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JONAS MAGNUS THERN
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94/95
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95/96
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Falkoping (Svezia), 20 - 03 - 1967
Esordio in serie A: 06 Settembre 1992, Napoli-Brescia 0-0
Nazionale Svedese: 75 presenze e 6 reti
Campione di Svezia 1986 - 1988
Campione di Portogallo 1991
Vincitore della coppa di Svezia 1986 - 1989
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STAGIONE
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SQUADRA
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SERIE
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PRESENZE
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GOL
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1985
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MALMOE (SVE)
|
A
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1
|
-
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1986
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MALMOE (SVE)
|
A
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12
|
2
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1987
|
MALMOE (SVE)
|
A
|
20
|
3
|
1988
|
MALMOE (SVE)
|
A
|
22
|
4
|
1989
|
MALMOE (SVE)
|
A
|
13
|
1
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1989-1990
|
BENFICA (POR)
|
A
|
21
|
2
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1990-1991
|
BENFICA (POR)
|
A
|
24
|
2
|
1991-1992
|
BENFICA (POR)
|
A
|
27
|
2
|
1992-1993
|
NAPOLI
|
A
|
27
|
-
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1993-1994
|
NAPOLI
|
A
|
21
|
1
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1994-1995
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ROMA
|
A
|
12
|
-
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1995-1996
|
ROMA
|
A
|
22
|
1
|
1996-1997
|
ROMA
|
A
|
25
|
2
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BIOGRAFIA
Comincia a giocare col Malmö, mettendosi
subito in evidenza come ottimo centrocampista.
Forte fisicamente, dotato di ottime doti di corsa e buona visione di
gioco, è il classico regista di scuola nordica, capace di rintuzzare il
gioco avversario e di far ripartire il proprio con grande efficacia.
Dopo una parentesi in Svizzera, torna al Malmö, in attesa della
chiamata di qualche grosso club europeo. Che arriva nell'estate del
1990, ad opera del Benfica.
Si ambienta benissimo nel calcio portoghese e diventa una colonna dei
lusitani, oltre che della propria nazionale.
Dopo tre stagioni a Lisbona, è il Napoli a bussare alla porta del club
portoghese e il centrocampista svedese è ben lieto di trasferirsi in
Italia, allungando la lista dei nordici che ormai da decenni scelgono
di esibirsi sui nostri campi.
Anche coi partenopei conferma le sue doti di centrocampista solido,
magari non estroso, ma sempre in grado di guidare in maniera ottimale
la squadra.
E proprio confidando nelle sue doti di regista, nel 1994 Sensi lo
acquista per consegnare a Mazzone l'uomo in grado di assicurare
copertura ad una squadra che con Balbo e Fonseca promette scintille nel
gioco d'attacco, ma che proprio per poterlo fare necessita della giusta
protezione nella zona nevralgica del campo.
Il problema è che quella Roma oltre al duo di attacco, ha anche Aldair
e gli stranieri che possono essere mandati in campo la domenica sono
soltanto tre.
A rimetterci è proprio lo svedese, che vede limitato il suo impiego,
riuscendo a raggranellare in quel primo anno solo dodici presenze.
Va meglio nella seconda annata, quando le presenze diventano ventidue e
l'impiego più continuativo lo aiuta a raggiungere livelli di rendimento
più consoni al suo valore.
La grande crisi, arriva la terzo anno, quando Carlitos Bianchi fallisce
del tutto alle prese con un calcio difficile come il nostro, provocando
una anarchia tattica che travolge tutti.
Alla fine dell'anno, Sensi chiama Zeman e attua un repulisti generale
che riguarda anche Thern e sancisce la fine della sua esperienza romana.