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Torino-Roma: rinviata
Per la prima
volta nella stagione il maltempo ha battuto a Torino gli organizzatori
del campionato.
Già la neve caduta in discreta quantità di sabato aveva reso
problematico lo svolgimento dell'incontro tra granata e romani. Ma il
Torino aveva prontamente posto rimedio all'inconveniente facendo
sgomberare il campo nelle prime ore del mattino di ieri. Senonché, a
lavoro ultimato, la neve riprendeva a cadere più fitta ancora di prima,
e tutto tornava da rifare.
All'ora fissata, le due squadre si trovavano negli spogliatoi,
incomplete tutte e due, ma tutte e due pronte al combattimento. Il
terreno di giuoco ricoperto dalla neve era però a quell'ora occupato
dalle squadre riserve del Torino e dell'Alessandria, che avevano
incominciato il loro incontro con notevole ritardo per l'inclemenza del
tempo. Arbitro e giuocatori attendevano quindi pazientemente che le
squadre minori finissere il loro compito. Da parte loro, le squadre
minori stesse tentavano di venir incontro alle consorelle maggiori nel
senso che, a dieci minuti dal termine della loro partita, le ostilità
venivano interrotte dalla "impraticabilità di campo".
Troppo tardi però, che al momento in cui l'arbitro Rovida riceveva così
il via libera per il Torino-Roma il termine concesso dal regolamento
come tolleranza per il ritardo sull'ora di inizio degli incontri di
campionato era già scaduto. Rovida non poteva quindi nemmeno entrare in
meri alla maggiore o minore praticabilità del campo, e non dava inizio
alla gara, anzi non entrava nemmeno in campo. Annuncio veniva quindi
dato al pubblico che il prezzo dei biglietti sarebbe tato rimborsato
agli spettatori.
Le due squadre, tanto per la soddisfazione di non essersi presentate in
campo inutilmente, si allineavano l'una contro l'altra per trenta
minuti di giuoco amichevole. Le due unità erano incomplete, ché
mancavano al Torino oltre ai feriti di lunga data, Baloncieri e Silano
e non erano presenti tra i romani alcuni buoni elementi, fra cui il
centro avanti Volk.
Il breve incontro, agli ordini di Burgess, l'allenatore della Roma si
chiuse senza che alcun punto venisse segnato - un putno per aprte venne
annullato per fuori giuoco - ed ebbe svolgimento corretto. Il Torino si
mostrò in leggera prevalenza, ma gli attacchi degli ospiti furono più
spigliati e più pericolosi.
Ferrari, il centro mediano e capitano degli ospiti, fu il miglior uomo
della Roma. Più ordinato e più misurato di una volta, il suo giuoco si
è fatto ora più tecnico, specialmente per quanto riguarda la posizione
ed il modo di servire gli avanti.
Nella squadra granata pure, l'uomo che richiamò l'attenzione fu
Ferraris, l'argentino. Veloce, intraprendente e coraggioso, Domingo
Ferraris pareva ieri trasformato: o il terreno gli conveniva in modo
speciale o egli ha fatto in silenzio notevoli progressi.
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