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MAURIZIO TURONE
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Maurizio Turone 1981/1982

79/80
80/81
81/82
Maurizio Turone 1979/1980 Maurizio Turone 1980/1981 Maurizio Turone 1981/1982
Varazze (SV), 27 - 10 - 1948
Esordio in serie A: 24 Settembre 1972, Milan-Palermo 4-0

Vincitore della Coppa Italia 1973 - 1977 - 1980 - 1981

Vincitore della Coppa delle Coppe 1973

STAGIONE
SQUADRA
SERIE
PRESENZE
GOL
1968-1969
GENOA
B
25
-
1969-1970
GENOA
B
22
-
1970-1971
GENOA
C
35
6
1971-1972
GENOA
B
18
3
1972-1973
MILAN
A
15
-
1973-1974
MILAN
A
19
-
1974-1975
MILAN
A
29
-
1975-1976
MILAN
A
27
-
1976-1977
MILAN
A
22
-
1977-1978
MILAN
A
24
2
1978-1979
CATANZARO
A
17
-
1979-1980
ROMA
A
26
1
1980-1981
ROMA
A
25
-
1981-1982
ROMA
A
23
1
1982-1983
Ottobre 1982
ROMA
BOLOGNA
A
-
-
B
20
-



STAGIONE
DATA
COMPETIZIONE
PARTITA
GOL
1979-1980
01 Agosto 1979
Amichevole
Brunico - Roma 0-11
0-6
27 Aprile 1980
Campionato
28 Giornata
Inter - Roma 2-2 1-2
1981-1982
02 Agosto 1981
Amichevole
Brunico - Roma 1-5
1-2
14 Febbraio 1982
Campionato
19 Giornata
Roma - Torino 3-0 2-0



BIOGRAFIA

Il suo nome è indissolubilmente legato alla famosa rete annullata dall'arbitro Bergamo alla mezzora di Juventus-Roma del maggio 1981, quando arrivato dalle retrovie, riuscì a spedire il pallone alle spalle di Dino Zoff nel tripudio delle migliaia e migliaia di tifosi giallorossi convenuti al Comunale per sostenere l'assalto dei capitolini al primato bianconero.
Eppure, Turone ha giocato per ben dieci anni ad alti livelli in massima serie, prima con la maglia del Milan, poi col Catanzaro e infine a Roma.
La sua carriera inizia infatti nel 1969, a Genova, quando si fa notare in una squadra che pure sta inesorabilmente scendendo per la prima volta nella sua storia in terza serie. Rimane per tre anni sotto la Lanterna, per poi essere chiamato da Nereo Rocco al Milan, ove riesce ad emergere dopo una dura gavetta.
Gioca soprattutto al centro della difesa, ove dimostra di essere estremamente arcigno. Forte nell'anticipo, duro, ottimo nel gioco di testa, sa anche uscire con discreta eleganza dalla sua area con la palla al piede per impostare la manovra. In rossonero vince anche una Coppa delle Coppe e due Coppe Italia, partecipando alla famosa disfatta di Verona del 1974 che costa uno scudetto che sembrava ormai certo.
Nell'estate del 1978, il Milan decide di puntare su un certo Franco Baresi e, anche in considerazione dell'età che avanza, lo lascia al Catanzaro.
Sembra la fine della sua carriera di alto livello, invece, a sorpresa, alla fine della stagione arriva la Roma a richiederlo.
Il suo acquisto è stato espressamente richiesto da Nils Liedholm, il quale ne conosce le capacità e vuole puntare su di lui per il gioco a zona che sta costruendo nella capitale. Nell'estate del 1980, aggiunge un altra Coppa Italia alla sua personale bacheca, ma il meglio deve ancora arrivare.
Nella stagione successiva, infatti, la Roma letteralmente trasformata dalla cura del Barone si ritrova in testa alla classifica per lunghi tratti e viene superata solo a poche domeniche dal termine dalla Juventus. Alla terzultima giornata, però, è in programma il rendez vous tra le due formazioni a Torino.
La partita diventa subito una corrida, con Furino che si fa cacciare fuori all'inizio della ripresa per un fallaccio su Falcao. A quel punto la Roma si riversa in avanti e sembra sul punto di straripare. Alla mezzora, su un cross che arriva dalla trequarti, proprio lui riesce finalmente a buttarla alle spalle di Zoff, ma il suo tripudio, e quello delle migliaia di tifosi romanisti arrivati nel capoluogo sabaudo con ogni mezzo, viene strozzato dal fischio di Bergamo, che annulla la rete.
Consegnando al contempo il suo nome alla leggenda del calcio italiano, per un episodio che ancora oggi tutti ricordano...