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PIETRO MARIO PASTORE
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Padova, 03 - 03 - 1903 / Roma, 08 - 01 - 1968
Esordio in Prima Divisione: ?
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STAGIONE
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SQUADRA
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SERIE
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PRESENZE
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GOL
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1920-1921
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PADOVA
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1° Cat
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3
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1
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1921-1922
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PADOVA
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CCI
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4
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-
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1922-1923
|
PADOVA
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1° D
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13
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3
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1923-1924
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JUVENTUS
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1° D
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15
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8
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1924-1925
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JUVENTUS
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1° D
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10
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6
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1925-1926
|
JUVENTUS
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1° D
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22
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27
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1926-1927
|
JUVENTUS
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CDN
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19
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14
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1927-1928
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MILAN
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CDN
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31
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13
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1928-1929
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MILAN
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CDN
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28
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26
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1929-1930
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LAZIO
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A
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28
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10
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1930-1931
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LAZIO
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A
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29
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13
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1931-1932
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MILAN
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A
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30
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13
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1932-1933
|
LAZIO
|
A
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31
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10
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1933-1934
|
LAZIO
|
A
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23
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4
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1934-1935
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PERUGIA
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B
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3
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2
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1935-1936
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ROMA
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A
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4
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1
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BIOGRAFIA
Un attore prestato al calcio.
Pietro Pastore cova a lungo il sogno del cinema, senza mai riuscire a
coronarlo appieno, se non ottenendo piccole particine secondarie in
film non proprio strepitosi. Gli va molto meglio nel calcio.
Formatosi nella squadra della sua città, il Padova, giovanissimo viene
adocchiato dagli osservatori bianconeri e portato all'ombra della Mole.
Nella Juventus, diventa uno dei più implacabili cecchini del nostro
calcio e vince lo scudetto del 1925-26, anno nel quale segna la
bellezza di 27 reti in 22 gare e forma una coppia stratosferica con
l'ungherese Hirzer.
Dopo quattro stagioni, sempre giocate su altissime medie realizzative,
si trasferisce al Milan, ove non smentisce la sua fama. Nel 1928-29 a
una nuova abbuffata di reti, 26 in 28 gare disputate, ma in maniera
abbastanza incredibile la dirigenza rossonera lo cede alla Lazio.
Per Pastore non si tratta però di una retrocessione: la Lazio è poca
cosa, ma a consolarlo rimane la vicinanza col mondo del grande cinema,
che nella capitale ha il suo centro produttivo. Anche in biancoceleste,
riesce comunque a lasciare il segno, contribuendo non poco alla
salvezza faticosamente ottenuta dalla squadra nei due anni romani.
Nuovamente al Milan nel 1931-32 e poi due stagioni ancora alla Lazio,
quando ormai la sua carriera comincia a declinare.
Alla Roma, arriva nel 1935-36 e dopo la fuga degli argentini ha le sue
buone occasioni per dimostrare che non è finito.
Purtroppo, l'usura del tempo ha ormai compiuto il suo lavoro.