La Roma lo scopre a Como, ove ha disputato una manciata di partite in serie B.
Giovanissimo, fa il suo esordio contro il Messina in una partita persa per 2-1, mostrando però doti non banali. In particolare, ha una spiccata propensione alla rete di rapina, frutto della caparbietà che ne caratterizza il gioco che, insieme al capello scuro, gli procurano il curioso soprannome di "Corvo".
Discrete doti tecniche e buona capacità podistica, si uniscono all'intensità di gioco e proprio facendo leva su queste qualità, Francesconi riesce a diventare titolare nella Roma della metà degli anni sessanta.
Dopo tre stagioni all'ombra del Colosseo, la dirigenza decide di cederlo alla Sampdoria.