L'Albero Genealogico della Associazione
Sportiva Roma
|
|
|
|
Società Sportiva Pro Roma
|
22 agosto 1911.
Dalle ceneri del Club Sportivo
Ardor
nasce la Società Sportiva Pro Roma per opera di un gruppo di ragazzi
che frequentavano il Circolo della Società Artistica Operaia, in Via
dell'Umiltà.
Il nome si deve a Gino Gaucci e così come il colore della divisa
(completamente bianca con risvolto nero) si deve in onore della Pro
Vercelli, il team che tanto lustro aveva dato all'Italia nel Torneo
Internazionale di Roma di pochi mesi prima.
Sul petto esibiva lo stemma, un elegante monogramma che alcuni
ritengono potesse aver tratto d'ispirazione per il primo stemma della
futura Associazione Sportiva Roma.
Il campo di gioco, un semplice terreno delimitato da delle reti e dei
muretti, senza tribune né tantomeno spogliatoi, si trovava sulla Via
Ostiense 9, dove anni dopo sorgerà la stazione del treno Roma-Ostia.
La sua prima partita avvenne il 12 novembre al Parco dei Daini contro
la seconda squadra della Società Podistica Lazio, perdendo per 7-0
(alcune fonti riportano 8-0).
Uno degli storici capitani della squadra, fu Silvio Sensi padre del
futuro presidente della Associazione Sportiva Roma, Franco Sensi.
|
Il monogramma della Società Sportiva Pro
Roma
|
Una formazione della Società Sportiva Pro
Roma, probabilmente del 1911-1912
|
|
|
Unione Sportiva Romana
|
Un articolo de Il Messaggero del 19 luglio 1908
riporta la fondazione di una "Unione Sportiva Romana" il 1 luglio 1908.
Pare però che sia stata
rifondata come società di calcio il 16 febbraio 1916 con il contributo
della Società
Ginnastica Roma e con la fusione con la Unione Calcio Romana, antica
società nata nel 1910.
Il campo da gioco era il Campo dell'Olmo, situato nei pressi
dell'odierna piazza Maresciallo Giardino.
La maglia da gioco era a strisce verticali bianche e verdi, con
pantaloncini neri.
|
|
|
Unione Sportiva Pro Roma
|
Nel
luglio 1924, l'Unione Sportiva Romana e la Società Sportiva Pro Roma si
fondono dando vita alla nuova realtà calcistica "Unione Sportiva Pro
Roma".
Si tratta come detto di una fusione, ma di fatto è una sorta di
assorbimento della Unione Sportiva Romana da parte della Società
Sportiva Pro Roma, che di quest'ultima continua ad avere i colori e a
mantenere il campo di gioco.
Dal 25 settembre 1925 alla guida della società c'era Italo Foschi.
|
Una foto della formazione dell'Unione
Sportiva Pro Roma del 1925
all'interno dello Stadio Torino (poi Stadio Nazionale del PNF). Si
riconoscono Angelino Cerretti (primo a sinistra), storico massaggiatore
della prima Associazione Sportiva Roma, accanto a lui un giovane
Giuseppe Rapetti e al centro della foto il presidente, Italo Foschi
|
Una busta da lettera, spedita tramite
raccomandata della Unione Sportiva Pro Roma dell'ottobre 1925
|
|
|
Società Ginnastica e Scherma Fortitudo
|
Nata
il 30 dicembre 1907 nel rione Borgo presso la scuola Pio IX, grazie
all'instancabile lavoro di Fratel Damaso Cerqueti e soprattutto Fratel
Porfirio Ciprari, inizialmente presidente e allenatore.
I colori, in omaggio a quelli papalini, erano il rosso e il blu: rosso
come il sangue, blu come il cielo. Lo stemma un leone che saluta il
sorgere del sole.
L'attività calcistica inizia molto presto, tanto che già il 21 marzo
1909 viene disputata una partita contro la terza squadra della
Podistica Lazio vinta per 1-0.
Nell'immediato dopo guerra, giocando al campo della Madonna del Riposo,
l'attività calcistica della Fortitudo crebbe a tal punto che nel 1920,
1921 e 1922 vinsero i campionati laziali della FIGC fino ad arrivare,
nel 1922, alla finalissima nazionale persa contro la Pro Vercelli l'11
e il 18 giugno 1922 (0-3 all'andata a Roma e 5-2 il ritorno a Vercelli).
Era quella una squadra in cui iniziavano a muovere i primi passi
talentuosi giocatori quali: Mariano Alessandroni e Fernando Canestrelli
(autori dei due gol nella finale di ritorno del 1922 contro la Pro
Vercelli), Corbjons, Degni, Sansoni, Scocco, Zamporlini e soprattutto
Attilio Ferraris.
|
Lo stemma della Società Ginnastica e
Scherma Fortitudo
|
Il Messaggero del 23 marzo 1909 -
Dettaglio
|
La formazione della Fortitudo del 18
febbraio 1912 che ha giocato contro la Podistica Lazio, perdendo 6-0 al
Parco dei Daini.
Da sinistra a destra, in piedi: Tomassina, Viti, Rossini, Maddalena,
Comandini, Anderloni
Seduti: Pelliccioni, Sansoni, Mazzarini, Maggi, Visconti
|
Una formazione della Fortitudo nel 1918
|
Una formazione della Fortitudo nel 1922,
con Attilio Ferraris in evidenza
|
Un'immagine
di una partita tra la Fortitudo e il Foot Ball Club di Roma disputato
sul campo della Rondinella (sullo sfondo è riconoscibile lo Stadio
Nazionale del PNF)
|
La Stampa del 12 giugno 1922
|
La Stampa del 19 giugno 1922
|
|
|
Società Sportiva Juventus Roma
|
Il
2 giugno 1905 viene fondata la Società Sportiva Juventus Roma che da
subito si rende attiva principalmente nel mondo del calcio.
