|
ADRIANO
LEITE RIBEIRO
|
|
|
Rio de Janeiro (Brasile), 17 - 02 - 1982
Esordio in serie A: 09 Settembre 2001, Parma-Inter 2-2
Nazionale Brasiliana: 48 presenze e 27 reti
Campione Carioca 2000 - 2001
Campione di Brasile 2009 - 2010
Campione d'Italia 2006 - 2007
Vincitore della Coppa dei Campioni brasiliana 2001
Vincitore della Coppa Italia 2005 - 2006
Vincitore della Supercoppa Italiana 2005 - 2006 - 2008
Campione d'America 2004
Vincitore della Confederations Cup 2005
Capocannoniere della Coppa America 2004
Capocannoniere della Confederations Cup 2005
Capocannoniere dl Campionato Brasiliano 2009
Vincitore della Bola de Ouro 2009
Vincitore della Bola de Prata 2009
|
STAGIONE
|
SQUADRA
|
SERIE
|
PRESENZE
|
GOL
|
2000
|
FLAMENGO (BRA)
|
A
|
32
|
10
|
2001
|
FLAMENGO (BRA)
|
A
|
13
|
4
|
2001-2002
Gennaio 2002
|
INTER
FIORENTINA
|
A
|
8
|
1
|
A
|
15
|
6
|
2002-2003
|
PARMA
|
A
|
28
|
15
|
2003-2004
Gennaio 2004
|
PARMA
INTER
|
A
|
9
|
8
|
A
|
16
|
9
|
2004-2005
|
INTER
|
A
|
30
|
16
|
2005-2006
|
INTER
|
A
|
30
|
13
|
2006-2007
|
INTER
|
A
|
23
|
5
|
2007-2008
Dicembre 2007
|
INTER
SAO PAULO (BRA)
|
A
|
4
|
1
|
A
|
-
|
-
|
2008-2009
|
INTER
|
A
|
12
|
3
|
2009-2010
|
FLAMENGO (BRA)
|
A
|
30
|
19
|
2010-2011
Marzo 2011
|
ROMA
CORINTHIANS (BRA)
|
A
|
5
|
-
|
A
|
8
|
2
|
BIOGRAFIA
Adriano esordì nel campionato brasiliano nel 2000, subentrando
nell’acerrima sfida con il San Paolo segnando due gol. Forte
fisicamente,
ma con un ottimo controllo di palla, è bravo anche nel dribbling ed ha
un tiro
esplosivo: è il nuovo fenomeno del calcio, un talento che non passa
inosservato. Si conquista infatti un posto da titolare nella squadra
carioca e
inizia a segnare, mentre intanto fa tutta la trafila nella nazionale
verdeoro,
vincendo il Mondiale con l’Under ’17, e il Campionato Sudamericano
con l’Under ’20, di cui è il protagonista con 6 gol.
L’Inter lo acquista nell’estate del 2001 per 7 milioni, il ragazzo
ha solo 19 anni, ma ha la giusta determinazione e l’Europa del calcio
lo
scopre in una gara amichevole tra il Real Madrid e l’Inter, dove
Adriano
entra a pochi minuti dalla fine, si incarica di battere una punizione e
segna
con un bolide che lascia tutti sbigottiti. Un tiro a 139 Km/h che dopo
aver
gonfiato la rete rimbalza fuori dalla porta e arriva a metà area!
Arriva poi il
primo gol ufficiale in campionato, contro il Venezia, e la sua rete a
pochi
minuti dal termine consegna la vittoria all’Inter. In quella squadra
allora guidata da Cuper in attacco c’erano Ronaldo e Vieri, così per il
giovane Adriano c’era poco spazio e a dicembre passa in prestito alla
Fiorentina, dove in 15 partite segna 6 gol. Rientrato all’Inter passa
in
comproprietà al Parma: nella prima stagione, 2002-03, tra campionato e
varie
coppe, segna 17 gol in 31 partite; inizia bene anche la stagione
successiva, 9
gol in 13 partite, ma poi si infortuna. Nel gennaio 2004 torna
all’Inter
e segna 12 gol in 18 presenze risultando decisivo per la qualificazione
ai
turni preliminari di Champions, nei quali segnerà poi una doppietta,
consegnando all’Inter l’accesso alla prestigiosa competizione.
