logosito
GIACOMO LOSI
logosito



Giacomo Losi 1968/1969

54/55
55/56
56/57
57/58
Giacomo Losi 1954/1955 Giacomo Losi 1955/1956 Giacomo Losi 1956/1957 Giacomo Losi 1957/1958
58/59
59/60
60/61
61/62
Giacomo Losi 1958/1959 Giacomo Losi 1959/1960 Giacomo Losi 1960/1961 Giacomo Losi 1961/1962
62/63
63/64
64/65
65/66
Giacomo Losi 1962/1963 Giacomo Losi 1963/1964 Giacomo Losi 1964/1965 Giacomo Losi 1965/1966
66/67
67/68
Giacomo Losi 1966/1967 Giacomo Losi 1967/1968
Soncino (CR), 10 - 09 - 1935 / Roma, 04 - 02 - 2024
Esordio in serie A: 20 Marzo 1955, Roma-Inter 3-0
Nazionale Italiana: 11 presenze

Vincitore della Coppa Italia 1964 - 1969

Vincitore della Coppa delle Fiere 1961

STAGIONE
SQUADRA
SERIE
PRESENZE
GOL
1952-1953
CREMONESE
C
29
1
1953-1954
CREMONESE
C
39
1
1954-1955
ROMA
A
8
-
1955-1956
ROMA
A
30
-
1956-1957
ROMA
A
30
-
1957-1958
ROMA
A
9
-
1958-1959
ROMA
A
18
-
1959-1960
ROMA
A
34
-
1960-1961
ROMA
A
32
1
1961-1962
ROMA
A
34
-
1962-1963
ROMA
A
33
-
1963-1964
ROMA
A
29
-
1964-1965
ROMA
A
34
-
1965-1966
ROMA
A
30
-
1966-1967
ROMA
A
30
1
1967-1968
ROMA
A
27
-
1968-1969
ROMA
A
8
-



STAGIONE
DATA
COMPETIZIONE
PARTITA
GOL
1960-1961
08 Gennaio 1961
Campionato
14 Giornata
Roma - Sampdoria 3-2 3-2
1966-1967
18 Dicembre 1966
Campionato
12 Giornata
Foggia - Roma 2-2
2-2



BIOGRAFIA

Core De Roma: così è noto al grande pubblico romanista, ancora oggi, Giacomino Losi.
Arriva a Roma da Cremona, ove si è messo in mostra come uno dei migliori difensori della terza serie, nonostante la giovanissima età. Terzino roccioso, basso di statura, ma dotato di straordinaria reattività, ha una grande particolarità, l'intelligenza nel prevedere gli sviluppi della manovra avversaria, che gli permette di farsi trovare sempre al posto giusto e nel momento giusto. Nella prima annata, scende in campo solo otto volte, ma già nel 1955-56 conquista quel posto da titolare che non lascerà più.
Quello che colpisce maggiormente i tifosi, è lo straordinario attaccamento alla maglia, quella voglia di buttare il cuore oltre l'ostacolo che richiama alla mente la tradizione testaccina. In una partita contro la Sampdoria, si infortuna e deve spostarsi all'ala, con la squadra sotto di un goal. La Roma pareggia, ma lui non è ancora pago e su un corner va a saltare di testa in area, segnando la rete della vittoria. Da quel giorno diventa un mito.
Anche la Nazionale si accorge di lui e riesce ad indossare la maglia azzurra undici volte, in una epoca in cui una partita internazionale è una cosa seria.
Il suo addio, arriva con Herrera, che pure ha sempre sognato di allenarlo: purtroppo, ormai l'età avanza imperiosamente e reclama i suoi diritti, costringendolo ad abbandonare il calcio giocato. Ma non la sua Roma, di cui è ancora oggi tifoso sfegatato.

Nel 2012 è stato inserito negli undici giocatori che hanno composto la HALL OF FAME della Roma.
Qui il video a lui dedicato