Maglia nera con colletto e risvolti bianchi, probabilmente in onore
della più graduata Juventus di Torino da poco vincitrice del suo primo
titolo nazionale, disputava le proprie partite principalmente nel campo
di Piazza d'Armi non avendo, come la maggior parte delle squadre
romane, un campo di gioco vero e proprio di proprietà.
L'estrazione della propria tifoseria era principalmente popolare e radunava i tifosi dei rioni Esquilino e Monti.
Nel 1907 prende parte al neonato Campionato Romano organizzato dal Club Sportivo Virtus.
Continua negli anni a partecipare ai vari tornei "locali" fino ad
esordire nel 1912-1913 al campionato di massima serie nazionale (seppur
diviso in regioni). Sia in quella stagione che nelle altre a venire,
però, non riuscirà mai a superare le eliminatorie regionali.
Il migliore risultato resterà proprio quello della stagione d'esordio, quando arrivò al secondo posto.
|
Una rara immagine di una formazione della Juventus Roma
|
|
|
Circolo Romano Juventus Audax
|
Nel
1919, nell'immediato dopoguerra, la Juventus Roma si fuse con un
piccolo club che non si occupava di calcio, bensì di ciclismo fondato
il 12 giugno 1897: l'Audax Roma.
Cambiò la denominazione sociale che divento Circolo Romano Juventus
Audax, la sede sociale si trasferì in Via Velletri 19 e Via Napoli 4 e
il campo di giocò diventò il Campo della Farnesina.
I colori rimasero quelli bianco neri ma i risultati, almeno quelli
iniziali, migliorarono decisamente: nel 1920-1921 e 1921-1922 arrivò
entrambe le volte terza nel girone laziale.
L'ultima stagione prima di essere assorbita dalla Fortitudo arrivò quinta nel girone laziale.
|
|
|
Società Fascista Fortitudo Pro Roma
|
6
giugno 1926: la sezione calcio della Fortitudo si fonde con l'Unione
Sportiva Pro Roma, dando vita alla nuova realtà Società Fascista
Fortitudo Pro Roma e Italo foschi sarà eletto
presidente onorario.
Lo stemma venne modificato
inserendo
la lupa capitolina al posto del leone e i colori restarono quelli della
Fortitudo, la maglia divenne bianca con una banda orizzontale rossoblu
e il campo di gioco fu lo Stadio Nazionale del PNF.
Durante la sua guida, Foschi mise in
mostra tutta la sua enorme capacità di organizzatore e innovatore.
Il 4 settembre 1926 organizzò una amichevole contro l'Andrea Doria per
la prima volta in assoluto nella Capitale in notturna: in Italia solo
l'Alessandria e il Padova erano riusciti fino ad allora in una simile
impresa.
Le formazioni scese in campo per quello storico incontro diretto
dall'arbitro Bellucci, terminato 2-1 per la Fortitudo grazie ai gol di
Puerari, De Micheli e Manduso, erano così composta:
FORTITUDO PRO ROMA: Vittori, Pirandello (De Micheli nel secondo tempo),
Corbjons, Ghisi, Ferraris IV, Scocco, Magretti (Scardola nel secondo
tempo), Puerari, Stoppoloni, Bergamino, Olivieri. Allenatore: King
ANDREA DORIA: Bacigalupo, Stewberg, Ravasio, Cornazzani, Cusano,
Fontana, Fava, Paggi, Bottaro, Manduso, Rivola.
Dopo la pubblicazione della Carta di Viareggio, che riorganizzava il
mondo del calcio a livello nazionale, venne ammessa al Girone B della
Divisione Nazionale.
I risultatati di quell'annata, purtroppo, furono pessimi: la Fortitudo
Pro Roma arrivò ultima nel girone B, totalizzando solo 5 punti in
diciotto partite con l'unica impresa di vincere 4-2 in casa del
Torino futuro Campione d'Italia (titolo poi revocato per il Caso
Allemandi).
L'ultima partita della Fortitudo Pro Roma fu disputata il 3 luglio 1927
a Cremona contro la Cremonese in una partita valida per la Coppa CONI.
|
L'Impero del 9 giugno 1926
|
Il simbolo della Società Fascista
Fortitudo Pro Roma con la lupa capitolina
|
4 settembre 1926: la Fortitudo Pro Roma
scende in campo allo Stadio
Nazionale del PNF per la prima notturna mai giocata nella Capitale. Si
riconoscono Attilio Ferraris e il presidente Italo Foschi (ultimo a
destra)
|
Attilio Ferraris (sulla destra) capitano
della Fortitudo Pro Roma nella stagione 1926-1927
|
Il Tevere del 1 settembre 1926 annuncia
l'incontro in notturna tra la Fortitudo e l'Andrea Doria
|
Il Tevere del 6 settembre 1926
|
Le
squadre della Fortitudo Pro Roma e della Podistica Lazio prima
dell'amichevole del 1 novembre 1926 allo Stadio Nazionale del PNF. La
partita terminerà 1-0 per la Fortitudo con un gol di Sbrana
|
L'Impero del 4 gennaio 1927
|