È senza dubbio uno dei miglior difensori italiani degli anni 70/80.
Stopper dotatissimo tecnicamente, capace di chiudere il gioco avversario senza ricorrere al fallo, fortissimo nel gioco aereo, comincia la sua carriera nel Milan, facendo subito capire le sue enormi potenzialità.
A soli 21 anni, viene chiamato da Bearzot in Nazionale, preferito a Manfredonia, con corollario di polemiche da parte laziale, e in maglia azzurra diventa subito una colonna della difesa che il tecnico friulano sta costruendo in vista del mondiali del 1982. Proprio in quell'anno, la seconda clamorosa retrocessione del Milan, ha come conseguenza il passaggio del forte stopper friulano all'Inter, con comprensibili polemiche della tifoseria rossonera verso quello che viene visto come un vero e proprio tradimento. Che si placano solo nel corso dell'estate, quando l'Italia vince a sorpresa il suo terzo titolo mondiale in terra di Spagna.
Con l'Inter, Collovati gioca per quattro stagioni, al termine delle quali viene ceduto all'Udinese.
Sembra ormai nella fase discendente della carriera, e invece è la Roma a ricordarsi di lui nell'estate del 1987, quando Liedholm pensa di ricorrere ai suoi servigi nel tentativo di ricostruire una forte coppia centrale per la nuova Roma che ha in mente.
Purtroppo, Collovati non riesce mai a rendere secondo le aspettative, anche perchè accanto a lui naufraga del tutto Signorini, aprendo vistose crepe nel reparto difensivo che impediscono alla Roma di andare oltre il pur brillante terzo posto finale.
Gioca ancora una stagione a Roma per poi trasferirsi.