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ALDO CURTI
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Aldo Curti Montevarchi (AR), 12 - 03 - 1926
Esordio in serie A: 18 Gennaio 1948, Triestina-Roma 2-0

STAGIONE
SQUADRA
SERIE
PRESENZE
GOL
1946-1947
MONTEVARCHI
C
?
?
1947-1948
ROMA
A
1
-
1948-1949
Settembre 1948
ROMA
PARMA
A
-
-
B
20
-



BIOGRAFIA

Ancora oggi, è difficile capire quali intenzioni abbiano animato la dirigenza romanista nell'immediato dopoguerra.
È vero che la crisi finanziaria in atto ormai da tempo, impedisce grandi investimenti. È anche altrettanto vero che con un minimo di intelligenza in più, si potrebbe evitare il tracollo che porterà infine la Roma in serie B.
In effetti, quello che colpisce, nel marasma che caratterizza la Roma negli anni dal 1945 al 1950, è la mancanza totale di acume.
Anche altre società si trovano nelle stesse difficoltà, ma ovviano, o cercano di farlo, in maniera molto più intelligente, puntando alla scoperta di giovani talenti e all'acquisto di giocatori magari anziani, ma dal rendimento assicurato.
Nella Roma tutto questo non avviene. Da un lato si cedono giocatori che potrebbero far comodo (basti pensare a Krieziu e Pesaola, per non parlare di Coscia), dall'altro si vanno a pescare giocatori improponibili come i famosi "indiani", solo perchè raccomandati da ufficiali britannici che li hanno visti giocare in campo di prigionia.
Tra un errore e l'altro, la barca affonda sempre di più e le colpe vengono date a chi non le ha, come il povero Fulvio Bernardini, che proprio alla Roma vive il momento più difficile della sua carriera di allenatore.
L'acquisto di Aldo Curti è uno dei tanti esempi della dissennatezza con cui operano i dirigenti romanisti in questo periodo. Invece di puntare su giovani promesse, come ad esempio fa con successo il Grande Torino (che in quel lasso di tempo scopre assi come Martelli o Bacigalupo, solo per fare qualche nome), si punta su giovani sconosciuti, pescati nelle serie inferiori e acquistati grazie al fatto che nessun altro è così folle da puntare su di loro.
Di conseguenza, l'esborso è minimo, ma anche la risposta tecnica dei prescelti lo è e non potrebbe essere altrimenti.
E infatti, di Curti non si hanno notizie, né prima, né dopo la militanza in giallorosso, in pratica a dargli della meteora si rischierebbe di accreditargli una statura tecnica che non possiede o di offendere le meteore.
Fa il suo esordio a Trieste, nel gennaio del 1948, senza lasciare particolari impressioni.
Insomma, l'unico pregio della sua presenza è quello di non aver combinato eccessivi danni.
In pratica, quel giorno, gioca due partite: la prima e l'ultima con la Roma.
Dopo quella partita, finisce ai margini della squadra e l'allenatore si guarda bene dal concedergli una seconda occasione.
Si trasferisce a Parma, in Serie B, in una dimensione decisamente a lui più consona.