È il 18 Settembre 1895.
Al Velodromo Salario di Via Isonzo, conosciuto anche come Velodromo
Roma, sono in corso gli avvenimenti sportivi di ginnastica promossi in
occasione del venticinquesimo anniversario della Breccia di Porta Pia.
Sugli spalti gremiti (si parla di circa 20.000 persone) sono presenti
anche Re Umberto I e la Regina Margherita.
Dall'organo
ufficiale della Federazione di Ginnastica, sotto il titolo "S.M. la
Regina Margherita a Villa Pamphilj", si legge:
"[...] Sua Maestà evidentemente
compiaciuta dall'esito della festa si degna elogiare il principe Dora e
gli organizzatori che hanno l'onore di esserLe presentati. Le gare
disputate sono quelle di calcio, di palla vibrata, di corse podistiche
[...]"
Nello specifico la partita di calcio disputata, la prima di cui si ha
testimonianza giocata a Roma, è quella tra la Società di Scherma e
Ginnastica Udinese e la Società Ginnastica Rovigo.
È un calcio primordiale ma con regole ben distinte dal calcio ginnastico(una
sorta di misto tra calcio e rugby) dato che gli atleti delle due
squadre di Udine e Rovigo già da un paio d'anni si allenavano con le
regole della Football Association inglese, tanto che questa partita
viene ben accolto dai ventimila del Velodromo romano, all'opposto di
quanto avvenne quattro anni prima a Bologna dove, appunto, venne
disputata una partita di calcio ginnastico.
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La Stampa del 19 settembre 1895
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La Stampa del 19 settembre 1895 -
Dettaglio
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Il Velodromo Salario
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Una illustrazione del Veledromo Salario
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Nel Novembre di quello stesso anno, la
Società Ginnastica Roma fondata il 5 Giugno 1890 da Menotti Garibaldi,
figlio di quel Giuseppe che tanto si diede da fare per l'unità
d'Italia, presieduta in quel periodo da Ernesto Nathan comincia le
esercitazioni nella disciplina del calcio
ginnastico.
In poco tempo, si vennero a formare altre due realtà sportive che
iniziarono a praticare questa nuova disciplina: lo Sporting Club Roma e
il Football Club di Roma, fondato nell'aprile 1896 da Romano Guerra e
alcuni studenti del
Regio Liceo Ginnasio Visconti.
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Lo stemma della Società Ginnastica Roma
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Il Popolo Romano del 2 febbraio 1897
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Il 26 Marzo
1898 a Torino viene costituita la F.I.F., Federazione Italiana del
Football (che diventerà FIGC nel 1909).
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La Stampa del 30 marzo 1898
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La Stampa del 30 marzo 1898 - Dettaglio
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Il
21 maggio 1899 la Società Ginnastica Roma, lo Sporting Club Roma e il
Football Club Roma, in occasione di un ritrovo sportivo a Villa
Pamphili a cui era presente anche la Regina Margherita, diedero il via
al "Campionato di Calcio del Lazio".
Fu la Società Ginnastica Roma ad aggiudicarsi quel Campionato, con la
seguente formazione:
Cesare Tifi, Mario Fabris, Fortunato Celli, Enrico Brignoli, Mario de
Fiori, Vibo Bruti, Attilio Serafini, Raoul Dal Mulin, Guido Ottier,
Enrico Cremonese, Gregorio Pocobelli.
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Fanfulla del 23 maggio 1899
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Fanfulla del 23 maggio 1899 - Dettaglio
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Diploma di Campione del Lazio vinto dalla
Società Ginnastica Roma, dove vengono riportati anche i nomi dei
giocatori
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Tra
la fine del 1899 e il 1900, si costituiscono nella Capitale altre
società che si dedicheranno, chi prima chi dopo, anche alla pratica del
calcio.
Vengono a formarsi, così, la Società Ginnastica Forza e Coraggio,
l'Associazione Gioventù Cristiana, l'Audace Club Podistico, il Veloce
Club Podistico, la Società Podistica Lazio.
