c'è niente da fare, la porta avversaria non capitola grazie ad altre 3 traverse colpite (Cristante, ancora Pellegrini e Zalewski) e a dei prodigiosi interventi di Maenpaa.
Solo al 76' Shomurodov (dopo un altro importante intervento del portiere su Pellegrini) riesce a spedire la palla in rete, e ancora altre limpidissime occasioni sono miracolosamente sventate dalla difesa veneziana, chiudendo così ogni speranza di allungare in classifica e assicurarsi (quasi) un posto in Europa League per l'anno prossimo.
Ora, almeno per quanto riguarda il campionato, la qualificazione alla competizione europea non dipende più solo dalla Roma.
Diverso il discorso per quanto riguarda l'altro modo di approdare all'Europa League attraverso la finale di Conference League: i giallorossi sono chiamati a vincere la finale di Tirana contro il Feyenoord tra due settimane.
I tifosi chiedono a gran voce l'ingresso della Roma nella Storia: questa Roma, senza tutta questa sfortuna, è in grado di raggiungere l'obiettivo.

06 Maggio 2022: Inserita la pagina di Roma-Leicester City, Ritorno della Semifinale di Conference League 2021/2022.
Si vola a Tirana!
Non sarà Parigi (dove si disputerà la Finale di Champions) né Siviglia (dove si disputerà quella di Europa League), ma la Roma approda 31 anni dopo l'ultima volta, ad una finale di una competizione europea che l'ha vista assoluta protagonista, con ben 14 partite disputate finora da quel lontano 19 agosto 2021 quando tutto iniziò contro il Trabzonspor.
E proprio come quella squadra di 31 anni fa in finale di Coppa Uefa contro l'Inter, probabilmente anche questa non è la più forte in assoluto che i tifosi giallorossi abbiano mai ammirato, ma come dimostrato ieri sera questa è una squadra che lotta dal primo all'ultimo minuto, che sa soffrire insieme ai propri tifosi, che getta il cuore oltre l'ostacolo e non demorde, che esce dal campo con la maglia sudata avendo dato tutto, ma proprio tutto per raggiungere l'obiettivo.
Ieri molti giocatori sono usciti dal campo stremati, così come il loro allenatore, autentico Deus Ex Machina di questa squadra, che quando c'era da criticare e dare giù ai propri giocatori non ci ha pensato due volte, definendoli scarsi, con poca qualità, per poi ritirarli su e plasmare la questa squadra a suo piacimento.
Anche nella bolgia di ieri che era l'Olimpico la Roma è apparsa proprio una squadra di Mourinho, che ha messo subito alle corde il Leicester, lo ha pressato, gli ha tolto il respiro, è passata in vantaggio e ha rischiato più volte di raddoppiare.
E poi si è ritirata in difesa cercando di stanare l'avversario. Senza mai rischiare nella propria area di rigore, senza mai (o quasi) far sporcare i guanti a Rui Patricio.
Abraham autentico leone, che si è caricato sulle spalle non solo l'intero reparto offensivo, ma dando spesso una mano a centrocampo, lanciando i vari Zaniolo e Zalewski (ancora una superlativa prova del giovane polacco), chiedendo più volte alla fine il cambio al suo allenatore che fingeva di non vederlo, uscendo infine veramente stremato.
Ma sono tanti i protagonisti di questo magnifico percorso: Pellegrini vero capitano, Smalling finalmente tornato a dirigere la difesa giallorossa, Karsdorp e Zalewski frecce sulle fasce, e uno straordinario, commovente pubblico presente allo Stadio Olimpico, trasformato per l'occasione in un catino traboccante di colori giallorossi, grida, cori, incitamenti continui e continuo sventolio dei vessilli della Roma.
L'appuntamento con la Storia ci aspetta. A Tirana.

29 Aprile 2022: Inserita la pagina di Leicester City-Roma, Andata della Semifinale di Conference League 2021/2022.
Tutto da decidere.
Se come dice Mourinho questa partita è solo il primo tempo della partita che si concluderà giovedì prossimo, al momento si va negli spogliatoi con un risultato confortante. Perlomeno dal punto di vista del risultato.
L'impresa appariva difficile fin dal sorteggio: il Leicester è comunque una squadra inglese e di certo non l'ultima arrivata, e la tradizione oltre Manica della Roma non è per niente favorele.
La banda di Mourinho regge bene botta sulle folate offensive dei padroni di casa, e improvvisamente passa in vantaggio grazie ad una splendida giocata di Zalewski (indubbiamente il migliore in campo) che fugge sulla sua fascia di competenza servendo un pallone delizioso a Pellegrini che deve solo spingerlo in porta.
Il Leicester accusa il colpo e i giallorossi più volte sembrano poter mettere ko gli avversari, ma sbagliano troppo spesso l'ultimo passaggio, dando nuovamente respiro agli inglesi.
Che piano piano tornano a recuperare terreno e a presentarsi aggressivi dalle parti di Rui Patricio, che comunque al termine della gara avrà compiuto solo due parate, una nel primo tempo e una, importantissima, nella ripresa.
Anche il pareggio inglese è frutto di un colpo di fortuna: è Ibanez che nel tentativo di anticipare l'avversario, lancia involontariamente Barnes sul cui cross Mancini, anche lui nel tentativo di anticipare Lookman, spinge la palla nella propria rete.
Continua poi la pressione del Leicester, ma è nuovamente la Roma ad avere la più grossa occasione per segnare: Abraham difende benissimo un pallone in area avversaria e dal cilindro tira fuori un magistrale colpo di tacco che lascia Oliveira libero di tirare in porta, ma Schmeichel è attento sul primo palo e lascia il risultato (e la qualificazione) immutato rinviando tutto a giovedì prossimo all'Olimpico.
Stavolta, a differenza delle ultime volte, la finale è alla portata della Roma. "Finao alla vittoria".

15 Aprile 2022: Inserita la pagina di Roma-Bodo/Glimt, Ritorno dei Quarti di Finale di Conference League 2021/2022.
Che Zaniolo!
Mourinho al termine della partita di andata ne era sicuro e non lo aveva di certo nascosto, dicendolo a tutti: la Roma avrebbe vinto l'ultima partita stagionale contro il Bodo/Glimt e si sarebbe sicuramente qualificata per le Semifinali di Confernce League.
E così è stato.
La sua squadra è scesa in campo sicura dei propri mezzi e dopo appena 5 minuti già era in vantaggio: il gol di Abraham porta l'inglese di diritto nella storia del club giallorosso, con il suo ventiquattresimo gol stagionale agganciando Rodolfo Volk nalle classifica dei miglior realizzatori giallorossi alla prima stagione (ma l'attaccante di Fiume nel 1928/1929 disputò indubbiamente meno gare rispetto ad Abraham...)
Partita in discesa fin da subito quindi per i giallorossi, che però non allentano la presa e costringono gli avversari all'angolo, costruendo pericoli su pericoli alla porta del povero Haikin.
Il raddoppio arriva dopo neanche 20 minuti grazie ad una perfetta e bellissima azione tutta di prima che mette Zaniolo davanti la porta per il raddoppio.
Ma il talento giallorosso ne ha per tutti i gusti: poco dopo, grazie ad una preziosa intuizione del giovane Zalewski (ancora lui) con un preciso tocco sotto scavalca ancora una volta il portiere avversario e ad inizio ripresa, dopo una delle sue azioni caratteristiche, con una "sassata" sotto il sette segna il definitivo gol del 4-0 e il gol della sua straordinaria tripletta.
Lo stadio finalmente pieno può giustamente festeggiare i propri beniamini e chiedere ancora una volta a gran voce il ripristino dello storico stemma della Roma.
Per ora i tifosi giallorossi possono godersi la seconda semifinale europea consecutiva dopo quella in Europa League dello scorso anno (finita non proprio benissimo...), con la Roma ancora una volta in solitaria a rappresentare l'Italia in Europa.
Alla faccia di tutti quei pallonari e chiacchieroni che si riempiono la bocca di paroloni per le squadre della nostra Serie A più "accreditate" ma che da tempo non raggiungono traguardi importanti fuori dai confini nazionali...

10 Aprile 2022: Inserita la pagina di Roma-Salernitana, 32 Giornata di Campionato 2021/2022.
Stanchi, ma pronti per giovedì.
Non è che si parla di affrontare un Real Madrid o un Manchester United, o come qualcuno ha voluto ricordare, forzando il paragone, il Dundee in Coppa dei Campioni nel 1984.
È stato detto più volte: la Roma al momento è questa, e anche un semplice scontro contro i semisconosciuti norvegesi del Bodo/Glimt diventa una sfida "della vita", del "o tutto o niente", del "dentro o fuori".
E dopo tre scontri in cui questa Roma non è riuscita mai a vincere, la prossima sarà quella decisiva. E arrivarci con una vittoria era fondamentale.
E anche in questo caso, questa Roma è riuscita a mettersi paura più o meno da sola rischiando di andare a fondo contro la più o men ogià retrocessa Salernitana, squadra dignitosissima che sta continuando ad onorare il campionato (anche se non sarebbe dovuta essere iscritta al campionato).
Un arbitraggio imbarazzante ha poi reso le cose più complicate del normale, scontentando entrambe le squadre con decisioni sempre dubbie.
Fatto sta, comunque, che la Salernitana passa in vantaggio e mette in seria difficoltà i giallorossi, costretti a rincorrere per buona parte della gara, riuscendo a raggiungere prima il pareggio con una perla di Carles Perez grazie ai cambi (stavolta azzeccati) di Mourinho e dopo pochi minuti il gol-vittoria di Smalling, gol arrivato ancora una volta in questa stagione da azione da calcio da fermo.
La squadra è stanca, alcuni giocatori stanno tirando il fiato (Abraham su tutti), altri non sono al pieno della forma, fisica o mentale che sia (Zaniolo), altri si riaffacciano dopo quasi un anno in panchina (Spinazzola).
Quinto posto consolidato in campionato, Atalanta lasciata a 6 punti, senza pensare alla Juventus poco avanti, ma comunque troppo lontana per questa squadra.
Ora testa a giovedì e al "Real" Bodo/Glimt: ripartendo da quei tre minuti di ieri che hanno cambiato il corso della partita contro la Salernitana e che potrebbero cambiare il senso di questa stagione.

05 Aprile 2022: Inserite le Amichevoli 2004/2005: Un disastro dopo l'altro.
Una stagione partita male, continuata peggio e conclusa malissimo.
Capello e il suo entourage passa dal "Mai alla Juve" alla fuga notturna proprio in direzione dei bianconeri quando capisce che Franco Sensi e la sua famiglia non ha più la disponibilità economica per offrirgli una squadra da vertice.
Insieme a lui abbandonano la nave Zebina ("Torino è una città piena di sole") e Emerson, che tra un tira e molla presenta alla società un certificato medico in cui si certifica la sua "depressione", motivo per il quale non si presenta al raduno e ai successivi allenamenti.
La nuova Roma, quindi, si affica a Cesare Prandelli e rimpiazza Zebina con Mexes e Emerson con Perrotta.
Ma il vero problema che deve affrontare il neo tecnico sono le intemperanze di Cassano, che decide di buttare il suo enorme talento nel secchio, litigando con tutti per ogni minima problematica.
L'allenatore di Orzinuovi resiste il breve periodo di precampionato, prima di abbandonare tutto per seguire in prima persona la moglie malata: dopo il ritiro a Irdning, la Roma vola prima negli Stati Uniti per la Champions World Soccer Series, e poi in estremo oriente dove pareggia con il Tokyo nel "Dream Match".
I giallorossi non ingranano e nella partita inaugurale contro l'Iran vengono a galla tutti i pregi e i difetti di questa squadra, che proseguiranno per tutta la stagione.
La panchina viene affidata a Rudi Voeller, accolto con tutti gli onori del caso dal pubblico giallorosso, ma la sua avventura sulla panchina dura appena 3 settimane: una vittoria e un pareggio casalingo contro Fiorentina e Lecce, una clamorosa sconfitta a Messina e la disfatta del Bologna di Mazzone, oltre che alla sconfitta a tavolino in Champions League a seguito del lancio di una monetina sulla fronte dell'arbitro Frisk.
Decisamente troppo per il tecnico tedesco.
La dirigenza giallorossa decide così di affidarsi a Luigi Delneri per la guida tecnica, che negli anni passati aveva portato il piccolo Chievo ad impressionare l'Italia intera.
La squadra sembra ritrovare la rotta giusta, nonostante Cassano continui a fare tutto ciò che vuole, ma la Champions League vede i giallorossi uscire malamente al primo turno.
Il campionato prosegue mostrando tutte le contraddizioni di questa squadra nata male e guidata peggio, fino a scivolare sempre più giù verso la zona pericolosa della classifica.
Arriva così l'ennesimo cambio sulla panchina giallorossa, che viene affidata a Bruno Conti: con lui arrivano appena 7 punti in 10 partite di campionato (una sola vittoria), ma tanto basta a raggiungere una "tranquilla" salvezza, ma soprattutto una corsa verso la Finale di Coppa Italia, eliminando la Fiorentina (ai rigori) e l'Udinese, prima di cadere sotto i colpi di Adriano, Mihajlovic e l'Inter.
Tantissimi i giovani della Primavera provati e lanciati in Prima Squadra, o semplicemente chiamati a sostituire alcuni titolari impegnati con le varie Nazionali durante le tantissime amichevoli (19) svolte durante l'anno.

04 Aprile 2022: Inserita la pagina di Sampdoria-Roma, 31 Giornata di Campionato 2021/2022.
Come cresce questo Zalewski.
Decimo risultato utile consecutivo, quarta vittoria su cinque partite disputate.
Se appena 3 mesi fa la Roma di Mourinho stava raccogliendo i pezzi di una clamorosa disfatta contro la Juventus per 4-3 in casa dopo essere stata in pieno dominio della partita fino al 70', ora per i ragazzi del tecnico portoghese arrivano solo elogi e complimenti.
Merito senza dubbio del tecnico, che dopo averli martellati per settimane, per mesi, ha finalmente trovato la quadra non solo tattica, ma anche la giusta determinazione dei giocatori in campo.
Non sempre tutto è andato come si voleva o tutto è filato liscio, per carità, ma finalmente la Roma appare una squadra convinta dei propri mezzi e che non molla fino alla fine, entrando con la giusta mentalità in campo.
Complice anche il ritrovato equilibrio difensivo con Smalling che è tornato ad essere quel direttore d'orchestra ammirato due anni fa, ma anche la crescita esponenziale di un giovane come Zalewski, che sulla sinistra sta rimpiazzando degnamente Spinazzola (quando tornerà abile e arruolabile?) e si sta guadagnando sempre di più la fiducia non solo dello Special One, ma anche e soprattutto dei suoi stessi compagni di classe, che lo cercano con insistenza durante la gara e apprezzano le sue scelte nelle giocate.
E proprio da un suo potente e preciso cross in area blucerchiata, dopo una splendida azione tutta di prima a cui partecipa tutta la squadra, dalla propria area di rigore fino alla porta avversaria, arriva la carambola che permette a Mkhitaryan di sospingere la palla in porta per il gol che regalerà i 3 punti alla Roma e farà posizionare i giallorossi in quinta posizione solitaria in classifica.
Ora testa al Bodo e alla Conference League: il 6-1 di ottobre scorso grida inesorabilmente vendetta. E la competizione europea, ora, non appare più così impossibile da traguardare...

