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MARIO MARCHEGIANI
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Mario Marchegiani Frosinone, 27 - 11 - 1917 / ?
Esordio in serie A: 28 Aprile 1935, Bologna-Roma 1-1

STAGIONE
SQUADRA
SERIE
PRESENZE
GOL
1933-1934
BELLATOR FRUSINO
2° Div.
?
?
1934-1935
ROMA
A
1
-
1935-1936
ROMA
A
-
-
1936-1937
ROMA
A
2
-



STAGIONE
DATA
COMPETIZIONE
PARTITA
GOL
1934-1935
27 Settembre 1934
Amichevole
Bellator Frusino - Roma 0-7
0-7
01 Novembre 1934
Amichevole
Roma - Bellator Frusino 8-1
4-1
11 Novembre 1934
Amichevole
Roma - Modena 4-1
3-1
4-1
19 Marzo 1935
Amichevole
Roma - Messina 6-3
1-1
4-1
11 Aprile 1935
Amichevole
Roma - Verona 2-0
1-0
1935-1936
08 Settembre 1935
Amichevole
Livorno - Roma 2-3
0-2
01 Gennaio 1936
Amichevole
Roma - Salernitana 5-1
1-0
31 Maggio 1936
Amichevole
Roma - Spezia 4-1
3-1
1936-1937
08 Dicembre 1936
Amichevole
Roma - Dopolavoro Ginevra 3-0
2-0
3-0
11 Aprile 1936
Amichevole
Cagliari - Roma 2-3
1-1



BIOGRAFIA

Fa il suo esordio giovanissimo, a soli diciassette anni, in una trasferta che la Roma impatta sul sempre difficile campo di Bologna.
Sembra il viatico ad una straordinaria carriera, vaticinata del resto dai mezzi di stampa, invece da quel momento torna nelle giovanili, di cui è un punto di forza.
È la tipica ala degli anni '30, tutta scatti e finte e proprio nelle giovanili romaniste si mette ripetutamente in grande evidenza, tanto da spingere il settore tecnico ad aggregarlo ai grandi. Il suo moto continuo e la bravura con cui usa concludere l'azione, colpiscono a prima vista gli attenti osservatori del calcio giovanile e ne fanno un possibile asso del futuro, di quelli cercati dal Littoriale in tutta una serie di articoli sul calcio romano.
Purtroppo per lui, è quella una Roma piena di campioni nei ruoli di attacco e, soprattutto, dalle grandi ambizioni e per un giovane come lui, che ha ancora bisogno di crescere sia dal punto di vista tecnico che caratteriale, è molto difficile farsi largo. Le possibilità di impiego, si riducono perciò ben presto al lumicino.
Nella stagione successiva all'esordio, non riesce mai ad avere la soddisfazione di una chiamata da parte del tecnico Barbesino, mentre nel 1936-37, quando la fuga degli argentini Guaita e Scopelli ha aperto una voragine nel reparto offensivo, riesce a giocare due volte.