Curiosa la motivazione che porta Bigiarelli, il fondatore della
Podistica Lazio, a chiamare la sua società così: Bigiarelli sostenne di
non aver potuto dare alla propria Società il titolo di Società
Podistica Roma poiché già esisteva una Società Ginnastica Roma, ed
avrebbe perciò cercato un nome che "andasse oltre i confini di Roma pur
comprendendola".
Si arriva a gennaio 1901 quando alcuni residenti britannici della
Capitale insieme ad esponenti della nobiltà capitolina fondano il Roman
Cricket and Football Club, che poi diventerà Foot Ball Club di Roma,
rimanendo però più popolare con il nome di "Roman".
Nel novembre 1903, a seguito di un dissidio interno alla società, dalla
Podistica Lazio si distaccano dei soci che vanno così a formare il Club
Sportivo Virtus.
Diventa evidente che in quel periodo Roma, a livello calcistico seppur
primordiale, assomigliava alla Londra attuale, dove sostanzialmente
ogni quartiere aveva la "sua" squadra.
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Il
calcio romano ferve di attività ma non tale da essere preso in
considerazione dalla F.I.F., che guarda esclusivamente alle squadre del
Nord, decisamente molto avanti nella pratica del gioco e
nell'organizzazione delle gare.
Soltanto nel 1907 viene posata la pietra miliare della storia del
calcio romano a livello competitivo su iniziativa del Club Sportivo
Virtus con l'organizzazione del "Campionato di Roma di Football", al
quale possono prendere parte tutte le squadre romane dell'epoca.
A questo campionato presero parte il Club Sportivo Virtus, il Foot Ball
Club di Roma e la Società Podistica Lazio per quanto riguardava la
Prima Categoria, e la seconda squadra del Club Sportivo Virtus, la
seconda squadra del Foot Ball Club di Roma, la seconda squadra della
Società Podistica Lazio, la Società Sportiva Juventus Roma (fondata nel
1905) e l'Atalanta Roma (anch'essa fondata nel 1905) per quanto riguardava la Seconda Categoria.
Per la cronaca, la Prima Categoria venne vinta dalla Società Podistica
Lazio e la Seconda Categoria dalla Società Sportiva Juventus Roma.
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La Stampa del 27 febbraio 1907
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La Stampa del 27 febbraio 1907 -
Dettaglio
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Continuano
a nascere e chiudere società sportive e sezioni calcistiche a Roma, ma
bisognerà comunque attendere il 1910 affinché quattro squadre romane
possano essere iscritte alla FIF (che nel frattempo ha cambiato nome in
FIGC) e prendere parte ad una competizione, seppure regionale,
riconosciuta a livello nazionale.
Le quattro squadre in questione sono la Società Podistica Lazio (sede
in Villa Umberto I), la Società Sportiva Juventus Roma (sede in Via
Buonarroti 1), la Società Ginnastica Fortitudo (fondata nel 1906 e che
ha sede in Piazza Pia 91) e la Foot Ball Club di Roma (che trasferisce
la propria sede in Via Nazionale 149, dove risiede il signor Piero
Felice Crostarosa).
Il torneo verrà vinto facilmente dalla Società Podistica Lazio.
Ad ogni modo la FIGC continua a non considerare troppo il calcio del
Centro-Sud, osteggiandolo in ogni modo a favore delle ormai affermate
squadre del Nord Italia, anche in considerazione dei regolamenti non
sempre seguiti alla lettera dalle squadre romane soprattutto per quanto
riguarda i campi da gioco, con colpevole complicità e privilegio
politico concesso allo stesso Foot Ball Club di Roma proprio per lo
stallo impiantistico.
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Il
primissimo tentativo di formare una sola squadra che desse lustro al
calcio romano e che potessero competere contro le squadre del Nord,
avvenne il 9 giugno 1912 quando, dopo una lunga serie di trattative, a
Roma scese l'Andrea Doria per disputare una partita contro una
Rappresentativa Romana.