21 Marzo 2022: Inserita la pagina di Roma-Lazio, 30 Giornata di Campionato 2021/2022.
Roma sontuosa.
Un derby che meglio non poteva andare per i colori giallorossi, un derby che in molti sognavano e che in molti speravano, preparato alla perfezione da Mourinho e che i giocatori in campo hanno interpretato a mena dito.
Certo, il gol iniziale (il più veloce segnato in un derby capitolino) ha facilitato il compito alla Roma, ma la Lazio per tutto il primo tempo non è mai riuscita ad uscire dal proprio guscio, aggredita in ogni zona del campo dalle maglie giallorosse, con un grandissimo Zalewski sugli scudi, che dopo un errore grave in avvio, ha preso sempre più coraggio e non ha sbagliato un anticipo su Felipe Anderson e non ha mai fatto mancare la sua proposizione in fase offensiva (con un pizzico di fortuna in più avrebbe trovato anche il meritato gol).
Gol che invece ha ritrovato dopo poco lo stesso Abraham, su perfetto cross di Karsdorp dopo un'azione avvolgente di tutta la squadra che ha portato l'attaccante inglese a dover semplicemente sospingere il pallone in rete alle spalle di un esterrefatto Strakosha.
Portiere laziale ancora più allibito sulla magistrale punizione di Pellegrini che chiude il conto al 40' da posizione quasi impossibile e lascia tutti a bocca aperta.
Il secondo tempo è semplice accademia giallorossa e neanche nei secondi quarantacinque minuti i guanti di Rui Patricio sono stati impegnati dagli attaccanti laziali, che raramente si sono affacciati dalle parti dell'area di rigore giallorossa.
Trionfo romanista, quarto posto forse troppo distante, ma sesto posto consolidato proprio contro una diretta avversaria in attesa di sapere come finirà il recupero dell'Atalanta (ma quando decideranno di farli giocare questi recuperi?) e quindi un passo avanti decisivo verso una partecipazione anche il prossimo anno ad una competizione europea.
Sperando che questi nove risultati utili consecutivi spingano definitivamente la Roma verso più importanti ambizioni.
Questi tifosi se lo meritano.

11 Marzo 2022: Inserita la pagina di Vitesse-Roma, Andata degli Ottavi di Finale di Conference League 2021/2022.
Campo impossibile, Roma a metà.
Nella prima assoluta tra la Roma e il Vitesse, i giallorossi riescono ad imporsi sulla squadra olandese con il minimo scarto e al termine di un primo tempo tremendo, in cui la squadra di Mourinho ancora una volta entra in campo con l'atteggiamento sbagliato e con poca concentrazione, lasciando fin troppo spazio agli avversari.
Spazio che in più di un'occasione gli olandesi hanno sfruttato al meglio e solo un grande Rui Patricio ha sventato il gol della squadra di casa con un paio di interventi decisivi, prima di un folle passaggio che di fatto regala la palla agli avversari e solo l'imprecisione di Onpeda evita la capitolazione giallorossa.
Poi, proprio allo scadere del primo tempo, una bella ed improvvisa girata in area di Sergio Oliveira permette ai giallorossi di passare in vantaggio ed affrontare la ripresa con più tranquillità.
Ripresa che sposta il pallino del gioco proprio nella mani della Roma che prova a raddoppiare e chiudere definitivamente il discorso qualificazione, ma prima Mancini e poi Abraham non riescono a spingere il pallone alle spalle del portiere avversario.
Ingenuo Oliveira (ma non doveva portare più esperienza in questa Roma?) che si fa espellere per due ammonizioni banali (imperdonabile la prima a seguito di un diverbio con l'avversario) e lascia la Roma in 10 uomini per gli ultimi 10 minuti.
Primo round concluso, quindi, con i giallorossi in vantaggio, e viste le qualità in campo in una squadra e nell'altra, anche il ritorno non dovrebbe essere troppo difficile, soprattutto considerando che si giocherà su un terreno di gioco che, anche se non il massimo, di certo non è il campo di patate visto ieri sera.

28 Febbraio 2022: Inserita la pagina di Spezia-Roma, 27 Giornata di Campionato 2021/2022.
Abraham fino alla fine.
Fino al novantesimo, e ben oltre: la Roma stavolta non molla.
Mourinho (squalificato) mischia ancora una volta le carte, lanciando a sorpresa fin dal primo minuto il giovane Zalewski il quale, dopo un inizio in cui cerca di prendere le misure a Verde, mostra di essere una valida alternativa ai titolari e di potersi ritagliare uno spazio in questa squadra.
Ma è tutta la squadra che questa volta ha cercato di scardinare fin da subito la difesa avversaria concedendo veramente molto poco, tanto che a fine gara Rui Patricio avrà effettuato una sola parata durante tutti i novanta minuti.
Solo un eccellente Provedel e molta imprecisione sotto porta degli attaccanti giallorossi, oltre che ad una clamorosa dose di sfortuna (palo di Pellegrini, palo di Cristante, doppia traversa di Zaniolo sull'azione del calcio di rigore) hanno fatto sì che il risultato rimanesse bloccato sullo 0-0 per tutta la gara.
Gara condizionata, inevitabilmente, dall'espulsione di Amian allo scadere del primo tempo che ha lasciato la squadra ligure in dieci uomini per tutto il secondo tempo.
Come detto però i giallorossi non si sono fatti prendere dalla frenesia, nonostante non riuscissero a sbloccare il risultato e hanno martellato gli avversari schiacciandoli nella propria area di rigore.
E come spesso accade, dai e dai, il gol alla fine è arrivato: angolo di Pellegrini, spizzata di Cristante, tuffo di Zaniolo che nel colpire il pallone riceve un calcio in faccia, palla sulla traversa e sulla respinta ancora Zaniolo colpisce di nuovo la traversa, mischia furibonda sulla linea di porta con Abraham e Bove che non riescono a spingere il pallone in rete.
Ma stavolta interviene la Var a richiamare l'attenzione dell'arbitro a fargli notare l'evidente rigore che regala tre importantissimi punti alla squadra giallorossa.

24 Febbraio 2022: Inserite le Amichevoli 2003/2004: Lo scudetto è un lontano ricordo. Eppure...
Nonostante siano passati appena un paio d'anni, la Roma scudettata che aveva fatto impazzire una città intera non esiste praticamente più: la pessima annata precedente aveva spento ogni possibile rigurgito di ambizione.
Eppure a quella Roma bastavano un paio di innesti mirati per poterla farla tornare ai vertici.
Franco Sensi ci crede e fa un nuovo sforzo economico per portare nella capitale Chivu e Mancini, due autentici gioielli che danno nuovo lustro ai giallorossi, che però restano alla ricerca di un valido sostituto al bomber che fu Batistuta.
Il centravanti di sfondamento viene identificato nella figura di John Carew, attaccante della nazionale norvegese prelevato dal Valencia: un'autentica boa d'area, capace di aggraziarsi fin da subito i nuovi tifosi e realizzare qualche gol di discreta fattura, ma poco più.
In compenso "esplode" definitivamente Daniele De Rossi, mentre Cassano comincia a manifestare troppo spesso segni di insofferenza verso tutto e tutti.
In questo scenario la Roma parte per il ritiro a Irdning in Austria dove svolge le prime amichevoli precampionato per poi trasferirsi in Mexico a disputare alcune amichevoli a 40 gradi e la Copa Telefonica Movistar.
Tornati dalla tourneé, la presentazione avviene all'Olimpico il 25 agosto 2003 contro il Betis Siviglia dell'ex Assuncao, che ovviamente su punizione porta in vantaggio gli ospiti...
La Coppa Uefa parte e prosegue abbastanza bene, anche perché gli avversari non sono di rango. E difatti, appena arriva la prima squadra attrezzata, la Roma soffre e agli Ottavi esce contro il Villareal.
In Coppa Italia invece, la corsa dura molto poco: dopo aver eliminato il Palermo, di nuovo il Milan (incontrato in Finale l'anno prima) elimina i giallorossi, con la buona complicità dell'arbitro che nella partita d'andata agevola vistosamente i rossoneri.
Va decisamente meglio in campionato, con non poche sorprese da parte degli addetti ai lavori: i giallorossi partono forte ed inanellano una serie di risultati positivi senza perdere gli scontri diretti, ritrovandosi così (complice anche la sosta forzata del Milan) in vetta alla classifica alla tredicesima giornata.
Addirittura la Roma si laurea campione d'inverno con 3 punti di vantaggio sulla Juve e sullo stesso Milan: ma la stanchezza comincia a farsi sentire e di nuovo due squadre di bassa classifica (l'Ancona addirittura già spacciata dopo 3 mesi e la Reggina) rallenatno bruscamente la Roma, che si disunisce e si perde.
Il derby sospeso per un falso allarme che corre tra le Curve è la mazzata finale: l'Olimpico viene squalificato, la Roma non riesce più a riprendersi e alla fine alza bandiera bianca.
Arriverà comunque seconda e si qualificherà per la Champions League, ma sarà il canto del cigno della Roma di Capello, che pochi mesi dopo scapperà portandosi dietro molti rancori...
Tanti i giovani della Primavera che si affacciano in Prima Squadra, con andamenti alterni, anche se più o meno tutti avranno il loro piccolo momento di gloria: Cerci, Corvia, Curci, De Martino, Briotti, Virga...

14 Febbraio 2022: Inserita la pagina di Sassuolo-Roma, 25 Giornata di Campionato 2021/2022.
Vogliamo un tiro in porta.
È arrivato il momento delle critiche. Quelle dure, quelle spiacevoli, ma indubbiamente quelle obiettive.
Questa Roma è una squadra senza capo né coda, dove tutti sono colpevoli: i giocatori prima di tutto, seguiti dal proprio allenatore che in tutti questi mesi a disposizione non è riuscito ad imprimere non solo un minimo di imprinting tattico alla squadra, ma soprattutto il suo proverbiale carattere di non mollare mai su nessun pallone.
Questa squadra troppe volte è entrata in campo sfiduciata e ne è uscita anche peggio.
Spesso anche i cambi di Mourinho appaiono senza senso, dovuti più alla disperazione di recuperare il risultato che ad un ben preciso progetto tattico.
Il giovane Afena-Gyan viene troppo spesso preferito a Shomurodov, probabilmente per la sua spiccata velocità e questo è un altra indicazione su come questa Roma per avere qualche possibilità di vittoria debba incontrare squadre che si aprano in difesa e lascino ampi spazi in sui infilare i veloci contropiedi.
Senza il gol di Cristante a tempo ormai scaduto, la Roma sarebbe incappata nella decima sconfitta in campionato su 25 partite: un autentico fallimento anche societario che se in estate aveva fatto sognare annunciando a sorpresa proprio l'ingaggio del pluripremiato tecnico portoghese, non è riuscita poi a dargli una squadra non necessariamente alla sua altezza, ma neanche lontanamente adeguata alla sua idea di gioco.
L'emblema di ciò è anche una squadra schierata sempre e costantemente con una difesa a 3 anche con tutto l'organico a disposizione mentre Mourinho predilige la difesa a 4: se da una parte può sembrare una concessione ai suoi giocatori, dall'altra appare come una bocciatura su tutta la linea di ciò che si aspettava sbarcando a Roma.
Ma resta comunque il fatto che, difesa a 3 o a 4, la sostanza cambia poco: in partite come quella di ieri contro il Sassuolo si fa fatica a capire come mai non si sia riuscito a fare neanche un tiro in porta in 90 minuti di gioco, esclusi il rigore e il colpo di testa finale.
Sempre passaggi all'indietro e lancioni per gli attaccanti, con il centrocampo (quale centrocampo?) sistematicamente saltato.
In questo modo non si va lontano. Anzi, non si va proprio da nessuna parte. Figuriamoci in Europa...

09 Febbraio 2022: Inserita la pagina di Inter-Roma, Quarti di Finale di Coppa Italia 2021/2022.
Troppa Inter per la Roma.
Ancora una volta l'Inter dimostra di essere molto più che un passo avanti a questa Roma.
Eppure, nonostante un avvio di gara da brividi, con Dzeko subito in gol e i giallorossi in balia degli avversari che potevano non solo raddoppiare, ma andare in goleada nei primi 20 minuti, con una difesa allo sbando e un centrocampo praticamente inesistente, in qualche modo la Roma ha provato a scuotersi e quando ha visto che provandoci poteva arrivare a bussare alla porta di Handanovic (prima con un quasi autogol di D'Ambrosio su cross di Mkhitaryan e poi con una clamorosa occasione capitata sui piedi di Zaniolo), ha iniziato a far girare di più la palla e cercare di costruire di più.
Il secondo tempo conferma questo andamento di gara e più volte la roma è andata vicina al pareggio, senza particolari apprensioni per la difesa interista, sia chiaro, ma perlomeno non si è data per vinta fino al raddoppio, splendido, di Sanchez che tira fuori dal cilindro un gol pazzesco che di fatto chiude la gara.
Inutili proteste per un presunto fallo di Vidal a centrocampo su Oliveira, quando invece ci sarebbe da recriminare di più su un doppio giallo mai comminato a Brozovic (fallo su Zaniolo nel primo tempo che meritava il giallo, e fallo praticamente identico nella ripresa su Abraham, sul quale inizialmente l'arbitro avvicina la mano al cartellino, ma poi desiste...)
Sarebbe cambiato poco e nulla, molto probabilmente, ma resta il fatto che anche in una partita dove l'arbitro non doveva sostanzialmente vedersi è riuscito comunque ad essere protagonista con la solita ammonizione a Zaniolo e una da ridere a Mourinho.
Non era questa la partita dove la Roma (titolare) veniva chiamata a battere un'Inter (con molte riserve), ma è giunto il momento di cambiare passo: in pochi sono rimasti disposti ad aspettare...

07 Febbraio 2022: Inserita la pagina di Roma-Genoa, 24 Giornata di Campionato 2021/2022.
Come parlare di calcio giocato?
Ancora una volta, l'ennesima in questa stagione, la partita disputata sul campo da parte della Roma passa necessariamente in secondo piano rispetto a tutto il resto che è accaduto.
I giallorossi non hanno disputato una buona prestazione, d'altronde è ormai evidente che contro squadre che si chiudono a riccio e non lasciano spazio per le micidiali ripartenze degli attaccanti, la Roma soffre tantissimo in fase di costruzione di gioco.
Qui finisce l'analisi tattica della partita.
E inizia invece l'ennesima contestazione per ciò che quest'anno gli arbitri stanno sistematicamente facendo ai danni della squadra giallorossa.
Perché la Roma come detto anche ieri non aveva giocato bene, non aveva costruito grandi azioni da rete, non aveva dato l'impressione di avere la vittoria in pugno.
Ma alla fine l'azione che valeva i tre punti l'aveva costruita. Alla fine il gol vittoria era arrivato. Alla fine Zaniolo aveva tirato fuori dal cilindro la giocata magica che lo aveva fatto correre sotto la Sud a festeggiare insieme al suo pubblico.
Ma no, niente da fare.
Il Var richiama l'attenzione dell'arbitro Abisso: ad inizio azione c'è stato un pestone di Abraham su un avversario che secondo il Var deve essere portato all'attenzione dell'arbitro, e così avviene. E come sempre avvenuto quando l'arbitro viene richiamato al Var, decide di cambiare idea.
Anzi no, non come sempre avvenuto. Quando l'arbitro fu chiamato al Var in Roma-Milan, l'arbitro decise di rimanere sulle sue posizioni...
Già detto tante volte in passato: il Var doveva portare soprattutto unità di giudizio, ma tutto sta facendo tranne questo.
Poche ore dopo, nel derby di Milano e in Venezia-Napoli due situazioni identiche a quelle verificatasi in Roma-Genoa sono state lasciate correre dall'arbitro e non sono state minimamente prese in considerazione dal Var.
Stessa cosa che accadde per lo stop di mano di Cuadrado in Juve-Roma, quando poi sul prosieguo dell'azione Kean regalò la vittoria ai bianconeri...

