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FOSCO RISORTI
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Ponte a Cappiano (FI), 09 - 09 - 1921 / Roma, ?? -
11 - 1995
Esordio in serie A: 29 Marzo 1942, Roma-Atalanta 2-0
Campione d'Italia 1942
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STAGIONE
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SQUADRA
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SERIE
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PRESENZE
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GOL
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1937-1938
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FUCECCHIO
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C
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?
|
?
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1938-1939
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SAVOIA
|
C
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20
|
?
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1939-1940
|
SAVOIA
|
C
|
28
|
?
|
1940-1941
|
SAVOIA
|
C
|
21
|
?
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1941-1942
|
ROMA
|
A
|
1
|
-
|
1942-1943
|
ROMA
|
A
|
1
|
-3
|
1943-1944
|
MONTECATINI
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Alta Italia
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?
|
-?
|
1944-1945
|
MONTECATINI
|
?
|
?
|
-?
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1945-1946
|
ROMA
|
A
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28
|
-34
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1946-1947
|
ROMA
|
A
|
32
|
-44
|
1947-1948
|
ROMA
|
A
|
39
|
-67
|
1948-1949
|
ROMA
|
A
|
29
|
-49
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1949-1950
|
ROMA
|
A
|
26
|
-42
|
1950-1951
|
ROMA
|
A
|
15
|
-9
|
1951-1952
|
ROMA
|
B
|
10
|
-11
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BIOGRAFIA
Portiere molto spettacolare, dopo essersi formato nel Fucecchio, si
trasferisce
in Campania, al Savoia, ove ha la possibilità di giocare con
continuità mettendosi in mostra come portiere molto promettente.
Buoni mezzi fisici, ottimo tra i pali e in uscita, il suo problema
principale
sta nella discontinuità, figlia probabilmente di difetti di
concentrazione che a volte gli costano goal incredibili. Come quello
che nel
1938-39 costa la promozione al Savoia: nel corso della partita decisiva
contro
la Mater di Bernardini, infatti, il portiere toscano si fa
incredibilmente
beffare da un tiro di alleggerimento scagliato da Longobardi da
distanza
siderale, complice anche un sasso che altera la traiettoria della palla.
Risorti si riprende presto da quell'incidente di percorso e nel 1941-42
viene
acquistato dalla Roma, appena in tempo per partecipare alla vittoria
dello
scudetto. La sua giovane età sconsiglia però la dirigenza
dall'affidargli subito la porta che era stata di Masetti, ma la sua ora
è soltanto rimandata.
Durante il periodo di guerra, in cui i campionati nazionali sono
sospesi e vengono organizzati dei tornei per tenere in attività i
giocatori e provare a far distrarre la popolazione dalle avversità del
conflitto, va in prestito al Montecatini.
Alla ripresa dei campionati, la maglia di titolare gli viene affidata
in pianta
stabile e Risorti dimostra di essere portiere sicuro e affidabile,
anche se un
poco lunatico. Rimane alla Roma sino alla fine della carriera, vivendo
la
clamorosa caduta in serie B e diventa un beniamino della tifoseria in
un
periodo in cui la società vive enormi problemi di carattere
finanziario,
dimostrando grande serietà e attaccamento alla maglia.