L'unico terreno di gioco veramente degno di tale nome era quello del Foot Ball Club di Roma, il "Due Pini".
Per formare la Rappresentativa Romana vennero chiamati i giocatori
delle diverse squadre romane, ma sorprendentemente la Società Podistica
Lazio non volle prestare nessuno dei suoi giocatori, ritenendosi
largamente superiore alle altre compagini romane e, anzi, addirittura
prestando un proprio calciatore (Giuseppe Fioranti) all'Andrea Doria.
La partita terminerà 3-1.
Non sappiamo chi abbia segnato le reti, ma conosciamo le formazioni
scesi in campo arbitrati da Alberto Masprone, giocatore e atleta
dell'Hellas Verona:
RAPPRESENTATIVA ROMANA: Pasquale Lissone (Alba), Caroncino (Esperia
Audace), Raul Tomassini (Juventus Roma), Ugo Monarchi (Juventus Roma),
Attilio Buratti (Juventus Roma), Charles Bowden (Foot Ball Club di
Roma), Eugenio Cerchia (Esperia Audace), Umberto Grassi (Foot Ball Club di
Roma), Giovanni Tommasina (Fortitudo), Arturo Meille (Foot Ball Club di Roma),
Di Luzzi (Alba)
ANDREA DORIA: Vagge, Olivari, Baglietto, Ansaldo, Fioranti, Beretta, Albera, Garazzino, Corsi, Santamaria, Giordano
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Il Calcio Illustrato del 21 febbraio 1934
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Ormai il
calcio è parte integrante della città e della regione laziale.
Alla fine anche la FIGC è costretta a cedere e ad aprire nella stagione
1912-1913 (la prima a cavallo di due anni solari) l'iscrizione al
campionato principale, la Prima Categoria, le squadre del Centro Sud e
del Lazio.
È un campionato suddiviso in regioni geografiche, dove il Nord Italia
la fa ancora da padrone e richiede rigide regole per potersi iscrivere,
soprattutto per quanto riguarda l'obbligo di avere un campo di gioco di
proprietà, e a Roma purtroppo c'è penuria di terreni.
È la Fortitudo a pagarne le spese non potendosi così iscrivere, a
differenze della Società Podistica Lazio, il Foot Ball Club di Roma, il
Football Club Esperia-Audace, la Società Sportiva Juventus Roma, la
Società Sportiva Alba, la Società Sportiva Pro Roma e la Tebro Roma,
quest'ultima esclusa a seguito di spareggi.
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Di
lì a poco arriverà la Grande Guerra e lo stop ai tornei nazionali (ma
non quelli regionali) e subito dopo una lenta e difficile ripartenza,
non solo in ambito sportivo.
Arriva poi la stagione 1921-1922, con il cosiddetto "Scisma del Calcio
Italiano", con la FIGC che vede allontanarsi le squadre più blasonate
per formare la Confederazione Calcistica Italiana (CCI), scisma
ricomposto l'anno seguente con il "Compromesso Colombo".
Le squadre romane, soprattutto la Podistica Lazio, la Fortitudo, l'Alba
e il Foot Ball Club di Roma continuano a vivacchiare nel Campionato
Nazionale senza però mai riuscire ad emergere come avrebbe voluto il
calcio romano: una situazione che non piace al nuovo regime fascista
soprattutto nella seconda metà degli anni Venti.
Da qui l'idea di creare un grande club romano capace di riunire tutte
le forze calcistiche cittadine e imporre le grandezza di Roma anche sul
piano calcistico.
Sarà Italo Foschi ad iniziare (e poi completare) l'opera di dotare Roma
di una grande squadra.
Sarà il gerarca fascista Italo Foschi ad iniziare, e successivamente
completare, l'opera di dotare Roma di una grande squadra di calcio.
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