29 Gennaio 2022: Inserite le Amichevoli 2002/2003: Il lento declino.
La delusione per il mancato bis-scudetto dell'anno precedente, dovuto ai tanti torti arbitrali indubbiamente ma anche ad una partenza di campionato da "squadra appagata" che ha fatto lasciare molti preziosi punti per strada, è ancora molto forte.
Ma purtroppo anche le casse societarie, svuotatesi negli anni precedenti proprio per rincorrere il sogno scudetto (prima con Batistuta e poi con Cassano), non permettono a Franco Sensi di rinnovare la squadra come andrebbe fatto né di accontentare le richieste di Capello, che si accorge subito di avere un difensore e un centrocampista in meno.
Quindi la sessione di mercato è alquanto magra: in difesa arrivano Dellas (già fermato a gennaio 2001) e Sartor, mentre in attacco arriva solo Bombardini.
In realtà alla Roma passa anche un certo Pep Guardiola, ormai arrivato a fine carriera, ma praticamente nessuno se ne accorge, dato che dopo appena 4 presenze, a Gennaio verrà rispedito a Brescia.
Per racimolare qualche spicciolo, la Roma parte per innumerevoli trasferte precampionato, in giro per l'Europa e per il mondo (da New York al Cairo), rimediando non sempre belle figure.
Da segnalare il ritorno di Tonino Cerezo all'Olimpico, come allenatore della squadra giapponese Kashima Antlers durante la presentazione ufficiale della Roma davanti ai propri tifosi.
Batistuta, attanagliato da problemi al ginocchio e alla caviglia, è ormai un lontano ricordo del Re Leone che fece vincere lo scudetto ai giallorossi.
È Cassano il giocatore che più di ogni altro si mette in evidenza durante il precampionato, ma spesso le sue giocate sopraffine vengono offuscate dai suoi atteggiamenti in campo e fuori, tanto che Capello arriva a coniare il termine "cassanate" per descrivere delle follie che a volte il giocatore barese commette.
Capello continua a chiedere rinforzi, ma il massimo che ottiene è il ritorno di Pluto Aldair per un'altra stagione dopo che aveva già salutato tutti (più Olivier Dacourt che arriverà a Gennaio).
I giallorossi partono male, malissimo in campionato (partito con una settimana di ritardo per mancato accordo sui diritti televisivi da parte della Lega) rimediando subito due sconfitte pesanti.
I giallorossi stentano a ritrovarsi e spesso offrono delle prestazioni noiose e poco convinte: insomma il solito campionato di alti e bassi che fanno a tratti esaltare i tifosi per poi farli ripiombare nella contestazione.
Ci si mettono anche gli arbitri, come al solito, a rallentare l'eventuale corsa dei giallorossi: in particolare se la prendono proprio con Cassano, evidentemente troppo forte per giocare con la Roma e sicuramente troppo "verace" per restare in silenzio davanti ai soprusi degli arbitri.
Emblematica la scena alla decima giornata quando il talento barese umilia alcuni giocaori dell'Inter irridendoli con dei dribbling fino a quando non viene atterrato: Racalbuto si avvicina e ammonisce il giallorosso...
Contro le grandi la Roma si esalta, ma contro le piccole è un vero disastro: Bologna, Modena, Chievo, Atalanta, Como, Perugia conquistano punti insperati contro i giallorossi.
In tutto questo marasma, sta emergendo sempre di più un certo Daniele De Rossi che Capello porta sempre in prima squadra e fa le sue prime apparizioni anche un altro romano romanista, Alberto Aquilani, che però non avrà le stesse fortune di quello che diventerà poi "Capitan Futuro".
Alla fine sarà un tristissimo ottavo posto in campionato mitigato solo dalla qualificazione in Coppa Uefa grazie alla vittoria del Milan della Champions League, Milan che aveva battuto in finale di Coppa Italia proprio la Roma lasciandole così il posto in Europa (finale di Coppa Italia anch'essa condizionata dalla direzione arbitrale di Rosetti e dall'indimenticabile serie di insulti di Cassano verso l'arbitro a San Siro).
In Champions League, dopo aver passato il primo girone grazie ad una immensa Roma che vince al Bernabeu, il secondo girone vede i giallorossi arrendersi ad Arsenal, Ajax e Valencia (nonostante una bella vittoria in Spagna) e chiudere all'ultimo posto.

24 Gennaio 2022: Inserita la pagina di Empoli-Roma, 23 Giornata di Campionato 2021/2022.
Primo tempo perfetto. Poi...
Quando Mourinho parla di mancanza di qualità probabilmente non si riferisce solo a carenze tecniche di alcuni giocatori e in alcuni ruoli, ma anche se non soprattutto a carenze di tipo caratteriali, quando le partite si mettono in un certo modo e serve un po' di malizia, esperienza e mentalità.
La Roma del primo tempo contro l'Empoli è stata a tratti una squadra perfetta: corta, concentrata, che ha chiuso tutti gli spazi e ha aggredito l'avversario in ogni parte del campo, affondando il coltello nel momento giusto.
Il risultato sono stati 4 gol nell'arco di poco più di dieci minuti, tra il 25' e il 37'.
Certo, i toscani hanno agevolato di molto il compito dei giallorossi, offrendo ampi spazi alla velocità degli attaccanti di Mourinho, ma ad un certo punto sembrava quasi che la partita dovesse essere sospesa per manifesta inferiorità dell'avversario.
Ma nella ripresa, purtroppo, sono venuti a galla tutti quei problemi e quelle mancanze che troppo spesso hanno colpito questa squadra quest'anno (e non solo quest'anno...)
Sul 4-0 bisognava tenere palla, far stancare l'avversario, fare melina e attendere l'arrivo del novantesimo senza forzare e recuperando preziose energie fisiche.
E invece no: il centrocampo troppo spesso non filtrava e quando aveva la palla tra i piedi continuava a cercare la verticalità anche quando era evidente che non ci fosse lo spazio (né la necessità di farlo).
Così facendo, senza la giusta concentrazione come ammesso anche dagli stessi giallorossi a fine gara, sono stati persi tanti, troppi palloni che l'Empoli ha recuperato e sfruttato nel migliore dei modi in due occasioni favorevoli: il vantaggio è stato dimezzato fin troppo facilmente.
Solo a questo punto, i giallorossi hanno capito (anche per via delle tante energie spese dagli avversari) che era giunto il momento di far addormentare la partita, senza rischiare nulla, tantomeno la possibilità di mandare tutto in malora.
La mentalità vincente non si acquisisce in poco tempo né con l'innesto di uno o due giocatori di carattere, ma è processo lento che passa anche attraverso queste piccole accortezze, che giocatori d'esperienza dovrebbero conoscere molto bene.
Ma la Roma è una squadra relativamente giovane...

21 Gennaio 2022: Inserita la pagina di Roma-Lecce, Ottavi di Finale di Coppa Italia 2021/2022.
I fischi scuotono la Roma.
La pratica doveva essere faile e senza troppi patemi d'animo.
Ma la squadra di Mourinho è riuscita a complicare anche questo apparentemente semplice Ottavo di Finale di Coppa Italia contro il Lecce, quando al quarto d'ora del primo tempo si è ritrovata a dover già rincorrere il vantaggio dei pugliesi, siglato manco a dirlo, dall'ex giallorosso Calabresi.
I fantasmi delle brutte prestazioni offerte quando la squadra andava sotto si sono subito riaffacciati sull'Olimpico e la "maledizione" della Coppa Italia già faceva presagire infauste conclusioni.
E così dagli spalti, quei pochi spalti riempiti dalle restrizioni ovute al Covid, sono iniziati ad arrivare i primi mugugni e i primi fischi.
Sì, quei fischi che fino ad ora, nonostante l'andamento non proprio brillante della squadra in campionato, non erano ancora arrivati alle orecchie dei calciatori e dell'allenatore.
Stavolta invece la misura è colma e i tifosi hanno voluto esprimere il proprio disappunto in maniera decisa.
Chissà se proprio questi fischi hanno scosso la squadra sbattendogli in faccia la realtà della situazione e facendo salire il baricentro fino ad arrivare al gol del pareggio di Kumbulla su punizione.
Mourinho nel frattempo ha avuto modo di constatare una volta di più che la qualità della squadra è quella che è, ed è stato costretto ad inserire nella ripresa alcuni giocatori freschi e, forse, più motivati.
Uno su tutti è stato Zaniolo, che aveva in corpo una voglia di spaccare il mondo che lo ha portato a cambiare il verso della partita.
E ha provato anche a spaccare la porta avversaria, con un tremendo sinistro che si è stampato sul palo alla sinistra del portiere leccese, prima di liberare con una finezza Abraham al tiro che ha così ribaltato il risultato.
Alla fine ha arrotondato il bottino anche Shomurodov, che speriamo si possa finalmente dimostrare il giocatore per il quale la società ha investito molto e sul quale, al momento, il tecnico giallorosso non ha ancora puntato fortemente.
Stavolta è entrato in campo con l'atteggiamento giusto, e anche il gol è stato di pregevole fattura.
Ma di fronte c'era comunque il Lecce, e non l'Inter che invece i giallorossi affronteranno nel prossimo turno.

17 Gennaio 2022: Inserita la pagina di Roma-Cagliari, 22 Giornata di Campionato 2021/2022.
Oliveira aggiusta la Roma.
Ancora tanta, troppa sofferenza per raggiungere la vittoria, oltretutto contro una squadra che ha veramente poco da chiedere al campionato e che con ogni probabilità finirà in Serie B senza riuscire a risollevarsi minimamente dalla palude del fondo classifica.
Ma comunque i tre punti sono arrivati, le occasioni da gol non sono mancate, anche se ancora una volta sotto porta troppo si è sbagliato, lasciando inevitabilmente scoperto il fianco all'avversario quando, nel finale, la squadra risultava essere più stanca.
Ed è un vero peccato, perché in fin dei conti il Cagliari ha avuto una sola, limpidissima occasione con Joao Pedro sul quale Rui Patricio quasi involontariamente compie un autentico miracolo salvando il risultato e la partita.
Partita che, come detto, vede l'esordio del regista tanto sospirato per l'intera stagione da Mourinho e finalmente arrivato, quel Sergio Oliveira che forse non sarà un campione assoluto, ma che nella testa del tecnico portoghese dovrebbe portare sia qualità che esperienza nel centrocampo giallorosso.
Centrocampo nuovamente privo di Pellegrini, ieri fermatosi durante il riscaldamento pregara.
Abraham, Mkhitaryan, Zaniolo e soprattutto Afena-Gyan sotto porto sono apparsi troppo leggeri e poco "cattivi" per chiudere anticipatamente la gara, ma dietro Kumbulla pare essersi ritrovato e l'arrivo di Maitland-Niles può far rifiatare Karsdorp, che praticamente non ha mai riposato.
Tre punti e poco più, quindi, ma tre punti importanti per non perdere contatto con la zona "Europa" (di qualsiasi Europa si voglia parlare) e guardare con un po' più di serenità al futuro.
Futuro prossimo che, al momento, si chiama Coppa Italia e Lecce.
Cosa farà ora mister Mourinho? Chi schiererà? Sarà lui a snobbare la competizione o chi scenderà in campo?

14 Gennaio 2022: Inserite le Amichevoli 2001/2002: Il bis non arriva.
La Roma tricolore spera di aver aperto un ciclo vincente e ad una squadra già fortissima di suo, il presidente Sensi decide di sistemare alcuni tasselli per far diventare la squadra protagonista anche in Europa.
L'inizio del mercato non è del tutto esaltante, con Stankovic a lungo rincorso dai giallorossi che si accasa alla Lazio, tanto che la romaè costretta a correre subito ai ripari virando sul semisconosciuto Tomic (con tanto di videocassetta regalata dal Corriere dello Sport) che a conti fatti si rivelerà un autentico flop.
Ma saranno diverse le operazioni di mercato che non convinceranno a pieno: Pelizzoli, rivelazione dell'Atalanta, non reggerà l'approdo in una piazza importante, Lassissi non avrà neanche modo di scendere mai in campo per un gravissimo infortunio durante la gara di presentazione, Fuser in pochi lo ricorderanno, così come Siviglia.
Il vero colpo del mercato giallorosso è il giovane talento barese Antonio Cassano, strappato alla concorrenza a suon di miliardi.
Il precampionato della Roma mostra subito un Batistuta lontano parente del Re Leone dell'anno precedente, ormai martoriato dai problemi fisici al ginocchio, e una Roma tutta che a tratti appare appagata dello scudetto cucito sul petto e poco vogliosa di ripetersi.
Ma comunque arriva subito il primo trofeo stagionale, la Supercoppa Italiana contro la Fiorentina che fa ben sperare.
La tanto agognata Champions League parte malissimo: l'11 settembre 2001, quando tutto il mondo guarda alla tragedia in atto negli Stati Uniti con l'abbattimento delle torri gemelle, l'Uefa decide di fare come se niente fosse e il calcio non si ferma.
All'esordio contro il Real Madrid la Roma perde 2-1.
Ad ogni modo il primo turno viene superao abbastanza agevolmente.
La formula prevede un secondo turno a gironi e qui la Roma, dopo aver conquistato la vetta del girone con un netto 3-0 sul Barcellona, si perde clamorosamente con un pareggio casalingo contro il Galatasaray (con rissa finale) e la solita sconfitta ad Anfield contro il Liverpool, scivolando al terzo posto ed uscendo dalla competizione.
Anche la Coppa Italia finisce troppo presto, con l'eliminazione ai quarti da parte del Brescia di Mazzone (il tecnico romano venderà sempre cara la pelle contro la sua squadra del cuore...)
Ma è il campionato che dà, se possibile, maggiori delusioni.
Negli occhi di tutti è impresso il pareggio per 2-2 (clamoroso per come avvenuto) contro il Venezia già retrocesso alla 30 giornata.
Ma i giallorossi devono rammaricarsi per i tanti, troppi punti lasciati per strada fin dall'inizio della stagione: nelle prime tre giornate, ad esempio, a Verona, Piacenza e in casa con l'Udinese racimola appena 2 punti, facendo capire a Capello che i giocatori si sentono più che appagati e chiedendo alla società di correre ai ripari.
Sensi fa quel che può, portando a Roma Panucci, Cufrè e Bartelt: inutile dire che solo il primo lascerà traccia di sé nella storia della Roma.
Il campionato continua tra alti e bassi, ma ormai la frittata è fatta: i giallorossi lottano fino alla fine per il primato, raggiungendo anche la vetta della classifica, ma l'Inter appare più determinata e alcune decisioni arbitrali (soprattutto in entrambi i confronti con i nerazzurri) sembrano spianare la strada allo scudetto nerazzurro.
La Juve osserva tutto dalla finestra e all'ultima giornata sarà la Lazio che in un colpo solo battendo proprio l'Inter toglierà lo scudetto alla squadra milanese, regalandolo alla Juventus e permettendo alla Roma di arrivare seconda qualificandosi direttamente alla Champions League senza passare per i preliminari.

07 Gennaio 2022: Inserita la pagina di Roma-Juventus, 21 Giornata di Campionato 2021/2022.
Come distruggere una stagione.
Le partite, purtroppo, non durano 70 minuti.
Se così fosse, oggi staremmo parlando di una Roma stellare, che ha annientato la Juve (comunque tra le più scarse degli ultimi anni) e che si rilancia verso l'assalto alla zona Champions.
Perché così è stata la Roma per più di un'ora: corta, attenta, concentrata, che dopo essere passata in vantaggio (e non aver potuto usufruire di un sacrosanto rigore per fallo di mano di De Ligt) era stata raggiunta da un super gol di Dybala (sul quale Ibanez tardava l'uscita) senza accusare il colpo, ma anzi rientrando dagli spogliatoi con lo stesso piglio iniziale, e tornando nuovamente in vantaggio con Mkhitaryan e allungando le distanze con un altrettanto splendido gol di Pellegrini su punizione.
3-1, partita ormai in discesa, nessun particolare problema per la Roma e con la Juve che non riusciva a trovare spazio grazie ad un prezioso lavoro difensivo di Afena-Gyan su Cuadrado.
Ma al 70' avviene l'imprevedibile: la Roma si disunisce improvvisamente, Ibanez mostra debolezza emotiva quando senza motivo manda direttamente in fallo laterale una rimessa dal fondo con i suoi compagni tutti schierati.
La Juve inserisce Morata e proprio Ibanez chiude male sull'attaccante bianconero che dà il là al gol di Locatelli.
Mani nei capelli per alcuni giallorossi, come a sapere già quello che sarebbe successo di lì a poco.
Afena-Gyan esce e Cuadrado è libero di potersi finalmente muovere liberamente e dopo 5 minuti proprio da un suo colpo di testa, arriva l'insperato pareggio di Kulusevski.
Ma non basta, la Roma è ormai sparita dal campo, la Juve lo ha capito, e dopo altri 4 minuti De Sciglio, servito alla perfezione da Smalling è libero di portare i bianconeri in trionfo.
Un ultimo sussulto porta Abraham a guadagnarsi un rigore che Pellegrini prima tira addosso ad uno Szczesny già sdraiato e sulla ribattuta del portiere sui suoi stessi piedi perde inspiegabilmente equilibrio e il secondo tentativo finisce a lato di tanto.
C'è poco da dire. Se è vero come è vero che questa è la Juventus peggiore degli ultimi anni, allora è altrettanto evidente che anche questa Roma non è da meno.
Ed è forse ora che chi di dovere se ne renda conto molto più di quanto non ha fatto finora.
Perché noi tifosi possiamo ogni anno sperare di avere la migliore squadra del mondo, pensando anche che Maitland-Niles può essere il nuovo Roberto Carlos o che l'ipotetico Oliveira possa risolvere d'incanto i problemi atavici di un centrocampo inesistente, ma Mourinho non è un tifoso giallorosso.
E da settimane, se non mesi, va ripetendo che questa Roma è da quinto-settimo posto. E ora ha ammesso che neanche lui è riuscito, finora, a trasmettere una mentalità a questi giocatori.
Che sono più scarsi, molto più scarsi, di quanto non si è mai voluto ammettere...

