logosito STAGIONE 1994 - 1995



CAMPIONATO
logosito



MILAN - ROMA

XXXI GIORNATA
14 Maggio 1995 Ore 16.00



Stadio Giuseppe Meazza

Stadio Giuseppe Meazza
Spettatori presenti: 53.184



Associazione Calcio Milan
MILAN
1 - 0

romacalcio
ROMA



Rossi 6,5, Panucci 6, Maldini 6, Albertini 6, Costacurta 5,5, Baresi 6,5, Eranio 5,5 (24' Donadoni 6), Lentini 7, Boban 6, Massaro 5 (87' Galli Sv), Simone 6,5

All.: Capello
34' Lentini

Arbitro: Cesari
Cervone 5,5, Annoni 5,5 (82' Piacentini Sv), Lanna 5,5, Aldair 6,5, Petruzzi 6,5, Carboni 5,5, Moriero 6, Statuto 6, Balbo 6, Giannini 6 (76' Totti Sv), Fonseca 6

All.: Mazzone
A disposizione:
Ielpo, Stroppa, Melli
Note:
Ammoniti: Statuto, Giannini, Moriero, Albertini
Angoli: 5-1 per la Roma
A disposizione:
Lorieri, Benedetti, Maini



I RISULTATI DI GIORNATA

CLASSIFICA
Brescia 1 - 2 Napoli
Juventus 67
Cagliari 0 - 2 Sampdoria
Parma 60
Foggia 2 - 1 Fiorentina
Milan 57
Genoa 0 - 4 Juventus
Lazio 54
Lazio 4 - 1 Inter
Roma 52
Milan 1 - 0 Genoa
Inter 48
Padova 3 - 0 Reggiana
Fiorentina 46
Parma 1 - 0 Bari
Sampdoria 46
Torino 1 - 0 Cremonese
Cagliari 44




Torino 44




Napoli 42




Bari 40




Padova 39




Cremonese 34




Genoa 33




Foggia 33




Reggiana 14




Brescia 12



"Corriere dello Sport"

In prima pagina:
ROMA BEFFATA E SUPERATA.Mazzone non ci sta, Lentini (Milan in Uefa) confessa: volevo crossare.

II pagina:
LA FESTA DELLA MAMMA. Con la vittoria, Baresi e C. hanno conquistato matematicamente l'Uefa.
Un regalo della difesa romanista spiana la strada ai rivali: Lantini segna quasi per sbaglio. Rossoneri con la testa già a Vienna.
Mazzone ha ritardato troppo l'ingresso di Totti, che almeno ha creato qualche preoccupazione a Rossi. Fonseca in ombra.

IV pagina:
"CERVONE NON HA COLPA". Mazzone assolve il portiere per il gol che ha determinato la grande beffa: "Lentini ha calciato sperando nella deviazione di qualche compagno. Giovanni era coperto. Anche a S. Siro abbiamo dimostrato di essere una realtà, pur con qualche difetto. Sul piano del gioco abbiamo vinto noi. L'Europa? Gli inseguitori non mollano".
articolo

Tifosi della Roma
I tifosi della Roma

Balbo ci prova
Balbo ci prova

Immagini della gara
Immagini della gara

Immagini della gara
Immagini della gara

Corriere della Sera

L'Unità



La Partita

Certo che la fortuna si è proprio dimenticata che esiste una squadra con la maglia giallorossa e che si chiama Roma.
Solo così si può spiegare una sconfitta assurda sul campo del Milan dove i giallorossi avevano fatto valere il proprio gioco con un 4-4-2 più che efficace a fermare le folate del centrocampo e dell'attacco rossonero.
Ma la Roma non si è solo limitata a contenere i milanisti, ha anche creato svariate palle gol molto pericolose con Fonseca (il più attivo), Balbo e Moriero.
Purtroppo, come già detto, la fortuna non li ha guardati e, non contenta di aver mandato i palloni fuori di pochissimo dalla porta di Rossi, ha fatto capitolare quella di Cervone in un modo incredibile.
Lentini (tra l'altro in fuorigioco all'inizio dell'azione) dalla tre quarti crossa in area sperando nella deviazione di Simone, ma il milanista crossa basso, Lanna liscia il pallone, anche Aldair liscia e Cervone colto di sorpresa non riesce ad intercettarlo prima che finisca in rete.
I giallorossi reagiscono subito con altre due palle gol con Fonseca, ma il Milan con un solo "tiro" in porta, riesce a portare ugualemente a casa i tre punti.

Il Protagonista

Da "LA ROMA" mensile di attualità sportiva.

Il nuovo che avanza. A grandi passi, con autorità e tempiscmo proprio davanti a quel mostro sacro che risponde al nome di Franco Baresi.
Il nuovo in questione è Fabio Petruzzi, entrato in pianta stabile nella formazione giallorossa dopo mesi di patimenti, paure, rischi di cessioni a serie inferiori.
Quelli vissuti da "centrale" della Roma, giudiziosamente promosso da Mazzone nella gara col Cagliari, sono stati sette mesi intensi, di attività incessanti, di progressi a vista d'occhio, di grandi soddisfazioni, soltanto se si ricorda che, nella esperienza ad Udine Petruzzi aveva dovuto sopportare persino l'infamia di un suo tecnico, il quale gli aveva detto di non essere tagliato per il calcio.
A Milano, davanti ad un pubblico abituato a vedere soccombere gli avversari, e, come detto, messo a confronto con il "monumento" Baresi, il giallorosso non ha affatto sfigurato.
Ha giocato con la grinta e il temperamento di un veterano districandosi in situazioni tutt'altro che agevoli, dimostrando ancora una volta che meriterebbe maggiori consensi da parte dei selezionatori azzurri.
Intanto, e non è poco, Petruzzi ha catturato l'attenzione di Capello, parco di elogi nei confronti degli avversari, ma che per il ragazzo di via Panisperna ha voluto fare un'eccezione. E chissà che per il dopo-Baresi il Milan non ci faccia un pensierino.
Attenta Roma!