logosito STAGIONE 1994 - 1995



CAMPIONATO
logosito



ROMA - JUVENTUS

XXXIII GIORNATA
28 Maggio 1995 Ore 16.00



Stadio Olimpico di Roma

Stadio Olimpico di Roma
Spettatori presenti: 67.618



romacalcio
ROMA
3 - 0

Juventus Football Club
JUVENTUS



Cervone Sv, Aldair 7,5, Lanna 6,5, Statuto 7,5, Petruzzi 6,5, Carboni 7 (76' Annoni Sv), Moriero 6,5, Piacentini 6,5, Balbo 6,5, Giannini 7, Fonseca 7 (79' Totti Sv)

All.: Mazzone

Arbitro: Beschin
Rampulla 6, Ferrara 6, Porrini 5,5 (65' Fantini 6), Tacchinardi 5,5, Torricelli 5,5, Sousa 6,5, Di Livio 6, Deschamps 6 (46' Orlando 5,5), Marocchi 5, Del Piero 5, Ravanelli 6

All.: Lippi
A disposizione:
Lorieri, Benedetti, Cappioli
Note:
Ammoniti: Statuto, Torricelli
Angoli: 6-5 per la Juventus
A disposizione:
Squizzi, Loria, Vialli



I RISULTATI DI GIORNATA

CLASSIFICA
Brescia 1 - 2 Cremonese
Juventus 67
Cagliari 0 - 1 Napoli
Parma 63
Foggia 0 - 1 Lazio
Lazio 57
Milan 0 - 1 Bari
Milan 57
Padova 1 - 1 Genoa
Roma 55
Parma 3 - 0 Fiorentina
Inter 49
Roma 3 - 0 Juventus
Sampdoria 47
Sampdoria 2 - 2 Inter
Torino 47
Torino 4 - 0 Reggiana
Fiorentina 46




Cagliari 44




Napoli 45




Bari 43




Padova 40




Cremonese 37




Genoa 34




Foggia 33




Reggiana 14




Brescia 12



"Corriere dello Sport"

In prima pagina:
Travolta la Juve, anche i giallorossi sono in Uefa.
ROMA CAPITALE. Aldair, Balbo e Fonseca: festa.
Giallorossi e biancazzurri insieme nelle coppe dopo venti anni.

IV pagina:
Restituito il punteggio dell'andata, giallorossi in coppa Uefa.
ALDAIR CHIUDE IL CONTO. Il brasiliano apre la strada al successo riscattando così il contestatissimo episodio dell'andata (ricordate il colpo di esta del guardalinee?). La festa sudamericana completata da Balbo e Fonseca. Juve in corsa per un'ora, ma senza la consueta grinta.

V pagina:
Una battuta di Sensi non chiude le porte alle speranze di Mazzone.
"SE MI CHIEDE BAGGIO..." Il presidente è sibillino: "Dipende dal tecnico, ma non credo che si farà avanti. Sul mercato lavoro come un carbonaro. C'è già l'ok di alcuni giocatori oltre a Sterchele e Di Biagio. E non cederò nessuno".

VI pagina:
Giannini si regala la sua maglia.
"RESTO PRINCIPE". "Questa stagione rimarrà una dei ricordi più belli della mia carriera. Certo, finire dietro i cugini non mi va giù, ma la rivincita arriverà presto. Baggio? Uno stimolo per fare ancora meglio".  
articolo

Striscione per Di Bartolomei
La Curva Sud ricorda Agostino Di Bartolomei

La Curva Nord
La Curva Nord

Immagini della gara
La Curva Sud ricorda Agostino Di Bartolomei

Immagini della gara
La Curva Nord

Immagini della gara
Immagini della gara

Giannini saluta la Sud
Giannini saluta la Sud a fine gara

Corriere della Sera

L'Unità



La Partita

E così abbiamo dimostrato che neanche la Juve, neo-campione d'Italia, ci è superiore.
E ora non venitemi a raccontare che i bianconeri si erano presentati a Roma con mezza squadra titolare e mezza di riserve, a me questo non interessa, sono problemi loro se sono così poco seri da non rispettare fedelmente tutti gli impegni presi ad inizio stagione.
A me interessa solamenteche la Roma abbia restituito i 3 gol alla Juve, lo stesso risultato dell'andata, solo con due variazioni: i giallorossi hanno meritato alla grande questa vittoria e nessuno li ha aiutati a segnare i tre gol.
Il primo siglato da Aldair ad inizio partita con un tiro al volo su cross dalla sinistra che ha scaricato tutta la rabbia accumulata dopo la partita di andata per chi insinuava di essere incapace a battere i falli laterali.
Ma tutti quanti ieri allo stadio Olimpico (e non solo) non volevano una vittoria striminzita, volevano schiacciare i bianconeri per la loro ignobile superbia nei confronti di tutte le squadre avversarie; e nel secondo tempo ci pensano prima Fonseca su calcio di rigore (atterramento di Statuto), poi Balbo su preciso cross dell'uruguaiano a portare a 3 il bottino giallorosso.
Anche Statuto prova la via del gol, ma la traversa gli nega questa gioia.

Il Protagonista

Da "LA ROMA" mensile di attualità sportiva.

La vendetta, ammonisce un proverbio cinese, è un piatto che va servito freddo.
Pur non avendo origini orientali, Aldair deve aver riflettuto su questo ammonimento. Ha atteso, ha aspettato, che toccasse a luiliberarsi del "peso-Juve" che tanto ingesto era stato all'andata.
La scena del guardalinee Manfredini che lo tocca alle spalle e non gli permette una rimessa regolare, ma che anzi lo costringe a pedire il pallone verso Cervone in maniera difettosa, non l'ha mai tolta dalla testa. Ha aspettato pochi mesi, poi s'è preso la rivincita, plateale, certo, perchè i bianconeri sono arrivati a Roma con lo scudetto già cucito sul petto, ma pur sempre importante perchè la sua "zampata", deviata in porta da un avversario, ha significato la fine di un incubo e la matematica certezza che la squadra giallorossa potrà giocare da settembre nelle coppe europee. E non è stata soltanto quella prodezza a santificare la giornata di festa per Aldair: contro la Juventus il brasiliano ha inanellato una serie di perle tecniche risultando tra i migliori a riportare la Roma in alto. Quella Roma per la quale Aldair, anche in futuro, metterà a disposizione le sue gambe e la sua immensa classe. Da campione del mondo, appunto.