07 Gennaio 2022: Inserita la pagina di Milan-Roma, 20 Giornata di Campionato 2021/2022.
Questo è un altro sport.
Siamo tutti d'accordo: la Roma gioca male contro il Milan B, ha poca qualità, servono dei rinforzi per provare ad arrivare quarta in classifica ed accedere alla prossima Champions League.
Mourinho queste cose le dice da tempo.
E ora possiamo parlare della partita di ieri.
Ritrovarsi sotto di un gol dopo appena 8 minuti per un presunto fallo di mano che nessuno in campo ha visto e tantomeno nessuno ha neanche protestato, dato che si stavano tutti dirigendo a battere il calcio d'angolo, e che neanche la VAR ha dimostrato nettamente ci fosse (ed anche ci fosse stato è talmente impercettibile che la palla non devia minimamente la traiettoria) ha veramente dell'assurdo.
Se a questo poi ci si aggiunge lo scellerato retropassaggio di Ibanez (probabilmente anche mal "consigliato" da Smalling che non gli ha suggerito il passaggio) che lancia Giroud che colpisce il palo e lo stesso Ibanez che invece seguire l'azione e ostacolare Messias si accorge troppo tardi del rossonero libero di calciare a rete, è chiaro che la partita si sia messa subito in salita.
Ma le domande da porsi riguardo a ieri (e non solo ieri) sono altre.
Ad esempio: come mai ogni volta che viene atterrato Zaniolo il 90% delle volte gli viene fischiato fallo contro o si lascia proseguire?
Possibile che sia un enorme talento (riconosciuto da tutti quando non indossa la maglia giallorossa) che però non faccia altro che simulare?
Mourinho probabilmente non ha tutti i torti quando lo invita ad andare all'estero per il suo bene...
E come mai i guardalinee lasciano sempre correre le azioni nonostante ci siano evidenti fuorigioco fino ad attendere la conclusione dell'azione per poi rettificare (eventualmente col VAR) mentre Zaniolo è stato fermato prima ancora che si trovasse solo davanti Maignan?
E perché il VAR non richiama Chiffi come ha fatto sull'impercettibile tocco di mano di Abraham anche sull'intervento di Tonali sullo stesso Zaniolo in area rossonera?
O anche dov'era il quarto uomo o la stessa VAR quando al termine del primo tempo Theo Hernandez, già ammonito e coinvolto in un accenno di rissa, colpisce al volto Karsdorp?
La VAR era già stata spenta quando Ibrahimovic atterra in area Ibanez, guarda caso con le stesse modalità, ma a parti invertite, rispetto alla gara di andata?
Certo, poi entra Leao e la partita finisce di colpo, ma questo rientra nella scarsa qualità della rosa della Roma.
Karsdorp si merita l'espusione, certo.
Ma Mancini fa veramente fallo tanto da essere ammonito di nuovo ed essere espulso?
Se la risposta è "sì", allora si ripresentano le due domande precedenti: e allora i falli in area di rigore su Zaniolo e Ibanez?
Ci sarebbe da parlare anche dell'ennesima stagione falsata da decisioni completamente folli da parte della Lega Calcio riguardo la Salernitana e l'ultima ondata Covid, ma poi passeremmo ancora una volta per "piagnoni"...

29 Dicembre 2021: Inserite le Amichevoli 2000/2001: Il Re Leone.
Lo scudetto vinto dalla Lazio ha lasciato il segno, inutile negarlo.
Feroci contestazioni si susseguono per tutta l'estate e Sensi non può far altro che correre ai ripari, allestendo una squadra galattica che possa far presto dimenticare l'onta subita l'anno precedente.
Arrivano a vestire la maglia della Roma Gurenko (fortemente voluto da Capello, ma che si rivelerà un abbaglio del tecnico), Guigou, Zebina, Samuel, Emerson e soprattutto Gabriel Omar Batistuta, il bomber pagato la bellezza di 70 miliardi con il quale il presidente vuol farsi perdonare dai propri tifosi.
E la piazza giallorossa impazzisce all'istante: stavolta si sente veramente nell'aria un profumo diverso...
Il ritiro a Kapfenberg lascia comunque molti dubbi, con una squadra che stenta a decollare e a trovare i giusti equilibri, ma soprattutto lascia l'amaro in bocca quando Emerson si infortuna e si rompe i legamenti del ginocchio: fuori 6 mesi.
Giusto il tempo di vincere a San Siro contro il Milanil trofeo per il ventennale di Canale 5 e disputare due amichevoli contro due squadre israeliane e giordane, per la Shalom Cup, e si parte con la stagione.
Contro ogni aspettativa, la partenza è più che in salita: in Coppa Italia la Roma viene subito eliminata dall'Atalanta e i tifosi insorgono.
Durissime le contestazioni a Trigoria da parte di chi ancora una volta sognava in grande e invece si ritrova nuovamente ad essere sbeffeggiato dagli avversari.
E forse proprio da questa contestazione i giocatori giallorossi capiscono che è giunta l'ora di compattarsi e puntare dritti all'obiettivo.
La Roma in campionato è una furia, una macchina da gol, trascinata da un Batistuta che sente che stavolta è l'anno buono anche per lui per vincere qualcosa di importante: le prime 8 gare di campionato sono 7 vittorie (alcune di grande peso, come quelle di Brescia e Verona) ma la sconfitta contro l'Inter a San Siro fa tremare.
La Roma invece riparte forte e decisa, perde di nuovo a San Siro, stavolta contro il Milan ma non si disunisce: a fine anno quelle di Milano e quella di Firenze (partita disputata incredibilmente di lunedì, per tentare di evitare l'esodo dei tifosi giallorossi, tentativo comunque dimostratosi vano) saranno le uniche tre sconfitte in Campionato.
Campionato che vedrà i giallorossi trionfare nell'ultima gara casalinga contro il Parma (ma che in realtà si era già quasi deciso a Torino contro la Juve, con la Roma sotto di due reti ma che alla fine riuscirà a pareggiare), con un'invasione di campo da parte dei tifosi letterealmente impazziti per questo scudetto che diverrà "Lo scudetto scucito" dalle maglie della Lazio.
Per concludere, il cammino in Coppa Uefa si interromperà agli Ottavi di Finale contro il Liverpool (ancora loro...) dopo aver eliminato in seuquenza Nova Gorica, Boavista e l'Amburgo.
Sarà questa la prima stagione che vedrà un giovanissimo Daniele De Rossi sedersi in panchina per la prima volta con i "grandi" proprio nella sfortunata trasferta di Firenze.

14 Dicembre 2021: Inserita la pagina di Roma-Spezia, 17 Giornata di Campionato 2021/2022.
Vittoria. Ma serve altro.
Dopo due brutti stop consecutivi, la Roma torna a vincere e a risalire la china della classifica.
Riacciuffa la juventus, fermata dal Venezia, nel giorno in cui l'Inter torna in vetta alla classifica e l'Atalanta fa sempre più sul serio.
E proprio l'Atalanta sarà la prossima avversaria dei giallorossi, che vincono contro lo Spezia ma non convincono sul piano del gioco: i giallorossi dopo essere passati in vantaggio, hanno lasciato fin troppo il pallino del gioco agli avversari (senza rischiare quasi nulla, sia chiaro) e limitandosi a ripartire in contropiede.
Ma troppi sono stati gli errori di impostazione e troppi i passaggi sbagliati che rilanciavano gli avversari.
La stanchezza sulle gambe di molti comincia a farsi sentire in maniera prepotente: Karsdorp spinge meno sulla fascia, Veretout a volte non carbura, Ibanez stoicamente resiste ma in alcuni frangenti arriva più con lo spirito di sacrificio che con il fisico.
Il gioco è lento, macchinoso, di difficile interpretazione: Mourinho è giustamente contento solo dei due gol arrivati da calcio d'angolo, cosa che dice hanno provato molto (finalmente!) in allenamento.
Ma finché non tutti i "titolari" saranno a disposizione e in condizioni ottimali, il futuro della Roma non può che apparire nebuloso.
L'Atalanta è squadra che va a velocità doppia se non tripla rispetto ai giallorossi, e ha meccanisci di gioco oliati da anni, in cui qualsiasi giocatore subentra sa perfettamente cosa fare e come farlo.
Si vocifera che Smalling e Ibanez potrebbero non essere della gara domenica prossima: dobbiamo sperare che siano solo voci di corridoio, altrimenti la montagna da scalare sarà veramente troppo alta...

10 Dicembre 2021: Inserita la pagina di CSKA-Roma, 6 Giornata del Girone C di Conference League 2021/2022.
Direttamente agli Ottavi.
Per fortuna la Roma raggiunge il massimo risultato nel Girone C di Conference League vincendo in Bulgaria per 3-2 contro il CSKA e classificandosi prima grazie al contemporaneo pareggio del Bodo/Glimt contro lo Zorya, che "retrocede" i norvegesi alla seconda piazza e li condanna a disputare i play off per poter accedere agli Ottavi.
Mourinho sapeva bene che la possibilità di passaggio diretto agli Ottavi non dipendeva solo dalla sua squadra, ma comunque la Roma doveva necessariamente andare a vincere tra la neve e il ghiaccio di Sofia.
Formazione in parte riveduta, con l'esordio stagionale (e assoluto nelle competizioni europee) per Fuzato, una maglia da titolare per Bove e Borja Mayoral al fianco di Abraham in attacco.
Molto bene iil giovane centrocampista giallorosso, che di fatto entra in tutte le azioni importanti della Roma, compresi i gol: facile il primo di Abraham, raffinato quello di tacco di Borja Mayoral e di prepotenza il secondo dell'attaccante inglese.
Nel frattempo dall'Ucraina giungevano notizie confortanti riguardo l'altra partita e tutto filava per il verso giusto.
Ma il finale ha lasciato un po' di amaro in bocca, soprattutto a Mourinho: prima l'ingresso in campo di Zaniolo (già non al meglio della condizione) che dopo poco è costretto a fermarsi per un risentimento muscolare (che rischia di tenerlo lontano dai campi fino al 2022) e poi il brutto e vistoso calo di concentrazione nell'ultimo quarto d'ora di gara che ha permesso alla squadra di casa di rialzare la testa e segnare due reti (seppure il secondo a tempo ormai ampiamente scaduto) rovinando in parte la festa giallorossa.
Mourinho a fine gara non era per nulla soddisfatto della cosa, perché sa che non è questo il modo giusto di affrontare il campo, seppur con il risultato ormai sicuro e in tasca. La Roma di questi tempi ha molti problemi, soprattutto (ma non solo) mentali e di atteggiamento e queste continue ricadute non aiutano di certo a crescere sotto il profilo caratteriale.
Perlomeno il risultato favorevole del Bodo permette ai ragazzi di Mourinho di risparmiarsi due gare nel prossimo febbraio: Mourinho (e non solo) sa che questa rosa è troppo corta per disputare troppe partite. Almeno per il momento...

01 Dicembre 2021: Inserita la pagina di Bologna-Roma, 15 Giornata di Campionato 2021/2022.
Sofferenza e vittoria.
La Roma cade di nuovo ed è un vero peccato perché con le ultime due vittorie in campionato era riuscita a sistemare una situazione di classifica che stava diventando "pesante" e a consolidarsi fortemente al quinto posto.
Invece con la sconfitta di Bologna e la vittoria dell'Atalanta in primis che allontana il quarto posto e le vittorie delle inseguitrici (ora anche lo stesso Bologna) la classifica è tornata ad essere preoccupante.
Purtroppo come è spesso accaduto in questa prima fase di stagione, i giallorossi fanno enorme fatica ad affrontare le squadre che si chiudono fortemente a riccio a difesa della propria area e soprattutto ora, non avendo a disposizione Pellegrini, l'uomo in più che finora ha dimostrato di avere le capacità di caricarsi sulle spalle i compangi di squadra, spesso le sortite offensive si basano più sulle giocate individuali che su una vera e propria coralità di gioco.
Anche stavolta, alla fine, i giallorossi escono sconfitti grazie all'unica vera palla gol che gli avversari sono riusciti a costruire, mentre l'ex Skorupski ha più volte salvato la propria porta con interventi decisivi, sia su Abraham che su Mkhitaryan.
Ma la Roma tutta, soprattutto nel primo tempo, è apparsa molle e scarica mentalmente, lontana parente di quella che aveva affrontato domenica scorsa il Torino.
In questo, soprattutto in questo, la "cura Mourinho" è ben lontana dalle aspettative di inizio stagione.
Se poi a tutto questo ci si aggiunge la solita, fastidiosa e impertinente direzione di gara dell'arbitro Pairetto che non ha sbagliato decisioni clamorose, ma i tanti piccoli o grandi falli non fischiati (soprattutto a Zaniolo) o le ammonizioni quasi scientifiche (clamorosa quella di Abraham colpevole di essersi girato dopo aver passato il pallone, che lo costringerà suo malgrado a saltare l'importante sfida di domenica contro l'Inter di Dzeko), ecco che si ha il quadro completo di questa sconfitta che fa molto male a livello mentale, rispedendo i giallorossi nel limbo di una squadra incompiuta, che vorrebbe ma non può...

29 Novembre 2021: Inserita la pagina di Roma-Torino, 14 Giornata di Campionato 2021/2022.
Sofferenza e vittoria.
Partita in apnea quella della Roma contro il Torino.
Giallorossi in difficoltà di formazione soprattutto a centrocampo: Cristante e Villar ancora alle prese con il Covid, Veretout squalificato, Pellegrini a mezzo servizio.
Mourinho è costretto a richiamare alle armi il quasi epurato Diawara (che alla fine disputerà anche una discreta partita) e poco dopo l'avvio è costretto addirittura a rivedere l'intero assetto tattico della squadra perché anche Pellegrini è costretto ad alzare bandiera bianca.
Entra Carles Perez, e la formazione a questo punto è estremamente sbilanciata in avanti, ma gli ordini del tecnico giallorosso sono chiari: non lasciarsi ingolosire troppo ed attendere l'avversario nella propria trequarti, farlo aprire per poi colpirlo in contropiede.
Il risultato è stata una partita "bruttina" sotto il profilo del gioco, ma avvincente sotto quello emotivo: il Torino, a parte un paio di sortite iniziali, non si è praticamente mai visto dalle parti di Rui Patricio (che chiude per la terza gara consecutiva tra campionato e Conference League con la porta inviolata) mentre la Roma ogni volta che trovava lo spazio per affondare risultava estremamente pericolosa.
Il gol vittoria di Abraham ne è la dimostrazione: Ibanez palla al piede supera il centrocampo, offre un invitante pallone a Mkhitaryan sulla tre quarti, passaggi ofiltrante sul quale Zanilo fa un velo perfetto e zampata vincente dell'inglese.
Sul finire di primo tempo la Roma potrebbe raddoppiare per un evidente fallo da rigore su El Shaarawy: tutto pronto, ancora Abraham sul pallone, ma l'arbitro attende ben 5 minuti prima di essere richiamato al Var per un millimetrico fuorigioco, probabilmente con i tacchetti dello scarpino destro dello stesso attaccante inglese, e annullare la propria decisione.
Secondo tempo sulla stessa falsa riga della prima frazione di gioco, con Smalling (finalmente tornato abile e arruolabile) che chiudeva ogni possibile iniziativa granata sul nascere. Un po' di ansia nel finale, quando il Torino ha usufruito di un paio di punizioni pericolose ma che alla fine si sono risulte con un nulla di fatto.
Bene quindi i tre punti, buona anche la prestazione di squadra, con gli attaccanti che più volte venivano a dare una mano dietro per aiutare un centrocampo ridotto all'osso.
Dice Mourinho: "Vittorie come questa valgono molto di più di un sonoro 5-0". Come dargli torto?

