|
ANGELO BIANCHI
|
|
|
Roma, 06 - 09 - 1904 / ?
Esordio in Prima Divisione: 29 Novembre 1925, Alba Roma-Roman 1-0
Vincitore della Coppa Coni 1928
|
STAGIONE
|
SQUADRA
|
SERIE
|
PRESENZE
|
GOL
|
1925-1926
|
ALBA ROMA
|
1° D
|
6
|
-
|
1926-1927
|
ALBA AUDACE
|
CDN
|
16
|
-
|
1927-1928
|
ROMA
|
CDN
|
1
|
-
|
BIOGRAFIA
Uno dei tanti ragazzi dei vivai romani che vengono chiamati nel 1927-28
a dar
luogo alla prima rosa della neonata Associazione Sportiva Roma.
Terzino di non eccelse qualità tecniche, ma dotato di quella grinta
necessaria
per non soccombere nelle battaglie all'ultimo sangue che distinguono il
calcio
romano degli anni '20, ha cominciato a giocare nell'Alba e ha dato
luogo a due
buone stagioni, che lo hanno posto all'attenzione della commissione
tecnica che
ha il compito di scegliere gli elementi di Roman, Fortitudo e Alba che
saranno
posti agli ordini di Garbutt in vista del primo campionato della storia
giallorossa. In effetti è tra coloro che hanno la ventura di indossare
la prima
maglia giallorossa e basta questo per consegnarlo alla storia.
Purtroppo per
lui, non trova eccessiva fortuna e riesce a giocare una sola partita in
giallorosso, quella persa dalla Roma a Modena nel novembre del 1927.
Quel giorno, dimostra di non essere all'altezza delle già enormi
ambizioni di
una società nata per portare in alto il nome della Città Eterna e non
solo dal
punto di vista tecnico. Il problema è quello di essere chiuso da due
beniamini
della tifoseria romanista, "Bibbitone" Mattei e "Moschino" Corbjons:
probabilmente il suo principale difetto è che gli manca un soprannome
all'altezza dei rivali, che non sono propriamente dei fuoriclasse, ma
che hanno
la fortuna di essere nelle grazie del generoso pubblico giallorosso.
Dopo quella unica apparizione, nella quale probabilmente non risponde
in
maniera appropriata alle attese del tecnico inglese, rientra nei ranghi
e
scompare presto, nonostante la ancor giovane età, da un panorama
calcistico in
piena evoluzione, che sta rapidamente mutando le sue strutture in vista
dell'introduzione del girone unico e che, in conseguenza di ciò sta
attuando
una drastica scrematura che aiuterà l'ulteriore crescita del nostro
calcio
negli anni a seguire. Ma che comporterà la scomparsa dai campi della
penisola
di molti di quei ragazzi, che hanno fatto le fortune dello sport appena
arrivato dall'Inghilterra.
E lui, è uno di loro.