Da giocatore fu un terzino sinistro che giocò anche nella Nazionale inglese.
Interrotta precocemente la carriera da calciatore nel 1910 a causa di un infortunio, intraprese la carriera di allenatore in Ungheria.
Era un grande preparatore atletico e alla Roma portò la teoria degli scambi, che portava i terzini a scambiarsi coi mediani e a spostarsi in azione sulle ali.
Nel calcio dogmatico di quegli anni, era una vera rivoluzione e molte squadre si trovarono in confusione di fronte al grande movimento che ne sortiva.
Applicò inoltre il sistema degli incroci, in base al quale il mediano destro si portava sull'ala sinistra e quello sinistro sull'ala destra, come del resto facevano gli interni. Proprio per questo fu considerato un precursore del calcio totale.
Anni dopo, il grande Angelino Cerretti, che di tecnici alla Roma ne aveva visti tanti, dirà che secondo lui era il migliore in assoluto nella storia giallorossa.
Il suo ciclo finì presto, ad inizio della stagione 1931-1932 e l'accusa che gli si mosse era quella di essere troppo amico dei giocatori, che poteva anche andar bene, ma soprattutto del buon vino e forse questa seconda accusa, c'entrava poco col calcio.
Purtroppo il vizio dell'alcol non lo abbandonò mai, fino a morire nel 1954 vittima, appunto, dell'alcolismo.