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ENRICO SCHIAVETTI
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Enrico Schiavetti Tivoli (Roma), 09 - 02 - 1920 / Roma, 15 - 02 - 1993
Esordio in serie A: 20 Febbraio 1938, Roma-Atalanta 2-1

STAGIONE
SQUADRA
SERIE
PRESENZE
GOL
1937-1938
ROMA
A
1
-
1938-1939
PALERMO
B
20
-
1939-1940
SORA
C
?
?
1940-1941
SORA
C
?
?
1941-1942
-
-
-
-
1942-1943
-
-
-
-
1943-1944
ROMA
C.G.R.
8
4
1944-1945
ROMA
C.G.R.
8
2
1945-1946
ROMA
A
24
1
1946-1947
ROMA
A
37
1
1947-1948
ROMA
A
15
-



STAGIONE
DATA
COMPETIZIONE
PARTITA
GOL
1943-1944
14 Maggio 1944
Campionato Romano di Guerra
16 Giornata
Roma - Avia Roma 6-1
1-0
3-0
4-0
6-1
  Giugno 1944
Torneo a 4
Semifinale
Roma - M.A.T.E.R. 7-3
6-3
7-3
1944-1945
18 Febbraio 1945
Campionato Romano di Guerra
4 Giornata
Albaerotecnica - Roma 1-3
1-0
13 Maggio 1945
Campionato Romano di Guerra
14 Giornata
Trastevere - Roma 0-2
0-2
10 Giugno 1945
Amichevole
Rappresentativa Rieti - Roma 0-6
0-6
15 Luglio 1945
Amichevole
Frascati - Roma 1-7
1-3
1-5
1-7
1945-1946
20 Settembre 1945
Amichevole
Roma - Ostiense 8-0
6-0
23 Settembre 1945
Amichevole
Roma - Ostiense 3-0
3-0
30 Settembre 1945
Amichevole
Roma - Italia Libera 4-2
1-0
10 Febbraio 1946
Campionato
16 Giornata - Serie mista A-B Centro Sud
Roma - Pro Livorno 2-2
1-0
1946-1947
08 Settembre 1946
Amichevole
Roma - Dalmata 12-0
3-0
08 Giugno 1947
Campionato
34 Giornata
Roma - Bari 2-0
1-0



BIOGRAFIA

Fa il suo esordio giovanissimo in prima squadra, dopo aver fatto la solita trafila nelle minori giallorosse.
È il 1937-38 e una Roma non eccelsa, fa in quel lasso di anni sovente ricorso ai prodotti del vivaio, cercando di trovare giocatori all'altezza in grado di poter ovviare agli scompensi di una rosa che mostra grandi difficoltà.
Ritenuto evidentemente troppo immaturo per poter essere lanciato in serie A, viene spedito a Palermo col chiaro intento di fargli fare le ossa.
In Sicilia, gioca un campionato così così e alla fine dell'anno va a Sora, in terza serie.
Ritorna a Roma per disputare il torneo romano del 1944, uno dei tanti organizzati per tenere i giocatori in attività in vista della fine delle ostilità belliche, dimostrando finalmente di essere cresciuto e di poter reggere il confronto con atleti già formati.
Entra in pianta stabile nella rosa di prima squadra e nei tornei dopo la ripresa, si ritaglia un certo spazio, favorito dal progressivo impoverimento del materiale umano che forma la Roma dell'immediato dopoguerra.
Interno dotato di discreta tecnica e buona continuità di rendimento, ha la sua miglior stagione nel 1946-47, quando diventa un titolare indiscusso, vedendo poi progressivamente restringersi gli spazi dall'arrivo, nell'anno successivo, di Zsengeller e Valle.