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ERALDO MONZEGLIO
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Vignale Monferrato (AL), 05 - 06 - 1906 / Torino,
03 - 11 -
1981
Esordio in serie Prima Divisione: 26 Ottobre 1924, Casale-Spezia 6-3
Nazionale Italiana: 33 presenze
Campione d'Italia 1929
Campione del Mondo 1934 - 1938
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STAGIONE
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SQUADRA
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SERIE
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PRESENZE
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GOL
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1923-1924
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CASALE
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1° D
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-
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-
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1924-1925
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CASALE
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1° D
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7
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-
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1925-1926
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CASALE
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1° D
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21
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1
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1926-1927
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BOLOGNA
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CDN
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13
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-
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1927-1928
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BOLOGNA
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CDN
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31
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-
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1928-1929
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BOLOGNA
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CDN
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31
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-
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1929-1930
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BOLOGNA
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A
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34
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-
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1930-1931
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BOLOGNA
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A
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31
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-
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1931-1932
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BOLOGNA
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A
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33
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-
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1932-1933
|
BOLOGNA
|
A
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34
|
2
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1933-1934
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BOLOGNA
|
A
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31
|
2
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1934-1935
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BOLOGNA
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A
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26
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-
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1935-1936
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ROMA
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A
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30
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-
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1936-1937
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ROMA
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A
|
30
|
-
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1937-1938
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ROMA
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A
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23
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-
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1938-1939
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ROMA
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A
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18
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-
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1939-1940
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?
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A
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-
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-
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BIOGRAFIA
Viene scoperto da Caligaris nella piazza del
suo paese, mentre tira calci insieme agli amici.
Trasferitosi a Casale, diventa subito chiaro che farà molta strada. Il
suo debutto avviene a soli diciassette anni, contro l'Inter e da quel
momento la sua scalata non conosce soste. Viene chiamato il terzino
volante, per la straordinaria capacità acrobatica e anche il terzino
gentiluomo, per la correttezza con la quale usa fermare gli avversari.
E' chiaro che non rimarrà a lungo in provincia e infatti è il Bologna
di Arpinati a chiamarlo sotto le due torri dove, con Gasperi, forma una
strepitosa coppia di terzini, che è alla base dei grandi successi dello
squadrone che tremare il mondo fa.
Naturalmente, uno così non può non andare in Nazionale.
Vince il campionato del mondo del 1934 con l'Italia di Pozzo, del quale
è uno dei giocatori preferiti e poi viene chiamato nell'estate
successiva dalla Roma che sta costruendo uno squadrone fortissimo. La
fuga degli argentini Guaita, Scopelli e Stagnaro tarpa le ali ai sogni
di gloria della Roma, ma proprio facendo perno sulla straordinaria
coppia difensiva formata da Monzeglio ed Allemandi, i giallorossi
riescono a compiere una mezza impresa, arrivando ad solo punto dal
Bologna scudettato nel 1935-36.
Nel 1938 fa parte della spedizione azzurra in terra di Francia che
sarebbe culminata nel secondo titolo vinto.
Gioca soltanto la partita, sofferta, con la Norvegia per poi lasciare
il posto al più fresco Foni.
Si parla addirittura di un complotto ai danni del giallorosso, ma la
verità è molto più semplice: Foni è più in palla di Monzeglio e merita
quella maglia.
Il mondiale comunque vinto, è praticamente il canto del cigno del
grande difensore piemontese.
Torna a vestire la maglia giallorossa nell'amichevole contro il
Trionfale il 20 Giugno 1940, ma la sua è una semplice passerella su
Campo Testaccio, prima che questo venga definitivamente abbandonato.