27 Novembre 2021: Inserite le Amichevoli 1999/2000: Capello non basta.
Franco Sensi, ormai ai ferri corti con tutta la tifoseria giallorossa e stanco, suo malgrado, delle lotte tra il suo allenatore Zeman e i vertici del calcio italiano sulla questione doping (Juventus su tutti) che mettono comunque in cattiva luce tutta la squadra giallorossa, decide di cambiare ancora.
E stavolta decide di iniziare a fare le cose in grande, puntando tutto su Fabio Capello, ex calciatore giallorosso ma soprattutto allenatore tra i più vincenti negli ultimi anni alla guida del Milan e del Real Madrid.
La tifoseria romanista impazzisce all'istante, sicura di aver finalmente puntato sul cavallo giusto e speranzosa di avere anche una campagna acquisti che possa far vincere subito la Roma, perché Capello non è uno che si accontenta facilmente.
Le aspettative invece non vengono ripagate appieno: in estate arrivano il portiere Antonioli, l'"aeroplanino" Vincenzo Montella, e un semisconosciuto Sergej Gurenko, nazionale bielorusso voluto proprio dal tecnico friulano dopo che lo ha visto all'opera quando commentava le partite della Nazionale Italiana per conto della Rai.
Ben presto, però, lo stesso allenatore capisce di aver preso un clamoroso abbaglio e aver fatto perdere soldi e tempo alla società di Sensi: Gurenko a fine anno conterà appena cinque presenze in campionato.
Montella invece è il fiore all'occhiello della squadra, e con Totti si capisce a meraviglia: fin dal precampionato i due fanno vedere di cosa sono capaci insieme, ma Capello non appare pienamente soddisfatto.
In effetti Montella era un giocatore fortemente voluto dall'ex tecnico giallorosso, Zeman, mentre Capello predilige di più gli autentici centravanti, alti, forti di testa, che sanno piazzarsi in area di rigore e fare a sportellate con gli avversari.
Caratteristiche agli antipodi di Montella.
Molti i passaggi a vuoto nel precampionato giallorosso, con Capello che più volte ripropone gli stessi schemi tattici del suo predecessore.
Inizia la stagione ufficiale e se in Coppa Uefa la Roma va, anche per la pochezza degli avversari incontrati fino agli Ottavi, dove viene eliminata dal Leeds (nei turni precedenti Vitoria Setubal, Goteborg e Newcastle), in Coppa Italia la poca concentrazione e capacità di scendere in campo sempre con la giusta mentalità affiorano subito contro il Piacenza (superato a fatica dopo i calci di rigori) e poi contro il Cagliari, che elimina agevolmente i giallorossi.
In Campionato, dopo un avvio promettente e un pronto riscatto nel derby con la Lazio (storico il 4-1 con doppiette di Montella e Delvecchio dopo appena 30 minuti), la Roma arriva all'ultima giornata del girone d'andata in casa dell'Inter per rimanere agganciata alla Juve capolista ma perde per via di un gol di Roberto Baggio in fuorigioco non visto da nessuno.
La Roma prova a non mollare, ma chi sta davanti corre molto più veloce, soprattutto Juventus e Lazio.
Nel finale di stagione i giallorossi rallentano notevolmente e la beffa più grande arriva all'ultima giornata quando i giallorossi pareggiano a Verona mentre a Perugia si sta verificando l'incredibile: l'arbitro Collina sospende Perugia-Juventus per pioggia, mentre la Lazio ha abbondantemente vinto in casa contro la Reggina.
Dopo oltre un'ora dalla sospensione, si decide di far terminare la partita di Perugia per non "falsare" la fine del campionato, e clamorosamente il Perugia agguanta la vittoria regalando lo scudetto alla Lazio.
Sensi è nero di rabbia. I tifosi giallorossi di più. E sono sul piede di guerra.
Mentre Giannini dice addio al calcio con gli stessi tifosi giallorossi che rovinano quella che doveva essere una festa e la squadra giallorossa "fugge" a New York per disputare l'ultima amichevole stagionale contro il Benfica al Giant Stadium.

26 Novembre 2021: Inserita la pagina di Roma-Zorya Luhansk, 5 Giornata del Girone C di Conference League 2021/2022.
La Roma c'è.
Facile vittoria per Mourinho ma neanche troppo scontata, viste le recenti debacle contro il Bodo, squadra leggermente superiore a questo Zorya, ma comunque non all'altezza del blasone che (almeno sulla carta) hanno i giallorossi.
Ma al di là della vittoria, netta e senza diritto di replica, quello che più è piaciuto della partita di Conference League è stato proprio l'approccio alla gara fin dai primissimi istanti: già dopo 2 minuti prima Mkhitaryan (in fuorigioco) e Abraham hanno avuto due limpidissime occasioni da gol soli davanti il portiere avversario.
Comunque il gol è arrivato poco dopo grazie a Carles Perez (buona la sua prestazione) e 20 minuti più tardi uno straordinario Zaniolo raddoppiava.
Poca cosa gli avversari, che hanno mollato subito la presa, ma molto concentrata la Roma: se solo gli attaccanti fossero stati un po' più concreti sottoporta, il primo tempo si sarebbe concluso già in goleada.
Goleada che si è realizzata lo stesso nella ripresa: subito Abraham ha concretizzato un assist dello stesso Zaniolo (di gran lunga il migliore in campo) e dopo l'ingresso di Shomurodov e Zalewski, ancora Abraham in rovesciata chiudeva il conto.
Ancora l'attaccante uzbeko a pochi minuti dal termine poteva arrotondare di più il bottino, ma è arrivato in leggero ritardo all'appuntamento col gol.
Qualificazione matematica, quindi, raggiunta anche se resta il rammarico di non riuscire, a meno di clamorose sorprese, ad arrivare primi nel girone, che significherebbe evitare un turno addizionale. Un vero peccato.
Da segnalare il ritorno in campo (finalmente!) del redivivo Smalling che potrebbe finalmente sistemare le lacune del reparto difensivo, troppe volte allo sbando nelle ultime uscite, e l'esordio del giovanissimo Missori, classe 2004, a cui Mourinho regala l'emozione di esordire in Prima Squadra per alcuni minuti, oltre che a regalargli il pallone della partita a fine gara.
Roma concreta, concentrata, finalmente "sul pezzo". E speriamo che lo sia da qui in avanti. A partire già da domenica nella complicata partita contro il Torino.
I giallorossi hanno ripreso a correre: non fermiamoci proprio ora.

23 Novembre 2021: Inserita la pagina di Genoa-Roma, 13 Giornata di Campionato 2021/2022.
Felix fa lo Shevchenko.
Roma in piena emergenza di organico (ma il Genoa di più) per l'improvvisa positività al Covid di Cristante e Villar, che costringono Mourinho ha rivedere totalmente la formazione da mandare in campo nella delicata trasferta a Marassi.
Delicata perché i giallorossi hanno estremo bisogno di punti e di fiducia, ma anche il Genoa, relegato in fondo alla classifica e con Shevchenko appena approdato sulla panchina rossoblu, deve dare una svolta al proprio campionato.
La differenza di qualità, comunque, in campo è netta, ma la Roma di questi tempi ha estrema difficoltà ad aprire le difese chiuse a riccio come quella impostata dal neo tecnico ucraino e nonostante un possesso palla prolungato e avvolgente, i giallorossi non riuscivano a stanare l'avversario e presentarsi facilmente davanti la porta difesa da Sirigu.
Nelle rare occasioni che le sono capitate, però, la mancanza di "cattiveria" sottoporta ha fatto la differenza: clamoroso l'errore di Shomurodov (ex genoano) che con la porta spalancata in scivolata riesce a mandare la palla alle stelle.
Ma è soprattutto un ritrovato Mkhitaryan che tiene per mano la squadra e più volte nel secondo tempo (dopo che nel primo si è visto annullare un gol per deviazione di mano di Abraham) si affaccia dalle parti del portiere genoano mettendogli paura con diversi tiri da fuori, alcuni molto sfortunati.
La partita però non si sblocca, alla roma manca qualcosa, quella spinta che potrebbe accendere la miccia della vittoria, e in molti pensano che quella miccia potrebbe accenderla Zaniolo, seduto in panchina accanto a Mourinho.
Invece il tecnico portoghese decide di puntare nuovamente sul giovane Afena-Gyan, e Felix lo ripaga subito nel migliore dei modi: mette subito a disposizione la sua corsa per la squadra pressando tutto il reparto arretrato genoano e quando Mkhitaryan gli offre su un piatto d'argento il pallone da spingere in porta, lui non si fa pregare e di prima intenzione infila Sirigu.
Immensa gioia per il diciottenne (primo 2003 a segnare in Serie A) e corsa verso Mourinho per abbracciarlo e ringraziarlo, non prima di aver baciato la maglia giallorossa (per l'occasione gialla...).
La partita volge al termine, ma il giovane Felix ha in serbo un'altra sopresa: El Shaarawy tenta di superare gli avversari sulla trequarti, ma la palla viene ribattuta e resta vagante, Afena-Gyan non si ferma e la recupera, un paio di passi in avanti e senza pensarci due volte lascia partire un tiro a giro che si va ad infilare sotto il sette proprio dove Sirigu non può arrivarci.
È l'apoteosi per il giovane ghanese che quasi non riesce a credere ai propri occhi e sembra dire "Sono stato proprio io!".
La Roma ritrova i tre punti, il quinto posto in classifica (che con le contemporanee sconfitte delle capoliste si accorcia notevolmente) e, forse, una valida alternativa nel reparto offensivo. Senza correre troppo però.
Perché di campioni in erba da queste parti ne sono passati parecchi. Per poi sparire nell'oblio dei ricordi...

16 Novembre 2021: Inserite le Amichevoli 1998/1999: contestazione infinita.
Franco Sensi prova a raddrizzare il tiro dopo che la Roma in qualche modo è riuscita a tornare in Europa e consegna a Zeman una campagna acquisti che, almeno secondo lui, dovrebbe far fare il definitivo salto di qualità alla squadra giallorossa.
Il tecnico boemo è fin da subito scettico sulle considerazioni del presidente, ma non fa una piega, lui che è abituato ad insegnare calcio anche ai peggiori scarpari.
Ed in effetti leggendo i nomi degli acquisti estivi ci sarebbe ben poco da festeggiare: Wome, Alenichev, Tomic (che inizialmente doveva essere Stankovic, ma Cragnotti lo acquista per la Lazio inasprendo ancora di più le contestazioni dei tifosi giallorossi nei confronti di Sensi), Bartel (che avrebbe dovuto sostituire degnamente Balbo, venduto perché in rotta con Zeman) e uno sconosciuto Frau, prelevato dalla Torres in Serie C direttamente dal presidente diventato improvvisamente talent scout e sul quale vede delle enormi potenzialità.
Il ritiro precampionato in terra d'Austria parte senza i brasiliani, che dopo il mondiale pretendono di avere qualche giorno di vacanza in più, ma comunque fin dalle prime uscite è chiaro che sarà un'altra stagione di sofferenza: a parte le primissime partite contro i boscaioli, nelle partite un po' più impegnative contro Treviso, Atletico Bilbao e Santos all'Olimpico nella serata di presentazione, la Roma racimola solo brutte figure, fischi e contestazioni soprattutto nei confronti di Sensi.
Il quale Sensi, purtroppo, ha la sfortuna di avere come dirimpettaio sull'altra sponda del Tevere un Cragnotti che sta spendendo (e dilapidando i risparmi di tante persone, ma si scoprirà solo qualche anno più in là...) tanti di quei soldi che porterà la Lazio a sfiorare lo scudetto.
Parte ufficialmente la stagione e la Coppa Italia è subito una delusione: non si va oltre gli Ottavi di Finale, venendo eliminati già a Novembre dall'Atalanta.
Leggermente meglio in Coppa Uefa, ma il cammino si interrompe bruscamente ai Quarti di Finale contro l'Atletico Madrid che liquida i giallorossi con un doppio 2-1, anche se l'arbitro Van der Ende fa di tutto per facilitare il compito agli spagnoli.
E proprio gli arbitri saranno il tema conduttore del campionato della Roma.
Zeman spara forte sul doping nel calcio e punta dritto il dito contro la Juventus: il "sistema" reagisce in maniera spasmodica e spropositata, facendo chiaramente capire che il boemo ha centrato l'obiettivo, ma tutto si ritorce contro la squadra giallorossa.
Sensi fa scudo al suo allenatore e lo sostiene in tutto, almeno per quanto riguarda questa battaglia, ma la Roma, oltre a non giocare benissimo, viene bersagliata dagli arbitri ad ogni occasione utile.
I tifosi fanno anche loro quadrato intorno a Zeman, ma contestano sempre di più la presidenza, che a Gennaio prova a correre ai ripari regalando un attaccante che viene paragonato addirittura a Ronaldo: Fabio Junior, l'Uragano Blu.
È evidente che è l'ennesimo bidone capitato per le strade di Roma, e mentre la Lazio lotta per il vertice i tifosi insorgono pesantemente e mentre la squadra arranca anche Sensi è costretto piano piano ad abbandonare Zeman al suo destino, perché capisce che se vuole provare a vincere, non può cavalcare la lotta contro il Palazzo iniziata (e in futuro vinta...) dal tecnico boemo.
A fine anno i giallorossi riescono ad arrivare ad un passo dalla Champions League, ma ormai la strada è segnata e Sensi dà il benservito a Zeman, accompagnandolo alla porta, perché ormai non può più permettersi di lottare contro i mulini a vento e la piazza, sempre più inasprita nei suoi confronti, chiede vittorie...

09 Novembre 2021: Inserite le Amichevoli 1997/1998: Zemanlandia.
In un momento come questo in cui viene messo in discussione addirittura l'operato di un tecnico vincente come Mourinho, viene da sé parlare di un altro tecnico giallorosso che ha fortemente diviso la tifoseria giallorossa (e non solo).
L'annata di Carlos Bianchi (altro tecnico plurivincente ma che a Roma ha fatto dei veri e propri disastri) è ormai alle spalle, e i tifosi giallorossi chiedono a gran voce una sterzata decisa alla dirigenza, anche perché sull'altra sponda del Tevere la Lazio di Cragnotti comincia a fare paura.
Il presidente Franco Sensi, con una mossa a sorpresa, decide di puntare proprio sull'ex tecnico laziale, che con il suo gioco sta incantando l'Italia intera: Zdenek Zeman approda così sulla panchina della Roma.
Anche la campagna acquisti che ne segue è sontuosa, arrivano in giallorosso Konsel, Helguera, Paulo Sergio, Vagner, Di Francesco, Gautieri e Cafu, mentre lasciano la capitale "storici" giocatori come Cervone, Carboni, Statuto, Fonseca, Lanna e Thern: una vera e propria rivoluzione tecnica e tattica messa a disposizione del tecnico boemo.
Da subito si nota l'impronta di Zeman sulle caratteristiche della squadra: la Roma si allena e corre, anche se le amichevoli precampionato, sempre mal viste dal boemo, non sono così entusiasmanti sotto il profilo delle prestazioni.
Ma quel che conta sono le partite ufficiali e le competizioni, e alla partenza si inizia col botto: in campionato 3-1 ad Empoli (allenato da Spalletti) e nell'esordio in Coppa Italia contro il Verona, subito una partita-spettacolo con 8 gol ed emozioni a non finire.
Purtroppo il cammino nella Coppa Italia verrà stroncato dal doppio confronto con la Lazio nei quarti di finale, che sancirà l'eliminazione dei giallorossi e darà il via ai quattro derby persi dalla Roma nella stessa stagione, un'onta che purtroppo resterà sempre attaccata alla carriera giallorossa di Zeman.
In campionato i giallorossi invece vanno forti, segnano tanti gol e soprattutto divertono tantissimo i tifosi sugli spalti, almeno fino alla dodicesima giornata quando cade rovinosamente in casa dell'Inter, e lì qualcosa sembra incepparsi nei meccanismi di gioco e nelle convinzioni dei giocatori.
Inizia così "l'inverno zemaniano", un susseguirsi di prestazioni anonime e sconfitte quasi clamorose, che terminerà a metà febbraio quando la Roma riprende a correre, vincere e divertire.
La vetta è ormai lontanissima, così come il secondo posto che garantirebbe l'accesso alla Champions League, ma la Roma riesce comunque a centrare l'obiettivo di accedere alla Coppa Uefa e a superare i rivali capitolini, consolandosi così per i quattro derby persi durante la stagione.
Stagione che si conclude con tre amichevoli a Maggio, contro la Nazionalde iraniana (pesante il passivo di 7-1 che l'esonero del selezionatore Ivic), a L'Aquila e a Rieti.

