Cresce nelle giovanili della Roma, mettendosi in mostra come centrocampista capace di unire sostanza e qualità. Bravo nel palleggio, dispone di grandi doti podistiche che riesce a sfruttare al meglio unendovi proprietà di palleggio e doti di agonismo non indifferenti.
Nel 1990, la società giallorossa lo manda a Caserta, al fine di fargli fare esperienza.
Dopo un biennio in Campania, scende in Calabria, a Cosenza, per poi approdare ad Udine, ove da' luogo ad un ottimo torneo di serie A che convince Mazzone a riportarlo nella capitale.
Nel torneo 1994-95 parte a tutto gas e diventa un punto di forza della squadra allenata dal Sor Magara, ma proprio quando è in procinto di indossare la maglia azzurra si procura una brutta frattura.
L'appuntamento con la maglia azzurra è solo rimandato e avviene nel giugno del 1995, dopo il suo ritorno all'attività.
Proprio quando la sua carriera sembra aver preso il volo, arriva però la crisi.
Il suo rendimento comincia a scemare sensibilmente e nell'estate del 1997, la Roma lo cede.