Ala veloce e tecnica, si rivela nel Lecco nel periodo immediatamente precedente alla sosta dei campionati dovuta agli eventi bellici.
La Roma lo acquista nel 1946-47, ma in giallorosso non riesce a convincere del tutto, frenato probabilmente dal mancato ambientamento in una città grande e dispersiva come Roma, oltre che dai grossi problemi di una squadra che dopo i fasti dello scudetto non ha saputo rinnovarsi e, a causa delle difficoltà finanziarie, sta per entrare nella fase più negativa della sua storia.
La dirigenza fa una una frettolosa valutazione e decide di cederlo al Como, dimostrando ancora una volta scarso acume.
Renica è tutt'altro che un giocatore scarso e deve ancora dar il meglio di sè, solo che ha bisogno di una realtà diversa che sappia aspettare la sua crescita tecnica.