Rivelatosi giovanissimo nella Cremonese, viene prelevato dalla Roma in vista del primo torneo a girone unico del 1929-30.
Il centrocampo della squadra giallorossa è in quel lasso di tempo fortissimo e certo Corsanini non può ambire a strappare la maglia da titolare a mostri sacri come Bernardini o D'Aquino. Nelle intenzioni della dirigenza, però, dovrebbe consentire agli stessi di tirare qualche volta il fiato e, magari, sostituirli in caso di necessità.
In quella stagione, il giovane cremonese gioca soltanto due partite. Una di quelle due, però, riveste un carattere storico, in quanto è il primo derby della storia capitolina. È il forfait di Bernardini, un forfait probabilmente di carattere diplomatico, a spianargli la strada e a dargli la possibilità di partecipare a quella partita che, preceduta da timori di inenarrabili catastrofi, fila via liscia come l'olio.
Compreso il risultato, un 1-0 per la Roma. Siglato da Sigghefrido Volk, che dà il via ai festeggiamenti per tutta la città.
Sarà quella la punta più alta della sua carriera.
Anni dopo, svestite le maglie da calciatore, fonda una importante ditta di cioccolateria, la WalCor.