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CESARE FRANCALANCIA
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Roma, 25 - 12 - 1916 / ?
Esordio in serie A: 29 Novembre 1936, Roma-Genoa 0-0
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STAGIONE
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SQUADRA
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SERIE
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PRESENZE
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GOL
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1936-1937
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ROMA
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A
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2
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-1
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1937-1938
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ROMA
|
A
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-
|
-
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1938-1939
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MATER
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C
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20
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-?
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1939-1940
|
SORA
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C
|
?
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-?
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1940-1941
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MATER
|
C
|
?
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-?
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1941-1942
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VV.FF. ROMA
|
C
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21
|
-?
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1942-1943
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VV.FF. ROMA
|
C
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?
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-?
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1943-1944
|
VV.FF. ROMA
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C.R.G.
|
?
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-?
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1944-1945
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ROMA
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C.R.G.
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13
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-8
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1945-1946
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ROMA
|
A
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6
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-5
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1946-1947
|
ROMA
|
A
|
5
|
-8
|
1947-1948
|
ROMA
|
A
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1
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-2
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BIOGRAFIA
È l'ennesimo prodotto del vivaio giallorosso
lanciato in prima squadra negli anni '30.
Fa il suo esordio nel 1936, in una partita che la Roma impatta a
Testaccio contro il Genoa e, nel resto dell'anno colleziona una seconda
presenza. Che diventa decisiva, in negativo, per il prosieguo della sua
carriera. Contro il Bologna, infatti, un suo clamoroso svarione
permette la segnatura a Reguzzoni e da questo momento, una carriera che
sembrava in fase di decollo, si affloscia di brutto.
Nella stagione successiva, non riesce mai a vedere il campo e la
società decide di fare a meno delle sue prestazioni e di lasciarlo
andare alla Mater, squadretta cittadina allenata da Bernardini che
milita in serie C. Si sottrae così alla vera e propria guerra di
portieri che si sta scatenando per la successione a Masetti, dalla
quale non emergerà alcun vincitore.
Ma è una questione che ormai non lo riguarda più. Da quel momento e
fino alla sospensione dei campionati, decisa dalla Federazione dopo
l'arrivo della guerra sul suolo italiano, Francalancia milita in terza
serie, indossando anche le maglie di Sora e Vigili del Fuoco, senza più
pensare al calcio della massima serie.
Riemerge a sorpresa, nel dopoguerra, dopo essere tornato ad indossare
la maglia di una Roma molto ridimensionata e nonostante una discreta
resa, il ricordo di quella rete di Reguzzoni continua a condizionarlo
dal punto di vista psicologico, come del resto ricorda il Corriere
dello Sport del 1945.
Nella presentazione dei portieri del campionato romano, infatti,
Francalancia viene descritto come portiere molto bravo nelle parate
volanti, ma ancora perseguitato dal ricordo di otto anni prima.
La grande folla giallorossa non gli ha perdonato quello svarione, che
continuerà a pesare a lungo, anche se lui fa di tutto per lasciarselo
alle spalle.
Nella Roma del periodo successivo al conflitto si ritaglia un discreto
spazio, facendo a lungo da riserva di Fosco Risorti.