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LUIGI ALLEMANDI
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San Damiano Macra (CN), 08 - 11 - 1903 / Pietra
Ligure (SV), 25 - 09 -
1978
Esordio in Prima Divisione: ?
Nazionale Italiana: 24 presenze
Campione d'Italia 1926 - 1930
Campione del Mondo 1934
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STAGIONE
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SQUADRA
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SERIE
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PRESENZE
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GOL
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1921-1922
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LEGNANO
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CCI
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21
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13
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1922-1923
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LEGNANO
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1° D
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22
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4
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1923-1924
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LEGNANO
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1° D
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21
|
4
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1924-1925
|
LEGNANO
|
1° D
|
21
|
1
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1925-1926
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JUVENTUS
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1° D
|
17
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-
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1926-1927
|
JUVENTUS
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CDN
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20
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-
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1927-1928
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INTER
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CDN
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10
|
-
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1928-1929
|
AMBROSIANA
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CDN
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27
|
-
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1929-1930
|
AMBROSIANA
|
A
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29
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-
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1930-1931
|
AMBROSIANA
|
A
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28
|
-
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1931-1932
|
AMBROSIANA-INTER
|
A
|
26
|
-
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1932-1933
|
AMBROSIANA-INTER
|
A
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33
|
-
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1933-1934
|
AMBROSIANA-INTER
|
A
|
30
|
-
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1934-1935
|
AMBROSIANA-INTER
|
A
|
10
|
-
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1935-1936
|
ROMA
|
A
|
27
|
-
|
1936-1937
|
ROMA
|
A
|
22
|
1
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STAGIONE
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DATA
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COMPETIZIONE
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PARTITA
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GOL
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1936-1937
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10 Gennaio 1937
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Campionato
15 Giornata
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Novara -
Roma 5-1 |
5-1
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BIOGRAFIA
Luigi Allemandi forma insieme ad Eraldo
Monzeglio una straordinaria coppia di terzini nel 1935-36. Cresciuto
nel Legnano, si afferma presto come uno dei migliori difensori del
panorama nazionale e viene chiamato alla Juventus.
Proprio in bianconero, la sua carriera rischia l'ingloriosa fine:
invischiato nello scandalo che costa la revoca dello scudetto del
1926-27 al Torino, Allemandi viene squalificato a vita. Prima di un
derby, aveva concordato con alcuni dirigenti granata il suo disimpegno
in modo da agevolare la vittoria del Torino. In effetti la Juventus
perde la partita, ma Allemandi risulta il migliore dei suoi e questo
spinge Nani, il dirigente implicato, a non versare il restante delle 50
mila lire promesse. Il litigio tra Allemandi e la persona che aveva
favorito la contrattazione, lo studente Gaudioso (che alloggiava nella
stessa pensione del giocatore), viene udito da un cronista del Tifone,
il quale solleva lo scandalo. Il forte terzino di Cuneo viene
squalificato a vita, ma per sua fortuna interviene una amnistia
sportiva con la quale vengono estinti tutti i reati sportivi, per cui
puņ tornare a giocare con l'Ambrosiana.
Nella quale diventa subito uno dei punti di forza, tanto da essere
chiamato in Nazionale da Vittorio Pozzo, il quale lo schiera titolare
durante la kermesse iridata del 1934 che vede l'Italia conquistare il
titolo mondiale.
Terzino dotato di grande vigore e doti di fondo, si sposa alla
perfezione con Eraldo Monzeglio e quando la Roma, che aveva avuto
problemi difensivi nel corso della stagione precedente, decide di darsi
una difesa all'altezza dell'attacco delle meraviglie capeggiato da
Guaita, pensa proprio alla coppia azzurra. Allemandi e Monzeglio non
tradiscono le attese e, anzi, diventano i punti di forza di una squadra
che, pur privata all'attacco di Guaita e Scopelli, fuggiti in patria,
riesce a sfiorare lo scudetto. E' praticamente il canto del cigno per
Allemandi