08 Novembre 2021: Inserita la pagina di Venezia-Roma, 12 Giornata di Campionato 2021/2022.
È crisi.
La Roma perde ancora, e perde ancora contro una squadra che non dovrebbe essere neanche lontanamente all'altezza dei giallorossi.
E invece stavolta perde addirittura in rimonta, in maniera quasi tragicomica, al limite dell'isterismo e di una crisi di nervi, dopo essere partita praticamente in svantaggio e aver recuperato il risultato, per poi cedere di schianto a metà ripresa.
Mourinho cambia ancora l'assetto tattico iniziale, schierando Shomurodov al fianco di Abraham e facendo rifiatare Zaniolo e Mkhitaryan, riproponendo una difesa a tre con Kumbulla centrale.
Certo, il gol in apertura stronca subito le velleità dei giallorossi, ma come spesso accaduto finora, Rui Patricio per tre quarti della gara è risultato praticamente inoperoso, mentre l'attacco della Roma più volte ha messo alle strette la difesa avversaria.
Anche la fortuna continua a volgere le spalle agli attaccanti romanisti e ad Abraham in particolare: ennesimo palo (il settimo) colpito dall'attaccante inglese, che comunque poco dopo si rifà prima innescando il gol del pareggio di Shomurodov, e poi segnando in proprio il gol del sorpasso sul Venezia proprio allo scadere del primo tempo.
La partita sembra in discesa, la Roma è in controllo e spesso si avvicina anche al terzo gol, sbagliandolo, a volta anche clamorosamente, fino ad arrivare all'altrettanto ennesimo errore arbitrale che fa ripiombare nella depressione l'intera squadra: una palla vagante in area giallorossa si impenna improvvisamente, Ibanez non riesce ad intervenire anche perché spinto alle spalle da un avversario, la palla che continua a vagare per l'area e Cristante, invece di controllare l'avversario o intervenire in maniera pià adeguata, si inventa una sforbiciata inutile che colpisce palla e avversario, esattamente come una settimana fa Ballo-Traorè era intervenuto su Pellegrini, ma ancora una volta l'interpretazione dell'arbitro cambia rispetto al passato, il VAR non interviene, e il rigore viene assegnato al Venezia. Che ovviamente pareggia.
E la Roma si disunisce, Mourinho va in tilt e decide di indebolire ulteriormente il centrocampo togliendo Kumbulla dal centro della difesa e arretrando Cristante, lasciando il già arrancante Veretout solo nel cerchio del centrocampo.
Eppure la Roma avrebbe ancora la possibilità di riacciuffare la vittoria, ma esponendosi malamente al contropiede avversario viene trafitta proprio per un fuorigioco sbagliato su cui Okereke (!!!) ha gioco facile.
Addirittura i lagunari potrebbero dilagare se Rui Patricio non compisse due autentici miracoli, sporcandosi così finalmente i guanti.
La Roma non ha un gioco vero e proprio, Mourinho sta sbagliando molto, è innegabile.
Così come è altrettanto innegabile che gli arbitri che incontrano i giallorossi indirizzano le gare in qualche modo.
La rosa è corta e fragile, il tecnico portoghese lo dice da quando è sbarcato a Roma, ma questa è e questa rimarrà almeno fino a gennaio (e probabilmente anche in seguito).
Ma non è ammissibile che dopo appena due mesi e mezzo già si senta parlare di possibile esonero o sostituzione del tecnico.
C'è chi addirittura rimpiange Fonseca o Garcia.
Abbiamo in panchina un allenatore che da solo negli ultimi venti anni ha vinto molto più di quanto non abbia fatto la Roma nell'intera sua storia, e ci permettiamo di metterlo in discussione già adesso...
Sta sbagliando molto, in tutti i campi: sportivi, comunicativi, di gestione dello spogliatoio, nella ricerca di alibi. Indubbiamente.
Ma è lui l'unica certezza e forza dalla quale deve ripartire la Roma.
Non si può gettare a mare questa enorme possibilità che ci è stata data. Abbiamo stretto i denti e sofferto per anni e anni, e ora che abbiamo la possibilità di guardare avanti e diventare veramente grandi, con calma e un po' di pazienza, vogliamo tornare indietro?

05 Novembre 2021: Inserita la pagina di Roma-Bodo/Glimt, 4 Giornata del Girone C di Conference League 2021/2022.
Questa Roma non vale il Bodo.
La sconfitta per 6-1 in terra norvegese ancora brucia tanto e Mourinho manda in campo la squadra migliore che può schierare, praticamente i titolari senza Pellegrini e Vina.
Proprio per questo, decide di spostare in difesa Cristante e far fuori nuovamente Kumbulla ("per proteggerlo" dirà a fine gara) e mandando in campo Darboe: ma se il primo alla fine risulterà essere quello che più di ogni altro ha tentao di scuotere i compagni fino alla fine, il gambiano per tutto il primo tempo è risultato in balia del centrocampo avversario e praticamente non ha strusciato un pallone che sia uno.
Il risultato è stato che se all'inizio la Roma ha provato a mettere alle corde il Bodo, con il passare dei minuti i norvegesi hanno imbrigliato la Roma con il proprio possesso palla lasciando ai padroni di casa l'unico schema che si è ripetuto per l'intera gara: cambio di campo lungo in direzione di Karsdorp altissimo sulla destra, nella speranza che quest'ultimo potesse mettere in area un pallone giocabile.
Ma se la roma ha fallito diverse chiare occasioni da gol, costruite più per casualità che per altro, allo scadere il Bodo passava addirittura in vantaggio con uno splendido gol di Solbakken (ancora lui).
La ripresa vedeva tornare in campo il povero Villar al posto di uno spaesato Darboe, ma la sostanza è cambiata ben poco.
Un impresentabile Mkhitaryan aveva lasciato il posto ad un più volenteroso Carles Perez e i giallorossi in avvio di ripresa reclamavano subito un nettissimo rigore che però l'arbitro incredibilmente non vedeva.
La Roma spinta dalla foga raggiungeva il pareggio con un bellissimo gol.
Ma i giallorossi improvvisamente si fermavano di nuovo e il Bodo ritornava a giocare a centrocampo, fino a raggiungere di nuovo il gol del sorpasso, grazie ad un abbaglio complessivo della difesa della Roma.
Altra mischia in area norvegese ed altro evidentissimo fallo di mano che sarebbe valso un altro rigore se solo l'arbitro l'avesse concesso, e invece no.
Molta confusione in campo, Mourinho "costretto" a riabilitare anche Borja Mayoral al posto di Abraham che nelle ultime uscite sembra sempre più un pesce fuor d'acqua (anche se viene servito poco e male dai compagni).
Dopo un incredibile palo colpito da Mancini a porta praticamente vuota, è proprio Borja Mayoral a servire l'assist finale per il gol di Ibanez (da molti considerato in fuorigioco, ma probabilmente sono in malafede) che serviva solo ad indorare la pillola amara di una prestazione molto al di sotto delle aspettative e che potrebbe aprire una crisi profondissima se Mourinho non riesce a trovare al più presto una soluzione a questo "non-gioco" offerto ultimamente dalla sua Roma.

01 Novembre 2021: Inserita la pagina di Roma-Milan, 11 Giornata di Campionato 2021/2022.
Altra sconfitta, altro furto.
"La Var non eliminerà del tutto gli errori arbitrali, ma sicuramente porterà ad un equilibrio di giudizio evitando errori grossolani".
Questa doveva essere la grande novità dell'introduzione della tecnologia al fianco degli arbitri.
Ma, a conti fatti, le cose sono rimaste esattamente come prima se non, addirittura, peggiorate.
Uno stesso fallo da rigore ricontrollato al Var e fischiato domenica scorsa, la domenica successiva non solo non viene fischiato, ma non viene neanche minimamente preso in considerazione dall'addetto al Var.
Dicono sia un discorso di "regolamento" interno tra gli arbitri: la Var interviene solo in caso di errore evidente.
E non è un errore evidente il fallo non fischiato a Kjaer su Pellegrini?
O è meno evidente del fallo (?) di Ibanez, che comunque prende la palla, su Ibrahimovic e che Maresca conferma come rigore?
Che poi sarebbe da chiedersi come faccia uno come Ibanez alto la metà di Ibrahimovic a buttarlo giù con un leggero colpo d'anca...
Ma è tutta la direzione della partita da parte di Maresca che lascia molti dubbi, oltre agli episodi chiave. È questo che ha fatto infuriare Mourinho durante la partita e a fine gara.
Probabilmente la Roma non è ancora attrezzata per competere con il Milan, osannato per aver addirittura sfiorato l'80% del possesso palla: ricordo ancora quando era la Roma di Luis Enrique a raggiungere certi numeri... Sappiamo bene come andò quell'annata...
Il grande Milan di Pioli e Ibrahimovic a conti fatti è passato a Roma grazie ad un errore madornale di Rui Patricio sulla punizione dello stesso svedese e ad un rigore talmente dubbio da essere inesistente.
La Roma deve lavorare, crescere, cercare di rimanere fredda e raggiungere i risultati con il gioco e non con le spinte di pancia: a fine gara in campo contemporaneamente si trovavano 6 giocatori d'attacco e la confusione era lampante.
Certi cambi e certi atteggiamenti ci riportano alla memoria Carlos Bianchi o l'ultimo Capello quando inseriva Dellas a fare il centravanti, non di certo dovrebbero farci pensare a Mourinho...

28 Ottobre 2021: Inserita la pagina di Cagliari-Roma, 10 Giornata di Campionato 2021/2022.
Roma di forza.
Può una sostituzione del tutto inaspettata e contro ogni previsione, per di più quando si è sotto di un gol, facendo esordire in Serie A un giovanissimo che non aveva visto neanche mai la panchina della prima squadra, cambiare in modo radicale l'andamento di una partita che per certi versi sembrava già indirizzata verso un risultato più che negativo?
La risposta, almeno in questa occasione, è sì.
La Roma scende in campo a Cagliari, contro l'ultima in classifica, alla ricerca di punti e di quella tranquillità di gioco non solo apparentemente persa nelle ultime uscite di campionato (e non solo...)
Il primo tempo è scialbo, poco convincente, contro una squadra completamente schierata nella propria metà campo a difesa della propria area di rigore, in attesa di un qualche evento favorevole improvviso.
Evento che si concretizza ad inizio secondo tempo, quando su un buco clamoroso di Vina, Bellanova offre involontariamente un assist perfetto a Pavoletti che non ha difficoltà a castigare Rui Patricio.
E qui Mourinho (in tribuna perché squalificato) tira fuori dal cilindro il "coniglio" inaspettato: il giovanissimo Felix Afena-Gyan viene mandato a sorpresa in campo al posto di uno spaesato Vina rinforzando l'attacco giallorosso proteso a scardinare la difesa cagliaritana chiusa ancora di più a riccio davanti Cragno.
E proprio il giovane ghanese si getta nella mischia senza timori reverenziali e correndo alla rincorsa di chiunque gli capitasse a tiro.
La Roma, forse anche grazie a questo dinamismo improvviso, acquisise fiducia e comincia a martellare l'area avversaria: anche il giovane Afena ha una chiara occasione per pareggiare il gol di Pavoletti, ma il suo tiro viene ribattuto quasi sulla linea.
Ma la Roma ormai ha preso in mano definitivamente le redini del gioco e costringe il Cagliari a difendersi sempre più: Abraham di poco a lato, colpo di testa fuori di un soffio di Zaniolo, traversa di Pellegrini, raggiungendo il pareggio su colpo di testa di Ibanez da calcio d'angolo dopo un super intervento di Rui Patricio sempre su Pavoletti.
E dopo neanche 10 minuti il capolavoro di Pellegrini che regala i tre punti, più che meritati per quello visto nel secondo tempo, alla squadra giallorossa: una punizione magistrale che si va ad infilare proprio all'incrocio del pali dove Cragno non può proprio arrivare.
Tre punti che garantiscono alla Roma la permanenza al quarto posto, respingendo l'assalto dell'Atalanta e rimanendo in scia dell'Inter.
Domenica prossima il Milan capolista. Ma questa è (sarà) un'altra storia...

25 Ottobre 2021: Inserita la pagina di Roma-Napoli, 9 Giornata di Campionato 2021/2022.
Pace fatta (?).
Dopo la disfatta norvegese di giovedì scorso in Conference League, la Roma era chiamata a dare un segnale importante di ripresa soprattutto nei confronti dei tifosi ancora una volta colpiti da una pugnalata a freddo alle spalle.
Mourinho aveva nuovamente colpito duro alcuni giocatori ritenuti tra i responsabili della pessima figura fatta, mandandoli direttamente in tribuna (Diawara, Villar, Kumbulla, Borja Mayoral e Reynolds) e chiamando in panchina un paio di giovani della Primavera (Felix e Missiroli, rispettivamente un 2003 e un 2004), salvo poi a fine gara dichiarare che comunque lui punta a recupararli (e ci mancherebbe altro, visto che la rosa è questa).
Stadio finalmente delle grandi occasioni (grazie all'allargamento della capienza fino al 75% a seguito dell'andamento Covid) e compatto a guidare la squadra contro il Napoli capolista che fin qui ha vinto 8 gare su 8 e, soprattutto, guidato in panchina da quello Spalletti che purtroppo verrà ricordato a Roma quasi esclusivamente per essere stato l'allenatore che ha di fatto messo Totti alla porta (anche se a dirla tutta, con Spalletti in panchina, soprattutto il primo Spalletti, la Roma ha vissuto diversi momenti di gloria...)
Partita molto combattuta e per certi versi molto avvincente, con rare occasioni da gol da entrambe le parti, ma vissuta sempre sul filo di lana: nel primo tempo all'occasione di Osimhen ribattuta da Mancini, risponde Abraham che si divora un gol fatto solo davanti a Ospina (nessuno ha visto il fallo di Rrahmani?).
Sale il ritmo nella ripresa e la Roma sembra quasi uscire fuori e potersi portare a casa il risultato pieno: se è vero che il Napoli colpisce un clamoroso palo con Osimhen e l'accoppiata Ibanez-Mancini, è altrettanto vero che sono proprio i giallorossi a prendere in mano il pallino del gioco e a sfiorare il gol vittoria prima con Pellegrini su splendida imbeccata di Karsdorp e soprattutto con un colpo di testa di Mancini che sembrava cosa fatta, ma che esce di un niente al lato della porta.
E così, dopo l'espulsione di Mourinho per proteste e di Spalletti per lo stesso motivo, ma a tempo già scaduto, la partita termina 0-0, facendo risalire il morale dei giallorossi e fermando la corsa solitaria del Napoli che viene raggiunto in testa alla classifica dal Milan.
Il caso vuole che in questo stesso giorno, il 24 ottobre, del 1954 e 1965 si siano già disputate due Roma-Napoli all'Olimpico (nel 1954 chiamato "Stadio dei Centomila") e che entrambe le partite si siano concluse con lo stesso risultato di ieri: 0-0.

