Considerato uno dei migliori giocatori del vivaio roncadese, cresce calcisticamente nel Treviso.
Alla ripresa dei campionati, dopo le ostilità della seconda guerra mondiale, il Vicenza lo porta in Serie A dove esordisce nella vittoria esterna contro il Milan.
Le buone prestazioni nei due campionati con il Vicenza gli valgono la chiamata alla Triestina (con la quale segna il suo unico gol in Serie A) e successivamente al Milan, con cui sfiora lo scudetto nel 1952.
Dopo quell'esperienza è la Roma a portarlo tra le sue file: la squadra giallorossa è reduce dalla promozione in Serie A dopo la vincente cavalcata della serie cadetta e vuole costruire una squadra di tutto rispetto.
Grosso ripaga la fiducia con due buone stagioni prima che l'età cominci a bussare alla sua porta.