Ha un avvio di carriera folgorante.
Si rivela giovanissimo nella Lucchese e nel torneo 1936-37, appena ventenne, riesce a mettere a segno 13 reti in sole 24 partite, bottino che anche a quei tempi, con le ferree difese italiche, è niente male e che attira su di lui molte attenzioni.
È la Roma ad assicurarselo e il suo esordio in giallorosso è strepitoso: all'esordio contro la Fiorentina, segna subito tre reti, dimostrando che il forte investimento fatto dalla dirigenza romanista non è stato un azzardo.
In due anni di Roma, tiene una media di oltre mezza rete a partita, ma non è sufficiente, incredibilmente, per la conferma.
Nell'estate del 1939, Roma e Torino, che hanno bisogni opposti, ma coincidenti, architettano lo scambio tra Michelini e Brunella. Il Torino, che necessita disperatamente di un forte attaccante, pensa di aver fatto un affare rifilando alla Roma un difensore come Brunella che aveva avuto problemi ad un ginocchio e che è ormai dato per finito ad alti livelli.
Purtroppo per i granata, e fortunatamente per i giallorossi, avviene proprio il contrario: Brunella torna a giocare ai suoi consueti, altissimi, livelli, Michelini entra invece nella fase discendente della carriera.