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JAMES JOSEPH PALLOTTA
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Boston (USA), 13 - 03 - 1958
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STAGIONE
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PIAZZAMENTO
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2012 - 2013
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6
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2013 - 2014
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2
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2014 - 2015
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2
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2015 - 2016
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3
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2016 - 2017
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2
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2017 - 2018
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3
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2018 - 2019
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6
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2019 - 2020
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5
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BIOGRAFIA
È il ventitreesimo presidente della storia della Roma.
Dopo che la cordata americana capitanata dal precedente Presidente
giallorosso,
Thomas DiBenedetto, rileva il pacchetto di maggioranza della società
nel 2011,
Pallotta viene nominato presidente il 27 Agosto 2012.
Il suo obiettivo principale è quello di costruire il nuovo stadio della
Roma, perché solo attraverso quello si può ambire a diventare la
"Regina d'Europa", come ripete quasi ossessivamente nel suo primo
periodo da presidente.
Purtroppo per lui, le lungaggini burocratiche italiane e soprattutto
romane, che nel frattempo vedono cadere il sindaco Marino che approva
il progetto a favore del nuovo corso politico del Movimento 5 Stelle
che inizialmente osteggia il progetto, ma poi lo approva modificandolo
non poco, ne rallentano la fattibilità.
Fatto sta che dello stadio, a quasi 10 anni dalla prima
approvazione, non si vede traccia e Pallotta comincia a spazientirsi.
Nel frattempo il rapporto con i tifosi non decolla mai, anzi, le sue
ripetute dure uscite contro la frangia più estrema del tifo
giallorosso, la modifica dello stemma societario e il non presentarsi
praticamente mai a Roma lo rendono sempre più mal visto dalla Curva Sud
che in più di un'occasione non manca di mandargli messaggi canori e
striscioni non proprio edificanti.
Eppure sotto la sua presidenza, la Roma soprattutto in campionato va
alla grande, anche se non riesce mai ad alzare un trofeo: solo una
grandissima Juventus le nega lo scudetto nonostante il record di punti.
E poi una presenza quasi costante nella Champions League: memorabile la
conquista della semifinale ai danni del Barcellona all'Olimpico dopo
che l'andata si era conclusa 4-1 per i Blaugrana. E nella semifinale
solo alcune sviste arbitrali contro il Liverpool negano la seconda
finale della competizione della storia giallorossa.
Il più grande neo della sua presidenza, comunque, resta la sconfitta in
finale di Coppa Italia contro la Lazio il 26 maggio 2013: un'onta che
non verrà mai cancellata sul suo nome.