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ITALO ACCONCIA
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Castelvecchio Subequo (AQ), 20 - 04 - 1925 /
Firenze, 12 - 02 - 1983
Esordio in serie A: 19 Settembre 1947, Fiorentina-Roma 1-0
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STAGIONE
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SQUADRA
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SERIE
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PRESENZE
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GOL
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1942-1943
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L'AQUILA
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C
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23
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-
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1945-1946
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L'AQUILA
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C
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26
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-
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1946-1947
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CATANZARO
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B
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32
|
-
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1947-1948
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FIORENTINA
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A
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35
|
1
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1948-1949
|
FIORENTINA
|
A
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29
|
3
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1949-1950
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FIORENTINA
|
A
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14
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-
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1950-1951
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UDINESE
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A
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26
|
1
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1951-1952
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ROMA
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B
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33
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-
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BIOGRAFIA
Un vero giramondo nel panorama calcistico del
dopoguerra.
Formatosi nella squadra della sua città natale, l'Aquila,
Acconcia si mette in evidenza nell'immediato dopoguerra come mediano
estremamente grintoso e tenace. È la Fiorentina ad accorgersi di lui e
la società viola non ha di che pentirsi della fiducia accordata. Nei
tre anni passati in viola, Acconcia dà luogo ad una evoluzione tecnica
che lo porta ad essere giocatore di grande spessore, tanto da entrare
nel giro azzurro.
Nel 1950, la Fiorentina lo cede all'Udinese, ove
conferma quelle doti di grinta e predisposizione alla corsa che
all'unanimità gli vengono riconosciute dagli addetti ai lavori. Doti
delle quali si accorge anche Gipo Viani, colui che è stato chiamato da
Renato Sacerdoti all'indomani della clamorosa caduta della Roma in
serie B, per riportarla nel calcio che conta.
Viani sa benissimo che le
doti tecniche nella serie cadetta, se non accompagnate da agonismo e
vigore fisico, possono naufragare e in considerazione di ciò, fa il
nome del mediano abruzzese al Banchiere di Testaccio, il quale aderisce
senza indugio ai desiderata del suo tecnico, portando Acconcia a Roma.
E fa bene, poichè questi, insieme a Bortoletto, costruisce una ottima
diga di fronte alla difesa, limitando al minimo i pericoli portati
dagli attacchi avversari.
Il suo ciclo romano, dura però un solo anno.
Nell'estate del 1952, a promozione ottenuta, Viani è costretto a
lasciare la guida tecnica della Roma e Sacerdoti, avendo proceduto
all'acquisizione di Bronèe e Pandolfini, decide di lasciarlo partire
verso Genova, sponda rossoblù e di puntare su Venturi e Bortoletto.