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LUIGI ALBANI
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Roma, 24 - 05 - 1928 / Roma, ? - 01 - 1993
Esordio in serie A: 24 Ottobre 1948, Bari-Roma 0-4
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STAGIONE
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SQUADRA
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SERIE
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PRESENZE
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GOL
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1947-1948
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OSTIENSE
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C
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?
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-?
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1948-1949
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ROMA
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A
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10
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-8
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1949-1950
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ROMA
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A
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5
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-15
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1950-1951
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ROMA
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A
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-
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-
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1951-1952
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ROMA
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B
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28
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-13
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1952-1953
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ROMA
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A
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22
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-27
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1953-1954
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ROMA
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A
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7
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-7
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1954-1955
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ROMA
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A
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6
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-10
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BIOGRAFIA
Anche lui funge da bersaglio per la spietata
immaginazione di una tifoseria che non si fa pregare per appiccicare
soprannomi, a volte ingombranti, ai propri giocatori: nel suo caso, non
c'è eccessiva cattiveria, anzi, se si pensa che viene soprannominato
Palletta.
E in effetti sembra una palletta, quando si tuffa da palo a palo come
un acrobata per respingere i tiri degli avanti avversari e si rialza
con grande reattività, come se non facesse alcuno sforzo.
Non troppo alto di statura, è però scattante come una molla e il suo
stile spettacolare colpisce non poco l'immaginazione popolare.
Arriva alla Roma dall'Ostiense, una delle squadre che funge da fucina
per giovani campioncini (o meno) ove si è messo in grande evidenza ed è
diventato un piccolo divo, di quelli che nella fase precedente alla
guerra, il Littoriale chiamava assi lanciati.
In effetti il suo lancio avviene e lui riesce a ripagare la fiducia
della società con una serie di buone annate che confermano la sua
statura.
Rimane in giallorosso per sette stagioni e senza mai sfigurare. Dopo
aver fatto la riserva di Risorti, diventa titolare nell'anno in cui la
Roma è chiamata a risollevarsi dopo la terribile caduta in serie B e
assolve brillantemente al suo compito, salvando più di una partita.
Anche nella stagione successiva, riesce a ritagliarsi una parte non
indifferente, ma poi arriva il grande Moro e la maglia di titolare non
può che andare a quello che è il portiere della Nazionale.
Per Albani, a quel punto rimane solo l'alternativa tra l'andare fuori
città o rimanere ad ammirare le evoluzioni del più famoso compagno,
sostituendolo quando è necessario. Sceglie la seconda ipotesi e per lui
ci sono ancora due stagioni alla Roma, terminate le quali fa poi il
salto all'indietro, in quarta serie, col Foligno, ove va a giocare per
puro divertimento.