La stagione 2004-05 è la migliore di sempre, con 16 reti in campionato
porta
l’Inter al terzo posto; in Champions segna 7 gol, ma i nerazzurri
escono
ai quarti con il Milan; in coppa Italia segna due gol, nella finale di
andata
all’Olimpico con la Roma, risultando decisivo nella conquista del
trofeo.
Anche in nazionale è protagonista: nel 2004 vince la Coppa America,
segna 7
gol, tutti decisivi; nel 2005 trascina il Brasile alla conquista della
Confederation Cup con 5 gol, 2 in semifinale con la Germania e 2 in
finale con
l’Argentina. E’ lui il nuovo fenomeno del calcio.
La stagione 2005-06 inizia con una sua tripletta al Treviso, segna poi
anche
una doppietta nel derby, ma nel corso della stagione inizia a stentare
un
po’, alterna buone gare a partite con voto 4 in pagella e iniziano a
circolare storie di una vita mondana e scarsamente professionista. A
fine
stagione segna comunque 14 gol in campionato, 6 in Champions e 6 nelle
coppe
nazionali, l’Inter vince SuperCoppa, Coppa Italia e poi anche lo
scudetto
di Calciopoli, ma qualcosa nel ragazzo è ormai cambiato. C’è qualcosa
che
non va. Adriano non segna più, non è felice e nell’ottobre del 2006
l’Inter gli concede una vacanza di un mese, dal momento che sono 3 anni
che gioca senza sosta. Rientra, ma non è più l’Imperatore. Segna solo 5
gol in campionato e nella stagione successiva l’Inter decide di
recuperarlo dal punto di vista psicologico e lo manda in prestito al
San Paolo,
dove torna a segnare. Rientra all’Inter per la stagione 2008 e alla
prima
gara ufficiale, contro il Panathinakos in Champions, segna. All’Inter
c’è Mourinho in panchina e il tecnico portoghese crede e aiuta Adriano,
che inizia a giocare discretamente, tornando pure in nazionale, anche
se
alterna momenti negativi. Spesso in ritardo agli allenamenti e sempre
un
po’ sovrappeso, nel corso della stagione ritorna nel lento declino e
nell’aprile del 2009 sparisce per alcuni giorni. Si chiude a casa con
la
mamma e dichiara: “Per ora smetto, ho perso la felicità di giocare. Non
so ancora se starò per uno, due o tre mesi senza giocare. Ho intenzione
di
ripensare alla mia carriera”.
A soli 27 anni Adriano è ormai un ex calciatore. L’Inter risolve il suo
contratto, ma lui non risolve i problemi della vita. Decide di
ricominciare, lì
nella squadra che lo aveva lanciato. Nel Flamengo piano piano, anche se
sempre
con chili di troppo Adriano torna ad essere decisivo e con i suoi gol
porta il
Flamengo alla conquista del titolo brasiliano e con 19 gol è il
capocannoniere
del campionato. Per qualche sconosciuta ragione la Roma pensa di
credere in
lui. L’8 giugno 2010 firma il contratto con la squadra della capitale.
“E’ una scommessa vinta” si sentirà dire nei corridoi di
Trigoria. Non si capisce il motivo del suo tesseramento, soprattutto
per via
del suo lauto ingaggio: 3 milioni netti! La sua prima apparizione in
giallorosso è in Supercoppa, ma l’evidente sovrappeso del brasiliano è
imbarazzante. Il 28 settembre gioca il secondo tempo di Roma-Cluj di
Champions.
Il recupero è lento: Adriano si infortuna e perde pochi chili. Gioca la
prima
da titolare in campionato il 4 dicembre con il Chievo, 2-2 il risultato
finale;
ancora titolare, prima della sosta di Natale, con il Milan, vittoria
per 1-0 e
discreta gara. Subentra con il Cesena, creando la giusta caciara sul
fortunato
gol vittoria. Tre giorni dopo, nel derby di Coppa Italia, Adriano si
infortuna
alla spalla ed è costretto ad uscire. Ed esce definitivamente di scena
e la
Roma risolve il contratto nel marzo del 2011, quando ormai capisce che
il
ragazzo è irrecuperabile.