22 Ottobre 2021: Inserita la pagina di Bodo/Glimt-Roma, 3 Giornata del Girone C di Conference League 2021/2022.
Vergogna giallorossa.
La peggior Roma di sempre. Senza se e senza ma.
Una sconfitta vergognosa che cancella in un solo colpo le altre disfatte europee subite contro il Manchester United, il Bayern Monaco e il Barcellona.
Addirittura peggiore del ribaltone subito dal Carl Zeiss Jena in Coppa delle Coppe nel 1980.
Il Bodo/Glimt ha scritto probabilmente la sua più bella pagina della storia, condannando allo stesso tempo ad aumentare le pagine del libro degli incubi tra i tifosi giallorossi.
Parte male la Roma, malissimo: Mourinho decide di fare ampio turnover, anche troppo: schierare insieme dieci giocatori che durante la stagione fin qui disputata non hanno quasi mai visto il campo è un suicidio annunciato, e sinceramente non si capisce il perché di una scelta tanto scellerata.
D'accordo con la storia di far riposare chi finora ha sempre giocato, va bene l'attenuante del campo in erba sintetica ad una temperatura proibitiva e con un vento micidiale, ma in questo modo si andava incontro pericolosamente ad una brutta figura.
Poi, però, il resto lo ha fatto chi è sceso in campo, perché comunque il peggior Calafiori o il peggior Kumbulla, non possono essere inferiori in questo modo ad un Solbakken, o il peggior Villar o il peggior Diawara non possono essere così inferiori a Pellegrino.
Mourinho a fine gara spara a zero su chi ha deciso di mandare in campo, e non è la prima volta che rifila delle proprie e vere bordate a chi ritiene non solo da Roma, ma proprio da Serie A.
Forse ha anche ragione, ma in questo modo ha spaccato lo spogliatoio a metà e difficilmente potrà chiedere di più a chi ieri lo ha deluso così tanto. A patto che proverà a richiederlo di nuovo...
E comunque da un allenatore del suo calibro e del suo carisma, sinceramente, ci si aspetterebbe di più: a cosa serve un allenatore vincente come lui, che fin dal suo insediamento sulla panchina della Roma ha ammesso che non potrà portare subito vittorie, se non a far crescere il materiale umano e tecnico che ha tra le mani?
E ad ogni modo, nel secondo tempo della più brutta pagina di storia giallorossa, in campo c'erano comunque Pellegrini, Abraham, Cristante e Mkhitaryan.
Non proprio la Roma B...

20 Ottobre 2021: Inserite le Amichevoli 1996/1997: Carlos Bianchi e l'ombra di Litmanen su Totti.
Chiusa la parentesi Mazzone, Franco Sensi decide di affidare la squadra al pluripremiato allenatore argentino Carlos Bianchi, fresco vincitore del campionato di clausura con il Velez Sarsfield e due anni prima, sempre con il Velez, vincitore della Coppa Intercontinentale: i tifosi giallorossi, anche se dispiaciuti della partenza del "Sor Magara", già sognano in grande, come ogni estate.
Nel mercato estivo, gli unici due ingressi di livello, sono Damiano Tommasi che nel Verona ha fatto molto bene, e un pupillo dello stesso allenatore argentino, Roberto Trotta anche lui vincitore della Libertadores e dell'Intercontinentale con il Velez.
In realtà ci sarebbe anche da menzionare l'arrivo di Martin Dahlin in attacco, ma dell'olandese in giallorosso non resterà affatto traccia...
In uscita da registrare la partenza di capitan Giannini, in rotta con la società giallorossa.
Purtroppo già dal ritiro a Kapfenberg la Roma mostra tutti i suoi limiti, di rosa e di apprendimento (se così vogliamo dire...) degli schemi del tecnico argentino: i giallorossi balbettano, offrono prestazioni a volte irriverenti e a dir poco ridicole, che suscitano non poche critiche dallo stesso Bianchi.
L'esordio all'Olimpico prima dell'inizio ufficiale della stagione vede una brutta Roma uscire sconfitta contro il Real Saragozza e accompagnata negli spogliatoi dai fischi da parte dei propri tifosi.
L'inizio di stagione è anche peggio, con l'immediata eliminazione in Coppa Italia da parte del Cesena.
In Coppa Uefa il cammino si ferma quasi subito: dopo aver eliminato la Dinamo Mosca, ai Sedicesimi di Finale il Karlsruher dell'ex Haessler ci elimina quasi senza accorgersene.
Il campionato, infine, è un vero pianto, con i giallorossi che illudono e si illudono di poter stare attaccata alle squadre di testa, quando invece ben presto devono guardarsi le spalle per evitare di essere risucchiati non tanto verso la Serie B, quanto nella parte di classifica che determina l'anonimato.
Franco Sensi viene contestato sempre più ferocemente dalla Curva Sud che esibisce striscioni di disappunto anche in trasferta.
Ma Carlos Bianchi non molla, nonostante già a novembre ha salutatao il suo pupillo Trotta, veramente troppo inadeguato al calcio italiano (così come Dahlin...), e a gennaio spera che gli innesti di Candela, Tetradze e Pivotto possano invertire la rotta.
Però è soprattutto la sua reticenza nei confronti di Totti, che ormai è sempre più universalmente riconosciuto come un vero e proprio talento, a rompere il rapporto con la società: a febbraio viene organizzato un triangolare "Città di Roma" nel quale Bianchi vuole dimostrare un po' a tutti che è Litmanen, fantasista dell'Ajax, il giocatore su cui deve puntare la Roma per il futuro, lasciando andare al più presto Totti.
E invece proprio il talento giallorosso nelle due mini partite contro il Monchengladbach e soprattutto contro l'Ajax strappa applausi a tutti rispingendo al mittente la possibilità di farlo fuori.
Il rapporto con Sensi ormai è logoro, i risultati sempre più scarsi e così dopo l'ennesima sconfitta (proprio contro il Cagliari di Mazzone) alla ventiseiesima giornata, Sensi decide che la misura è colma e affida la squadra al Barone Liedholm, che ormai può fare ben poco, vincendo solo a Bergamo e pareggiando il derby e a Milano con l'Inter.
Infine, da menzionare l'esordio in Serie A oltre che di Romondini, anche dei fratelli Conti, Andrea e Daniele, figli del grande Bruno.
Per la rubrica "chi era costui", invece, fa la sua apparizione in Prima Squadra un giovanissimo ghanese in prova alla Primavera, un certo Skelley Adu Tutu, che sostuisce Abel Balbo nell'amichevole di allenamento a Trigoria contro il Bayer Leverkusen nel gennaio 1997.

18 Ottobre 2021: Inserita la pagina di Juventus-Roma, 8 Giornata di Campionato 2021/2022.
Orsato colpisce ancora.
Siamo alle solite.
Di nuovo Orsato di Schio ad arbitrare una partita importante della Roma, e ancora una volta risulta essere lui il più decisivo della gara, più che i giocatori in campo.
Parte forte la Juve che pressa a tutto campo la Roma, senza però risultare essere pericolosa, fino al gol di Kean viziato in avvio di azione da un controllo di mano (neanche troppo velato) di Cuadrado che innesca De Sciglio che pesca Bentancur in area che colpisce di testa, il pallone sbatte sulla fronte di Kean (in fuorigioco?) e batte l'incolpevole Rui Patricio.
A questo punto però la Roma di Mourinho non si abbatte e, anzi, comincia a premere e a costringere i bianconeri a difendersi con tutti gli 11 effettivi, arrivando al termine del primo tempo anche a raggiungere il pareggio: una bella giocata in area di Abraham (su cui Danilo già compie un intervento da rigore...) permette a Mkhitaryan di superare Szczesny con uno "scavetto" senza che però la palla riesca a superare la linea del gol ma, prima che il pallone ritorni ad Abraham che la spinge in rete, Orsato pensa bene di fischiare il rigore in favore dei giallorossi.
Proteste da una parte e dall'altra, ma l'arbitro ormai ha fischiato prima che la palla sia entrata in rete e il rigore è confermato.
Szczesny ipronitzza Veretout (che fino a questo momento non aveva mai fallito dal dischetto) e riesce a parare il calcio di rigore.
Nell'intervallo Orsato per cercare di mettere una pezza al suo errore, cade nel ridicolo dimostrando del tutto la sua inadeguatezza: cercando di spiegare a Cristante il perché abbia fischiato il rigore senza concedere il vantaggio, riesce a negare l'innegabile "Vantaggio su rigore non si dà mai", quando tutti sanno che è l'esatto contrario...
La ripresa vede ancora la Roma protagonista di una prestazione sontuosa e gagliarda, che porta ad alcune occasioni da rete che meriterebbero migliore fortuna (su tutte un tiro a giro dello stesso Veretout e una splendida giocata di un sorprendente Vina che vede il suo tiro a botta sicura deviato da una gamba avversaria sul più bello).
Orsato, sempre lui, pensa bene di tornare protagonista anche nel finale di gara quando, dopo diverse interruzioni di gara, molte ammonizioni e una lunga pausa per soccorrere Pellegrini, decide di assegnare appena 3 minuti di recupero scatenando le ire dello stesso Mourinho.

05 Ottobre 2021: Inserita la pagina di Roma-Empoli, 7 Giornata di Campionato 2021/2022.
Questa Roma corre.
Dopo il brutto scivolone in campionato nel derby di domenica scorsa, la Roma riparte con una netta vittoria e una prestazione importante (dopo il semi-allenamento di giovedì in Ucraina contro lo Zorya Luhansk).
L'Empoli non era squadra temibile da far tremare i polsi, ma comunque tra la stanchezza fisica per le tante partite disputate fin qui sempre dagli stessi giocatori e la delusione di aver perso un derby quasi dominato, il risultato della partita non era così scontato come poteva apparire.
E difatti nei primi 20-25 minuti, è proprio la squadra toscana quella che ha il maggiore controllo della partita e le occasioni migliori per poter passare in vantaggio (anche se Rui Patricio resta praticamente inoperoso per tutta la gara): Pinamonti più volte si affacia in area giallorossa creando qualche grattacapo al rientrante Smalling.
E proprio l'uscita del giovane attaccante empolese cambia il corso della partita: Darboe (come cresce il giovane gambiano!) in coppia con Veretout prende possesso del centrocampo e la Roma comincia a correre, costringendo l'Empoli a chiudersi a riccio a difesa della propria porta.
Porta che viene violata al termine del primo tempo da un gol di Pellegirni su perfetto assist di Mkhitaryan: controllo in corsa e tocco morbido con il pallone che scivola alle spalle di Vicario: il capitano corre così a festeggiare sotto la "sua" Curva non solo il gol del vantaggio, ma anche il rinnovo del contratto appena firmato.
A questo punto la partita non ha più storia e la Roma gestisce agevolmente il vantaggio, "strappando" con Zaniolo e cercando in più riprese il raddoppio, trovandolo con Mkhitaryan che si trova al posto giusto nel momento giusto raccogliendo un facile pallone quando Abraham (ancora sfortunatissimo, arrivato al sesto legno stagionale!) con un destro tremendo rischia di abbattere la porta di Vicario.
Quarto posto riconquistato e prima parte di campionato archiviato.
Ora la sosta (ennesima...) e poi un ciclo di partite e scontri diretti (fino alla prossima, inutile sosta) che diranno di più sulla forza di questa squadra: Juventus, Napoli e Milan intervallate dalla Conference League, Cagliari e Venezia.
Questa Roma è pronta a mettersi in gioco e verificare il proprio reale valore.

27 Settembre 2021: Inserita la pagina di Lazio-Roma, 6 Giornata di Campionato 2021/2022.
Gioca la Roma, vince la Lazio.
Arriva la seconda sconfitta dell'era Mourinho, con lo stesso risultato della prima (3-2 come a Verona) e questa volta fa decisamente più male: la Roma esce sconfitta nel derby per colpa dei primi venti minuti in cui è stata in balia delle scorribande della Lazio e degli errori arbitrali che, volente o nolente, hanno indirizzato la gara.
Dopo appena 10 minuti i biancocelesti sono già in vantaggio per una gravissima disattenzione difensiva che lascia Milinkovic libero di anticipare facilmente Rui Patricio e dopo altri 10 minuti da un nettissimo rigore negato su Zaniolo che poteva portare al possibile 1-1, nasce il contropiede micidiale di Immobile che offre un altro facile pallone a Pedro, l'ex di turno, di segnare nella porta che fino a pochi mesi fa doveva difendere.
Pedro è così il terzo giocatore a segnare nel derby romano con entrambe le maglie, dopo Selmosson e Kolarov.
A questo punto la Roma si scuote e prende in mano le redini del gioco portando in alto il proprio baricentro e lasciando per tutto il primo tempo poco spazio ai contropiede laziali.
Zaniolo colpisce l'ennesimo palo della stagione e non riesce a ribadire in porta, ma poco dopo è Ibanez (al suo primo gol in Serie A) ad accorciare le distanze e Immobile sbaglia davanti a Rui Patricio.
Si va negli spogliatoi con la convinzione che la Roma possa riprendere facilmente in mano la gara, ma ancora è l'arbitro a lasciar correre un intervento di Leiva sanzionato con la sola punizione, quando pochi giorni fa per lo stesso tipo di intervento Pellegrini fu ammonito una seconda volta (cartellino che sarebbe stato anche per il laziale la seconda ammonizione) essendo così espulso e impossibilitato a prendere parte alla gara.
Poco dopo, ancora una volta su un contropiede orchestrato da Immobile, la Lazio va a segno con Felipe Anderson.
La Roma però non molla e continua a martellare, fino a raggiungere il secondo gol su rigore per atterramento di Zaniolo, che stavolta l'abitro decide di assegnare.
E sempre Zaniolo, prima di uscire stremato dal campo, ha l'occasione buona per agguantare il pareggio che sarebbe stato più che meritato con un tiro angolato sul quale Reina compie un'autentica prodezza ricacciando in gol l'urlo del gol.
La Roma esce sconfitta, la Lazio festeggia sotto la Nord con l'aquila che vola, ma a conti fatti chi ne esce rafforzata è la Roma.
Con i suoi problemi e i suoi difetti. Ma questa, stavolta, è una squadra vera.

25 Settembre 2021: Inserita la pagina di Roma-Udinese, 5 Giornata di Campionato 2021/2022.
Fatica e sofferenza.
La Roma torna a vincere dopo il brusco stop di Verona.
E lo fa con una partita dai due volti, uno splendido e un altro un po' troppo preoccupato.
Il primo tempo, o almeno i primi 30-35 minuti, sono perfetti per i giallorossi: un assedio al fortino dell'Udinese, due pali colpiti nell'arco di pochi minuti, con i bianconeri friulani che a fatica superavano la propria metà campo, la Roma assoluta padrona del terreno di gioco e un gol spettacolare per come lo ha costruito il giovane Calafiori, che ruba palla nella propria metà campo, chiede uno scambio a Mkhitaryan che gli offre un pallone sulla fascia, e lo stesso Calafiori che irride un paio di volte il diretto avversario prima di offrire un pallone al centro dell'area ad Abraham che non ha fatica a segnare il gol del vantaggio.
Ma qui la Roma si ferma.
Certo, l'Udinese nel secondo tempo scende in campo messa meglio e ha l'occasione di trovare il pareggio in più di un'occasione, ma la Roma appare a tratti stanca e con la testa altrove (forse già al derby di domenica prossima?), e trova enrome difficoltà nel creare occasioni pericolose per la porta di Silvestri.
Nel finale, poi, la nota più brutta della partita: Pellegrini viene espulso per un secondo giallo assolutamente gratuito per un contrasto aereo tra i più normali ma che l'arbitro giudica pericoloso e meritevole di un'altra ammonizione, che farà saltare al capitano giallorosso la partita più importante (finora) di questo inizio di stagione.
Un vero peccato.
Ma la Roma, comunque, ha le capacità di poter disputare un'ottima prestazione contro la Lazio. A prescindere da Pellegrini.
A patto di recuperare il più velocemente possibili le energie, fisiche e mentali.

