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ALBERTO BERTUCCELLI
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Viareggio (LU), 14 - 01 - 1924 / Viareggio (LU),
15 - 08 - 2002
Esordio in serie A: 14 Settembre 1947, Lucchese-Genoa 0-3
Nazionale Italiana: 6 presenze
Campione d'Italia 1950 - 1952
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STAGIONE
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SQUADRA
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SERIE
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PRESENZE
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GOL
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1942-1943
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PONTEDERA
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C
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?
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?
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1945-1946
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VIAREGGIO
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C
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21
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2
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1946-1947
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LUCCHESE
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B
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30
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-
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1947-1948
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LUCCHESE
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A
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29
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-
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1948-1949
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LUCCHESE
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A
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34
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-
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1949-1950
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JUVENTUS
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A
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36
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-
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1950-1951
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JUVENTUS
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A
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29
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2
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1951-1952
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JUVENTUS
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A
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24
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-
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1952-1953
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JUVENTUS
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A
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24
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-
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1953-1954
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JUVENTUS
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A
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31
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-
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1954-1955
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ROMA
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A
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6
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-
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BIOGRAFIA
Una delle maggiori delusioni della Roma anni
'50.
Terzino roccioso e molto dotato dal punto di vista agonistico, si forma
nel Viareggio, la squadra della sua città natale, per poi andare alla
Lucchese ove gioca tre campionati, di cui due nella massima serie, che
lo segnalano ben presto come difensore di grande spessore. Terzino
grintosissimo usa appiccicarsi all'avversario, sino a togliergli del
tutto il respiro e in un campionato già contrassegnato dal
difensivismo, come quello italiano di quegli anni, è una prerogativa
che non può passare inosservata ai grandi clubs.
E' la Juventus a spuntarla e a portarlo in bianconero, ove arriva la
più nitida delle conferme. Bertuccelli, che ha già fatto il suo esordio
in azzurro, diventa una colonna della difesa juventina e gioca quattro
stagioni segnate da un rendimento altissimo e da due scudetti vinti.
Quando in campo tira aria di battaglia, lui si esalta e butta nella
contesa sino all'ultima stilla di energia, sopperendo anche alle lacune
agonistiche dei compagni più dotati dal punto di vista tecnico.
Nel 1954-55 Sacerdoti decide di sopportare un forte esborso pur di
metterlo a disposizione di Carver, reputandolo il toccasana ai difetti
difensivi della squadra e alla mancanza di quell'agonismo che più di
una volta ha tarpato le ali di una Roma forte dal punto di vista
tecnico, ma carente di personalità. Incredibilmente, il forte terzino
viareggino gioca solo sei partite, denunciando un logorio fisico che
nessuno si aspettava, rivelandosi uno dei tanti bidoni rifilati in
quegli anni dalla Juventus alle consorelle meno avvertite.
Con il fallimento romano, anche la sua carriera volge rapidamente alla
fine.