Core De Roma: così è noto al grande pubblico
romanista, ancora oggi, Giacomino Losi.
Arriva a Roma da Cremona, ove si è messo in mostra come uno dei
migliori difensori della terza serie, nonostante la giovanissima età.
Terzino roccioso, basso di statura, ma dotato di straordinaria
reattività, ha una grande particolarità, l'intelligenza nel prevedere
gli sviluppi della manovra avversaria, che gli permette di farsi
trovare sempre al posto giusto e nel momento giusto. Nella prima
annata, scende in campo solo otto volte, ma già nel 1955-56 conquista
quel posto da titolare che non lascerà più.
Quello che colpisce maggiormente i tifosi, è lo straordinario
attaccamento alla maglia, quella voglia di buttare il cuore oltre
l'ostacolo che richiama alla mente la tradizione testaccina. In una
partita contro la Sampdoria, si infortuna e deve spostarsi all'ala, con
la squadra sotto di un goal. La Roma pareggia, ma lui non è ancora pago
e su un corner va a saltare di testa in area, segnando la rete della
vittoria. Da quel giorno diventa un mito.
Anche la Nazionale si accorge di lui e riesce ad indossare la maglia
azzurra undici volte, in una epoca in cui una partita internazionale è
una cosa seria.
Il suo addio, arriva con Herrera, che pure ha sempre sognato di
allenarlo: purtroppo, ormai l'età avanza imperiosamente e reclama i
suoi diritti, costringendolo ad abbandonare il calcio giocato. Ma non
la sua Roma, di cui è ancora oggi tifoso sfegatato.
Nel 2012 è stato inserito negli undici giocatori che hanno composto la
HALL OF FAME della Roma.
Qui il
video a lui dedicato