\ |
Milan-Roma: 3-1
La squadra
romana non ha corrisposto all'attesa del pubblico milanese convenuto
numerosissimo allo stadio di San Siro. La esibizione dei giallo-rossi è
stata al di sotto della fama da loro procacciatasi nel passato, sia
individualmente perché nessuno di essi è riuscito ad emergere dalla
mediocrità, sia collettivamente perché nessuna azione hanno svolto che
desse impronta di omogeneità e di concordia dìintenti tra reparto e
reparto. Può darsi che la Roma sia incappata in una giornata nera, ma
sulla sua cattiva prova ha indubbiamente influito la partita generosa
ed ardente svolta dal Milan. I rosso-neri, privi di Perversi e di
Sternisa, hanno avuto in Bonfiglio un sostituto eccellente e dal giuoco
ricco di promesse, ed in Moroni un centro-avanti attivo e penetrante;
hanno giuocato per tutti i novanta minuti senza rilassamenti di sorta;
hanno dominato gli avversari in fatto di combattività ed anche il
confronto tecnico tra le due squadre è tutto a favore dei milanesi.
Il Milan ha avuto un inizio ardente. È subito emerso l'apporto notevole
dato alla squadra dall'assegnazione di Pomi al centro di seconda linea:
l'infaticabile giuocatore è stato forse il migliore in campo e con lui
si deve ricordare schienoni. Ma il Milan seminava e la Roma...
raccoglieva. Infatti i giallo-rossi, che si erano difesi con calma
dall'iniziale prevalenza rosso-nera - prevalenza che lasciava tuttavia
agli avversari larghe zone di respiro - sviluppavano alla sinistra un
attacco al 18° minuto. Pareva un attacco poco pericoloso e tale sarebbe
anche stato se Marchi non avesse difettato nell'effettuazione di uno
stop: la palla, di rimbalzo, capitava a Chini che, piazzatala, la
calciava potentemente in porta: Compiani saltava con un attimo di
ritardo ed il primo punto era segnato. Il Milan ritornava alla carica.
Al 23° Ranelli segnava un goal su respinta di un terzino romano, ma
Lenti annullava per offside di Moroni. E rosso-neri ebbero l'animo di
non demoralizzarsi: insisterono e obbligarono Ballante a salvarsi due
volte da palloni pericolosi. Al 26° Tansini fuggiva, deviava al centro,
effettuava un preciso passaggio raso terra a Moroni che pareggiava
irresistibilmente.
L'andamento del secondo tempo non fu molto dissimile dal primo, ma in
esso i rosso-neri ottennero il meritato vantaggio numerico. Essi
segnarono al 10' e al 22'. La prima volta fu un tiro di Ranelli, che
aveva raccolto un passaggio di Santagostino proprio sulla linea di
fondo e rivoltato il pallone in porta soprendendo Ballante che al pari
del pubblico, riteneva non segnabile il goal data la posizione
dell'insidioso avanti rosso-nero. La seconda volta l'artefice del goal
fu Tansini: egli si era incuneato tra i difensori romani e stava
convergendo sul goal in modo tale che il goal sembrava inevitabile, il
che indusse Degni a trattenere l'avversario con l'ausilio delle mani.
Calcio di rigore battuto dallo stesso Tansini e terzo goal del Milan.
MILAN: Compiani, Bonfiglio, Schienoni, Marchi, Ponmi, Borgo, Torriani,
Santagostino, Moroni, Ranelli, Tansini.
ROMA: Ballante, Barzan, De Micheli, Ferraris, Degni, Carpi, Benatti,
Ossoinach, Volk, Bernardini, Chini.
|