22 Settembre 2021: Inserite le Amichevoli 1995/1996: Giannini ai saluti finali.
Dopo la mezza cavalcata dell'anno precedente che aveva visto all'inizio della stagione la Roma correre, per poi fermarsi e dover rincorrere raggiungendo comunque l'obiettivo (in extremis) del ritorno a partecipare alle competizioni europee, la Roma di Sensi e Mazzone vuole finalmente fare il salto di qualità e competere per il titolo in Serie A.
Campagna acquisti che mira a migliorare la formazione nei punti chiave: con l'italianizzazione di Balbo, Mazzone può schierare contemporaneamente Aldair, Thern, Fonseca e lo stesso Balbo, ma a rinforzare il reparto offensivo arriva comunque Marco Branca, mentre a centrocampo dal Foggia arriva Luigi Di Biagio.
In più uno sconosciuto Franco Florio dal Cosenza, acquistato direttamente dal presidente Sensi che si improvvisa direttore tecnico: acquisto talmente inspiegabile che il giovane Florio non vedrà mai il campo in partite ufficiali.
Il reparto arretrato, invece, resta sostanzialmente quello dell'anno precedente.
Il precampionato, con il ritiro svolto nuovamente a Lavarone, vede proprio nel neo attaccante giallorosso la perla del mercato: Marco Branca segna valanghe di gol (coadiuvato dal sempre più promettente Totti e facilitato anche dall'assenza forzata di Balbo e Fonseca, impegnati nella Coppa America dalla quale torneranno tardi e particolarmente stanchi), ma vede anche un Giannini sempre più ai margini della squadra, ormai in rotta con la dirigenza e soprattutto col presidente Sensi.
I giallorossi vincono tutte le partite amichevoli di preparazione alla stagione e, come sempre, i tifosi sognano in grande.
Ma la realtà è ben diversa: l'inizio di stagione è drammatico: immediata l'uscita dalla Coppa Italia per mano del Bologna, in Campionato appena 7 punti in 7 giornate fanno mugugnare (eufemismo) i tifosi giallorossi che cominciano a chiedere qualche testa, e la società corre ai ripari nel mercato d'inverno.
Mercato che vede la partenza di quel Branca protagonista estivo: dallo scambio con l'Inter arriva un giovanissimo Marco Delvecchio, che si ritaglia pian piano uno spazio in attacco a suon di dedizione alla causa, giocate e gol.
Il Campionato prosegue, come sempre, tra mille alti e bassi e crisi di nervi alternati a momenti di esaltazione senza che la Roma trovi la sua vera dimensione.
In Coppa Uefa, invece, tutto sembra filare liscio nei primi due turni per poi approdare agli Ottavi di Finale contro il Broendby in una doppia sfida al cardiopalma come qualche anno prima: 2-1 all'andata in casa dei danesi, 3-1 al ritorno con gol qualificazione segnato allo scadere da Carboni su assist di tacco di Totti.
Nei quarti un autentica debacle: contro la semisconosciuta Slavia Praga, la Roma getta alle ortiche la gara di andata perdendo malamente 2-0. Al ritorno ci vuole tutta la spinta dell'Olimpico e i nervi saldi della squadra per agguantare i supplementari con l'ultimo gol in giallorosso di Giannini, prima di sognare la qualificazione nei tempi supplementari grazie al gol di Moriero.
Ma a 6 minuti dalla fine, Vavra passerà alla storia (negativa) per aver spento quell'effimero sogno di gloria.
La stagione termina malinconicamente con un colpo di coda che permette comunque alla Roma di qualificarsi nuovamente alla Coppa Uefa (nel mentre u npaio di improbabili amichevoli internazionali in Egitto per una fantomatica "Agip Cup" e in Tunisia) e salutare lo storico capitano Giuseppe Giannini, che dopo 17 anni in maglia giallorossa se ne va in Austria, allo Sturm Graz.

20 Settembre 2021: Inserita la pagina di Hellas Verona-Roma,4 Giornata di Campionato 2021/2022.
Prima sconfitta per Mourinho.
Mourinho era stato bravo profeta: "Bisognerà mantenere il giusto equilibrio nei giudizi quando arriveranno le sconfitte, perché arriveranno." E puntuale è arrivata: il Bentegodi di Verona è stato ancora una volta fatale alla Roma, come l'anno scorso quando all'esordio in campionato, i giallorossi sul campo pareggiarono per 0-0 ma poi il giudice sportive tramuto quel risultato in uno 0-3 a tavolino per aver inserito Diawara nella lista degli under 22 consegnata alla Lega Calcio.
Partita bruttina quella di ieri, con poche idee in avanti e troppe incertezze dietro.
Alla mezz'ora, sotto una pioggia battente, un'autentica perla di Pellegrini sblocca il risultato: lo stesso capitano chiede un triangolo lungo a Karsdorp in mezzo all'area e conclude con un magistrale colpo di tacco al volo sul quale Montipò può far ben poco.
La ripresa, invece, è tutta di marca gialloblu che mette alle corde la difesa romanista e in 15 minuti ribalta il risultato con un uno-due micidiale firmato Barak e Caprari.
La Roma sembra reagire e agguanta il pareggio con un'altra bella combinazione Abraham-Pellegrini-Abraham, intercettata da Ilic che infila la propria porta.
Ma neanche il tempo di festeggiare e provare a portare a casa il bottino pieno che Faraoni inventa un altro gol della domenica per infilare Rui Patricio (strepitoso poco dopo su Caprari negando il quarto gol al Verona) con un tiro che si va ad infilare proprio dove il portiere gialloross non può arrivare.
La prima sconfitta doveva pur arrivare ed è puntualmente arrivata.
Ma come sottolineato dallo stesso tecnico portoghese, s finora la Roma aveva vinto 6 partite e non sessanta, ora ne ha perse 1 e non dieci.
Si torna a lavorare a testa bassa.

18 Settembre 2021: Inserita la pagina di Roma-CSKA, 1 Giornata del Girone C di Conference League 2021/2022.
Comanda la Roma.
E, soprattutto, comanda Lorenzo Pellegrini.
Il capitano giallorosso ancora una volta determinante per le sorti della squadra giallorossa, che dopo gli spareggi esordisce "ufficialmente" nella Conference League, battendo in modo fragoroso il CSKA di Sofia.
Nulla di trascendentale sia chiaro, l'avversario era ben poca cosa nonostante Mourinho avesse deciso di schierare una sorta di "Roma 2", facendo scendere in campo molti di quei giocatori che finora si erano visti poco, due nomi su tutti Villar e Diawara a centrocampo, ma la squadra giallorossa è apparsa da subito determinata a portare a casa il risultato nonostante l'iniziale svantaggio (il primo in gare ufficiali) arrivato dopo pochi minuti.
Uno splendido gol del capitano giallorosso ha dato il via alla rimonta della Roma e alla goleada conclusa da El Shaarawy, Mancini e dal primo gol all'Olimpico di Tammy Abraham, e condita anche da un palo colpito da Shomurodov.
Calafiori ha dimostrato di essere un giocatore sul quale Mourinho può contare, mentre per i due centrocampisti schierati inizialmente da titolari non si può dire altrettanto.
Il tecnico portoghese ad inizio secondo tempo, quando proprio il reparto di centrocampo faticava a filtrare le giocate dei bulgari, ha deciso di sostituire contemporanemante la coppia centrale affidandosi alla maggior esperienza di Cristante e Veretout e, soprattutto, ha ribadito che in panchina la Roma manca di giocatori di qualità.
Una frecciata neanche troppo velata a quei due giocatori che potrebbe rivelarsi fatale per il loro prosieguo nell'avventura giallorossa.
Ma intanto la Roma, questa Roma, continua a veleggiare sia in Campionato che in Conference League. Godiamoci il momento.

14 Settembre 2021: Inserita la pagina di Roma-Sassuolo, 3 Giornata di Campionato 2021/2022.
La palla matta.
Una partita che sa di incredibile.
Per come è iniziata, per come si è sviluppata, per come si è conclusa.
La Roma affrontava il Sassuolo, non di certo il Real Madrid, ma la squadra messa in campo da Dionisi ha retto benissimo il confronto con Mourinho, tant'è che lo stesso allenatore giallorosso a fine gara non ha potuto che complimentarsi con il collega.
Dopo u nprimo tempo più che altro scialbo, con la Roma in vantaggio grazie al gol di Cristante su splendido schema da calcio piazzato, il secondo vede un autentico ping pong di azioni e conclusioni da una parte e dall'altra, senza soluzione di continuità.
Lo stesso Mourinho al termine della gara ammette che il risultato finale poteva essere tranquillamente un 6-6 o un 7-7, o un 2-1 per i romagnoli: dopo il pareggio fortunoso (ma a seguito di due autentiche giocate di Scamacca e Berardi) di Djuricic, la Roma riparte a testa bassa alla ricerca del gol soprattutto con Pellegrini, che si vede prima negare il gol da Consigli (sulla ribattuta ennesimo palo di Abraham), poi fallire due occasioni clamorose dopo essersi liberato degli avversari da campione, ma il Sassuolo risponde colpo su colpo e solo un gigantesco Rui Patricio nega il gol agli avversari sbattendo la porta in faccia prima a Berardi e poi a Boga, e in ultimo aiutato dal palo su tremendo tiro di Traore.
La partita volge al termine, l'ultimo lancio per Abraham viene deviato, Shomurodov lo addomestica come può per il vicino El Shaarawy che segna a tempo ormai scaduto e parte la corsa e la festa sotto la Sud, alla quale non può non prendere parte anche Mourinho, che corre in stile Mazzone per festeggiare, come dirà più tardi, la sua millesima panchina.
C'è ancora tempo per il pareggio di Scamacca poi annullato per fuorigioco millimetrico dello stesso attaccante del Sassuolo (ma perché poco prima Vina non si era fermato col pallone nei pressi della bandierina ad attendere lo scadere del tempo?), e finalmente il popolo giallorosso può festeggiare questa sofferta, ma bellissima, vittoria che la rilancia in testa alla classifica della Serie A.
È solo un fuoco di paglia? Può darsi, ma per il momento stare lassù produce una bellissima sensazione...

03 Settembre 2021: Inserite le Amichevoli 1994/1995: "Mazzone guida una Ferrari".
Con queste parole il presidene Sensi "consegna" la nuova Roma a Mazzone nell'anno della rivoluzione della Serie A che assegna (come in quasi tutto il resto d'Europa) 3 punti a vittoria.
Il mercato in entrata, in effetti, è scoppiettante: rientrano dai vari prestiti Petruzzi, Statuto e Maini, in difesa arrivano Annoni e Colonnese, a centrocampo Moriero (altro pupillo di Mazzone) e lo svedese Thern, ma soprattutto in attacco arriva Daniel Fonseca, che in coppia con Balbo promette 30 gol in stagione, mentre in uscita si registrano i saluti di Mihajlovic, Haessler e Rizzitelli.
Il precampionato è intenso in quanto numero di partite, ma poco accattivante nonostante la partecipazione al Memorial Gianni Brera, al triangolare di Civitanova Marche e al Torneo delle Capitali.
In campionato, invece, la Roma parte veramente come una Ferrari: dopo l'esordio casalingo con il Foggia dove non riesce ad andare oltre il pareggio per 1-1 (grazie al primo gol in Serie A di Francesco Totti), la Roma si ritrova dopo 6 giornate sola in testa alla classifica.
I tifosi sognano, i giocatori sembrano affamati, e Mazzone cerca di gettare acqua sul fuoco.
Nel mentre, un'amichevole all'Olimpico contro il Barcellona registra uno spettacolare gol dello stesso Totti dimenticato da molti nel 3-3 finale.
Lo scontro diretto con il Parma segna la prima battuta d'arresto per i giallorossi che però poco dopo si riscattano in un memorabile derby contro la Lazio miliardaria di Cragnotti che terminerà 3-0 per la squadra di Mazzone, che a fine gara entusiasta e carico di rabbia accumulata durante la settimana in cui tutti i giornali già davano la Roma per vittima sacrificale, corre sotto la Sud esultando come il primo dei tifosi mentre Giannini in diretta televisiva (la partita fu trasmessa su Rai Tre per i soli residenti nella Regione Lazio) salutava tutti con il "3" alzato.
Ma la Roma pian piano rallenta la propria corsa, il campionato si ferma per la morte di Vincenzo Spagnolo, e anche la Coppa Italia va via dopo la rimonta mancata nei confronti della Juventus (3-0 per i bianconeri all'andata e 3-1 per la Roma nel ritorno all'Olimpico).
Proprio contro la Juventus viene registrata un'altra pagina nerissima della storia di questa sfida: a Torino il 15 gennaio 1995 fa freddo, il campo è al limite della praticabilità.
Una rimessa laterale battuta da Aldair verso Cervone viene ostacolata dal guardalinee che inspiegabilmente passa dietro al brasiliano e lo spinge facendogli perdere il contatto con il pallone: tutti attendono il fischio dell'arbitro per la ripetizione della rimessa meno che Ravanelli, che si invola verso la porta e segna l'1-0.
La frittata è fatta, Torricelli prova a spezzare le braccia a Cervone come aveva fatto una settimana prima con Bucci, portiere del Parma, e la partita termina 3-0 in 10 contro 9.
Alla fine, la Roma riesce a raggiungere l'obiettivo minimo prefissato, cioè quello del ritorno in Europa arrivando quinta in classifica e potendo così partecipare alla Coppa Uefa l'anno successivo.

23 Agosto 2021: Inserita la pagina di Roma-Fiorentina, 1 Giornata di Campionato 2021/2022.
Abraham di forza.
Riparte la Serie A, anche quest'anno tra mille difficoltà e poche certezze riguardanti il Covid, ma perlomeno con la speranza che con i vaccini gli stadi possano pian piano tornare a riempirsi, così come, almeno in parte, l'Olimpico è tornato a fare: quasi 30.000 spettatori sugli spalti a spingere la Roma alla prima vittoria in campionato e ad ammirare l'esordio con la maglia giallorossa del nuovo centravanti arrivato a sostituire Dzeko al centro dell'attacco romanista, Tammy Abraham.
Mourinho lo ha schierato senza che avesse fatto neanche un allenamento con i compagni e lui lo ha ripagato alla grande: alla fine sul tabellino della sua gara si leggerà due assit vincenti per i gol di Mkhitaryan e Veretout e una traversa su colpo di testa dopo una giocata raffinata di Pellegrini.
I tifosi già sognano, ma al di là delle facili e scontate speranze, l'attaccante inglese ha messo in mostra motle qualità nel suo modo di giocare che ben si sposano con i ritmi e gli schemi di Mourinho, che non a caso già alcuni anni fa lo aveva apprezzato nelle giovanili del Chelsea.
La Roma quindi parte bene, nonostante la nota stonata dell'espulsione di Zaniolo, reo di aver messo troppa foga su un intervento che probabilmente Pairetto ha voluto far compensare con l'esagerata espulsione di Dragowski ad inizio gara.
Questa Roma, per certi versi testaccina, piace e piace molto anche a Mourinho.

20 Agosto 2021: Inserita la pagina di Trabzonspor-Roma, Andata degli Spareggi di Conference League 2021/2022.
Roma alla Mourinho.
Inizia una nuova stagione, inizia una nuova competizione.
La Roma, suo malgrado, si trova a dover sperimentare per la prima volta il nuovo torneo organizzato dalla Uefa per le squadre "minori" dei vari campionati del vecchio continente.
L'appeal non è certo da Champions League, ma comunque visto anche il vuoto della bacheca dei trofei presente a Trigoria, sarebbe il caso di evitare di snobbare qualsiasi competizione venga disputata.
E di sicuro, la presenza di Mourinho sulla panchina giallorossa in questo senso dà un senso di sicurezza.
Proprio lo spirito di Mourinho è quel qualcosa in più che si è visto in tutto il precampionato e anche in questa prima uscita ufficiale contro il Trabzonspor degli ex Bruno Peres e Gervinho.
Certo, si è ancora lontani dalla forma migliore e come ha detto lo stesso tecnico giallorosso probabilmente manca ancora qualcosa alla rosa, che nelle ultime ore si è privata di Dzeko (rimpiazzato da Abraham) e di Pedro (neanche preso in considerazione dal tecnico giallorosso e passato proprio ieri sull'altra sponda del Tevere, alla Lazio), ma è comunque una rosa competitiva che potrà e dovrà dire la sua sia in campionato che in ambito europeo.
La partenza è di quelle col piede giusto: grinta da vendere, sofferenza di gruppo senza perdere la testa nei momenti difficili, gioco che quando le gambe rispondono ai comandi della testa appare fluido e sicuro, vittoria grazie ai gol di Pellegrini e Shomurodov, ma qualche disattenzione di troppo in difesa, priva ancora una volta di Smalling di nuovo alle prese con problemi muscolari.
Ad ogni modo è stata buona la prima, il che dà sempre una spinta in più per il morale e convinzione nei propri mezzi.
Domenica riparte il campionato: quest'anno ci sarà da divertirsi. Garantisce Mourinho.

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