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GIOVANNI ZUCCA
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Sestri Ponente (GE), 11 - 12 - 1907 / ?
Esordio in serie A: 28 Febbraio 1932, Roma-Alessandria 1-2
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STAGIONE
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SQUADRA
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SERIE
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PRESENZE
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GOL
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1928-1929
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SESTRESE
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1° D
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?
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?
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1929-1930
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SESTRESE
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1° D
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?
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?
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1930-1931
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LIGURIA
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B
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29
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-?
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1931-1932
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ROMA
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A
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1
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-2
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1932-1933
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ROMA
|
A
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-
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-
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1933-1934
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ROMA
|
A
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-
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-
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1934-1935
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ROMA
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A
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1
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-2
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1935-1936
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ROMA
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A
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-
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-
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BIOGRAFIA
Si mette in luce giocando un paio di buone annate nella squadra della
sua città
natale, la Sestrese, ove viene notato dagli osservatori della
Sampierdarenese,
la seconda squadra di Genova, sempre alla ricerca di elementi
dell'entroterra
in grado di reggere il confronto con il grande caclio.
Bravo tra i pali, non ha un grandissimo fisico, come del resto i
portieri della
sua epoca e deve supplire con coraggio e doti acrobatiche a questa
lacuna.
Un ottimo torneo di serie B, lo pone all'attenzione generale come
portiere di
sicuro affidamento, anche in considerazione della giovane età, che fa
prevedere
ulteriori sviluppi a livello tecnico. Gli osservatori cominciano a
guardarlo
con una certa curiosità e lui ripaga le attenzioni con prestazioni di
un certo
rilievo.
Anche la dirigenza della Roma, alla ricerca di un buon portiere di
riserva per
Guido Masetti, comincia ad interessarsi a lui e nell'estate del 1931,
Zucca
arriva nella capitale. Ove però, non riuscirà mai a ritagliarsi uno
spazio suo,
anche perchè il portierone veronese non perde un colpo e lascia al suo
vice
soltanto le briciole. In quattro stagioni, riesce a giocare la miseria
di due
partite, per il resto tanta tribuna aspettando qualche passaggio a
vuoto del
più illustre titolare.
Che non arriva mai, anzi. Il povero Zucca finisce ben presto ai margini
della
prima squadra ad osservare dalla tribuna le evoluzioni dei compagni e
quando
viene chiamato in campo, non riesce ad impressionare molto tifoseria e
critica
specializzata, soprattutto a causa del paragone con un portiere che è a
pieno
titolo nella leggenda di Testaccio.
E' difficile giocare una volta ogni tanto e continuare a rimanere
concentrati
sapendo che assai difficilmente la domenica ci sarà una maglia da
titolare e
anche il morale risente della situazione creatasi. Zucca, può in parte
consolarsi pensando che è solo una delle tante vittime lasciate sul
terreno da
Masetti, nel corso della sua lunghissima carriera e neanche la più
illustre.
Dopo l'esperienza romana, si perdono del tutto le sue tracce.